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Riassunto esame Modelli di Progettazione e valutazione degli interventi educativi, prof. Tammarro Pag. 1
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ESPONENTI:

Neisser: Processi di memoria

­ Gli individui non si limitano ad associare dati ma li inseriscono in schemi e strutture.

­

Tolman: Mappa cognitiva

­ Rappresentazione mentale che l’individuo si crea dall’ambiente che lo circonda.

­

Cognitivismo Seconda Generazione a livello internazionale è conosciuto come Costruttivismo.

Indica un passaggio da una visione statica da saperi ‘’non saperi’’ ad una visione dinamica. Il soggetto diventa

costruttore di conoscenza e si lega agli studi di Piaget, di Vygotskij e Bruner.

Piaget: lo psicologo ha tentato di individuare l’origine del comportamento intelligente, come l’intelligenza si

sviluppa dal neonato alla persona adulta. L’intelligenza si evolve da forme semplici a forme astratte. Nel corso

dell’evoluzione gli organismi appartenenti alle varie specie hanno sviluppato determinate caratteristiche fisiche,

con cui sono riusciti a soddisfare i BISOGNI e ad ADATTARSI, all’ambiente. L’adattamento all’Ambiente

avviene anche attraverso il comportamento che è guidato dall’intelligenza. L’adattamento ha continui

cambiamenti, in quanto l’esperienza pone al bambino nuovi bisogni da soddisfare e nuovi problemi da risolvere. Per

queste trasformazioni Piaget ricorre a 4 concetti:

Schema: strategie messe in atto dal soggetto per conoscere il mondo e agire su di esso.

­ Assimilazione: processo attraverso il quale si ha esperienza del mondo esterno per mezzo di schemi o

­ concetti già in nostro possesso.

Accomodamento: è la modificazione degli schemi, dei concetti posseduti, in base a nuove esperienze e

­ forniscono nuove informazioni per cui lo schema o il concetto sono modificati.

Adattamento: prodotto dell’equilibrio tra assimilazione e accomodamento.

­

Piaget individua 4 stadi di sviluppo nel bambino a cui corrispondono forme più evolute di adattamento:

STADIO SENSOMOTORIO (0­2 anni): il bimbo agisce mediante schemi basati sulla percezione ( senso ) e il

movimento ( motorio ). I progressi del bambino riguardano l’acquisizione di comportamenti intenzionali,

l’acquisizione della permanenza dell’oggetto, la comparsa del pensiero rappresentativo.

STADIO PREOPERATORIO ( 2­6 anni): il pensiero rappresentativo compie notevoli progressi: il bimbo sa

immaginare diverse sequenze di azioni in vista di uno scopo e risolve problemi sempre più complessi. La

rappresentazione mentale rende possibili azioni simboliche, qui compare il Gioco Simbolico, l’imitazione differita,

linguaggio ed EGOCENTRISMO INTELLETTUALE ( gioco delle 3 montagne ).

STADIO OPERATORIO CONCRETO ( 6­12 anni): il bambino sa compiere operazioni mentali reversibili. La

reversibilità consiste nel mettere in relazione con il pensiero più azioni e ricostruire al contrario i processi mentali

messi in atto.

STADIO OPERATORIO FORMALE ( 12.. anni ): in questo stadio il pensiero diventa ASTRATTO, il

ragionamento si basa su IPOTESI. L’adolescente inizia a riflettere sul proprio futuro sui valori e le tradizioni

della propria cultura

Il linguaggio per Piaget ha origine EGOCENTRICA.

Vygotskij: La scuola storico culturale

Influenza del contesto socio­culturale sui processi cognitivi.

Lo sviluppo consiste nell’appropriarsi dei significati della cultura da parte dell’individuo.

Interiorizzazioni di forme culturali.

*INDIVIDUO= è importante l’interazione con gli altri perché si scambiano segni e simboli e ciò crea la cultura,

che introducono il soggetto alle pratiche della comunità di cui fa parte.

Lo sviluppo avviene con:

attività sociale = RELAZIONE;

­ processo intraindividuale = RELAZIONE CON SE STESSO

­

*APPRENDIMENTO:

Zona di sviluppo prossimale: è la differenza tra la capacità dell’allievo di risolvere un problema da solo e

­ la sua capacità di risolverlo sotto la guida di un adulto o di una collaborazione con un suo pari più capace

Scaffolding: processo attraverso cui vengono forniti a chi apprende l’aiuto o la guida necessari per

­ risolvere problemi che vanno oltre le capacità.

Fading: decrescita progressiva del livello di supporto fino a quando il soggetto sarà capace di risolvere il

­ problema da solo.

Comunicazione estesa: copre tutti i livelli.

­ Conoscenze condivise: li condivide con gli altri.

­

Bruner: importanza della cultura, ogni soggetto è espressione della cultura dalla quale proviene. NOI SPECCHIO

DELLA NOSTRA CULTURA.

BRUNER

Modello Esecutivo Modello Simbolico

Si impara attraverso la pratica si condivide il significato

Modello Iconico attraverso l’uso dei

Si impara attraverso simboli.

l’osservazione uno dei simboli è il

linguaggio che

trasmette,esprime e

condivide.

Le teorie Organizzative:

ORGANIZZAZZIONE = Rispondere al tipo di esigenza del caos della vita, un esigenza fisiologica.

PROCESSI ORGANIZZATIVI = si parla anche di processi di lavorativi, il lavoro suddiviso, in funzioni,

compiti, strategie, attraverso il ordinamento.

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CHE COS’è L’ORGANIZZAZIONE:

è il complesso delle modalità secondo le quali viene effettuatala divisione del lavoro, in compiti (responsabilità;

collegati tra loro) distinti e quindi viene realizzato il coordinamento tra tali compiti.

La Scuola ha delle funzioni esse sono:

Educazione

­ Formazione

­ Socializzazioni

­

Questi contengono: Personale ATA, Corpo Docenti e Uffici Amministrativi.

Quindi il tutto crea una struttura organizzativa per fornire un servizio.

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TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE:

Le varie matrici teoretiche hanno tentato di ridurre i problemi del sistema complessivo mediante soluzione legate a

due categorie di variabili che possiamo definire secondo un approccio del tipo:

TECNICO: organizzazione, rispetto procedure, materiali.

­ PRESOCIALE: personalità, integrazioni, relazioni, comunicazione e motivazioni che possono essere

­ intrinseche ed estrinseche

Secondo una prospettiva di natura integrativa tecnico­sociale.

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TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE

Teorie classiche o oggettive (principi positivisti)

­ Teorie contingenti

­ Teorie motivazionali

­

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ylenia1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli di progettazione e valutazione interventi educativ e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Tammarro Rosanna.