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I CONTRIBUTI DI TAYLOR E FAYOLHANRY FORD – FORDISMO
Industriale statunitense, famoso soprattutto per le conquiste pionieristiche nel settoredell'automobile. Dopo aver lavorato come apprendista meccanico, dal 1888 al 1899 fuingegnere meccanico e quindi ingegnere capo alla Edison Illuminating Company di Detroit. Nel1893, dopo aver fatto per anni esperimenti nei ritagli di tempo, completò la costruzione dellasua prima auto e nel 1903 fondò la società automobilistica Ford. Nel 1913 cominciò a usare nelsuo stabilimento componenti standardizzati intercambiabili e catene di montaggio, tecnicheperaltro già impiegate nel sistema di produzione di fabbrica, che egli applicò però su vastascala diventando il principale artefice della loro diffusione generale e della conseguente grandeespansione dell'industria americana.
Agli inizi del 1914, tuttavia, queste innovazioni avevano provocato una forte rotazione mensiledella manodopera,
soprattutto a causa della monotonia del lavoro alla catena di montaggio e delle quote di produzione sempre maggiori assegnate ai lavoratori. Per ovviare a ciò, Ford raddoppiò il salario giornaliero dei suoi dipendenti rispetto agli standard delle altre industrie. Il risultato fu una maggiore stabilità della manodopera e una riduzione dei costi di produzione. Nel 1908 Ford aveva iniziato la produzione del famoso "modello T" che, fino al 1927, dominò il mercato, vendendo circa 15 milioni di vetture. Negli anni seguenti la sua posizione di predominio iniziò a vacillare a causa della scarsa propensione a proporre anch'egli, come era divenuto abituale tra i concorrenti, un nuovo modello di automobile ogni anno. Negli anni Trenta, Ford adottò la politica dell'innovazione annuale, ma la sua società non fu più in grado di riconquistare la posizione prima detenuta. Nel periodo dal 1937 al 1941 Ford fu il solo grandeproduttore di autoveicoli nell'area di Detroit che non riconobbe alcun sindacato in rappresentanza dei lavoratori nel processo di contrattazione collettiva; venne anzi considerato responsabile di ripetute violazioni delle leggi vigenti in materia di relazioni industriali; uno sciopero organizzato nell'aprile del 1941 in una delle sue fabbriche lo costrinse a negoziare un contratto di lavoro regolare.
Ford fu attivo in diversi settori oltre a quello automobilistico; produsse componenti bellici e anche aerei da combattimento su commissione del governo durante la prima guerra mondiale.
Lasciò la direzione del suo gigantesco impero nel 1945 e morì due anni dopo, lasciando una fortuna personale stimata tra i 500 e i 700 milioni di dollari. Il suo ruolo-chiave nello sviluppo dell'economia industriale moderna ha portato alla coniazione del termine fordismo per descrivere il modello socioeconomico dominante nelle economie avanzate per gran parte del XX secolo.
secolo.Sperimentò le prime linee di assemblaggio dei componenti standardizzati e intercambiabiliapplicandole su vasta scala per la produzione di massa.
FORZA LAVOROFord inizia a dividere anche il lavoro negli uffici di progettazione• gli operai non hanno prospettive di carriera• conseguenti conflitti• incrementi salariali (five-dollars day)• conseguente decremento del turnover• conseguente potere ai sindacati• anzianità quale fattore determinante per decidere chi licenziare nei periodi di crisi•
ORGANIZZAZIONEIntegrazione verticale• Gestione completamente accentrata• Prodotto standard non adatto a tutti i mercati del mondo•
ATTREZZATURELe macchine utensili sono la chiave dell'economicità• poiché Ford produce un solo articolo può mettere le macchine in successione• Limite dato dalla mancanza di flessibilità (con il vecchio pezzo o modello veniva• eliminato anche il
Ai primi del '900 l'organizzazione veniva studiata prevalentemente come un problema di produttività del lavoro umano. Le imprese erano scarsamente meccanizzate, di dimensioni ridotte e con utilizzo intensivo del lavoro. In tale contesto si diffuse l'approccio noto come organizzazione scientifica del lavoro, grazie, soprattutto, al contributo di Frederick Taylor.
Fu un ingegnere industriale statunitense, iniziatore della ricerca sui metodi per il miglioramento dell'efficienza nella produzione. Nacque a Germantown, in Pennsylvania (U.S.A.), da una famiglia agiata; inizialmente destinato agli studi presso l'università di Harward, a causa della sua salute cagionevole, fu costretto a cercare opportunità formative alternative. Nel 1874 divenne un apprendista operaio, apprendendo sul campo le dure condizioni delle fabbriche dell'epoca. Riuscì ugualmente a laurearsi in ingegneria, grazie agli
studi serali. I primi studi sulla riorganizzazione dell'organizzazione della produzione furono condotti presso la "Midvale Steel Company" nel 1883 e presso la "Bethlehem Steel", impresa che dovette abbandonare nel 1901 per le cattive relazioni con il resto del corpo dirigente. Al termine di questa esperienza egli scrisse il suo primo libro "Shop Management", che ebbe un discreto successo e che fece di lui il massimo esperto statunitense di direzione di stabilimento.
L'idea di Taylor consisteva nel superare l'amatorialità dei manager suoi contemporanei: attraverso lo studio scientifico del lavoro e la cooperazione tra dirigenza qualificata e operaio specializzati sarebbe stato possibile un proficuo rapporto in cui ambo le parti avrebbero ottenuto vantaggi. Il suo metodo prevedeva lo studio accurato dei singoli movimenti del lavoratore per poter ottimizzare il tempo di lavoro. La teoria di Taylor si occupò inizialmente di un ambito
Prevalentemente produttivo; sono qui riassunti i principali passi per la determinazione dell'ottima sequenza di movimenti:
- Considerare un gruppo di 10/15 operai, versati nel lavoro da analizzare;
- Studiare l'esatta serie dei movimenti componenti l'operazione che ogni operaio applica allo stato attuale;
- Determinare il tempo necessario per ogni movimento e determinare se esiste una via più veloce per compierlo;
- Eliminare ogni movimento lento o inutile;
- Stendere la serie ottima dei movimenti così determinata.
La sua ipotesi, che consisteva essenzialmente nel supporre l'esistenza di una "via migliore" per compiere una qualsiasi operazione (la "one best way") è la base per la maggior parte delle critiche mosse al suo modello; altre consistono nell'osservare che il suo metodo è altamente analitico, ma scarsamente sintetico, in quanto guarda pochissimo al coordinamento dell'attività degli operai.
Ricerche successive a Taylor hanno dimostrato che non sempre il massimo grado di specializzazione porta ai massimi risultati. Infatti, il grado di specializzazione dipende dal tipo di attività svolta; inoltre, un elevato grado di specializzazione può portare ad un aumento dei costi della complessità. I supposti vantaggi competitivi si sono rilevati poco sostenibili, perché derivano da soluzioni facilmente imitabili e diffondibili. Il trasferimento e la diffusione di know-how crea conflitti di interessi, in quanto gli operai di prim'ordine si sentivano espropriati e più facilmente sostituibili. Infine, la critica più rilevante consiste nell'incapacità degli assunti motivazionali di Taylor di predire i comportamenti reali dei conferenti il lavoro. Spesso, la via indicata da Taylor per la direzione degli impianti industriali è definita, anche con connotazioni spregiative, taylorismo. Le sue idee furono poi sviluppate, anche perl'avvento della "catena di montaggio" da Henry Ford, nel fordismo. Taylor, morì a Philadelphia, nel 1915.TAYLORISMO
- Organizzazione come problema di produttività del lavoro umano
- Massimizzazione della divisione del lavoro massimizzazione dell'efficienza
- Studio e diffusione delle procedure scoperte dagli impiegati di prim'ordine
- Le imprese organizzate scientificamente ottengono risultati migliori di altre
I punti chiave
Il pensiero di Taylor si può riassumere nei seguenti concetti:
- La massimizzazione della divisione del lavoro comporta la massimizzazione dell'efficienza. Il termine efficienza è inteso come rapporto tra risultati ottenuti e risorse impiegate. Viene altresì sottolineata l'importanza della specializzazione al fine dell'ottenimento di tali economie;
- Lo studio e la diffusione delle procedure di lavoro, scoperte dagli impiegati di prim'ordine,
ècondizione necessaria per ottenere i massimi risultati. Sistemi di incentivazione legati al volume (cottimo) realizzato dal singolo operatore;
- Le imprese organizzate scientificamente ottengono risultati migliori delle altre imprese
L'ordinamento scientifico del lavoro, contrariamente all'opinione comune, ha per ferma convinzione che i veri interessi degli imprenditori e de lavoratori siano gli stessi. La prosperità dell'operaio è legata alla prosperità dell'imprenditore
GLI OSTACOLI ALL'AUMENTO DI PRODUTTIVITA'
- Errata convinzione che + produttività > - lavoro
- Invece + produttività > diminuzione dei costi e dei prezzi, aumento dei salari, maggiore domanda, maggiore occuppazione
- COMPONENTE CARATTERIALE-MOTIVAZIONEALE (Abitudine a prendersela comoda accentuata nel gruppo)
- CALCOLO E VALUTAZIONI CONSAPEVOLI DA PARTE DELL'OPERAIO (convenienza a non far conoscere al padrone i tempi di lavorazione)
Formare il lavoratore con il metodo scientifico• Cooperare con i pro