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MOTORIA EFFETTIVA - PATOLOGIA DELLA "PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO"

Il disturbo aprassico non è un disturbo di tipo motorio, ma piuttosto di ideazione o di scelta organizzativa del comportamento. Non si riferisce alle caratteristiche metriche o cinematiche del movimento, ma ad un livello più elevato dell'organizzazione motoria in cui i movimenti vengono ideati, evocati e scelti.

Si ha una difficoltà nello scegliere e nell'eseguire nel giusto ordine i singoli atti motori che compongono un gesto o una sequenza motoria più complessa. Quindi c'è una dissociazione tra volontario e automatico.

Un gesto abituale non deve essere pensato e monitorato, ma si realizza senza controllo automatico. Ma se il gesto è nuovo, il soggetto deve selezionare la sequenza degli atti e controllare il loro svolgimento ed eventualmente modificare il piano. Quindi il paziente sa attuare gesti in modo automatico, ma se gli viene chiesto di eseguire un gesto nuovo o complesso, può incontrare difficoltà.

Diattuarli in modo volontario ha difficoltà. Il deve cioè essere immaginato e monitorato nell'atto della realizzazione. Progetto d'azione! I disturbi prassici non ostacolano l'esecuzione delle attività della vita quotidiana ampiamenteo automatizzate ma coinvolgono le attività gestuali relative ad azioni complesse, lunghe e soprattuttonuove.

Dissociazione automatico-volontariao Movimenti spontanei conservatioDOMINANZA EMISFERICA

L'Aprassia è presente nel 30-50% dei cerebrolesi sinistriØ nei destrimani è competenza dell'emisfero sn anche l'attività gestualeØ 31tale competenza non ha carattere assoluto, è soggetta a variazioni individuali:

  • pz con lesioni simili hanno aprassie di gravità diversa
  • pz con compromissione di aree critiche per A. dell'emisfero sn non hanno il disturbo o lo mostrano
  • solo per gli arti controlateralipz destrimani che sono aprassici
dopo lesione dell'emisfero dx (aprassia crociata)• Dato che come intuito da è di pertinenza dell'emisfero sinistro. Liepmann (1900) l'emisfero sinistro à l'aprassiadominante non solo per il linguaggio, ma ha un ruolo preminenti anche nella programmazione dei gesti. AFASIA E APRASSIA
  1. Disordine di astrazione o di concettualizzazione (asimbolia)
  2. Malfunzionamento della capacità di produrre sequenze: (gestualità e linguaggio richiedono la composizione di sequenze motorie ordinate)
  3. Linguaggio emerso dalla comunicazione gestuale: "mirror neurons" - area di Broca nell'uomo coinvolta in compiti linguistici ma si attiva anche in alcune sue parti quando soggetti neurologicamente indenni imitano movimenti
Dissociazione: spesso pz afasici non aprassici, e viceversa Aprassia e Afasia sono alterazioni di funzioni specifiche, che compaiono associate per contiguità anatomica delle aree cerebrali nell'emisfero sinistro.sinistro coinvolteper cui c'è continuità anatomica ma sono funzioni specifiche.àteoriaCORRELATO NEUROANATOMICOCoinvolte diverse strutture cerebrali: il svolge un ruolo importante, ma sembra essere necessarialobo parietale sinistrol'integrità di un più ampio network che coinvolge le e le (Buxbaum, 2017;aree fronto-parietali superiori aree temporaliPeigneux, 2004)CLASSIFICAZIONE DELLE APRASSIE: il movimento è sempre conseguente ad unprogetto di azione e poi segueun'organizzazione del movimento stesso primadell'operazione effettiva. È una classificazionedel '900, di Liepmann. classificazione che èattuale e viene utilizzata seppur con differenze,ed ha valore soprattutto in Europa.32I GESTI:con significato:TRANSITIVI: gesti che interagiscono con il mondo esteriore attraverso un oggetto. es: le forbici, accendere unGESTIfiammifero, ecc. (uso dell'oggetto richiede riconoscimento, prensione,utilizzazione)un atto motorio senza l'ausilio di strumenti: (a seconda delle loro finalità convenzionali, servono per GESTI INTRANSITIVI comunicare)- simbolici (saluto militare)- espressivi (ho caldo)- Iconici (gesto di vittoria)- pantomime (descrivono l'uso dell'oggetto in sua assenza) significato (privo di componenti semantiche)- senza MODALITÀ DI RICHIESTA significato: solo su imitazione gesti senza significato: uso reale gesti con verbale: per gesti intransitivi e pantomime - visiva: imitazione, pantomima o gesto intransitivo associato ad una situazione - tattile: riconoscimento e conseguente pantomima. - nella valutazione i gesti vengono richiesti e quelli senza significato vengono richiesti solo su imitazione. problema sulla richiesta verbale sta nella possibilità che non ci sia una adeguata comprensione di ciò che si dice. - il ha teorizzato l'esistenza di un centro posteriore (lobulo sinistra) importante per la Liepmann

parietale inferiore dià progettazione e la rappresentazione interna di tale progetto, e ha introdotto la classificazione sui livelli di progettazione. riteneva che ci fossero compromissioni diverse in base al sistema compromesso. sono stati introdotti modelli cognitivi con teorie più complesse sulla base del linguaggio. à poi 33 MODELLI INTERPRETATIVI DI APRASSIA MODELLI- Liepmann (1900) sifilide: Paziente con deficit di indicazione ed uso di oggetti su comando- produzione di movimenti bizzarri e irriconoscibili- Il paziente aveva 48 anni, mancino, aveva subìto un ictus all'emisfero sinistro e non era in grado di abbottonarsi la camicia o di accendere un sigaro, anche dopo che la sua paresi si era ampiamente risolta. L'eloquio spontaneo era limitato a un piccolo repertorio di esclamazioni ("sì", "oh", "Dio", "no") e non era in grado di ripetere alcuna parola (Goldenberg 2013). Il paziente, inoltre, aveva

difficoltà a eseguire gesti su comando verbale o su imitazione con la mano o il piede destro, ma non con la mano o il piede sinistro e, a volte, le azioni che non era riuscito a eseguire, venivano eseguite in modo accurato spontaneamente (Berlucchi & Vallar, 2018). Aprassia ideomotoria Il pz non è in grado di tradurre la sequenza motoria che possiede in un corretto programma innervatorio (non sa "come" fare). Aprassia ideativa Il pz non riesce a rappresentarsi concettualmente il gesto da produrre (non sa "cosa" fare). Aprassia melocinetica Il gesto sebbene conservato nel suo complesso è eseguito in maniera goffa, con esitazione ed incertezza e non con la normale spontaneità e precisione del movimento presente, ma non sa tradurlo in uno schema motorio concetto ha il progetto del movimento. Organizzazione gestuale delle mani e della muscolatura bucco-facciale di pertinenza dell'emisfero sinistro. Le informazioni che

Afferiscono dall'intero manto corticale convergono nel Sensomotorio (attuali aree motorie esensitive primarie) dove sono contenuti gli Engrammi Cinestesico-Innervatori:

Attivazione "in blocco" - Selezione, successione e controllo on-line - i centri importanti per l'ideazione erano centri posteriori, dalle regioni corticali posteriori, dovevano essere trasferite in una regione senso motoria intorno alla scissura del Rolando e dopo si attivavano gli Engrammi cinestetico-innervatori. L'attivazione di questi engrammi fa si che il movimento non sia più modificabile. Il gesto così elaborato Emisfero sx ha ruolo privilegiato può essere eseguito con la mano dx, mentre per la mano sx le informazioni devono essere traferite tramite corpocalloso al sensomotorio di dx.

3 stadi distinti nella produzione di un Liepmann (1900): movimento volontario. Danni a diversi livelli danno luogo a tipi diversi di aprassia:

1) (programma motorio): concettualizzazione

delle azioni e delle sequenze di movimento necessari. Danno=aprassia ideativa • 2) motorio. Traduzione del programma motorio nel pattern di innervazione e trasmissione dell'idea al sistema adeguato. Danno (disconnesione) = aprassia ideomotoria • 3) movimento. Danno=aprassia motoria (il gesto sebbene conservato nel suo complesso è eseguito in maniera goffa, con esitazione ed incertezza e non con la normale spontaneità e precisione) MODELLI – da Liepmann a Geschwind il concetto di Sensomotorio non trova conferma nelle successive concezioni anatomo-fisiologiche (1965) introduce il termine di Corteccia Premotoria Geschwind MODELLO- Geschwind (1965) l'idea è sempre quella proposta da Liepmann, il meccanismo e l'elaborazione dei progetti del movimento è un unicum ma con una possibilità di lesioni a vari livelli. La stazione finale degli ordini che guidano il gesto è la corteccia premotoria

non il "senso-motorio" (BA1,2,3,4)sn: disconnessione tra le aree posteriori e quelle premotorie a livello della sost.lesione delle aree Parietale• bianca al di sotto del giro sovramarginale: aprassia bilateralesn: plegia degli arti di destra e aprassia della sola mano sx (a. simpatica)lesione Frontale• dx: paresi, aprassia melocinetica sn (movimenti grezzi ed imprecisi per lasofferenza dell'area Premotoria• perdita di ECI) 35

DISSOCIAZIONI

Dissociazione visivo-acustica: Difficoltà nell'eseguire movimenti su comando verbale ma non su imitazione

Dissociazione visivo-tattile: Non produce il gesto se tocca l'oggetto

Dissociazione comprensione-produzione: Difficoltà nel produrre gesti ma non nel comprenderli

Dissociazione concettuale-strutturale: Errori concettuali nell'uso di oggetti pur programmando correttamente il gesto spazio-tempo

MODELLI - De Renzi e Faglioni

Il modello prevede due diversi livelli di

elaborazione del gesto: - rappresentazioni concettuali delle azioni

semantica gestuale: - motorio: necessario per l'esecuzione del gesto

controllo spiega difficoltà nella classificazione dei gesti, nella produzione su comando di gesti familiari che possono però essere ben eseguiti su imitazione

spiega errori nella produzione sia su comando che su imitazione

Modello che diventa più complesso, anche grazie a conoscenze maggiori, c'è un centro che contiene tutta la conoscenza semantica del gesto e poi ci sono centri di controllo che riguardano più l'aspetto motorio.

una lesione del centro motorio può indurre in una compromissione nell'esecuzione del gesto sia su comando che su imitazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
97 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher N00iko di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Tognoni Gloria.