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Tecniche fisioterapiche - neuropatie periferiche Pag. 1
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Estratto del documento

la lesione di primo grado è un blocco focale della conduzione in cui l’assone rimane

intatto; corrisponde alla neuroaprassia.

La lesione di secondo grado corrisponde all’assonotmesi: le strutture di supporto del

nervo, compreso l’endonevrio, rimangono intatte. La prognosi per il recupero e buona

dato che il nervo puo ricrescere nel suo rivestimento endonevriale originario.

Lesione di terzo grado: l’assone e l’endonervio sono entrambi distrutti. Il perinervio

rimane intatto, ma all’interno si verificano l’emorragia, l’edema, la conseguente

fibrosi. Le punte degli assoni non sempre seguono il loro originale percorso, ma

possono crescere nei tubi distali endonerviali in modo casuale. La fibrosi può bloccare

la loro rigenerazione e più il livello è prossimale, minore è la probabilità di una normale

reinnervazione. Il risultato funzionale di una rigenerazione varia a seconda che le fibre

all’interno di un fascicolo condividano una simile funzione o meno. Quando gli assoni

ricrescono in tubi endonerviali differenti, essi raggiungono organi terminali differenti.

Questo processo viene chiamato sincinesia e produce una innervazione aberrante.

Nella paralisi di Bell, le fibre del VII nervo cranico che innervavano le ghiandole salivari

possono essere dirette verso le ghiandole lacrimali, facendo in modo che il paziente

che sta salivando sia soggetto alle "lacrime di coccodrillo”.

Lesione di quarto grado: il perinervio, l’endonervio, l’assone vengono distrutti. Puo

essere trattato con la chirurgia.

Lesione di quinto grado: tutte le strutture di supporto e l’assone vengono danneggiati.

Si rende necessaria la chirurgia.

Eziologia

Ereditaria:

malattia di Charcot-Marie -Tooth, neuropatia sensomotoria ereditaria tipo I e II;

malattia di Dejerine-sottas, neuropatia sensomotoria ereditaria tipo III;

malattia di Refsum, neuropatia sensomotoria ereditaria tipo IV;

neuropatie associate alla: degenerazione spinocerebellare, neuropatia sensomotoria

ereditaria tipo V,

atrofia ottica, neuropatia sensomotoria ereditaria tipo VI, retinite pigmentosa,

neuropatia sensomotoria tipo VII;

atassia di Friedreich;

ecc.

Tossica:

farmaci: cloramfenicolo, citicosteroidi, eroina, ecc.

metalli pesanti: arsenico, oro, piombo, mercurio, ccc.

composti organici: alcool etilico, bisolfuro di carbonio, ecc.

malattie:

alcoolismo;

amiloidosi;

epatopatie croniche;

pneumopatia ostruttiva cronica;

diabete mellito;

gotta;

crioglobulinemia;

ipotiroidismo;

tumori maligni;

ccc;

idiopatica:

neurite brachiale, sindrome di Personage-Turner;

poliradicolopatia infiammatoria cronica;

polineuropatia ricorrente cronica;

poliradicolopatia demielinizzante infiammatoria acuta, sindrome di Guillain-Barré;

ecc.

da intrappolamento:

nervo radiale: al solco radiale dell’omero, paralisi del “sabato sera”;

nervo ulnare: al solco olecranico, lesione al polso;

nervo mediano: sindrome del tunnel carpale;

nervo femorale: sopra o sotto il legamento inguinale;

nervo peroneo: alla testa del perone;

nervo tibiale: sindrome del tunnel tarsale;

nutrizionale:

beriberi 0 pellagra: deficienza di vit. Bl;

deficienza di riboflavina , vit.B2;

deficienza di piridossina, vit. B6;

anemia perniciosa, deficienza di vit. B12;

deficienza proteica o calorica nei bambini;

infettiva:

citomegalovirus;

difteria;

herpes zooster;

lebbra;

rabbia.

Anamnesi:

insorgenza improvvisa o graduale, rapida o lenta;

compromissione: sensitiva, motoria; distale, prossimale; simmetrica,

asimmetrica; focale, generalizzata;

presenza di dolore;

Malattie associate;

familiarita; esposizione a sostanze tossiche;

Esame fisico:

sensitivo;

motorio;

test dei riflessi: riflesso tendineo profondo o miotatico, provoca un rapido

stiramento del muscolo che attiva le fibre del fuso neuromuscolare e provoca

una contrazione riflessa. I riflessi sono depressi.

Elettromiogralia.

ll deficit motorio può comportare l’accorciamento muscolare e la limitazione

articolare. La prevenzi0ne del danno secondario si ottiene con esercizi

quotidiani di ampiezza di movimento e stiramento muscolare. A seconda del

grado di debolezza muscolare é possibile eseguire esercizi passivi, attivi

assistiti, attivi. E’ importante un corretto posizionamento a letto e, se

necessario, l’uso di tutori.

Deve essere attentamente studiato il programma di rinforzo: esercizi

isometrici, isotonici, isocinetici, con resistenza manuale e progressiva, in

quanto anche se é desiderabile, tuttavia i muscoli non devono essere stressati

eccessivamente.

Neuropatia diabetica.

Neumpatie simmetriche: le polineuropatie;

neuropatia sensitiva periferica;

neuropatia dolorosa acuta;

neuropatia motoria dell’arto inferiore; amiotrofia diabetica:

E’ necessario:

una attenta ispezione della cute giornaliera;

immersioni giornaliere e idratante;

cura delle unghie;

calzature adatte;

evitare l’applicazione di calore e i traumi;

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Hellfox89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche fisioterapiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Di Fazio Patrizia Diana.