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MUSCOLI DELLA TESTA
Alla testa fanno capo diversi gruppi muscolari che possono essere:
estrinseci: hanno origine in parti diverse dalla testa (collo, tronco) e prendono
- inserzione sulle ossa del cranio;
intrinseci: sono completamente sistemati sulla testa, dove trovano sia l’origine che
- l’inserzione. Pertanto, in questa parte saranno trattati solo i muscoli intrinseci.
La muscolatura intrinseca della testa è costituita da muscoli pellicciai o da muscoli
scheletrici, i muscoli masticatori. I muscoli pellicciai sono anche detti mimici e sono per
lo più formati da esili fascetti, spesso privi di aponeurosi. Prendono inserzione con almeno
uno dei due capi sulla faccia profonda della cute e sono determinanti nell’espressione
fisionomica. I muscoli mimici, per la funzione che svolgono, sono particolarmente
sviluppati nel massiccio faciale; sono più ridotti in corrisondenza della scatola cranica.
I muscoli scheletrici sono rappresentati dai muscoli masticatori che collegano la scatola
cranica alla mandibola e determinano i movimenti di questa.
Oltre ai mimici e ai masticatori, si trovano nella testa altri muscoli: i muscoli intrinseci del
padiglione auricolare, i muscoli estrinseci del globo oculare, i muscoli dell’orecchio medio, i
muscoli della lingua, del palato molle, parte della muscolatura faringea; questi gruppi
muscolari vengono più opportunamente considerati nello studio degli organi di senso e
della splancnologia.
MUSCOLI MIMICI
Possono essere descritti seguendo un criterio topografico. Si individuano così il muscolo
epicranico, i muscoli estrinseci del padiglione auricolare, i muscoli delle palpebre, i
muscoli del naso e i muscoli delle labbra. Tutti i muscoli mimici sono innervati dal 7° paio
di nervi encefalici (nervo faciale).
Muscolo epicranico: è una sottile formazione muscoloaponeurotica che si distende sulla
volta cranica. È formato da tre porzioni: dal muscolo frontale anteriormente, dal muscolo
occipitale posteriormente e dalla galea capitis o aponeurosi epicranica nella parte
intermedia.
Il muscolo frontale è pari, appiattito e di forma quadrilatera. Ha origine dal margine
anteriore della galea e si porta anteriormente e in basso per inserirsi nella faccia profonda
della cute in corrispondenza del sopracciglio, della glabella e della parte superiore del
dorso del naso; i suoi fasci più mediali sono indicati anche come muscolo procero. Il
muscolo frontale, contraendosi, sposta in avanti in cuoio capelluto e corruga la fronte.
Il muscolo occipitale è pari e laminare; origina dal margine posteriore dell’aponeurosi
epicranica; le sue fibre si dispongono obliquamente in basso e medialmente per inserirsi
sui 2/3 laterali della linea nucale superiore e, per breve tratto, sul processo mastoideo. Il
muscolo occipitale con la sua contrazione sposta indietro il cuoio capelluto.
L’aponeurosi epicranica è una lamina fibrosa che ricopre la volta cranica e le parti laterali
del cranio. Ha forma quadrilatera e presenta perciò una faccia superficiale e una profonda
e quattro margini, anteriore, posteriore e laterali. La faccia superficiale è strettamente
connessa al derma cutaneo ad opera di tralci fibrosi che attraversano lo strato
sottocutaneo. La faccia profonda è separata dal periostio esterno delle ossa craniche
(pericranio) da uno strato profondo di tessuto sottocutaneo. Dal margine anteriore prende
origine il muscolo frontale, da quello posteriore il muscolo occipitale, dai margini laterali i
muscoli auricolari anterosuperiori.
Muscoli estrinseci del padiglione auricolare: sono il muscolo auricolare
anterosuperiore e il muscolo auricolare posteriore.
Il muscolo auricolare anterosuperiore si trova nella regione temporale, davanti e
superiormente al padiglione auricolare. Vi si considerano una parte anteriore e una
superiore tra le quali decorre il ramo parietale dell’arteria temporale superficiale. Entrambe
le parti hanno origine dal margine laterale dell’aponeurosi epicranica e si inseriscono sulla
faccia laterale del padiglione auricolare, in corrispondenza dell’elice, della spina dell’elice e
della parte anterosuperiore della convessità della conca.
Il muscolo auricolare posteriore si trova dorsalmente al padiglione auricolare ed è
solitamente formato da un fascio superiore e da un fascio inferiore. Il fascio superiore
origina dalla faccia esterna del processo mastoideo e si inserisce sulla faccia mediale del
padiglione, a livello dell’eminenza della conca. Il fascio inferiore origina dalla fascia del
muscolo sternocleidomastoideo e termina anch’esso sull’eminenza della conca.
Con la loro azione i muscoli auricolari determinano piccoli spostamenti del padiglione
auricolare in direzione anteriore, superiore e posteriore.
Muscoli delle palpebre: comprendono il muscolo orbicolare dell’occhio e il muscolo
corrugatore del sopracciglio.
Il muscolo orbicolare dell’occhio ha la forma di un anello ellittico che si disponde attorno
alla rima palpebrale. Vi si distinguono una parte orbitaria, una parte palpebrale e una parte
lacrimale.
La parte orbitaria è la più sviluppata e si trova eccentricamente rispetto alla palpebra.
Origina dal margine superiore del legamento palpebrale mediale e dal terzo mediale del
margine sovraorbitario e si inserisce sul margine inferiore del legamento palpebrale
mediale, sul terzo mediale del margine infraorbitario e sul sacco lacrimale. Essa
costituisce perciò un anello quasi completo intorno alle palpebre, che si interrompe
soltanto medialmente, tra l’origine e l’inserzione. In corrispondenza dell’angolo laterale
dell’occhio, alcuni fascetti abbandonano la parte orbitaria scendendo nella guancia dove
entrano nella compagine del muscolo zigomatico.
La parte palpebrale è contenuta nello spessore della palpebra superiore ed inferiore. Le
sue fibre originano dal legamento palpebrale mediale e si portano infuori per inserirsi al
rafe palpebrale mediale.
La parte lacrimale è situata profondamente. Prende origine dalla cresta lacrimale
posteriore, dietro al sacco lacrimale e si dirige in avanti e infuori fino alla commessura
palpebrale mediale, dove si divide in due fasci, rispettivamente per la palpebra superiore,
che confluiscono nella parte palpebrale del muscolo. Il muscolo orbicolare dell’occhio con
la sua contrazione determina la chiusura della rima palpebrale, convoglia le lacrime verso
l’angolo interno dell’occhio e ne facilita il deflusso dilatando il sacco lacrimale.
Il muscolo corrugatore del sopracciglio è una sottile lamella carnosa, a concavità
inferiore, situata appunto nel sopracciglio. Origina dall’estremità mediale dell’arcata
sopraccigliare e si inserisce sul derma del sopracciglio in corrispondenza del foro
sovraorbitario. Si trova profondamente al muscolo frontale e alla parte orbitaria del
muscolo orbicolare. Contraendosi porta medialmente e in basso la cute del sopracciglio.
Muscoli del naso: comprendono il muscolo nasale e il muscolo dilatatore delle narici.
Il muscolo nasale è formato da una parte trasversa (muscolo trasverso del naso) e da
una parte alare (muscolo mirtiforme). L’origine delle due parti è comune, dai gioghi
alveolari dei denti incisivi e canini superiori e dalla fossetta incisiva. La parte trasversa,
che ha origine più lateralmente, ricopre la parte posteriore dell’ala del naso e si fissa al
dorso del naso mediante un’aponeurosi che si unisce a quella del lato opposto. La parte
alare si porta alla cute dell’estremità posteriore del setto mobile e della narice. Con la sua
contrazione il muscolo nasale comprime la parete laterale del naso, restringendo la narice
ed il vestibolo.
Il muscolo dilatatore delle narici origina dal contorno laterale dell’apertura piriforme e si
porta in alto ed infuori per inserirsi alla cute che riveste il margine inferiore dell’ala del
naso. Contraendosi, sposta lateralmente l’ala del naso, dilatando la narice ed il vestibolo.
Muscoli delle labbra: le labbra presentano grande mobilità e sono pertanto fornite di un
ricco corredo muscolare che comprende:
- muscolo zigomatico
- muscolo quadrato del labbro superiore
- muscolo canino
- muscolo buccinatore: lamina carnosa molto sviluppata piuttosto sviluppata che prende
larga parte alla costituzione della guancia. Presenta una estesa origine dalla faccia
esterna del processo alveolare superiore, in corrispondenza dei denti molari, dalla
tuberosità mascellare, dall’uncino pterigoideo, dal rafe pterigomandibolare, dal labbro
laterale del lembo alveolare retrodentale e dalla faccia esterna del processo alveolare
inferiore, a livello dei denti molari. I suoi fasci convergono in avanti, verso la commessura
labiale, dove si inseriscono profondamente alla cute e alla muscosa. In corrispondenza
dell’inserzione commissuriale alcune fibre si incrociano e così alcuni fasci superiori
passano al labbro inferiore mentre fasci inferiori vanno al labbro superiore; questi fasci
contribuiscono alla formazione del muscolo orbicolare della bocca. La superficie esterna
del muscolo buccinatore è ricoperta dalla fascia buccinatoria, una lamina fibrosa che si
assottiglia gradualmente da dietro in avanti. Posteriormente la fascia buccinatoria continua
nella fascia che riveste il muscolo costrittore superiore della faringe. Fa parte della fascia
buccinatoria il rafe pterigomandibolare, un cordone fibroso che è teso fra l’uncino del
processo pterigoideo e la faccia interna del ramo della mandibola, dietro all’estremità
posteriore della linea miloioidea. Il muscolo buccinatore, contraendosi, sposta la
commessura labiale indietro e fa aderire le guance e le labbra alle arcate alveolodentali,
favorendo la masticazione.
- muscolo risorio
- muscolo triangolare (delle labbra)
- muscolo quadrato del labbro inferiore
- muscolo mentale
- muscoli incisivi del labbro superiore e inferiore
- muscolo orbicolare della bocca.
MUSCOLI MASTICATORI
Sono in numero di quattro per lato, il muscolo temporale, il muscolo massetere e i muscoli
pterigoidei esterno ed interno. Presentano una innervazione comune da parte della
branca mandibolare del 5° paio di nervi encefalici (nervo trigemino).
Muscolo temporale: si trova nella fossa temporale ed ha forma triangolare, con la base in
alto e l’apice in basso. Ha origine dalla linea temporale inferiore, dai 2/3 superiori della
faccia profonda della fascia temporale e dalla faccia mediale dell’area zigomatica, dove i
suoi fasci di origine si frammettono a quelli del massetere. I fasci del muscolo temporale