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Il legame della famiglia con la comunità

Letteratura e psicologia hanno spesso trattato il legame della famiglia con la comunità in modo generico. Il sociale, l'ambiente, è stato visto come tutto ciò che è esterno alla famiglia. In anni più recenti alcuni autori hanno adottato una prospettiva socioculturale in cui l'ambiente è visto come storia culturale in parallelo alla storia familiare. In base a ciò si può dire che la generatività ha anche un'estensione sociale. Chi ha vissuto pienamente l'esperienza della genitorialità tende, quando i figli sono cresciuti, a trasferire la carica generativa in progettualità sociale. Il senso del legame tra le generazioni appreso in famiglia può diventare cura responsabile del futuro della società; al contrario, rapporti distorti tra le generazioni familiari producono anche a livello sociale un processo degenerativo. Come già detto, all'interno della famiglia c'è...

un legame di reciprocità tra le persone coinvolte. Questo atto di dono è fondamentale per la costruzione e il mantenimento delle relazioni familiari. Il carattere simbolico del dono si basa sulle qualità relazionali della famiglia, sia dal punto di vista affettivo che etico. Nel polo affettivo, il dono è rappresentato dalla fiducia e dalla speranza, mentre il loro opposto, la sfiducia e la disperazione, minacciano le relazioni familiari. Nel polo etico, il dono è rappresentato dalla giustizia e dalla lealtà, mentre l'ingiustizia e la slealtà ne minano la solidità. Lo scambio simbolico familiare può essere interpretato in termini utilitaristici, basato sul calcolo dei costi e dei benefici e sulla reciprocità a breve termine. Oppure può essere interpretato in termini etici, motivato dalla giustizia e dalla necessità di prendersi cura dell'altro in un contesto di reciprocità a lungo termine. Tuttavia, è importante sottolineare che alla base di questo scambio simbolico c'è sempre un atto gratuito: il dono. Il dono è inteso come un atto di fiducia che dà origine a un nuovo legame e crea una connessione tra le persone coinvolte.

Un'apertura di credito che se ricambiata dà luogo alla relazione sociale. Esso è una caratteristica del legame incondizionato perciò la fiducia è un elemento costitutivo dello scambio. Il dono presuppone la presenza di un debito che però non deve essere vissuto come colpa (altrimenti si creano relazioni insane). Genitori e figli sono accomunati sia dal dono che dal debito perché entrambi hanno ricevuto la vita e si devono perciò sdebitare. Nel sistema del dono lo scambio è caratterizzato dal dare, il ricevere e il ricambiare; quest'ultima azione deve essere mossa non dall'obbligo, ma dal desiderio di donare a propria volta in modo da inserire una componente di libertà nell'obbligo-debito. È fondamentale perciò il processo di identificazione: i genitori devono avere alle loro spalle fonti donative benefiche e in caso contrario devono essere in grado di perdonare e rilanciare l'azione positiva.

nei confronti delle nuove generazioni. La restituzione inoltre non deve avvenirenecessariamente nella vita del singolo,ma può esserci anche nell'arco delle generazioni.

CAPITOLO 2: il patto coniugale.

Il matrimonio costituisce l'atto ufficiale che rende visibile la coppia e che la tutela attribuendolediritti e doveri;il rito che di solito lo accompagna rende visibile l'importanza che esso ha anche neiconfronti della comunità in quando fa nascere una nuova entità.

Nella società odierna il matrimonio non è più un'unione tra famiglie e viene messa in maggiorerisalto l'autorealizzazione personale. La fiducia infatti è dovuta solo al partner ed è condizionata dalfatto che permangano l'attrattiva sessuale,la comunanza di interessi e il coinvolgimento affettivo.

L'unione è investita di alte aspettative e perciò è più frequente la rottura. Anche per via di questo iltasso

Il numero dei matrimoni si è notevolmente abbassato negli anni e si è invece alzata l'età in cui lo si contrae. Nonostante questo l'unione matrimoniale rimane una meta altamente desiderabile e forse proprio questo è alla base dell'innalzamento delle convivenze che possono essere interpretate come un tentativo di mantenere viva l'unione e allo stesso tempo limitare il coinvolgimento istituzionale. Spesso questa condizione porta al matrimonio soprattutto se sopraggiungono dei figli; in tal caso è il figlio ad essere alla base del legame e i suoi bisogni prevalgono su quelli della coppia.

Il matrimonio si fonda su un patto dichiarato e su uno segreto. Il primo è quello espresso (spesso nella formula matrimoniale) e comporta l'assunzione di chiari obblighi e diritti anche nei confronti di terzi. Il secondo è l'intreccio inconsapevole, su base affettiva, della scelta reciproca e porta con sé desideri, aspettative e

bisogni che i due soggetti si aspettano all'interno del legame, ma che non sono espressi in forma chiara dall'uno e dall'altro. Il patto dichiarato può essere: - formale: il patto è portato avanti solo nel sociale e i partner si rapportano esclusivamente su base contrattuale; - assunto: quando è voluto e interiorizzato da un punto di vista cognitivo e affettivo e quindi i partner si attivano concretamente nella sua realizzazione; - fragile: il progetto ha poca consistenza e la scelta reciproca è povera di impegno. Il patto segreto può essere: - praticabile: se è effettivamente possibile portarlo avanti e se è flessibile nel senso che può essere modificato e riadattato in situazioni di transizione che spesso lo richiedono; - impraticabile: quando i bisogni dei due partner vengono sistematicamente disattesi (ciò è tipico della relazione perversa dove i due soggetti tentano in ogni modo di prevaricare l'uno sull'altro).

Sull'altro lato, il patto diventa rigido quando i bisogni vengono soddisfatti, ma non è possibile rilanciare il patto nel caso essi cambino. Deve essere perciò costruito un patto coniugale che attui e mantenga viva la confluenza tra patto segreto e patto dichiarato. La meta ideale è un tipo di intesa di coppia che si appoggia e alimenta l'unicità e l'irripetibilità della persona amata, accettata nei suoi limiti e desiderata nelle sue caratteristiche. In caso questo non venga fatto possono essere individuate diverse aree disfunzionali (anti-patto):

  • Discordia: il patto dichiarato è assunto come rigido distributore di ruoli e status e facilmente anche quello segreto è impraticabile, in questi casi la coppia si relaziona attraverso la logica di persecutore-vittima e odia il legame anche se lo insegue;
  • Crollo del patto: nonostante ci sia stato uno scambio, la coppia non riesce ad andare avanti e si intraprende o la via del mantenimento delle apparenze.

(separati in casa) o quella della rottura del patto in cui viene attribuita tutta la colpa del fallimento della relazione al richiedente di tale soluzione;

-deprezzamento il patto è svilito e viene messa in primo piano l'emozione individuale, la coppia parte già con l'idea che il patto potrebbe essere disatteso e marginalizza l'impegno (è il caso delle persone che temono i legami);

-povertà del patto la coppia si è unita sulla base del comune dolore ricercando solo un sostegno e quindi non riesce a sostenersi reciprocamente perché la sofferenza individuale viene in primo piano;

-pericolo grave la coppia può temere la rottura, ma essendo impossibile rilanciare il patto sceglie di vivere nella mistificazione del patto, o la coppia vive una profonda insoddisfazione perché non riesce ad andare oltre alla commiserazione e c'è solo un appoggio reciproco.

La costruzione del patto coniugale si concretizza in specifici

compiti di sviluppo che la coppia deve assolvere: - in quanto coniugi i partner devono costruire l'identità di coppia; - in quanto figli devono differenziarsi e distinguersi dalle famiglie di origine attuando contemporaneamente un nuovo tipo di legame con esse; - permanentemente ci deve essere il rilancio della coniugalità nelle transizioni della vita. Gli studiosi cercano di tradurre l'aspetto affettivo e quello di vincolo reciproco del patto coniugale attraverso qualità e stabilità della relazione. La qualità è un indicatore del benessere/malessere della coppia (polo affettivo), mentre la stabilità è la tenuta nel tempo (polo etico). I fattori della qualità e della stabilità possono essere divisi in cognitivo-affettivi, interattivi ed etici. Riguardano i fattori cognitivo-affettivi: le attribuzioni dei coniugi nei confronti degli accadimenti del matrimonio possono attribuzioni condizionare il futuro dello.stesso,infatti in caso di insoddisfazione ci possono essere attribuzioninegative di colpa all'altro partner che paradossalmente tendono ad aggravare la situazione perché mettono in ombra gli aspetti positivi; -credenze e aspettative le sorti del matrimonio sembrano legate anche alla comunanza diaspettative in relazione ai ruoli che si andranno ad esercitare tra moglie e marito,le coppie le cuiaspettative sono diverse infatti andranno spesso incontro a una brusca disillusione; -stile di attaccamento i soggetti con stile di attaccamento sicuro sperimentano l'intimità senzapaura dell'abbandono,quelli con stile di attaccamento evitante provano disagio e ansia nei confrontidell'intimità,quelli con stile di attaccamento ansioso-ambivalente si interrogano sulla veridicitàdell'amore del partner e chiedono continue prove e sono meno propensi a fornire cure perché sipongono al centro del mondo; -intimità ha un ruolo protettivosia per la stabilità che per la qualità della relazione e si esprimono nella consapevolezza affettiva, cognitiva, fisica, nella capacità di comunicare, nella fiducia, nell'espressione dei sentimenti e anche nella possibilità di arrecare dolore. I fattori interattivi sono: - comunicazione è la capacità di rivelare se stessi all'altro e di riconoscere i reciproci punti di vista e le reciproche emozioni; le strategie di relazione centrate sull'evitamento sistematico o sul conflitto perpetuo-conflitto producono dolore difficilmente gestibili, ma il conflitto può anche svolgere una funzione positiva se gestito in modo costruttivo. Fanno parte dei fattori etici: - commitment è la dimensione etica dell'impegno e della dedizione al rapporto e quindi presuppone che i partner si impegnino sia verso il matrimonio che verso l'altro; - supporto è l'impegno e il sostegno che i coniugi danno e ricevono, esso è.

Il più importante per la moglie probabilmente perché è l'agente privilegiato.

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Publisher
A.A. 2010-2011
14 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vipviper di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli e strategie dell’intervento psicologico sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica internazionale UNINETTUNO di Roma o del prof Castelfranchi Cristiano.