Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
VASCOLARIZZAZIONE
La vascolarizzazione arteriosa è a carico di un'arteria spinale anteriore, in corrispondenza della fessura
mediana anteriore, e di due posteriori in corrispondenza dei solchi laterali posteriori. Attorno al neuromero si
forma un anello arterioso che manda all'interno dei rami con andamento radiale; sono presenti anche delle
arterie segmentarie, che arrivano assieme alle radicole dei nervi spinali. esse derivano tutte dall'arteria
vertebrale, tranne le segmentarie che possono arrivare anche dalla cervicale ascendente, dalle intercostali e
dalla lombare.
Il rapporto tra la sostanza grigia e bianca cambia andando verso il basso, in quanto aumenta la sostanza
grigia; infatti, la bianca è costituita da fasci di fibre che stanno salendo e scendendo nel midollo.
SOSTANZA GRIGIA
Ha una forma ad H, con un'organizzazione somatotopica diversa, composta da due corna anteriori e due
posteriori; sono unite da una commessura mediale in cui decorre un canale ependimale. All'estremità
anteriore del corno anteriore troviamo cellule coinvolte nel movimento dei muscoli scheletrici (area motrice
somatica); andando più indietro, alla radice del corno anteriore, troviamo un'area motrice viscerale, che
controlla la muscolatura liscia e le secrezioni ghiandolari. Indietro, alla radice del corno posteriore, troviamo
l'area sensitiva viscerale e, all'apice del corno posteriore, l'area sensitiva somatica. In realtà è una visione
18
molto semplicistica, in quanto la sostanza grigia può essere divisa in 10 lamine cellulari di Rexed.
MOTONEURONI
Sono le cellule più grosse, di circa 50-60 micron, multipolari (tanti dendriti e un assone) situate nel corno
anteriore; essi possono essere divisi in diversi gruppi:
α
– → controllo fibre extrafusali; sono suddivisibili in
– tipo S (slow twich – contrazione lenta) innervano le fibre che devono rimanere contratte a
lungo ma non con troppa intensità (es. sfinteri)
– tipo FR (fast twitch – fatigue resistant)
– tipo FF (fast twich - fatigable)
β
– → controllo entrambe le fibre
γ
– → controllo fibre intrafusali; non ricevono le fibre propriocettive (info stato di contrazione dei
muscoli, tensione dei tendini, posizione articolazioni, …) e fanno pochi collaterali assonici
all'interno del midollo
Essi sono riuniti in colonne, corrispondenti a singoli muscoli; i motoneuroni più mediali innervano la
muscolatura assile (del tronco) mentre quelli più laterali innervano la muscolatura degli arti. All'interno di
questa distribuzione, i motoneuroni anteriori innervano gli estensori, mentre quelli posteriori innervano i
flessori. 31 ottobre 2013
Si ricorda che i neuroni di I tipo di Golgi, chiamati anche radicolari, presentano l'assone che entra nella
sostanza bianca, mentre quelli di II tipo presentano gli assoni localizzati all'interno della sostanza grigia, e
sono chiamati interneuroni, in quanto modulano l'attività degli altri neuroni che mandano le fibre all'esterno.
LAMINE DI REXED
Sono 10 lamine della sostanza grigia, numerate in direzione antero-posteriore. 19
I – LAMINA MARGINALIS o STRATO DI WALDAYER→ si trova all'apice del corno posteriore, vicino
all'entrata delle fibre della radice posteriore del nervo spinale; è a contatto con al superficie, e viene
chiamata. Riceve le fibre della radice dorsale in entrata e i loro rami collaterali. I neuroni più grandi danno
origine al tratto spino-talamico laterale e a degli assoni che vanno al talamo; inoltre, emettono dei rami d
neuroni propriocettivi, che si dirigono in alto. Ricevono fibre C (amieliniche) e A-δ (mieliniche, molto sottili
– portano info dolorifiche, termiche e tattili generiche). Alcuni motoneuroni sono in contatto con il tratto di
Lissauer, un tratto di fibre sia dolorifiche che termiche che salgono e scendono per alcuni neuromeri.
II – SUBSTANZIA GELATINOSA o DI ROLANDO → area ad alta densità neuronale, coinvolta
nell'interpretazione del dolore; riceve degli assoni dalla radice dorsale (fibre sensitive) e dalla formazione
1
reticolare del midollo . gli assoni efferenti viaggiano per fare sinapsi con altri neuroni del midollo.
III → cellula più grandi e meno dense; questa lamina riceve delle fibre della radice dorsale e i suoi neuroni
fanno parte del nucleo proprio del midollo spinale.
IV → contiene più mielina, che ne caratterizza la colorazione chiara; le sue cellule danno origine ad assoni
che si incrociano sulla linea mediana con quelle contro-laterali, entrando nel tratto spino-talamico. Riceve
delle fibre dalla radice dorsale attraverso il funicolo dorsale e, assieme alle precedenti tre lamine, costituisce
a livello cervicale una parte del nucleo sensitivo del trigemino; l'insieme delle lamine I, II, III, IV prende
quindi il nome di NUCLEO SPINALE DEL TRIGEMINO.
V – VI → assieme alla lamina IV originano il NUCLEO PROPRIO, da cui origina il tratto spino-talamico,
detto anche SISTEMA ANTERO-LATERALE, che porta informazioni dolorifiche e termiche, oltre ad
informazioni tattili non discriminative (generiche). Ricevono delle afferenze non solo della radice dorsale,
ma anche delle fibre discendenti, come quelle cortico-spinali (dalla corteccia cerebrale). A livello cervicale-
laterale, queste cellule prendono il nome di FORMAZIONE RETICOLARE DEL MIDOLLO.
VII → situata nel corno anteriore, nella zona motoria-viscerale (chiamata a volte viscero-effettrice); presenta
all'interno:
– il NUCLEO DORSALE DI CLARKE; si trova da T1 a L3 e costituisce il tratto spino-cerebellare
dorsale.
– la COLONNA INTERMERDIO-LATERALE; si trova da T1 a L2 ed è costituita da neuroni diel
SNA di tipo simpatico e pre-gangliari.
– la COLONNA INTERMEDIO-MEDIALE; è una colonna sensitiva, che riceve informazioni
dalla radice dorsale coinvolta nei riflessi viscerali.
– il NUCLEO AUTONOMO-SACRALE; si trova a livello di S2-S4 ed è costituito da neuorni pre-
1 20
gangliari parasimpatici
Questi raggruppamenti si trovano solo ad alcuni livelli del midollo.
VIII → si trova medialmente nel corno anteriore e manda delle fibre alle lamine VII e IX; riceve molte
afferenze, come le fibre discendenti, le fibre vestibolo-spinali (originano dal nucleo vestibolare del nucleo
encefalico), fibre reticolo-spinali (derivano dalla formazione reticolare del tronco encefalico) e fibre proprio-
spinale (che collegano i diversi neuromeri del midollo)
IX → sono presenti i motoneuroni e, in alcuni casi, troviamo die nuclei particolari, come:
– il NUCLEO FRENICO, a livello di C2-C5, che innerva il diaframma e riceve delle fibre dal
nucleo solitario (PS) che si trova nel tronco encefalico; origina molto in alto e, in caso di lesioni
del midollo, per coinvolgere il nervo frenico devono verificarsi molto in alto.
– il NUCLEO ACCESSORIO SPINALE, da cui origina l'XI paio di nervi cranici che innerva il
muscolo trapezio e sternocleidomastoideo; origina da C1 a C5 e le sue fibre salgono in alto,
entrando nel forame occipitale, e riescono dal forame lacero posteriore.
– il NUCLEO DI ONUF, a livello di S1-S2, che innerva i muscoli del pavimento pelvico (inclusi
gli sfinteri e i muscoli erigentes); ha una funzione intermedia tra quella viscerale e somatica, e le
cellule formano dei fasci di dendriti uniti da Gap Junction, che permettono un'azione coordinata.
X → circonda i canale centrale, comprendendo anche la commessura grigia, con neuroni piccoli della glia
radiale. 2
CHEMOARCHITETTURA
– ACETILCOLINA (Ach): l'acetilcolina e il suo enzima esterasi sono ubiquitarie, ma più presenti
nelle lamine II, II, IX, nel nucleo parasimpatico sacrale SNA; recettori muscarinici per l'Ach sono
concentrati nella lamina II e IX.
– MONOAMINE: Noradrenalina (usata da fibre discendenti che dal tronco vanno al midollo spinale),
Serotonina (usata da vari nuclei – azione motoria e sul dolore) e Dopamina.
– AMINOACIDI: Glutamato e Aspartato (eccitatori – usati da fibre discendenti cortico-spinali e dalle
fibre di tipo I-a provenienti dalla radice posteriore); Glicina (inibitorio – usata dalle fibre del corno
3
ventrale nelle cellule di Renshaw ; ridotti nella SLA) e GABA (inibitorio – usato soprattutto nel
corno dorsale).
– NEUROPEPTIDI: Sostanza P (fibre della lamina I provenienti dai gangli della radice dorsale e fibre
della lamina III).
– OPPIACI: Encefaline (sopratutto nel corno dorsale – trasmissione e modulazione dolore).
2 Descrizione chimica dei neuroni
3 Circuito di interneuroni eccitati da collaterali dei motoneuroni, che a loro volta inibiscono altri motoneuroni 21
– COLECISTOCHININA
– CGRP (calcitonin gene-related protein) nel corno dorsale
TIPI DI FIBRE
Nome Diametro (μ) Velocità di conduzione Derivazione
Aα 15 – 20 100 m/s
Aβ 5 – 15 50 m/s Da corpuscoli del Pacini, di Meissner e di Merkel
Aδ 1 – 5 10-30 m/s Poco mielinizzate - derivano da nocicettori termici e
meccanocettori
C > 1 0,4 m/s Da terminazioni libere della cute - amieliniche
NB: Questa classificazione è usata per l'innervazione cutanea; nell'innervazione muscolare le fibre sono
analoghe, ma presentano una denominazione diversa (da 1 a 4).
ARCO RIFLESSO: E' un riflesso effettuato in caso di pericoli imminenti, in cui l'informazione
sensitiva e la risposta motoria avviene a livello periferico, bypassando i centri coscienti superiori; in alcuni
casi la fibra posteriore contatta direttamente il motoneurone, generando un'unica sinapsi. Posso avere un
controllo discendente che modula l'arco riflesso.
GIUNZIONE SPINO-RADICOLARE: la radice si separa in radicole e poi in mini-radicole, separate dalla
pia madre; si forma una frangia di astrociti fibrosi che si sovrappone alle cellule di Schwann, in cui i capillari
non riescono ad insinuarsi (barriera emato-encefalica). Durante lo sviluppo manca questa frangia di astrociti,
permettendo agli assoni di crescere, mentre nell'adulto la rigenerazione assonica è bloccata dalla frangia. 22
ISTOLOGIA DEI GANGLI: Sono molto voluminosi nei neuromeri lombari e cervicali, anche se in C1 può
essere assente; sono avvolti in una capsula lombare e il 5% di neuroni esprime il NO come
neurotrasmettitore. Le dimensioni dei neuroni corrispondono alle dimensioni delle fibre; contengono diversi
neuropeptidi e presentano una diversa colorazione al microscopio. Gli astrociti non formano la barriera
ematoencefalica e le cellule di Schwann sono sostituite dagli oligodendrociti nel midollo spinale. Non si sa
ancora se nei gangli le cellule possano aumentare di numero. 4 novembre 2013
SOSTANZA BIANCA – vie sensitive e motorie
La sostanza bianca midollare è suddivisibile in cordone antero-laterale e posteriore;