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MULTIMETRO DIGITALE (DMM)
Il multimetro è uno strumento di misura che permette di effettuare misure principali come quelle di
corrente, di tensioni, di resistenze e a volte anche misure più specifiche come capacità, temperatura etc...
Un multimetro analogico usa una lancetta che si muove lungo una scala graduata e non presenta nessuna
alimentazione esterna infatti usa la corrente fornita dalla grandezza da misurare per muoversi.
Un multimetro digitale visualizza il valore ottenuto dalla misurazione su un display
( 7 segmenti o cristalli liquidi). Rispetto al multimetro analogico presenta alcuni vantaggi
come quelli di evitare l'errore di parallasse, posizionare lo strumento come meglio
vogliamo senza influenzare la misura ed è dotato di un’accuratezza molto più elevata di
quelli analogici.
Il multimetro digitale sa misurare una sola grandezza (tensioni continue), per misurare tutte le altre grandezza usa
dei trasduttori. Inoltre nel multimetro sono presenti alcuni meccanismi meccanici che permettono di cambiare il
fondo scala.
Concetti:
Numero di cifre: I dispositivi di visualizzazione del valore ottenuto una volta effettuata la misura sono
solitamente display 7 segmenti. In ogni caso vengono assegnate dal costruttore un numero n di cifre piene
(assumono valori da 0 a 9) e una mezza cifra (cifra più significativa che può assumere 0 o 1);
Risoluzione: Dipende dal fondoscala; unità del peso della cifra meno significativa;
Sensibilità: Risoluzione quando è impostato il fondoscala minino;
Accuratezza: Solitamente espressa in percentuale; utile per ricavare l'incertezza di caso peggiore pertanto il
range (intervallo) dove cade sicuramente la misura;
Categoria:
CAT I: Correnti, Tensioni e potenze basse;
CAT II: Impianti elettronici domestici e aziendali;
CAT III: Carichi di potenza come motori;
CAT IV: Correnti, Tensioni e potenze alte come quadri industriali e grandi impianti.
Principio di Funzionamento due percorsi differenti a seconda che si voglia
Il segnale analogico segue
effettuare una misura di grandezze continue o alternate e in entrambi i
casi viene convertito in digitale tramite un ADC. Il convertitore
utilizzato necessita di una tensione di riferimento costante per evitare
errori di conversione (va effettuata una taratura periodica con un
campione di riferimento operativo come la pila Weston). dopo la
conversione viene elaborato per essere visualizzato sul display.
Convertitori
- A valor istantaneo: Convertono il valore della tensione in un certo istante di tempo. Usato per
esempio per visualizzare l’andamento di una funzione nel tempo.
- A valor medio: Misurano il valor medio della tensione durante un di tempo. Usato
‘intervallo
generalmente se si vuole misurare una tensione costante (grandezze costanti) per avere
l’attenuazione (reiezione) di eventuali disturbi. I DMM usano questo processo.
Voltometro a doppia integrazione (conversione tensione-tempo)
Oscillatore Locale: stabile a breve termine.
Unità Logica di controllo: apre/chiude gli
interruttori e abilita/disabilita i conteggi del
clock.
Integratore: svolge l’integrale del segnale
Contatore: Conta i cicli dell’oscillatore
Comparatore: Compara il livello della
tensione rispetto allo 0 mandando livello
alto o basso in uscita.
Per prima cosa l’unita logica scarica il condensatore dell’integratore chiudendo il l’interruttore situato su
di esso, resetta contatori e dopo di che sceglie la tensione Vx (tensione da misurare) tramite lo switch
comandato. Segnale che indica quando inizia la
conversione del segnale (in t0).
Parte l’oscillatore logico
Impulso che permette all’interruttore iniziale
di cambiare il segnale da Vx in -Ec.
L’impulso avviene nell’istante generico t1
pertanto fino ad allora il condensatore si carica
grazie a Vx; dopo un tempo t2, durante il
quale è presente -Ec, il condensatore si scarica.
Fase di run-up: dopo lo start (in t0) si apriva
l’interruttore posto sul condensatore, il quale
faceva iniziare l’integrazione del segnale.
Durante la fase di run-up il comparatore
manderà un’uscita positiva (sempre a livello
alto) per un tempo t -t (owerflow) durante il
1 0
quale permetterà al contatore di contare i cicli
di clock (tramite l’enable, composto dal
comparatore e porta and).
Fase di run-down: grazie al segnale di cherry,
all’ingresso abbiamo –Ec. Il contatore, azzerato
dopo l’overflow, grazie all’enable conta i cicli
di clock fino a quando l’uscita dell’integratore
diventa nulla (o enable nullo, ovvero che il comparatore commuta allo stato basso chiudendo la porta
and).
I cicli di clock totali sono proporzionali al segnale da misurare.
t – t = T ; t – t =T ; T = Tempo di un periodo dell’impulso del clock
0 1 U 1 2 D C
Durante la carica del condensatore il segnale Vx viene integrato dando vita ad una rampa decrescente
per un tempo T (owerflow). Dopo di che il segnale in ingresso cambia diventando -Ec costringendo il
U
condensatore a scaricarsi per un tempo T portando così l’uscita dell’integratore a 0 fermando il
D
conteggio dei cicli attraverso il comparatore.
Capiamo che pertanto dopo un tempo TU+TD l’uscita dell’integratore sarà zero a prescindere dal
percorso seguito pertanto:
1 1 1 1 => Vx T = Ec T =>
−