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 IL CASO DELLE LESIONI FOCALI PRE-PERI NATALI

 SVILUPPO COGNITIVO IN SEGUITO A LESIONI CEREBRALI PRECOCI: EVIDENZE DI PLASTICITA’ NEURALE

(STILES, 2005)

 ESITI COGNITIVI IN LESIONI PRECOCI + ARTICOLO: PLASTICITA’ NELLO SVILUPPO CEREBRALE (BALLANTYNE,

2008)

 ESITI DA DANNI PRECOCI (EBI): QUANTO E’ PREDITTIVA L’ETA’ DI INSORGENZA? (ANDERSON, 2009)

 ESITI NEURO-COGNITIVI DEL TRAUMA CRANICO IN ETA’ PEDIATRICA

 SVILUPPO COGNITIVO IN SEGUITO A TRAUMA CRANICO IN ETA’ INFANTILE

2.APPRENDIMENTO E DISTURBI DI LETTURA IN ORTOGRAFIE TRASPARENTI .......................................................................... 7

 SVILUPPO DELLA LETTURA IN ITALIANO

 MODELLO A DUE VIE E DISTURBO DI LETTURA

 E’ IDENTIFICABILE UN DEFICIT FONOLOGICO ALLA BASE DEL DISTURBO DI LETTURA?

 ALTRE CARATTERISTICHE DEI BAMBINI DE ITALIANI

 TEORIE SULLA DISLESSIA EVOLUTIVA DA CASI DI DISLESSIA NELL’ADULTO (RAMUS, 2003)

3.DISTUBI DELLA SCRITTURA IN ET’A EVOLUTIVA ................................................................................................................. 11

 CARATTERISTICHE DEI DISORDINI DI SCRITTURA IN BAMBINI DISLESSICI ITALIANI (ANGELELLI)

4.LO SVILUPPO ATIPICO DELLE ABILITA’ DI CALCOLO…………………………………………………………………………………………………………..13

 EVOLUZIONE DEI MODELLI INTERPRETATIVI DELLO SVILUPPO ATIPICO DELLE ABILITA’ DI CALCOLO

 OLTRE LE DUE DISCALCULIE

 DISCALCULIA EVOLUTIVA

5. FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE E DISLESSIA………………………………………………………………………………………………………..16

6. DISTUBO DI SVILUPPO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA……………………………………………………………………………………………….18

7.DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’…………………………………………………………………………………………………….19

 TERAPIE MULTIMODALI PER ADHD 1

1. NEUROPLASTICITA’ NELLO SVILUPPO

IL CASO DELLE LESIONI FOCALI PRE-PERINATALI (PL)

Linguaggio:

* Lesioni frontali (sx o dx) e lesioni temporali (sx) ritardano la progressione delle capacità espressive :

bambini PL dx o sx tra 13-46 mesi ritardo nello sviluppo lessicale (lesioni sx causano ritardo rispetto a

lesioni dx nello stadio delle singole parole, ma + vantaggi nello stadio delle multi-parole) - 4-6 anni: lesioni

sx minor complessità linguistica e persistenti errori morfologici;

* Nel periodo scolare le differenze si riducono e il decorso qualitativo e quantitativo dell’apprendimento

linguistico è analogo ai bambini con ST: 8-9 anni bambini con lesioni dx e sx non si differenziano nella

produzione lessicale, sintattica e del discorso

Abilità visuospaziali:

* Lesioni sx (disegno povero di dettagli, ma con configurazione globale) e Lesioni dx (disegno con dettagli,

ma non con configurazione globale) ritardano l’acquisizione delle competenze visuo-spaziali

* Nel periodo scolare la prestazione migliora e i bambini con PL sviluppano strategie di compenso: disegno

casa impossibile bambini con les sx = ST: utilizzo di distorsione configurale, ma permangono differenze

qualitative (analoghe a quelle osservate negli adulti): disegno casa impossibile les dx: migliorano nel

disegno libero, ma non in compiti che richiedono riorganizzazione e integrazione spaziale per ancoraggio

alla formula grafica; disegno su copia/memoria: dx e sx non differiscono nella copia (prevale la strategia

locale); nel disegno a memoria dx come copia e nei sx domina la configurazione globale.

Le differenze qualitative permangono, riflettendo pattern lateralizzati analoghi a quanto osservato negli

adulti.

HP di precoce lateralizzazione delle funzioni spaziali.

Riconoscimento ed espressione delle emozioni:

* L’emisfero dx ha > competenze in questa capacità sia sulla base del tono verbale (cort.prefrontale dx) sia

sul significato delle parole (attivazione bilaterale) lesioni dx= deficit nel riconoscimento delle emozioni

espresse dalle facce (bambini con lesioni dx + lenti dei sx; - produzione di sorrisi in risposta all’interazione

con la madre; + vocalizzazioni negative); nella denominazione 4-5 anni: sx < dx=st ; 6-8 anni: sx=dx=st

Come per abilità visuospaziali, minor recupero in età scolare e minor plasticità

Funzioni esecutive:

*Bambini con lesioni estese PL mostrano deficit in molti domini FE, come controllo attenzione, flessibilità

cognitiva e disfunzionalità nelle attività quotidiane, sensibili all’estensione della lesione.

Lesioni cerebrali precoci determinano danno cognitivi specifici; l’associazione sito-deficit è simile a quanto

si osserva negli adulti nell’ambito visuo-spaziale ed emozioni, mentre è minima nel caso del linguaggio. I

deficit funzionali sono spesso superati in età scolare, soprattutto per le funzioni linguistiche e meno per le

funzioni visuo-spaziali ed elaborazione delle emozioni. La specializzazione emerge gradualmente

dall’integrazione di fattori esperienziali\ambientali su strutture biologiche predisposte ad assolvere alcune

funzioni. Questo processo avviene in momenti diversi sui diversi domini funzionali. 2

ARTICOLO

LO SVILUPPO COGNITIVO IN SEGUITO A LESIONI CEREBRALI PRECOCI: EVIDENZE DI PLASTICITA’ NEURALE

(STILES, 2005).

Lesioni focali pre-perinatali (PL), senza complicazioni associate, sono molto rare. Generalmente le lesioni

cerebrali precoci sono molto estese, cioè coninvolgono entrambi gli emisferi e difficilmente sono localizzate

ad un solo emisfero o limitate aduna specifica regione sottocorticale.

La loro causa è prevalentemente vascolare.

Dati casi isolati e rari di PL, vi sono poche ricerche che hanno indagato questo fenomeno, anche se il loro

studio è particolarmente utile per comprendere la natura dinamica del cervello e dello sviluppo cognitivo.

Questi studi si sono concentrati sull’analisi di tre domini: linguaggio (più studiato), abilità visuo-spaziali e

riconoscimento di volti ed emozioni.

Linguaggio

Bambini PL riportano deficit più sottili e impercettibili rispetto all’adulto con lesione nelle aree deputate al

linguaggio.

Nel confronto con bambini ST, emerge che nelle abilità morfologiche (complessità delle frasi e struttura

narrativa), i bambini PL raccontano storie più brevi e commettono più errori morfologici rispetto ai controlli

di pari età cronologica; anche nei compiti che valutano la complessità sintattica, i bambini PL utilizzano frasi

meno complesse rispetto ai ST; in entrambi i casi, però, alla fine della scuola primaria, la prestazione dei

bambini PL è =ST, suggerendo, quindi, l’esistenza di meccanismi compensatori del linguaggio.

Abilità visuo-spaziali

In compiti di presentazione di figure gerarchiche (es. figure di Navon), bambini con lesioni occipito-

temporali sx semplificano i dettagli, ma conservano il pattern globale, mentre bambini con lesioni occipito-

temporali dx perdono la configurazione globale, ma non gli elementi locali. Si riscontra, quindi, un pattern

simile a quello dell’adulto.

Elaborazione di volti ed emozioni

Bambini con les. Dx o sx sono compromessi in questi compiti, ma questo effetto è > per i bambini con les.

Dx. A differenze dei controlli e dei bambini con les. Sx, i bambini con les. Dx hanno difficoltà nel

discriminare espressioni felici da espressioni neutrali e di sorpresa e falliscono nel produrre espressioni

facciali positive. Per l’espressione vocale di affetti, non si riscontrano differenze tra lesioni dx o sx, ma solo i

bambini con les dx hanno maggiori difficoltà nella comprensione prosodica.

Le analisi nei domini visuo-spaziali e delle emozioni suggeriscono che i substrati neuronali di queste funzioni

si specializzano precocemente nello sviluppo, rispetto ai substrati del linguaggio: è per questo motivo che si

osservano differenze dominio-specifiche nelle capacità di adattamento. 3

ESITI COGNITIVI IN LESIONI PRECOCI + ARTICOLO: PLASTICITA’ NELLO SVILUPPO

CEREBRALE (BALLANTYNE, 2008)

Studio longitudinale condotto con 29 (20 con les. Sx e 9 con les. Dx) bambini da età prescolare a età scolare

che tra la 20° settimana di gestazione e il 28° giorno post-natale, hanno avuto un ictus ischemico (IPS).

Sono state somministrate la WPPSI/WIPPS-R per età prscolare e la WISC-R/WISC-III per età scolare e sono

state valutate le abilità scolari con WRAT-R e le abilità linguistiche con CELF-R E PPVT-R

Non ci sono evidenze di declino cognitivo in bambini con danno cerebrale perinatale evidenze di

plasticità nel cervello in sviluppo e in alcuni casi di miglioramenti che poi si stabilizzano.

Scolarizzazione in bambini PL in età scolare, indici intellettivi e di apprendimento (lettura, scrittura e

aritmetica) rimangono stabili nel corso dei 3 anni.

Linguaggio Anche gli indici linguistici, rimangono gli stessi, ma alcuni indici del linguaggio espressivo

migliorano nel corso dei 3 anni, quindi la plasticità interviene non solo nel prevenire il declino cognitivo, ma

anche nel sostenere precoci processi di compensazione.

Lateralità e gravità della lesione non hanno effetto; solo la presenza di epilessia nell’infanzia o adolescenza

determina punteggi più bassi nelle abilità linguistiche e cognitive.

Lesioni cerebrali precoci non si associano ad un declino cognitivo, pur determinando profili inferiori al

gruppo di controllo: la neuro plasticità è tale da assicurare una buona stabilità funzionale e in alcuni casi il

ricorso a strategie compensatorie. Eventuale epilessia limita la plasticità, associandosi a quadri

funzionalmente peggiori e con evoluzione atipica.

ARTICOLO

ESITI DA DANNI PRECOCI (EBI): QUANTO E’ PREDITTIVA L’ETA’ DI INSORGENZA? (ANDERSON,

2009)

IPOTESI PLASTICITA’: un cervello immaturo è flessibile perché non ancora specializzato

IPOTESI VULNERABILITA’ PRECOCE: un cervello immaturo è più vulnerabile perché lo sviluppo di alcuni

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
18 pagine
11 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ciccina.ale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Girelli Luisa.