Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Modulo I - La comunicazione Pag. 1 Modulo I - La comunicazione Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Modulo I - La comunicazione Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il modello di comunicazione ABX di Newcomb

In questo modello, elaborato nel 1953, le relazioni sono interdipendenti: A e B sono contemporaneamente emittenti e riceventi, e se cambia A, dovranno cambiare anche B e X e viceversa. X è la situazione sociale e il contesto, è collegato a entrambi e influenza a sua volta la comunicazione. Secondo Newcomb, la comunicazione, che avviene all'interno della società, ha il compito di mantenere l'equilibrio del sistema sociale, ed è lo scambio bidirezionale tra A e B a garantire l'equilibrio e la simmetria del sistema.

Modello della comunicazione di Westley e MacLean

In questo sistema, elaborato nel 1957, gli elementi già presenti nel modello di Newcomb, ossia A e B come soggetti che comunicano e X come situazione sociale e contesto, si aggiunge C, la funzione comunicativa che organizza e trasmette il messaggio, e decide cosa e come comunicare, e che canali utilizzare. I media espandono l'orizzonte.

Percettivo di B, condizionando allo stesso tempo le modalità percettive el'orientamento.Il modello della comunicazione di Schramm1954, Schramm è convinto che la comunicazione abbia due capi: una fonte che emette la comunicazione e una destinazione a cui la comunicazione è rivolta. L'oggetto della comunicazione è il messaggio. Si tratta di un processo ciclico a due vie in cui il mittente e il destinatario si alternavano per inviare e ricevere messaggi. Schramm credeva anche che il flusso di informazioni attorno a questo ciclo potesse essere mantenuto solo se entrambi gli individui avessero capito cosa stesse dicendo l'altro. Questo sistema ha cinque componenti:

  • Mittente, la persona che invia il messaggio
  • Ricevitore, la persona che riceve il messaggio
  • Messaggio
  • Commento, dove il destinatario invia le informazioni al mittente in base al messaggio ricevuto
  • Rumore semantico, che può diluire o alterare il significato di un messaggio, fino

A portare all'errata interpretazione di esso. Il modello della comunicazione di David Berlo.

Il modello della comunicazione di David Berlo viene presentato nel 1960 ed è chiamato SMCR, acronimo composto dalle iniziali degli elementi che lo compongono: Sorgente, Messaggio, Canale, Ricevente. Il modello rappresenta un'evoluzione della teoria dell'informazione di Shannon e Weaver. Il modello evidenzia l'importanza della cultura e del sistema sociale in cui si svolge la comunicazione: il riuscire a comunicare quanto stabilito dipende dall'interazione tra abilità, valori sociali e attitudini della fonte e del ricevente.

Il modello della comunicazione di Jakobson. Il modello della comunicazione di Jakobson, elaborato nel 1956, individua:

  • Un mittente, che è colui che invia
  • Un contatto, che è una connessione fisica e psicologica fra mittente e destinatario
  • Un messaggio, che è l'oggetto dell'invio
  • Un codice, che risulti
comune a mittente e destinatario- un contesto, che è l'insieme della situazione generale e delle circostanze particolari in cui ogni evento comunicativo è inserito)- un destinatario, che riceve il messaggioSecondo Jakobson, ai sei fattori della comunicazione verbale corrispondono sei funzioni del linguaggio:- la funzione emotiva per il mittente, in base al suo vissuto e alle sue idee- la funzione fàtica per il contatto, perché deve essere un mezzo funzionale e solido- la funzione poetica per il messaggio, perché si pone al centro dell'attenzione l'aspetto fonico delle parole, la scelta dei vocaboli e della costruzione formale- metalinguistica per il codice, che viene analizzato, spiegato e descritto nel suo funzionamento- referenziale per il contesto, perché è importante tenere conto del bisogno di commentare il reale così com'è, di rappresentarlo, e di descriverlo- la funzione conativa per il destinatario.che rappresenta l'oggetto da convincere o persuadere e che il mittente cerca di influenzare. La massa e società di massa. La massa è definita dallo Shorter Oxford English Dictionary come un'aggregazione dove l'individualità scompare. Alcuni dei fattori che portano alla nascita della società di massa, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, e che ne determinano le caratteristiche principali, sono: un forte aumento demografico, dovuto al generale miglioramento delle condizioni igieniche e dello stile di vita, la concentrazione della popolazione in metropoli, la diffusione della scuola in strati sociali che prima venivano esclusi, l'accesso universale al voto, produzione industriale serializzata e lo svilupparsi dei sistemi di comunicazione di massa. Notiamo l'aspetto omologante e manipolatorio legato ai mezzi di comunicazione di massa, che si rivolgono a un pubblico atomizzato, che non comunicano tra di loro, si.è quello della manipolazione e del controllo dei media sulla società. Questo tema è stato affrontato da numerosi autori, tra cui il sociologo francese Pierre Bourdieu, che ha analizzato il concetto di "campo mediatico" e l'influenza dei media sulla formazione delle opinioni e dei gusti culturali. Un altro autore che ha trattato questo argomento è il filosofo tedesco Jürgen Habermas, che ha teorizzato il concetto di "sfera pubblica" e ha evidenziato come i media possano influenzare la partecipazione politica e la formazione dell'opinione pubblica. Infine, un autore contemporaneo che ha analizzato la cultura di massa è il sociologo statunitense Neil Postman, che nel suo libro "Amusing Ourselves to Death" critica l'influenza dei media sulla società contemporanea e sottolinea l'importanza di una cultura critica e consapevole. In conclusione, la cultura di massa è un fenomeno complesso che coinvolge diversi aspetti, come l'unificazione delle culture alta e bassa, l'omologazione dei gusti e delle opinioni e la manipolazione dei media sulla società. È importante essere consapevoli di questi meccanismi e sviluppare una cultura critica per non cadere nella passività e nell'indifferenza.della cultura di massa è quello dell'elaborazione di forme di comunicazione simbolica e mediata che hanno come destinatari un pubblico molto ampio e la conseguente diffusione di forme di consumo collettivo. Un autore che ha studiato le forme di persuasione legate alla comunicazione pubblicitaria è Vance Packard, che ha scritto nel 1957 il libro intitolato 'I persuasori occulti'. La società dei media Stando al pensiero di Livolsi, nella società contemporanea, gran parte delle informazioni proviene dai mezzi di comunicazione di massa. Abbiamo la figura del 'grande informato', che cerca sempre più informazioni rispetto all'uomo medio, e possiamo parlare di 'alluvione comunicazionale', nel senso che le informazioni a disposizione di un consumatore medio sono maggiori di quelle che ha la possibilità di ricevere. Abbiamo il fenomeno della spettacolarizzazione dei contenuti, esaltati in maniera tale da attirare.Il pubblico che risulta poi utile a vendere inserzioni pubblicitarie. La società mediata è caratterizzata da due elementi: da una parte le informazioni che consentono ai cittadini di costruirsi una visione della realtà circostante pro vengono prevalentemente dai mezzi di comunicazione di massa e dall'altra i mezzi di comunicazione di massa forniscono tutte le informazioni di utilità quotidiana che consentono ai cittadini di vivere all'interno dei loro gruppi sociali. Il processo di comunicazione mediale Il processo di comunicazione tramite mass media è più complesso del processo di comunicazione interpersonale. Riprendendo il modello di comunicazione di Lasswell, abbiamo cinque domande a cui essa risponde: - Who? ossia l'emittente del messaggio - What? ossia il messaggio da trasmettere - Whom? ossia il mezzo tecnico con cui viene trasmesso il messaggio - Where? riferito al pubblico a cui viene lanciato il messaggio e che si vuole raggiungere - With what effect? ossia l'effetto che si vuole ottenere con il messaggio trasmesso.

conservare o aumentare- What effect? ossia l'effetto, che può essere a lungo termine o a breve termine.

Nel dettaglio:

  • Emittente: chiunque lavori nella struttura emittente può contribuire a ideare e creare il messaggio
  • Messaggio: è il risultato del processo di ideazione e creazione, e ha una sua particolare struttura contenuti, trama, protagonisti ed emotività
  • Mezzo: è caratterizzato da codici linguistici e si rivolge a un pubblico, può essere a breve termine (effetto immediato, e le info arrivano subito al destinatario) o a lungo termine (insistere con il messaggio per portarlo ad essere stabile nelle menti del pubblico)

Creazione di un testo mediale: Il processo interpretativo

Si parte da un'idea, poi viene coinvolto un team per metterla in pratica. La fase di encoding consiste nel trasformare l'idea in testo, mentre nella fase di decoding, il pubblico decodifica e interpreta il messaggio, che può essere a breve

termine o a lung o termine.Il processo interpretativo è il prodotto dell'incontro tra testo e lettori: abbiamo un doppio flusso di comunicazione, perché l'incontro consiste in una contrattazione tra ciò che dice il testo e ciò che percepisce e risponde il lettore. Il lettore va sempre considerato e studiato in base al contenuto del messaggio da trasmettere. Il ricevente, con le opportune motivazioni, sceglie un mezzo di comunicazione in base alla valutazione positiva dei contenuti e dei codici espressivi, funzione prevalente e credibilità del mezzo e immagine costruita nel tempo. Il messaggio prodotto deve rispondere alle esigenze del pubblico, e viene decodificato e valutato sulla base dell'esperienza. Il prodotto o messaggio, può riferirsi o meno all'emittente.Nel processo interpretativo, il lettore dà una propria interpretazione al testo, scegliendone alcuni tratti da cui egli coglie dei significati importanti, immagina

Una trama e il suo sviluppo. Trova poi dei valori in cui si riconosce, e si appropria degli elementi che lo colpiscono maggiormente e in cui si ritrova. Molti contenuti contribuiscono a plasmare la natura del lettore, entrano nella memoria e interagiscono con il materiale che già vi è contenuto. Questa interiorizzazione dei messaggi può rinforzare, a volte semplificando, le credenze precedenti già presenti, oppure le indeboliscono, ed entrano in conflitto con il pensiero attuale, suggerendo magari un altro modo di considerare un determinato aspetto.

Il processo interpretativo si divide in due fasi: comprensione e interpretazione. Nella comprensione, i testi sono semplici da capire, gli schemi conosciuti dal lettore, il livello denotativo (parole usate con significato letterale) prevale, emerge la figura di un lettore comune, non ci sono significati nascosti.

Nell'interpretazione, invece, il testo e gli schemi sono più complessi, prevale il livello connotativo (parole usate con significati simbolici o figurati), emergono significati nascosti e personali. Il lettore diventa attivo e partecipe, il testo diventa un'opera aperta, soggetta a molteplici interpretazioni.

Il testo può avere un significato connotativo, ovvero l'uso di parole con un significato allusivo e soggettivo. Il lettore, se competente, può cogliere significati nascosti e interpretare liberamente il testo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
6 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arriprz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Morreale Domenico.