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Cause e sintomi della perdita di sodio
La perdita di sodio può essere dovuta a diversi fattori, tra cui:
- Eccessiva perdita di sodio
- Ridotto introito di sodio
Le cause di eccessiva perdita di sodio possono essere:
- Renali: diuresi osmotica endogena (urea, glucosio) o esogena (mannitolo), diuretici, insufficienza renale cronica, nefropatie sodio disperdenti (uropatia ostruttiva, nefrocalcinosi e nefrite interstiziale)
- Gastrointestinali: vomito, diarrea, aspirazioni, fistole, pancreatite, peritonite
- Cutanee: esposizione al calore, ustioni, infiammazioni
- Varie: emorragie, paracentesi
La deplezione sodica può essere causata da stati di disidratazione. Il quadro clinico può variare a seconda del tipo di perdita:
- Perdita isotonica (secrezioni intestinali): l'osmolarità del liquido extracellulare rimane costante e si verifica una lieve variazione del volume intracellulare
- Perdita ipotonica (sudorazione, iperventilazione, vomito): si verifica un'iperosmolarità del liquido extracellulare e una riduzione del volume intracellulare
In caso di deplezione sodica e stati di disidratazione, si attiva una risposta fisiologica che comprende l'attivazione di meccanismi di compenso come la stimolazione simpatica ed...
aumento del riassorbvimento tubulare del sodio) atti al mantenimento del volume extracellulare e della pressione arteriosa.
Sintomi clinici: sete, freddo, debolezza, amnoressia, nausea, vomito, apatia, perdita di peso, secchezza delle mucose, diminuito turgore cutaneo, occhi e guance infossate, ipotensione ortostatica, tachicardia, ipotermia
Trattamento: deve mirare al ripristino del volume extracellulare con soluzioni elettrolitiche.
Perdite di lieve entità: soluzioni reidratanti per via orale
Perdite gravi: terapia infusionale con soluzione fisiologica
Eccesso di sodio e di volume extracellulare (stati edematosi).
Può essere dovuto a:
- Diminuita pressione oncotica (sindrome nefrosica, cirrosi)
- Aumentata permeabilità vascolare ai colloidi (edema localizzato, ustioni)
- Aumentata pressione idrostatica (insufficienza cardiaca congestizia)
- Ostruzione del flusso linfatico (metastasi)
Eccesso di sodio - stati edematosi
Quadro clinico: dispnea, tachicardia, ascite, edemi
periferici.-Trattamento: generale (restrizione idro-salina, diuretici, decubito supino, mezzi di contenzione elastica) specifico (diverso in base ai vari meccanismi fisiopatologici)
Iponatriemie
Condizioni patologiche caratterizzate da ridotta concentrazione plasmatica di sodio (inferiore a 135 mEq/l).
In base alla osmolalità plasmatica:
- iponatriemie con osmolalità plasmatica normale o aumentata
- iponatriemie con osmolalità plasmatica ridotta
Iponatriemie con osmolalità plasmatica normale o aumentata:
- Riduzione dell'acqua plasmatica (iperlipidemia in corso di pancreatite acuta e chetoacidosi diabetica; iperproteinemia in corso di mieloma multiplo)
- Aumento dei soluti (iperglicemia, mannitolo)
Iponatriemie con osmolalità plasmatica ridotta:
- Ridotto volume extracellulare (perdite gastroenteriche e renali)
- Normale volume extracellulare (inadeguato rimpiazzo del sodio in corso di morbo di Addison ed insufficienza renale cronica)
- Aumentato volume extracellulare
(deficit di sodio ed eccesso di acqua; eccesso di acqua e sale nella SIADH, insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi, sindrome nefrosica. Iponatriemia Quadro clinico: agitazione, nausea, anoressia, disorientamento, letargia, crampi muscolari, coma. Trattamento: soluzioni saline isotoniche, restrizione idrosalina, trattamento specifico della patologia di base. Ipernatriemia Ipernatriemia: condizioni patologiche caratterizzate da aumento della concentrazione plasmatica di sodio (superiore a 145 mEq/l). -Ipernatriemia da carenza di acqua: scarso introito di acqua libera (alterazioni della coscienza, ridotto senso della sete per lesioni ipotalamiche); perdite di acqua libera (perdite cutanee, respiratorie, gastroenteriche, renali). -Ipernatriemia da eccesso di sodio: endocrino (morbo di Cushing, iperaldosteronismo primario); aumentato introito di sale. Ipernatriemia Quadro clinico: sete, secchezza delle fauci, ipotonia dei globi oculari, irrequietezza, irritabilità, letargia, crampi. Trattamento: correzione graduale dell'iperosmolarità, somministrazione di liquidi ipotonici, trattamento specifico della patologia di base.Trattamento delle ipernatriemie muscolari
- ipernatriemie da carenze di acqua: ripristino del volume plasmatico efficace mediante soluzioni saline isotoniche e ipotoniche
- ipernatriemie da eccesso di sodio: diuretici, emodialisi
Omeostasi del potassio
Contenuto corporeo totale medio di potassio: 4.000 mmoli
1,5-2,5% volume extracellulare
97,5-98,5% volume intracellulare
Bilancio interno del potassio (omeostasi a breve termine)
- ormoni (insulina, catecolamine)
- disordini dell'equilibrio acido-base
Bilancio esterno del potassio (omeostasi a lungo termine)
- rene
Omeostasi del potassio
Bilancio interno del potassio
Insulina: promuove l'ingresso di ioni sodio tramite il cambiatore Na/K con conseguente stimolazione della Na/K-ATPasi e variazione del potenziale di membrana
β-Catecolamine: i β-2 agonisti riducono la concentrazione plasmatica di K mediante attivazione della Na/K-ATPasi con variazione del potenziale di membrana
Disordine dell'equilibrio acido-base: passaggio di ioni K dall'liquido intracellulare al
liquido extracellulare
Omeostasi del potassio
Bilancio esterno del potassio
È regolato dall’escrezione renale di K. La parte terminale del tubulo distale e il dotto collettore corticale sono deputati, sotto l’azione dell’aldosterone, alla escrezione di ioni K e H .
Alterazioni dell’omeostasi del potassio
Ipopotassiemia: eziologia
Condizione patologica caratterizzata da ridotta concentrazione plasmatica di potassio (inferiore a 3,5 mEq/l).
Può essere dovuta a:
- scarso introito dietetico
- perdita attraverso la cute
- perdite gastrointestinali (vomito, diarrea)
- perdite urinarie (iperaldosteronismo, acidosi tubulare renale, diuresi osmotica, terapia diuretica, deficit di magnesio, sindrome di Bartter e ingestione di liquirizia)
- alcalosi respiratoria (degli atleti)
- insufficienza cardiaca congestizia
Alterazioni dell’omeostasi del potassio
Ipopotassiemia: quadro clinico
- Astenia muscolare
- Crampi, parestesie
- Malessere, apatia, torpore
- Paresi della muscolatura
liscia (meteorismo, stipsi eritenzione urinaria per atonia di vescica e ureteri)-Tachicardia-Ipotensione-Aritmie (extrasistoli, flutter)-Arresto cardiaco
Ipopotassiemia: trattamento-Dieta-Sali organici e inorganici di potassio-Trattamento della patologia di base
Alterazioni dell'omeostasi del potassio
Iperpotassiemia: eziologia
Condizione patologica caratterizzata da aumentataconcentrazione plasmatica di potassio (superiore a 5,5 mEq/l).Può essere dovuta a:-Aumentato apporto: endogeno (emolisi, rabdomiolisi) esogeno(KCl, trasfusioni)-Ridistribuzione extracellulare: acidosi da intossicazionedigitalica e deficit insulinico-Ridotta escrezione renale: insufficienza renale acuta o cronica,diuretici potassio risparmiatori
Alterazioni dell'omeostasi del potassio
Iperpotassiemia: quadro clinico-Bradicardia, aritmia-Ipertensione-Arresto cardiaco-Parestesie-Deficit della sensibilità profonda-Paralisi flaccide-Disartria, disfagia-Nausea, vomito, dolore addominale ed ileo
paraliticoIperpotassiemia: trattamento-
Infusione e.v. di calcio gluconato, bicarbonato di sodio, glucosio ed insulina-
Uso di resine a scambio ionico (sodio polistirenesulfonato)
Omeostasi del Calcio
Concentrazione plasmatica di calcio: 8-10 mg/dl
Distribuzione del contenuto corporeo totale di calcio:
- 40-50% calcio sierico ionizzato
- 10% calcio sierico complessato con anioni bicarbonato, citrato e fosfato
- 40-50% calcio sierico complessato con proteino (albumina e globuline)
EQUILIBRIO IDRO-ELETTROLITICO
Omeostasi del Calcio
Principale determinante delle azioni del calcio sierico ionizzato sui processi intra ed extracellulari
Funzioni del calcio:
- Trasduzione del segnale
- Eccitazione della membrana neuromuscolare
- Regolazione del ciclo cellulare e delle funzioni del citoscheletro
- Cascata coagulatoria
- Mineralizzazione ossea
- Adesione cellulare
Omeostasi del Calcio
Fattori responsabili della regolazione della calcemia:
- PTH
- Calcitonina
- 1-25 diidrossicolecalciferolo
ipercalcemizzante mediante-mobilizzazione di calcio dall'osso-aumentato riassorbimento renale di calcio-aumentata produzoione di 1-25diidrossicolecalciferolo
Calcitonina: azione ipocalcemizzante mediante-inibizione riassorbimento osteoclastico
1-25 diidrossicolecalciferolo: azione ipercalcemizzante mediante-aumentato riassorbimento intestinale di calcio-aumentato riassorbimento renale di calcio-stimolazione della differenziazione delle celluleossee
Alterazioni dell'omeostasi del calcio
Ipercalcemia: eziologia
Condizione patologica caratterizzata da aumento della concentrazione plasmtica di calcio (sup. a 11 mg/dl)
Cause: diverse in base ai livelli di PTH circolante
Ipercalcemie con elevati valori circolanti di PTH
Possono essere dovute a: iperparatiroidmo primitivo (adenoma, iperplasia paratiroidea), iperparatiroidismo secondario
adinsufficienza renale cronica, somministrazione di litio.
Ipercalcemie con normali o bassi valori circolanti di PTHPossono essere dovute a Insufficienza renale cronica(osteopatia adinamica), malattie granulomatose (sarcoidosi,tubercolosi), farmaci (tiazidici, intossicazione da vit.D o A),disordini endocrini (ipertiroidismo, morbo di Addison)
Alterazioni dell'omeostasi del calcio
Ipercalcemia: quadro clinico-
- S.N.C. ed S.N.P.: depressione, alterazioni della memoria,convulsioni, coma
- Rene: riduzione del GFR, nefrolitiasi, nefrocalcinosi, acidosimetabolica ipercloremica
- Apparato gastroenterico: stipsi, nausea, vomito
- Apparato cardiovascolare: ipertensione
- Muscoli scheletrici: debolezza muscolare, dolori ossei
Ipercalcemia: trattamento-
- Correzione della contrazione di volume associata all'ipercalcemia
- Terapia antiriassorbitiva con difosfonati e fosfati
Alterazioni dell'omeostasi del calcio
Ipocalcemia: eziologia
Condizione patologica caratterizzata da riduzione
La concentrazione plasmatica di calcio inferiore a 7mg/dl può essere causata da diversi fattori:
- Carenza o resistenza al PTH (dopo tiroidectomia, paratiroidectomia, congenita, autoimmune)
- Carenza o resistenza alla vitamina D (ridotto apporto, carenza di luce solare, malassorbimento)
- Ridistribuzione o sequestro di calcio (infusione di fosfato, trasfusioni massive di sangue)