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SN.

Manca il controllo delle vie urinarie; nella vescica si viene a fare vescica neurologica - altrimenti

l’urina può risalire negli ureteri e dare infezioni.

Shock spinale

Fase 1: perdita dei riflessi (areflessia) dura ore - un giorno

Fase 2: recupero di parte dei riflessi il paziente continua a rimanere flaccido ma prima i riflessi

più semplici poi quelli più complessi iniziano a essere evocativi; dura circa una settimana

Fase 3: iperreflessia mancanza di controllo dalle vie discendenti le componenti riflesse diventano

esagerate.

Fase 4: la fase 3 diventa spastica da mesi dal momento della lesione; per effetto della

riorganizzazione delle componenti periferiche c’è una paralisi spastica - la rigidità muscolare è

aumentata per effetto dell’ipercontrazione

I livelli di lesione vengono definiti in base alla

presenza/assenza di componenti riflesse.

E possibile evocare riflessi da stiramento.

Oltre ai riflessi semplici compaiono riflessi patologici -

riflesso di Babinsky: si stimola la pianta del piede dal

calcagno al primo dito con la punta di un oggetto e

spostandosi in senso laterale sui metatarsi delle altre

dita. Il soggetto normale risponde con una flessione

dell’alluce e delle altre dita; qua la risposta è in

estensione con apertura a ventaglio delle altre dita.

I pazienti si lamentano più delle componenti motorie

che l’anestesia - incapacità di tipo motorio per effetto

dell’integrazione sensorimotoria. 189

Il sistema nervoso vegetativo è chiamato anche SN autonomo:

tutte le componenti che alimentano i gangli sono alimentate da

vie che partono dal midollo spinale.

- Regolazione della secrezione ghiandolare

- Sistema cardiovascolare

- Componente vascolare del fegato

- ecc.

In più ci sono problemi legati al controllo dell’urina.

Sistema simpatico e parasimpatico hanno effetti opposti sulla

vescica:

simpatico -inibisce minzione

• parasimpatico - provoca minzione

Hanno effetti sul muscolo detrusore della vescica ma anche sul

controllo volontario della vescica: all’interno del sistema c’è

un anello muscolare di fibre lisce che è sotto controllo

dell’ortosimpatico. Sfintere liscio interno sotto controllo del simpatico.

Muscolo detrusore della vescica aumenta la pressione della vescica nella minzione. Esistono dei

recettori di stiramento che fanno da trigger e attraverso questo sistema il sistema ortosimpatico e

parasimpatico controllano il detrusore.

La prima fase di produzione di urina non determina un incremento di

pressione nel sistema - incremento di volume senza incremento della

pressione. Dopo un certo periodo di tempo inizia ad agire il meccanismo di

controllo, quando il volume oltrepassa 200/250 ml di urine si formano

delle onde di minzione -

incremento della conicità dello sfintere urinario esterno per contenere

incremento sopra 400 ml. Il rapporto pressione/volume fa sì che

l’incremento del volume sia problematico: piccoli incrementi di volume

determinano incrementi di pressione particolarmente elevata.

A: La pressione nel cavo vescicale è

maggiore della pressione controllata → svuotamento della vescica

B: Svuotamento involontario per aumento di volume importante.

C: Incrementi di urine lenti che scatenano onde di minzione che sono

molto precoci. Questo è un indice di svuotamento riflesso nel

sistema fino a che il sistema va incontro a una disegnerai vegetativo:

la vescica viene contratta e rilasciata in maniera anarchica.

Defecazione: orto e parasimpatico hanno funzione sull’ampolla

rettale e sullo sfintere. 190

Movimenti automatici: midollo spinale e encefalo sono in grado di eseguire attività motorie

completamente indipendenti dalla corteccia. La corteccia serve a una modulazione di questa attività

- es. respirazione

Cellule a attività autoritmica - hanno un central pattern generator ad es. per attività respiratoria,

digestione e deglutizione.

L’abilità della mandibola è ritmica indotta dal cibo in bocca segue fasi prestabilite.

Quando si beve: diaframma in modo che il liquido venga contenuto nella parte anteriore della bocca

alla base del pavimento linguale. Con un movimento a frusta della lingua il liquido viene buttato

nell’orofaringe. Due central pattern generator nel tronco dell’encefalo.

Attività locomotoria

Marrey - cinematografia

Mybridge - serie di macchine fotografiche lungo il percorso

Biomeccanica: rapporto temporo-spaziali di un soggetto che cammina, si possono stabilire due

momenti salienti:

- Fase di appoggio, appoggio del peso dal dietro all’avanti

- Fase di slancio, l’arto viene proiettato verso l’avanti

Durante il movimento il primo momento essenziale è una destabilizzazione del baricentro del corpo.

Il baricentro è compreso tra le creste iliache più o meno all’altezza dell’ombelico - da una

situazione stabile sposto il baricentro in avanti; fase di slancio di un arto con una triplice flessione

verso l’avanti → prende contatto in un punto del terreno: baricentro instabile e triplice estensione

dell’arto.

Il passo umano si differenzia dall’animale dall’iperestensione dell’anca: il femore è dietro alla linea

con estensione della gamba rispetto al bacino.

L’attività locomotoria necessita una destabilizzazione del comportamento posturale.

- Componente meccanica: rapporti segmenti/baricentro dell’organismo, punto in cui la forza peso

del soggetto è contrastata in maniera uguale e contraria dalla forza di contatto con il suolo.

Nell’uomo è in posizione mediana tra le spine iliache e le creste del sacro appena al di sotto

dell’ombelico.

- Base d’appoggio adeguata, delimitata da un’area compresa tra il bordo esterno dei piedi. Quando

serve stabilità si può allargare la base d’appoggio in modo che il baricentro cada sempre al suo

interno.

Destabilizzare il sistema, portare il baricentro fuori dalla base d’appoggio, indurre i central pattern

generator a eseguire movimenti ritmici di triplice estensione e flessione.

Biomeccanica: definisce i rapporti tra le varie forze che devono essere applicati sui vari segmenti

per mantenere il corpo stabile. 191

Fase di appoggio - swing: il piede prende

• contatto col terreno, energeticamente costosa,

richiede di vincere le forze d’attrito. Nell’uomo

è inizialmente calcaneale, poi pianta del piede,

infine punta.

Fase di slancio - stance: tibiale anteriore e

• muscoli delle dita. Triplice flessione di anca,

ginocchio e caviglia. L’arto viene poi fatto

oscillare in avanti e nella proiezione inizia la

triplice estensione: coscia, gamba e piede.

Questo produce un atteggiamento nel piede che

permette il contatto con il suolo o la frenata.

Fase di triplice flessione iniziale, le 3

articolazioni vanno in flessione (verso il basso

nel grafico), si riduce nel ginocchio e nella

caviglia mentre l’anca rimane flessa più a lungo.

Poi anche l’anca comincia ad estendere e si va verso una posizione adatta per l’atterraggio sul

piede.

Distribuzione dell’attività elettromiografica di flessori e estensori.

Il ciclo del passo impiega un tempo variabile in funzione della velocità.

Se si muta velocità accelerando gradualmente, i processi di swing vengono ridotti.

Dal passo al trotto: c’è una riduzione

dello swing e della stance, ma

l’andamento è uguale (cambia solo il

numero di arti al suolo).

Fase di galoppo: l’animale ha una

sorta di volo rispetto al terreno, c’è un momento in cui nessuno dei 4 arti è appoggiato a terra.

Richiama il movimento di corsa, in cui è come se compissimo salti successivi.

Una delle resistenze principali è l’attrito sul terreno, quindi la fase di

volo, che prevede solo attrito con l’aria, velocizza l’aspetto

locomotorio.

Relazione ciclo del passo e componenti di appoggio e slancio quando si

velocizza la locomozione: il ciclo del passo complessivamente tende a

diminuire, la riduzione delle due componenti è diversa.

Animali con compressione anteroposteriore: Forza all’interno della

colonna vertebrale e nei muscoli che la sorreggono per caricare la molla in volo e sfruttare la forza

elastica nell’atterraggio. 192

Cammino all’indietro: in corrispondenza del mesencefalo c’è una struttura che regola l’andamento

della locomozione. È quella che induce la tipologia di locomozione.

Tra questi neuroni (es: cambio di un’automobile) c’è anche quello per il cammino indietro, che se

attivo riproduce i movimenti di triplice flessione e estensione permettendo l’arretramento.

Semplice pattern: riflesso da grattamento. Se si grattano punti trigger l’animale parte con

un’attività ciclica di flesso-estensioni alternate.

Lo stato locomotorio è incompatibile con uno

stato statico. La relazione baricentro-base

d’appoggio è fondamentale.

Pedane stabilometriche: peso del soggetto e

spostamento del baricentro.

Il soggetto inizia a camminare, il baricentro (che

in stabilità giace circa al centro del sistema) si

sposta indietro, a livello del calcagno di uno dei

due piedi, poi va in avanti (60%→ distacco del

calcagno), poi alla punta del piede e infine c’è il

distacco della punta con l’oscillazione.

- Fase di appoggio

- Fase di slancio

Nella marcia c’è sempre un arto a terra →

cammino monopolare.

Il sistema lavora come un pendolo meccanico, con

l’arto che corrisponde al braccio del pendolo.

- Il pendolo oscilla nella fase di slancio con fulcro

sull’anca

- Appena l’arco appoggia si ha un secondo pendolo con fulcro al terreno e braccio dato

dall’oscillazione del corpo in avanti pendolo inverso.

Il baricentro del soggetto deve essere elevato per effetto delle forze di contatto al suolo e per la

completa estensione dell’arto stesso.

Dal punto di vista energetico è positivo, perché l’energia totale è ripartita in 2 componenti:

- Energia potenziale

- Energia cinetica

Nel sollevamento del bacino si va a consumare energia per

caricare di energia potenziale, questa viene rilasciata nella

fase successiva in termini di energia cinetica.

Durante la locomozione umana è come se facessimo

scivolare sul terreno una ruota quadrata.

Per una ruota l’unico ostacolo è l’attrito fra terreno e ruota. 193

Nel caso della ruota quadrata dobbiamo applicare una forza

anche per far traslare il baricentro del sistema verso l’alto.

Energia spesa: una parte per il

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Publisher
A.A. 2015-2016
240 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher roby_catta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cavallari Paolo.