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VALUTAZIONE DEI DEFICIT DI LETTURA
In accordo con i principi che sottostanno ai modelli cognitivisti contemporanei, un deficit di lettura viene
indagato mediante:
1. Prova di lettura ad alta voce:
deve contenere: parole e non-parole, parole regolari e irregolari (in italiano l’unica irregolarità
possibile in lettura è l’accento quindi servono parole trisillabiche), diverse classi grammaticali
( nomi, verbi, funtori), diversa lunghezza, concretezza e FdU. La prima lista di parole presentate
comprende parole concrete e astratte bilanciate per frequenza d’uso e lunghezza e funtori e
non-parole bilanciate per lunghezza. La lista 2 verifica la lettura di parole irregolari, quindi
comprende parole trisillabiche piane e sdrucciole bilanciate.
2. Decisione lessicale visiva (scritta):
deve discriminare tra parole da non-parole
3. Valutazione delle conoscenze concettuali
Comprensione scritta (matching parola e immagine), giudizi semantici (parole scritte. Il sogg deve
decidere se la parola è un animale, cibo…), prova di associazione figura-figura o parola-parola
(scritte).
Distribuzione dei deficit acquisiti di lettura in italiano
Esaminati 90 pazienti afasici con lesione focale ES. Stimata l’integrità della via sublessicale e lessicale.
Integrità sublessicale dislessia fonologica. Si stima con capacità di lettura non-parole
Integrità via lessicaledislessia superficiale. Si stima con la capacità di leggere parole con accento
irregolare.
Tutti i pazienti afasici sono anche dislessici. Prevalgono le forme di dislessia indifferenziata e quella
fonologica. Tra le forme afasiche non fluenti prevale la dislessia profonda. La dislessia superficiale compare
nelle sole forme afasiche fluenti. Gli effetti di classe grammaticale e di immaginabilità emergono nel
paziente con dislessia profonda e nella maggioranza delle dislessie fonologiche, anche se non tutti i casi
mostrano questi effetti in modo congruente.
CASI CLINICI pazienti dislessici con afasia:
1. Maschio di 45 anni con PPA. Grave afasia non-fluente con agrammatismo. In un compito di lettura
di parole e non parole ha difficoltà soprattutto con le non-parole legali (11% corretto) e in minor
misura con nomi astratti (71%) e parole grammaticali (65%) Dislessia Fonologica
2. Ragioniere di 50 anni, trauma cranico 15 mesi prima. TC cerebrale: ematoma intraparenchimale T-O
sx. In un compito di lettura ad alta voce ha difficoltà con parole trisillabiche piane/sdrucciole (88%).
Es. orticaòrtica Dislessia superficiale
3. Studentesa 19 anni. Afasia di Broca con agrammatismo. In un compito di lettura ad alta voce ha
difficoltà con: nomi astratti (17%), parole grammaticali (0) e non-parole legali (0). Es.
elmocappello, grupposangue Dislessia Profonda
BASI NEURALI DEI PROCESSI DI LETTURA E DELLA DISLESSIA ACQUISITA
Studi di neuroimmagine funzionale I dati sono contraddittori e spesso non in linea con una separazione
anatomica tra via lessicale e sublessicale. Molti studi hanno fatto errori metodologici
Studi di correlazione anatomo-clinica Per dislessia fonologica (sublessicale) si trovano ampie lesioni
F-T-P sx, per la dislessia superficiale (lessicale )lesione T antero-laterali sx.
Ma dati di correlazione sono sporadici (mancano studi su ampi numeri), altri studi sono incongruenti con
due vie anatomicamente separate. Non erano stati ben bilanciati gli effetti di FdU, forma orto-sillabica
delle parole….
Studio di neuroimmagine funzionale dei processi di lettura di Danelli
Scopo indagare i correlati neurali della lettura per via lessicale e sublessicale annullando gli effetti legati
a varabili lessicali associate: lunghezza, immaginabilità, frequenza d’uso, struttura orto-sillabica.
Procedura Sono state create liste di parole bisillabiche perfettamente bilanciate tra loro (variabili di
prima). Queste parole sono state inserite in una cornice di altre parole (cornice di stimoli) così da indurre
l’una o l’altra procedura di lettura (effetti di lista). Le cornici potevano essere di due tipi: cornice di parole
irregolari o di non-parole. Effetto di cornice: si presumeva che se inseriamo la lista in una cornice di
non parole, tendono a leggere tutto con la via sublessicale, quindi anche le parole bersaglio delle liste. Se
cornice contiene parole irregolari, allora leggono tutto con la via lessicale. 60% parole delle cornici, 40%
delle liste (parole bersaglio).
Ipotesi confermata. La cornice ha effetto sulla via con cui vengono lette le parole bersaglio.
La procedura utilizzata evidenzia due circuiti anatomo-funzionali relativamente distinti:
- La via lessicale coinvolge un circuito O-T in parte bilaterale, P sx(LPI) e F premotorio e
prefrontale sx (GFI)
- La via sublessicale coinvolge un circuito che by-passa il lobo T andando a proiettare direttamente
a livello premotorio e prefrontale.
La conjunction analysis ha tuttavia evidenziato un circuito di aree O-T, e del GFI che si attivano in
ambedue le condizioni. Queste ultime aree di attivazione sembrano rappresentare i correlati neurali dei
processi di analisi visiva e dell’assemblaggio fonologico.
Studio per identificare le basi neurali della Dislessia (Ripamonti)
Scopo indagare i correlati neurali delle principali forme di dislessia e verificare tramite la correlazione
anatomo-clinica le basi neurali delle due vie (lessicale e sub-lessicale)
Metodi59 pazienti con lesione cerebrale focale in ES: 5 superficiale, 33 fonologica, 2profonda, 16
indifferenziata, 3 alessia pura. Sono stati valutati con un test di lettura di: parole e non-parole, parole
piane e sdrucciole. Sono risultati diversi tipi di deficit di letura.
I criteri operazionali sono: per la dislessia fonologica: via lessicale meno compromessa. No errori
accento.
Per la dislessia superficiale: Via sub-lessicale meno compromessa. Parole concrete lette come le
non-parole. Errori di accento.
Per l’identificazione delle basi neurali si sono utilizzati:
Immagini CT e RM assiali caricate su MRI-cron
o tenendo conto dello spessore delle sezioni e
dell’inclinazione della scansione
Templates individuali normalizzati e template
o standard MNI
Aree di lesione sovrapposte e analizzate voxel-wise
o (MRIcron)
Sottrazione per contrastare tra loro i danni isolati
o delle due vie
Risultati I dati confermano l’ipotesi di aree lesionali diverse
per le principali forme di dislessia (fonologica e superficiale)
e quindi l’esistenza di due vie in parte separate in lettura.
MA i risultati sono congruenti solo in parte con quelli fMRI.
Infatti la sottrazione delle lesioni tra via lessicale e
sub-lessicale mostra: lesioni della via lessicale circuito O-T
e lesioni via sub-lessicale insula sx (e /o capsula esterna).
La fMRI, invece, vede solo l’attivazione della sostanza grigia;
la correlazione anatomo-clinica vede anche il ruolo dei fasci
sottocorticali (effetto da disconnessione), per es.
l’interruzione del fascicolo arcuato e del fascicolo F-O inf.
MODELLI COGNITIVI DELLA SCRITTURA E DISGRAFIE ACQUISITE
Modello simile a quello della lettura.
DISGRAFIE CENTRALI o disortografie
Disgrafia fonologica il danno è a livello della conversione fonologico-ortografica. I pazienti non scrivono
le non-parole (sublessicale)
Disgrafia superficiale il danno si trova nella via lessicale (lessico fonologico d’entrata, sistema
cognitivo, lessico ortografico d’uscita o tutti e tre). I pazienti non scrivono le parole irregolari, ma scrivono
le non-parole. Giro angolare sx.
Deficit di analisi fonologica il danno è a livello della conversione acustico-ortografica
Disgrafia profonda una forma particolare di disgrafia fonologica analoga alla dislessia
profonda
Disgrafia per deficit del buffer grafemico cospicuo effetto di lunghezza e prevalgono le trasposizioni
o sostituzioni grafemiche. La struttura sillabica è conservata, così che vocali sostituiscono vocali, doppie
consonanti altre doppie consonanti. Colpisce sia parole che non-parole. Questi fenomeni indicano che
trasposizioni e sostituzioni hanno origine in una fase avanzata del processo di scrittura, quando la
struttura sillabica ortografia dello stimolo bersaglio è già stata codificata
Quando lo stimolo è una figura e non una parola udita i centri di elaborazione sono: analisi
visivadescrizione strutturaleconoscenze concettuali ecc. (poi è uguale al sistema per stimolo udito)
DISGRAFIE PERIFERICHE
C’è una lesione funzionale a valle del buffer grafemico. Si distinguono da quelle centrali perché
danneggiano il recupero di informazioni da un deposito di conoscenze grafomotorie, senza compromettere
lo spelling orale e la scrittura su tastiera (sanno dire le lettere che servono per scrivere una parola, ma non
realizzano la forma grafica).
Le disgrafie periferiche sono:
Agrafia aprassica coinvolge solo i disturbi di scrittura. Si distingue da disturbo aprassico perché si può
dissociare. Deficit di recupero delle conoscenze grafomotorie
Agrafia solo mano sinistra danno intermedio del corpo calloso che impedisce di mandare informazioni
all’emisfero destro.
Disgrafia allografica può coinvolgere separatamente i diversi allografi della scrittura a mano
( stampatello/corsivo; maiuscolo/minuscolo). Difficoltà a tenere separati i codici allografici: i diversi formati
sono mischiati in uno stesso testo (es. drOmEdaRio).
Test per valutare l’integrità delle sub-unità:
Analisi uditiva discriminazione coppie di sillabe (pa e ba sono stessa sillaba?)
Lessico fonologico d’entratadecisione lessicale uditiva
Analisi uditiva giudizi visivi
Descrizione strutturale giudizi di realtà
Conoscenze concettuali giudizi semantici
Lessico ortografico di uscita scrittura di parole irregolari o denominazione scritta di figure
Buffer grafemico scrittura
Conversione acustico-fonologica ripetizione di non-parole
Buffer fonologico ripetizione e lettura
Conversione fonologico-ortografica scrittura di non-parole (parole nuove)
In accordo con i principi che sottostanno ai modelli cognitivisti contemporanei, la scrittura sotto dettato
viene indagata mediante:
1. Prova di scrittura manuale:
- Stimoli lessicali e non lessicali (non-parole);
- Le parole devono includere: stimoli con ortografia regolare e irregolare, stimoli da diverse classi
grammaticali, variare per lunghezza e FdU.
2. Spelling orale e/o su tastiera
Diagnosi dei deficit di scrittura Luzzatti:
Sottoprove (tot.183 item)
Parole ad ortografia regolare 1:1 80 item
Parole ad ortografia regolare non 1:1 15 item
Parole ad ortografia ambigua 55 item
Parole prestito 8 item
Non-parole 25 item
CASI CLINICI
• Maschio, 55 anni, ematoma T-P sx. In prova di scrittura sotto dettato ha difficoltà con parole ad
ortografia