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RMNf: è un’attività che è molto sensibile al movimento ma non si può segare il soggetto per non
alterare pattern neurofisiologici. Un problema se si utilizza questa tecnica con bambini è che i dati
normativi si hanno solamente sulla popolazione adulta. È molto utile nell’indagare l’organizzazione
funzionale del cervello prima e dopo gli interventi chirurgici.
MEG: EEG+RMNf. Questa tecnica ha un’alta risoluzione sia spaziale che temporale.
Nel giro fusiforme sinistro abbiamo un’area che risponde “selettivamente” alle parole della lingua.
Inoltre, quest’area risponde maggiormente: a stringhe di lettere ed a parole rispetto a stringhe di
consonanti.
Anche l’anagramma potrebbe attivare le aree cerebrali della parola. Dagli studi si è visto che
quando viene udita una parola si attiva molto velocemente l’area cerebrale relativa alla parola. “Le
funzioni cognitive sono modulari, sono organizzate in moduli e questi moduli sono separati”. Una
lesione al cervello negli adulti comporta una compromissione nella capacità che in precedenza era
posseduta. Nei bambini, invece, una lesione al cervello comporta uno sviluppo inadeguato di quella
determinata capacità (e potrebbe sviluppare delle strategie compensatorie).
Neuropsicologia classica: afferma che il cervello è organizzato in moduli che possono essere
selettivamente danneggiati a seguito di un danno acquisito a carico di una specifica area cerebrale.
il cervello dell’infante non è modulare come quello dell’adulto ma è “altamente interconnesso” (si
attivano molte più aree per quella determinata funzione cognitiva) ed è poco specializzato. Il
sistema modulare emerge a seguito di un processo maturativo. Nel bambino fino ai 4 anni c’è
l’amnesia (amnesia infantile). Nel bambino, una piccola lesione può permeare una grande parte del
cervello. I pz con dislessia neglet (e non ha neglet) ti legge bene la parte destra ma ha problemi con
la parte sinistra.
“Nel campo di ricerca è molto importante la replicabilità dei risultati”.
Perché un bambino che non ha lesioni al cervello dovrebbe avere neglet? È sbagliato applicare la
sintomatologia dell’adulto al bambino.
23/03/15
La “gastrulazione” è il passaggio da blastula a gastrula tra il 15° ed il 18° giorno; qui si distinguono
i 3 foglietti embrionali (endoderma, mesoderma ed ectoterma). Comprende 3 tipi cellulari che
danno origine all’ectoterma (responsabile dello sviluppo del SNC), mesoderma (è il sistema di
mezzo tra i due foglietti ed è responsabile della maturazione del sistema scheletrico), l’endoderma è
resposabile dello sviluppo della “placca neurale” (che poi darà origine allo sviluppo del “tubo
neurale”). Tra i maggiori difetti del tubo neurale troviamo:
- Anenefalia: è la mancata fusione della parte anteriore (50%). Degenerazione del
proencefalo;
- spina bifida (occulta): mancata fusione della parte posteriore. Mesencefalo, danno spinale
(40%);
- carenza di acido folico;
- prevalenza di DTN 1/1000: 2,5% negli stadi embrionali di cui molti esitano in aborti
spontanei).
Fino al 2° mese si ha la “neurolazione”, dopodiché si ha la “differenziazione”. Tutto il nostro
cervello deriva dalla parte finale del tubo neurale. Le “vescicole ottiche” daranno origine alla retina
e collegheranno la retina fino alle aree visive.
La “neurogenesi” (proliferazione cellulare) è prenatale e postnatale: è un processo che continua per
molto tempo in modi anche differenti. Si realizza per: 1) divisione cellulare simmetrica a partire
dalle cellule della glia, 2) divisione asimmetrica che determina la formazione di neuroni
(neuroblasti). Durante lo sviluppo vengono creati 25.000 neuroni al minuto. Durante lo sviluppo
avviene il “processo di pulizia” perché vengono prodotte molte più cellule di quante ne abbiamo
effettivamente bisogno e, quando lo sviluppo è completato queste cellule in eccesso vengono
eliminate. I “neuroblasti” (si iniziano a formare intorno al 2°-4° mese della vita intrauterina) sono
quelli che poi verranno trasformati in neuroni mentre la “glia” (si iniziano a formare intorno al 4°
mese della vita intrauterina) è importante perché serve alla migrazione cellulare. La “sinaptogenesi”
è quel processo che permette la connessione dei neuroni con altri neuroni.
“L’ippocampo” è una struttura importantissimo per consolidare la traccia amnestica della memoria a
lungo termine e della memoria episodica. La memoria episodica fa parte della memoria a lungo
termine ed è un tipo di memoria dichiarativa. La memoria episodica è “spazio-temporale” mentre la
memoria semantica no.
È quasi impossibile che noi abbiamo dei ricordi prima dei 4 anni (amnesia infantile) perché,
appunto, l’ippocampo si sta ancora formando. La corteccia cerebrale è già organizzata a livello
macroscopico come quella dell’adulto.
La “migrazione cellulare” inizia tra la 6°-7° settimana e continua fino al 6° mese. La corteccia
cerebrale si assembla dall’interno all’esterno; quindi i neuroni si staccano dalle cellule ed alcuni di
questi migrano all’esterno. Tra i fattori da difetti di migrazione troviamo:
- fattori tossici: sindrome fetale da acol (SFA). Questa causa dismorfismi cranio-facciali,
ritardi della crescita intrauterina, post-natale e ritardo dello sviluppo psicomotorio, Q.I.
medio di 68 (al di sotto della media);
- fattori genetici: schizoencefalia (si sviluppa solo metà dell’encefalo), lissencefalia
(encefalo liscio), eterotopia (neuroni maturi in sede atipica), agenesia del corpo calloso.
Per poter creare delle connessioni con altre strutture si deve creare nel neurone l’assone, questo
processo è chiamato “differenziazione cellulare”. La crescita/grandezza dei neuroni e degli assoni
varia a seconda della zona ed è geneticamente predisposto.
Dalle “creste neurali” (che hanno una posizione esterna) si sviluppa il “sistema nervoso periferico,
SNP”. Il penultimo stadio importante nello sviluppo cerebrale è la “sinaptogenesi”, cioè lo sviluppo
delle connessioni sinaptiche. La formazione delle sinapsi è regolata da segnali molecolari che
vengono scambiati tra neurone pre e post-sinaptico. La sinapsi, inoltre, è “plastica”: cioè la struttura
e le attività variano attraverso l’uso. Il decorso della sinaptogenesi non è uniforme nelle diverse aree
cerebrali.
“Forse alcuni comportamenti in una persona non sono ancora stati raggiunti perché probabilmente il
cervello non è ancora maturo”.
Il numero delle “spine dendritiche” è ridotto nei casi di ritardo mentale. L’ultimo stadio dello
sviluppo cerebrale è la “mielinizzazione” che si sviluppa e dura in tempi e modi diversi a seconda
della zona. La morte cellulare programmata si chiama “apostosi”. La “specializzazione funzionale”
è un processo che rappresenta la fine della maturazione neuronale ed è caratterizzata, appunto, dalla
specializzazione funzionale del neurone a seconda del sito di dove è finito.
26/03/15
Lo sviluppo cerebrale continua fino all’adolescenza. Questo sviluppo non è ne lineare ne
unidimensionale. Non tutte le competenze raggiungono la maturità allo stesso momento. La
maggior parte delle lesioni cerebrali infantili sono causate da trombosi.
PL: sono le lesioni pre-perinatali. Ha un’incidenza di 1/4000 neonati a termine. Sono causate da un
ictus ischemico (spesso a sinistra). Il declino generale nel QI emerge tardivamente, dopo i 7 anni.
Dagli studi scientifici risulta che i bambini con lesioni cerebrali hanno una prestazione migliore del
linguaggio rispetto agli adulti con una lesione nella stessa area. Inoltre, gli studi hanno messo in
evidenza che i bambini con PL presentano un ritardo nell’inizio del linguaggio (sia che la lesione
sia destra sia che sia a sinistra). I bambini con lesioni frontali vanno peggio nelle prove rispetto a
coloro che hanno delle lesioni nella parte posteriore del cervello. I bambini con una lesione
all’emisfero sinistro mostrano un ritardo nello sviluppo lessicale. A 8-9 anni i bambiniSX/DX non si
differenziano e rientrano per tutti gli indici nella norma. Le lesioni frontali sinistre e destre e le
lesioni temporali destre ritardano la precoce progressione delle capacità espressive; queste
differenze si riducono nel periodo scolare ed il decorso qualitativo e quantitativo
dell’apprendimento LG è analogo ai bambini con ST.
Embolo: interruzione del flusso sanguigno che causa una lesione.
La lunghezza media nelle frasi di un bambino è una misura molto importante.
La “morfologia derivazionale” è quella che permette di creare nuove parole nella lingua; è la
formazione di parole nuove a partire dalle radici linguistiche.
Il “BIAS” non è un errore, ma è “una tendenza verso”. Le aree bilaterali occipito-temporali (OT)
mediano l’elaborazione ed il riconoscimento visuo-spaziale. L’emisfero sinistro domina nell’analisi
delle caratteristiche/dettagli mentre l’emisfero destro domina nell’elaborazione della
configurazione.
La via visiva del “what” va dalle aree occipitali alle aree temporali e ci permette di riconoscere la
forma degli oggetti (più i colori, i movimenti). Le aree associative, che sono nel lobo temporale,
mettono insieme tutte le informazioni che provengono dai nostri neuroni e ci danno l’informazione
completa. La via del “where” parte sempre dalle aree occipitali ma arriva alle aree temporali e
parietali e ci permette di localizzare l’oggetto.
I due emisferi cerebrali differiscono anche nel modo in cui elaborano le informazioni. L’emisfero
sinistro è specializzato nel cogliere i dettagli, l’emisfero destro è specializzato nel riconoscimento
dei volti. I due emisferi lavorano insieme, in parallelo, ma accade che uno dei due emisferi è più
attivo dell’altro a seconda dell’informazione. “È come se il globale è più forte del particolare”.
I bambini con lesioni a sinistra hanno una presenza precoce e costante del contorno e di elementi
costituenti; quelli con lesione a destra presentano un iniziale deficit di organizzazione ed
integrazione degli elementi.
30/03/15
I bambini con lesioni all’emisfero destro quando devono riprodurre una casa impossibile utilizzano
altre strategie rispetto ai bambini con lesioni all’emisfe