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GENERE: DROSOPHILA SPP.

Le Drosofile, meglio note come "moscerini dell'aceto", di cui la specie più nota è Drosophila melanogaster Meigen, sono piccoli ditteri (l'adulto misura 3-4 mm) che vivono su svariate sostanze in fermentazione, ove depongono le uova. Caratterizzati da elevata prolificità e da un ciclo notevolmente rapido (utilizzata per questo negli studi genetici di ereditarietà dei caratteri), risultano infestanti, soprattutto nei mesi caldi estivo-autunnali, dell'industria enologica, di quella della birra, negli impianti di lavorazione di succhi di frutta, ciliegie sotto spirito, praline. La loro predilezione per i lieviti come substrato alimentare delle larve fa sì che possano essere presenti in tutti gli ambienti ove si utilizzano tali sostanze, in particolare nei locali di impasto e lievitazione dei prodotti da forno. Le piccole dimensioni fanno sì che spesso le sostanze alimentari ne risultino accidentalmente inquinate.

  1. FAMIGLIA: PIOFILIDI
  2. Si tratta di un piccolo gruppo di Ditteri con larve saprofaghe, di cui una sola riveste importanza economica: la Piophila casei (L.)
  3. GENERE: PIOPHILA CASEI (L.)
  4. È detta comunemente "mosca del formaggio". L'adulto ha aspetto simile a quello dellamosca domestica, con dimensioni più ridotte e corpo più smilzo; depone su substrati umidi e proteici (formaggi e carni), in cui le larve rapidamente si annidano.
  5. (Il formaggio in cui si depositano maggiormente è quello con maggior tenore di grasso e si è visto che producendo fori sulla superficie e successivamente riempiendoli con latte diviene un ambiente ancora più ambito. La larva sugge il latte e poi deposita le uova le cui successive larve si addentrano nel formaggio)
  6. Le larve effettuano una predigestione producendo una saliva che attacca il substrato (più lucido e morbido)
  7. Le larve stesse presentano la caratteristica di saltare, dopo essersi piegate su

sé stesse ed aver afferratocon gli uncini boccali l'estremità caudale del corpo. L'impupamento avviene nel substrato in circa 12 giorni.Se vengono ingerite con le vivande che le ospitano, possono causare ulcerazioni nell'apparato digerente,che si manifestano con coliche anche gravi. Gli adulti vivono pure su sostanze organiche in decomposizionee possono quindi essere vettori di microrganismi patogeni.

FAMIGLIA: SARCOFAGIDI

Comprende specie di medie dimensioni, i cui adulti sono caratterizzati da corpo fondamentalmente grigio,con pronoto a bande longitudinali di colore grigio scuro, alternate ad altre più chiare.

GENERE: SARCOPHAGA SPP.

Questi Ditteri sono noti come "mosconi grigi della carne", in quanto si evolvonoappunto su sostanze proteiche di origine animale (carni fresche, salsicce, prosciuttiin via di stagionatura, formaggi). (sarcophaga perché si trova su “corpi” morti).In alcuni casi le larve determinano miasi.

Il ciclo si completa in 8-25 giorni, in base alle condizioni ambientali. Possono essere vettori di microrganismi, anche patogeni. FAMIGLIA: CALLIFORIDIDi media dimensione, ottimi volatori, sono caratterizzati da colorazione verde o blu metallico, sul corpo. Comprende specie diffuse in tutto il mondo: molte sono saprofaghe, altre hanno larve che vivono come parassiti di animali, alcune sono addirittura agenti di miasi cutanee. GENERE: CALLIPHORA SPP. E LUCILIA SPP. Le diverse specie di Calliphora o "moscone blu della carne" hanno larve che si sviluppano in sostanze di origine animale (carni fresche, formaggi), ma a volte anche negli escrementi o, addirittura, in tessuti di animali e dell'uomo. Risultano quindi frequentemente infestati i caseifici e le industrie che lavorano la carne (fresca, per scatolame, insaccati o omogeneizzati). Le femmine depongono diverse centinaia di uova e sono attratte da odori provenienti dal substrato idoneo da centinaia di metri. Comportamento

Similare hanno le specie appartenenti al genere Lucilia, caratterizzate da addome di colore verde metallico splendente (da cui nome comune "mosconi verdi"). I problemi di ordine igienico sono analoghi a quelli ricordati per la mosca domestica. In condizioni di temperatura ottimali (25 °C circa) completano il ciclo di sviluppo, da uovo ad adulto, anche in meno di due settimane.

ORDINE IMENOTTERI: È l'Ordine cui appartiene, dopo i Coleotteri, il maggior numero di specie di insetti, di medie, piccole ma anche minutissime dimensioni (anche meno di 1 mm). Caratterizzate da aspetto molto differente, le oltre 60 famiglie che ne fanno parte presentano apparato boccale: masticatore, lambente o succhiante. In genere rivestono una straordinaria importanza ecologica (impollinatori o parassitoidi), ma hanno una relativamente ridotta valenza nelle industrie alimentari e nei magazzini.

Gli Imenotteri vengono generalmente suddivisi nei Sottordini dei Sinfiti e degli Apocriti; i

primi presentano addome sessile, i secondi peduncolato. Gli Apocriti, a loro volta, sono suddivisi in Terebranti (le cui femmine sono di solito provviste di vistoso ovopositore, o terebra) e Aculeati, in cui l'ovopositore stesso è trasformato in organo di difesa (pungiglione). Le specie che rivestono interesse per l'industria alimentare risultano nel Sottordine degli Apocriti. Gli imenotteri sono insetti sociali che si sono evoluti e hanno formato una società in cui vi sono diversi ruoli. ➢ FAMIGLIA: FORMICIDI Si tratta di un gruppo di estrema importanza, con circa 5.000 specie nel mondo. Per lo più vivono in campagna o nei boschi; diverse specie però devono essere considerate infestanti dell'ambiente domestico, con possibilità di insediamento anche in reparti produttivi di industrie alimentari. Le formiche sono caratterizzate da antenne con ripiegatura a gomito, restringimento tra il torace e l'addome e da addome peduncolato. Il

"peduncolo" stesso, denominato peziolo, è costituito da 1 o 2 segmenti, nodosi, e la sua conformazione riveste importanza sistematica. Le formiche vivono in società permanenti, con maschi e femmine feconde, per lo più alate. Le femmine sterili costituiscono la casta delle operaie o dei soldati, o danno origine a forme intermedie. Pertanto ogni specie presenta vistoso polimorfismo.

Società di tipo matriarcale: la regina produce continuamente uova. Ha nella parte genitale una spermateca. La regina si trova nella parte maggiormente protetta del nido e la più difficile da eliminare. (maschio muore)

Le formiche vivono in nidi costituiti in maniera più o meno complessa e si nutrono di sostanze sia di origine vegetale, che animale. Le operaie non si riproducono e possono essere provviste di mandibole e aculeo. Vi è una comunicazione attraverso odori-feromoni che sono un complesso di molecole diverse. Attratte dalle fonti di cibo,

favorite dall'ambiente caldo-umido che consente loro l'attività anche in periodi invernali, si possono osservare le operaie avventurarsi in lunghe file sulle pareti dei reparti. Possono quindi divenire fonte di preoccupazioni per l'operatore, che desidera essere garantito nella produzione dall'assenza delle spoglie delle operaie morte, rinvenibili appiccicate al substrato o affogate nelle melasse; le formiche inoltre possono trasmettere microrganismi patogeni, passando da un ambiente inquinato, o un deposito di rifiuti, ad un reparto industriale. Possono essere vettori di malattie e non è facile allontanarle (dentro muri e fessure tra piastrelle).

Vi sono formiche con le ali che si spostano volando e senza ali con spostamento a terra. (Afidi: succhiano la linfa ricca di zuccheri ma povera di parte proteica. Avviene una concentrazione della linfa che viene poi espulsa sottoforma di una melata appiccicosa di cui si nutrono poi le formiche)

Alimentazione basata

sugli zuccheri ma varia in base alla stagione. Nel periodo della deposizione di uova è necessaria una maggior quantità di proteine.

SPECIE: Le specie che più frequentemente nel nostro Paese si rinvengono nelle industrie sono Linepithema (o Iridomynnex) humile (Mayr) (la ben nota "formica argentina"), Tetramorium caespitum (L.), Monomorium pharaonis (L.) e diversi Lasius. Più sporadica è Paratrechina longicornis. Motsch.

SPECIE: LASIUS SPP

Sono comuni all'aria aperta, rare nelle abitazioni. Di medie dimensioni (2-9mm), perlo più di colore grigio-nerastro, opaco, vivono in colonie nidificando nel terreno. Allevano le afidi (pidocchi delle piante): le stimolano a produrre la melata di cui poi si nutrono e in situazioni ambientali difficili le trasportano in luoghi riparati. Sono dotate di grande capacità di trasporto e di spostamento alla ricerca di cibo e hanno tendenza ad una alimentazione preferenzialmente glicifaga (sostanze

zuccherine come fonte principale). Vi possono essere anche più regine, perciò si ha una difficile eliminazione del nido nella sua totalità. (si deve utilizzare un biocida che non sia rapidamente assimilabile dall'operaia che lo trasporta al nido ma che sia sufficientemente resistente da poter essere cibo anche per la regina. Oppure posso utilizzare un agente ormonale che interferisce sulle capacità di produzione di uova della regina). Scarsa aggressività.

SPECIE: TETRAMORIUM CAESPITUM

Specie comune, (più diffusa in Italia), che in natura preferisce terreni soleggiati, argillosi o sabbiosi. Nei locali delle industrie si annida nelle fessure dei pavimenti, ma frequentemente gli attacchi provengono dall'esterno dove i nidi si trovano in screpolature dei marciapiedi e delle pareti degli edifici e di là le operaie si muovono alla ricerca di cibo. Si rinviene comunemente nelle industrie alimentari, è lucifuga e predilige

Ambienti caldi. L'alimentazione onnivora con preferenza di glucidi: succhi, sciroppi, dolciumi, carni, biscotti. La specie può presentarsi in raggruppamenti sociali ciascuno dei quali con diverse regine. I nidi sono molto difficili da rintracciare, in quanto l'insetto visita ambienti anche molto distanti. Nidi anche in spazi limitati. Le operaie si possono rinvenire nelle bacinelle di raccolta di insetti catturati con lampade attratticide, dove sono presenti le spoglie degli individui giacenti nelle bacinelle sottostanti le lampade, da portare al nido.

SPECIE: MONOMORIUM PHARAONIS (L.) (chiamata "formica faraone") Originaria dell'Africa tropicale occidentale. La si rinviene principalmente negli edifici. È una specie termofila, particolarmente presente nei magazzini e nelle industrie alimentari ma anche negli ospedali e può fungere da veicolo di diffusione di microorganismi patogeni. Nelle società vi sono molte regine. Le dimensioni sono tra i

2-3mm.
SPECIE: LINEPITHEMA HUMILE
Introdotta dopo il 1900 in Europa, si è diffusa rapidamente nell'area mediterranea.
Di origine tropicale (dal
Dettagli
A.A. 2020-2021
61 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/12 Patologia vegetale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia.milzoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Protezione dagli infestanti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Locatelli Daria Patrizia.