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Teoria dei bisogni e ricadute per l'organizzazione:
5 Limiti delle teorie dei bisogni:
Teoria dell'aspettativa - VROOM
La teoria dell'equità di Adams:
La giustizia organizzativa:
Teoria del goal setting:
Progettazione del lavoro:
- Alcune domande iniziali:
- Perché lavorare "bene"?
- Cosa spinge a impegnarsi in una certa attività?
- Perché impegnarsi nel lavoro per raggiungere mete, risultati, far fronte ai impegni?
4. Cosa "sostiene" la condotta?
5. Cosa fa perdere la voglia di lavorare?
La motivazione è definibile come l'energia investita dagli individui nella prestazione lavorativa e nell'appartenenza all'organizzazione. L'etimologia del termine motivazione rimanda all'insieme di processi psicologici alla base delle azioni volontarie verso un obiettivo.
Motivazione = stimoli interni alla persona che spingono verso un particolare comportamento o aiutano a stabilire, e a raggiungere, obiettivi.
Quanto una persona è motivata a fare bene il proprio lavoro, dipende non solo dalle caratteristiche e dai bisogni individuali, ma anche dalle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e del lavoro stesso.
Prestazione lavorativa = abilità x motivazione - indipendentemente dal livello di abilità dei dipendenti, se questi non sono motivati, le loro prestazioni non saranno buone.
La motivazione presenta differenti
dimensioni: intensità, persistenza (la sua durata nel lungo periodo), direzione (che cosa si è motivati a fare) e attivazione - la motivazione riguarda anche l'interazione tra la persona e l'ambiente - quanto una persona sia motivata a fare bene il proprio lavoro dipende non solo dalle caratteristiche e dai bisogni individuali, ma anche dalle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e dal lavoro stesso
Teoria dei bisogni:
- nel chiedersi cosa motiva il comportamento, molti teorici si sono concentrati sull'individuo: in altre parole, su quali fattori interni motivano le persone in generale - un bisogno insoddisfatto stimola un'azione corrispondente finalizzata a soddisfarlo; una volta appagato, questo bisogno non agisce più come uno stimolo
- l'idea di fondo è che un bisogno rappresenti uno stato di disequilibrio o di mancanza, che motiva l'individuo a intervenire
La gerarchia dei bisogni di Maslow:
Maslow ha riunito i
bisogni umani più diffusi, raggruppandoli in una gerarchia che comprende 5 gruppi principali, divisi secondo la loro natura e importanza: 1) In fondo a questa gerarchia dei bisogni si trovano i bisogni fisiologici, necessari alla sopravvivenza, come il nutrimento, l'aria, l'acqua e il sonno. Sono i bisogni fondamentali, quelli che gli individui sono motivati a soddisfare prima di tutti gli altri. 2) Gli individui passano al livello successivo, cioè ai bisogni di sicurezza, come avere un rifugio, evitare il dolore e fuggire da situazioni di pericolo. 3) I bisogni del terzo livello sono definiti di affetto e appartenenza: comprendono il desiderio di amore, amicizia, compagnia, approvazione e riconoscimento. 4) I bisogni del quarto livello sono classificati come bisogni di stima, e includono i bisogni di adeguatezza e padronanza (autostima), ripensato e apprezzamento degli altri (stima da parte degli altri). 5) Al vertice si trovano i bisogni di autorealizzazione, che siriferiscono al desiderio di esprimere al massimo il proprio potenziale Il modello ERG di Alderfer: - Alderfer sostiene che i 5 livelli di Maslow possono essere ridotti a tre: esistenza, relazionalità e sviluppo 1. Il primo livello comprende i bisogni di sicurezza e fisiologici, corrispondenti ai primi due livelli di Maslow 2. Il secondo livello, rappresentato dai bisogni di relazionalità, corrisponde, nella gerarchia di Maslow, ai bisogni sociali e di stima 3. Il terzo livello di Alderfer è rappresentato dai bisogni di sviluppo, corrispondenti ai bisogni di autorealizzazione di Maslow - tutti e tre i tipi di bisogni possono essere contemporaneamente attivi nell'influenzare il comportamento - quando una persona rimane frustata nella ricerca della soddisfazione di un livello di bisogni, può regredire a un livello inferiore e trovare una riduzione dello stato di tensione attraverso la rivalutazione di bisogni di ordine inferiore (principio di(frustrazione-regressione)SviluppoAutorealizzazioneAutostima AppartenenzaBisogni socialiStima socialeSicurezza EsistenzaBisogni fisiologiciBisogni di sicurezza
La teoria dei due fattori di Herzberg:
Herzberg ha elaborato una teoria a due fattori, la quale propone due tipi distinti di bisogni che agiscono in modi differenti: i fattori di igiene e i fattori motivazionali
Fattore d'igiene: Necessari, ma non sufficienti per la motivazione
Fattori motivazionali: Agiscono direttamente sulla motivazione
La teoria X e la teoria Y di McGregor:
- i manager della teoria X credono che il loro personale disprezzi il lavoro, eviti le responsabilità e si disinteressi degli obiettivi dell'organizzazione - si presume che i lavoratori siano privi di ambizioni e lavorino solo per evitare punizioni e guadagnare uno stipendio
- i manager della teoria Y credono che il loro personale, messo nelle giuste condizioni, possa essere automotivato, identificarsi con gli obiettivi dell'organizzazione e assumere responsabilità
Scopi dell'organizzazione e apprezzare intrinsecamente il proprio lavoro - i manager dovrebbero orientarsi a costruire un rapporto di fiducia con il personale e creare un ambiente di lavoro che permetta la soddisfazione lavorativa e l'identificazione con l'organizzazione.
I manager della teoria X si concentrano sul controllo dei bisogni fondamentali, quali la retribuzione e la sicurezza; i manager della teoria Y, invece, si concentrano maggiormente sui bisogni di livello più elevato, come l'autorealizzazione.
È più probabile che si conformino allo stereotipo della teoria X le persone che svolgono lavori ripetitivi e poco qualificati, piuttosto che gli individui impegnati in lavori più qualificati e interessanti.
McGregor privilegia il punto di vista, più ottimistico, della teoria Y - egli ritiene che, poiché nelle società moderne i bisogni primari sono per la maggior parte soddisfatti, i
manager farebbero meglio a sfruttare il desiderio degli individui di autorealizzazione nella propria vita lavorativa.Teoria X Teoria Y
Il dipendente medio è pigro di per sé e, se ne ha l'opportunità, cercherà di fare il meno possibile. I dipendenti non sono pigri, non amano il lavoro pigri di per sé e, se ne hanno l'opportunità, cercheranno di fare il più possibile comportando a vantaggio dell'organizzazione.
Per assicurarsi che i dipendenti lavorino con solerzia, i manager dovrebbero sottoporli a uno stretto controllo dell'interesse dell'organizzazione, i manager devono creare un ambiente di lavoro che fornisca loro l'opportunità di assumere l'iniziativa e di autodirigersi.
Per controllare i dipendenti, i manager dovrebbero decentralizzare le responsabilità e attuare un sistema di premi e punizioni ben definito. Dovrebbero creare regole di lavoro ferree e assicurarsi che i dipendenti abbiano le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi.
obiettivi dell'organizzazione La teoria dei bisogni appresi di McClelland:- Sostiene l'esistenza di tre categorie di bisogni presenti in "combinazioni" diverse da individuo a individuo ma in modo che si verifichi una tendenziale predominanza di uno di essi
- Bisogno di successo/di riuscita → Desiderio di fare le cose nel modo migliore, di conseguire risultati sempre più avanzati, di competere
- Bisogno di affiliazione → Esigenza di stabilire, mantenere e promuovere relazioni affettive positive con altre persone
- Bisogno di potere → Esigenza di lasciare una traccia significativa di sé nella realtà, influenzare e controllare gli altri
- A differenza delle altre teorie dei bisogni, quella di McClelland chiarisce che le motivazioni dipendono dalle differenze individuali
- Motivazione intrinseca → è il piacere di farla che porta a svolgere
Basa sui condizionamenti operanti e sui meccanismi studiati da Skinner e sulla teoria del rinforzo:
- Rinforzo = ricompensa data a un'azione per assicurare che questa sia ripetuta quando richiesto. Qualsiasi cosa aumenta le probabilità che un comportamento si ripeta.
- Punizione = diminuisce la frequenza di un determinato comportamento.
- Estinzione = si verifica quando la frequenza di un comportamento diminuisce perché questo non è più rinforzato.
OBM si basa su diverse fasi:
- Evidenziare i comportamenti desiderati.
- Attuare il rinforzo al comportamento desiderato.
- Misurare l'efficacia del rinforzo nell'ottenere il comportamento desiderato.
Teoria dei bisogni e ricadute per l'organizzazione:
- Per l'organizzazione si tratterebbe di: