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LA FOTOSINTESI
Le piante hanno la capacità di sintetizzare sostanze organiche partendo da sostanze inorganiche come la CO 2
e H O.
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Tutto questo è possibile grazie ai cloroplasti, organuli la cui origine è attribuita ad un processo di simbiosi tra
cellule eucaristiche ancestrali e batteri fotosintetizzanti. Questa teoria è avvalorata dalla presenza, oltre di un
DNA e di ribosomi propri del cloroplasto, anche da fotosistemi simili a quelli batterici (Cianobatteri).
dall’esterno verso l’interno, da una doppia membrana citoplasmatica, una esterna
I cloroplasti sono costituiti,
ed una interna, separate da uno spazio intermembrana.
Immersi nello stroma troviamo delle strutture membranose, simili a vescicole appiattite che prendono il
nome di tilacoidi, più membrane sovrapposte prendono il nome di grana.
Immagine tratta da: http://www.dipbot.unict.it/botanica-web/vegetali/cloroplasti.htm
A livello di queste strutture troviamo un complesso proteico coinvolto nel trasporto degli elettroni che
culmina con la sintesi di ATP e NADPH.
Questo complesso comprende diverse molecole fotoeccitabili, come la clorofilla e i carotenoidi, che hanno il
d’onda.
compito di assorbire diverse lunghezze Nelle piante distinguiamo due fotosistemi (PS), PSI e PSII,
680 indica la lunghezza d’onda alla quale
nel PSII troviamo una molecola di clorofilla detta P680, dove
questa molecola è maggiormente eccitata, mentre nel PSI troviamo la P700.
A differenza dei batteri purpurei il trasferimento di elettroni non è ciclico ma culmina con la scissione di una
molecola di H O a livello del PSII con il rilascio di O
2 2.
fotosistemi sono costituiti da un sistema antenna che raccoglie l’energia luminosa
I e la trasmette al centro
reattivo, rispettivamente il P680 e P700.
La fotosintesi inizia con il trasferimento di energia da un fotone al sistema antenna e da questo al centro
reattivo dove il P680 perde un elettrone, il P680 si trova legato a due proteine, D1 e D2, che mediano il
passaggio degli elettroni, a queste proteine ne sono legate altre due che prendono il nome di plastochinone.
Un plastochinone (Q ) è legato covalentemente alla proteina D1 mentre il secondo (Q ) in modo labile e può
A B
spostarsi lungo la membrana. B-
Una volta che il primo elettrone è stato trasferito a Q questo diventa Q il trasferimento di un secondo
B
B2-
elettrone porta a Q che richiama due protoni dallo stroma per ridursi a Q H . Gli elettroni vengono
B 2
trasferiti al citocromo b f con il rilascio di due protoni nel lume del tilacoide. Dal citocromo b f gli elettroni
6 6
vengono trasferiti ad un’altra proteina, la plastocianina, che li dona al P700 del PSI, il quale ha perso due +
elettroni perché eccitato dalla luce. Questi elettroni sono stati trasferiti alla ferridossina che riduce NADP a
NADPH.
Il PSII deve recuperare due elettroni persi che ottiene dalla scissione dell’acqua con rilascio di H + nel lume e
è necessaria la scissione di un’altra molecola di H
O, ma per rilasciare O O per un totale di una molecola di
2 2
O ogni due cicli.
2 rilasciati nel lume creano una differenza di potenziale usata per sintetizzare ATP ad opera dell’ADP
I protoni
sintasi costituita, come nel mitocondrio, da due subunità, CF e CF , CF è una proteina canale per il
0 1 0
+
passaggio dei H mentre CF ha la capacità di fosforilare ADP.
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Immagine tratta da http://www.biologia.unige.it/corsi/Fisiologia_vegetale/fotosintesi/fotosistemi.htm
L’ATP e il NADPH prodotti nel trasporto degli elettroni sono usati per sintetizzare materia organica nel ciclo
di Calvin.
Il ciclo di Calvin inizia con tre molecole di Ribulosio-5-fosfato, queste molecole vengono fosforilate per
questa molecola ha un’affinità
generare Ribulosio-1,5-bifosfato (RuBP), molto elevata nei confronti della
, con la quale si lega generando tre molecole a sei atomi di carbonio le quali, grazie all’enzima Ribulosio
CO
2
bifosfato carbossilasi/ossidasi si scindono in sei molecole di 3-fosfoglicerato che vengono fosforilate e
ridotte generando gliceraldeide-3-fostato (GAP). 1/6 di GAP viene inviato verso la via della gluconeogenesi
mentre 5/6 vengono usati per generare RuBP attraverso diverse reazioni che procedono nel seguente modo:
- Due molecole di GAP vengono unite per generare Fruttosio-1,6-bifosfato che viene captato dalla
questo reagisce con un’altra molecola di GAP
fruttosio bifosfatasi per generare fruttosio-6-fosfato,
per generare una molecola a 9C che viene scissa in una molecola a 5C, lo xilulosio-5-fosfato
in Ru5P) e in una molecola a 4C che reagisce con un’altra molecola GAP per dare il
(trasformato questo reagisce con l’ultima molecola di GAP per dare un composto a
sedoeptulosio-1,7-bifosfato
10C scisso in due molecole a 5C entrambe riportate a Ru5P per essere riutilizzato.
Immagine tratta da:
http://www.biologia.unige.it/corsi/Fisiologia_vegetale/fotosintesi/assimilazione__co2.htm
Nelle piante C3 si verifica un’altra reazione che avviene tra la RuBP e l’ossigeno che prende il nome
complessivamente di fotorespirazione.
La RuBP di per sé ha un’affinità all’O molto bassa ma reazioni di fotorespirazione si verificano ogni tre
2
di fissazione del carbonio. Questo processo è un’inutile dispendio di ATP e NADPH, infatti dal
reazioni
legame tra RuBP e O si formano 3-fosfoglicerato e una molecola di 2-fosfogluconato. Questa molecola deve
2
essere trasformata in RuBP e per questo viene prima defosforilata nel cloroplasto diventando Glucolato; il
Glucolato è trasferito nei perossisomi dove è ossidato dalla glicolato ossidasi che produce H O subito scissa
2 2
. Il Gliossilato formato subisce l’attacco dell’NH
in H O e O diventando Glicina. Due molecole di glicina
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reagiscono nel mitocondrio formando Serina e rilasciando CO ; la serina perde una molecola di NH e
2 3
trasformata in Idrossipiruvato, ridotto a glicerato e fosforilato a 3PG.
Questo processo torna utile quando le piante C3 si trovano in carenza di acqua e fortemente illuminate,
queste condizioni portano ad una diminuzione delle [CO ] nel cloroplasto e ad un aumento di ATP che
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potrebbe bloccare il sistema di trasporto degli elettroni, la fotorespirazione consuma ATP e produce CO 2
evitando questo blocco.