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IL PAZIENTE CON DEMENZA
Esiste il decadimento cognitivo fisiologico che appartiene a tutti noi, che man
mano andiamo ad avere una sorta di decadimento delle nostre funzioni
cognitive, la differenza è che anche se un paziente deteriorato rimane in grado
di svolgere tutte le attività di vita quotidiana, cosa diversa è il demente che ha
tutta una serie di alterazioni delle varie funzioni cognitive come la memoria,
che è talmente compromesso che non riesce a svolgere le attività di vita
quotidiana in autonomia e necessita di un caregiver di supporto per fare ciò.
Questi sono pazienti che in un unica persona rispecchiano un mix di
problematiche di disturbi delle funzioni esecutive insieme a deficit di memoria,
deficit di attenzione, potrebbe avere disturbi del linguaggio sottoforma di
disturbo subafasico e disartrico, si ha un rallentamento del processamento delle
informazioni, si modifica il carattere potremmo avere un paziente che diventa
aggressivo o apatico, o addirittura ha una labilità emotiva, un'incontinenza
emotiva, di fronte ad episodi di vita quotidiana ha delle reazioni che non sono
appropriate.
Dobbiamo andare a intervenire su questo paziente, in un paziente affetto da
demenza dobbiamo fare la classica presa in carico globale, per questi tipi di
pazienti dobbiamo andare a interessarci di tutti questi ambiti, affettività,
emotività, relazioni interpersonali, è un grossissimo problema perchè una volta
diagnosticata e inquadrata in un certo programma riabilitativo dovrà essere
prima o poi dimesso, e quindi dovrà farsene carico la famiglia, bisogna
addestrare le badanti.
Fornire un adeguato livello di cure, identificare e trattare anche i sintomi non
cognitivi, di tipo motorio, vascolare se è una demenza vascolare, affrontare in
seguito all'allettamento tutte le varie problematiche da sindrome di allettamento
come le piaghe da decubito; fornire informazione al paziente e alla famiglia che
deve essere collaborante, fornire consulenze al paziente e alla famiglia.
Esistono tutta una serie di interventi su questi pazienti, noi non possiamo andare
a trattare un paziente “demente demente”, dobbiamo cercare di andare a trattare
e intervenire su pazienti di lievello lieve o medio, con demenza lieve o media, e
utilizzare le tecniche migliori che possono servire non a fare guarire il paziente,
ma a contenere cercare di mantenere e dare dei benefici con questi trattamenti.
Ci sono tutta una serie di tecniche di attivazione cognitiva che servono appunto
a cercare di migliore in qualche modo o contenere le funzioni cognitive residue
e distinguiamo sostanzialmente due tipi di TECNICHE DI ATTIVAZIONE:
aspecifiche che si possono utilizzare in vari tipi di pazienti, e che comunque
sono aspecifiche perchè non vanno ad attivare o sollecitare soltanto una
funzione cognitiva ma varie funzioni cognitive; ROT THERAPY: orientamento
alla realtà, tecnica di riattivazione della reminescenza.
La cosiddetta VALIDATION THERAPY, la psicoterapia, laddove c'è una
componente emozionale il paziente risponde meglio al trattamento.
TERAPIA COMPORTAMENTALE. TERAPIA OCCUPAZIONALE. Di questa
che è la più diffusa, la TOG THERAPY ce ne sono due tipi, una FORMALE
che viene effettuata facendo dei gruppetti di 5-6 pazienti con un livello di
deficit abbastanza uniforme, perchè altrimenti si creerebbero squilibri
all'interno del gruppo, quindi pazienti con decadimento cognitivo lieve o
moderato. L'obiettivo è quello di contenere le funzioni cognitive residue con
questi gruppi di mutuo aiuto e di incremento delle relazioni sociali di questi
pazienti. Questo tipo di terapia può essere effettuata sia in questa forma perchè
consente di trattare più pazienti nello stesso momento, stimolazione dei pazienti
può essere fatta nella stessa ROT INFORMALE cioè tu coinvolgi tutti quelli
che fanno parte del team. La ROT sembrerebbe da molti studi il tipo di
trattamento più efficace nel contenimento del decadimento delle funzioni, e
sempre pazienti con un decadimento lieve e moderato.
MUSICOTERAPIA: ancora sembra a livello di poca scientificità abbiamo
pochi studi, abbiamo poche evidenze cliniche che questo tipo di trattamento
clinico funzioni, non esiste una standardizzazione, c'è necessità di definire i tipi
di musica terapeutici. Ancora non abbiamno delle scale che siano validate e che
appunto possano essere standardizzate. Le evidenze empiriche però ci sono.
INTERVENTI AMBIENTALI: bisogna garantire sicurezza a questi pazienti,
evitare stimoli stressanti, che significa non mettere il paziente in ambienti
completamente privi di stimoli, evitando elevati livelli di stimolazione.
Utilizzo di ausili esterni e tutto quello che riguarda il proprio ambiente,
eliminazione delle barriere architettoniche, per facilitare al massimo il paziente
lasciandolo però nel proprio ambiente in cui lui riesce a muoversi.
Quando ci siamo allontanati siamo saliti sopra rispetto alla pista da ballo e ci siamo messi a parlare
lì che c'era meno bordello.. abbiamo parlato molto così, del più e del meno, che fai come stai il
concerto il tour... gli ho detto del fatto che ero venuta a milano ad ascoltarli nonostante a distanza di
un mese e mezzo mi sarei dovuta laureare e nel bel mezzo della tesi.. lui era tipo intenerito e
piacevolmente sorpreso e felice di questo traguardo, mi guardava con tenerezza, e ha cominciato a
dirmi “incredibile che ti laurei, mi sembra ieri che parlavamo degli esami, tu mi dicevi che prendevi
30 perchè mentre studiavi tenevi i canova in sottofondo e che avevamo portato fortuna, mi sentivo
onorata di fare parte di questo pezzo importante della tua vita e ora sei gia a questo traguardo e sei
qui a dirmelo ecc” e io gli ho detto “ah ma allora te le ricordi le nostre cose” e lui “ah ma perchè
secondo te io mi dimentico di te? Di tutte le conversazioni che ci siamo fatti io mi ricordo tutto di
quello che abbiamo passato, che ci siamo detti, non pensare ecc” al che siccome eravamo dentro e
non si poteva fumare gli ho proposto una sigaretta, offerta io, e ci siamo messi a parlare appoggiati
al muro là fuori.. e poi, riassumendo il contenuto dei discorsi ma toccando tutti i punti più salienti,
andiamo al discorso messaggi che non hanno ricevuto risposta. Gli ho chiesto come mai se lui era
cosi tranquillo ed eravamo là insieme a parlare come se appunto gli importasse di me, lui si fosse
assentato negli ultimi tempi e non abbia risposto più ai messaggi..lui mi dice “allora siccome io non
voglio assolutamente che tu ti incazzi con me per questa cosa o che pensi male che io non ti voglio
sentire, che io ti ignoro, io adesso ti prendo il telefono, ti apro il direct, e tu davanti a me ti metti a
sfogliare tutto quello che mi arriva ogni santo giorno ogni volta che posto una foto, come commenti
nelle storie, come storie in cui mi taggano, ecc, e ti faccio vedere e tu mi dici come io posso gestire,
non essendo un patito dei social e non avendo neanche la voglia di rispondere sempre e a tutti, io ti
faccio vedere e tu mi dici se quantomeno trovo giustificazione questo fatto in quello che tu mi
dici”... ok vediamo .. prende il telefono, apre il direct, e mi dice di sfogliare tutti i direct. Vale....mi
metto a sfogliare questo direct di federico...non ho completamente trovato il mio messaggio ultimo,
perchè sopra il mio ce n'erano centinaia, tutte ragazze, che poi tra l'altro non rispondeva nemmeno,
perchè vedevo che l'ultima cosa scritta non era sua,, mi sono messa a sfogliare col dito velocemente
tutti questi direct e del mio nome non c'era traccia.. e quindi gli dico “ma io dove sono finita?” e lui
mi fa “eh dove sei finita, a saperlo..per questo quando tu mi hai detto che mi avevi scritto io cadevo
dalle nuvole, perchè come vedi io non poso tenere memoria di tutto quello che mi viene scritto, visti
i quantitativi di direct che mi arrivano..”
e lui mi ha detto poi “tipo io non ricordo nemmeno quello che tu mi hai scritto, non solo ho
visualizzato e non ho risposto, io non ricordo nemmeno in questo momento tra che ho bevuto tra
che mi arrivino mille cose quello che tu mi abbia scritto, tipo anche se io adesso volessi ricordarmi
quello che tu mi hai scritto, come ti trovo in mezzo a tutti questi direct?” e io gli ho detto che gli
avrei mandato davanti a lui un emoticon a forma di bomba così gli sarebbe spuntato il mio nome, e
lui mi dice “ok vai lo voglio leggere”.. gli è arrivata l'ha aperta e mi fa “aaaah certo che mi ricordo,
il portafortuna, l'ho letto e sono stato felicissimo perchè mi sono ricordato della cosa che io ero il
tuo portafortuna per gli esami e tu il mio portafortuna per i concerti, adesso che l'ho riaperto mi
sono ricordato benissimo e per lo stesso motivo che ti ho detto prima, nel momento in cui l'ho letto,
essendo che me ne erano arrivati altri 100 e passa, l'ho chiuso per leggere quelli che mi sono arrivati
insieme al tuo, e non l'ho più trovato perchè nel frattempo era sceso nell'elenco dei direct”
cambio discorso e gli dico che non dobbiamo stare tutta la serata a parlare dei social e lui mi dice
“eh appunto io è questo che ti voglio dire, che non c'è motivo di soffermarsi su questa cosa dei
social, del visualizzato, delle conversazioni” e poi continua “guarda come vedi io in questo
momento sono qua solamente per te e solamente con te perchè ho tantissima gente con cui parlare
sotto che mi aspetta che si vuole fare le foto firmare i dischi ecc e ti sto concedendo questo
momento soli io e tu perchè ho notato che con te ho avuto una situazione diversa rispetto a quella
che ho avuto con altre fan, con altre ragazze che cmq mi sono venute dietro perchè tu mi hai scritto
e ci siamo conosciuti in un momento in cui si, stavo cominciando a diventare noti, la gente ci
scriveva, ci riconosceva, venivamo calcolati, però non come adesso, che ci arrivano, riprendendo il
discorso, mille direct di persone che mi scrivono che vogliono parlare, perchè ancora non avevamo
questa fama... quindi il fatto che tu che mi eri anche piaciuta mi scrivevi, avevamo quelle
conversazioni quotidiane, ci raccontavamo le nostre cose, io lo apprezzavo tantissimo e mi ricordo
benissimo di tutto quello che ci siamo detti, tu sei valevers di instagram e valeria versaci nella
realtà, mi ricordo benissimo di tutto quello che ci dicevamo, di quando mi hai mandato la foto che
eri a lezione di chirurgia della mano (ed è vero, una volta gli avevo mandato questa foto, me lo ero
dimenticato sul momento) poi quando sei andata a quel festival con la musica sulla spiaggia (ed era
il one day, mi sono ricordata anche questo, che gli avevo mandato un video, due giorni dopo che ci
eravamo conosciuti)” in