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CRONACA NERA

Oggi piena di forme stereotipate e continuamente ripetute che appartengono spesso a

campo giudiziario, burocratico o sanitario e luoghi comuni linguistici paraletterari

ormai diventati delle metafore trite e ritrite, soprattutto nella cronaca locale.

Largo uso di catacresi, metafore molto usate e non più espressivi

non contenti “Nessuna traccia

Es. “I malintenzionati hanno anche…” dei colpevoli”

“Finto in manette” “Le cause sono al vaglio degli inquirenti”

TESTO 10

Cartelle articoli brutti, stampa locale lombarda denuncia incapacità nella

rielaborazione fatti di cronaca attingendo a verbale dei carabinieri.

Ignoto malfattore= uso di una parola desueta fuori contesto

Parzialmente travisato= errato modo di utilizzo di un’espressione letteraria, effetto di

polverosità utilizzato dai carabinieri e dalla burocrazia e riportato pari pari nell’articolo

Uso pervasivo dell’infinito, usando imperfetto narrativo del tutto incongruo allo scopo

dell’articolo, tipico dei verbali di polizia

Uso di dettagli inutili (taglio delle banconote etc.)

Riferimento ad un passante che ha notato la rapina-> modo scialbo di allungare il

testo pe rientrare nel numero di battute

Consumata la rapina= uso di un cliché, di una farse fatta

Si iniziano a perdere le reggenze soggetto verbo nel passaggio da subordinata a

implicita-> perde coesione

Lingua burocratica tende ad allungare molto le espressioni

Evitare automatismi e espressioni fatte ormai vuote di significato-> non hanno più

niente da dire

LESSICO ITALIANO

Lessemi= vocaboli che si incontrano sul dizionario che rimandano ad un determinato

referente (es. mangiare)

Forme= attualizzazioni che un lessema può avere all’interno di una frase (es. mangio)

Quindi quante sono le voci della lingua italiana? Dipende se contiamo forme e lessemi

assieme o solo forme o solo lessemi.

Forme-> sono più di 2 milioni.

Lessemi-> della lingua italiana, dipende dal dizionario che prendiamo come

riferimento (usiamo come riferimento il GRADIT), circa 270 000, tuttavia nessun

italofono possiede tutti questi lessemi nel suo repertorio lessicale individuale ma meno

della metà.

Sono più numerosi i verbi o i nomi all’interno di questi lessemi?

Nomi 160 mila, aggettivi quasi 70mila e verbi più o meno di 30 000

Come sono distribuiti questi lessemi?

Usiamo una metafora: Islanda ha 338 000 abitanti ma 201 000 nella zona più

densamente popolata e frequentata.

Allo stesso modo per quanto il lessico italiano sia vasto, il lessico

 fondamentale è formato da soli 2049 lessemi, che formano il 92% delle

occorrenze medie nei testi.

Pochi elementi essenziali e molti elementi ininfluenti.

 INFATTI per il principio di Pareto: il 20% delle cause determina l’80’% degli

 effetti, quindi il 20% del lessico determina l’80% degli enunciati nel nostro caso.

Mentre il lessico di alto uso 2576 lessemi, forma un’area che appartiene al

repertorio di chiunque ma che non appare molto spesso nei testi.

Lessico di alta disponibilità lessemi molto nota ma con ancora più scarsa

occorrenza.

Vocabolario di base lessemi in comune a tutti i bagagli linguistici personali, condivisi

cioè da tutti gli italofoni

Lessico comune lessemi note a quasi tutti ma di uso molto sporadico, scarsa

occorrenza di uso (es. doping)

Lessico tecnico-specialistico corrisponde alla gran parte del lessico, gruppo

maggiore di lessemi, più di 100 000, voci impiegate settorialmente, note solo

all’interno di un determinato ambito (es. endouterino) e quindi di frequenza di uso

relativamente scarso.

Costituisce lo scarto fra numero di lessemi della lingua italiana e numero di

 lessemi del repertorio lessicale individuale di un italofono

Altre categorie: lessico solo letterario (def. come tale da Manzoni), lessico regionale,

etc. Nel dizionario l’uso di una voce è indicata in un quadratino con scritto ad es.

 TS o CO (tecnico specialistico o comune)

21.03.19

TESTO N.11

Esempio di testo misto

Scrittura brillante

Istantanea sul malfunzionamento del turismo a Pompei

“Pompei riprende il lavoro di scavo”-> personificazione della città

Discorsi-> usare virgolette caporali e non quelle alte

Attenzione all’uso passpartout dell’aggettivo particolare, cercare parole più pertinenti

Improvviso innalzamento del lessico

Livido uomo massa-> livido è un uso traslato, inteso come uomo oscuro

diavolo

Elemento completivo dell’interrogazione “Perché pagare di più”

Stranierismi-> uso di parole straniere fuhrer (guida)

Ieri e oggi-> connettivo per giustapposizione

Nicchiare= tergiversare, evitare di dire

Eppoi-> forma regionale del parlato centromeridionale riportata dal giornalista

Sempre chiedersi se l’impiego di un determinato termine è intenzionale e se nasconde

un intento preciso li

Dislocazione a sinistra “I custodi trovi” anziché “Trovi i custodi” (per capire de a

destra o a sinistra guardare da che parte sta il pronome rispetto al nome che

sostituisce, da che parte è stato spostato il nome?)

Uso estremamente frequente del punto anziché della virgola, nessun uso di connettivi

né commentativi, ogni elemento è separato con una pausa forte esempio di rottura

della sintassi

Espressione neologistica archeocani (prefisso archeo+ cani, neologismo assoluto)

Nuovamente uso di un linguaggio alto, dimensione aulica della lingua “fiere” per

cani

Ennesima inversione “oscuri destini”, inversione della struttura aggettivo-nome,

aumenta la letterarietà del linguaggio

Cani fanno del bullismo umanizzazione

No commenti globali stato di Pompei MA scelta nella disposizione elemnti fa emergere

un commento

Inizio e fine (taxi e cani) racconto di una micro storia che suggerisce il tema del

degrado taxista disonestoe cani padroni degli scavi che cacciano gli zampognari

Cronaca brillante sta nel fare emergere le cose anziché dirle in modo diretto,

messaggio passa attraverso scelte sintattiche e lessicali

TESTO N.12

Modalità di costruzione del testo, oggi riscontrabili nella cronaca giornalistica

1. Notizia a spirale-> giornalista torna più volte sugli stessi argomenti,

aggiungendo di volta in volta un elemento. Sorta di progressiva aggiunta di

elementi

2. Notizia ritardata-> tema non viene svelato, ma ritardato

La loro riuscita in ogni caso è affidata al sapiente uso dei coesivi, che gestiti

 bene creano una trama efficiente.

Primo testo: notizia ritardata

Il soggetto tarda ad essere presentato

Notizia è: sto parlando di questo giovane uomo che è andato a votare, evocato

attraverso i verbi e pronomi indiretti o obliqui che permettono coesione (gliela

hanno tagliata, glielo…) ma non esplicitato subito

Sintassi frammentata tipica della scrittura brillante

Due punti esplicativi fungono da connettivo causale, maggiore impatto e

frammentazione al testo

Lunga sequenza nominale, nomi legati per asindeto

Secondo testo: spirale

Apparato dei titoli, viene nominata subito la ragazza nell’occhiello mentre nel titolo

il soggetto è richiamato dall’aggettivo sue

1 paragrafo

Attacco dell’articolo vengono incluse le 5W

Sic= all’interno di un testo significa “così”, errore evidente ma nel testo ho trovato

esattamente queste parole, dopodiché viene corretto

2 paragrafo

Vengono aggiunti dei dettagli ulteriori

Lei= pronome forte e espressi dopo che nel secondo paragrafo il soggetto era il suo

ex, cambio di soggetto necessita di essere sottolienato da un pronome forte

Continuità tematica è data infatti dalle forme sostituenti (la ragazza, la sedicenne, la

giovane)

ERRORI: sintassi mal gestita, uso di una virgola e cambio del soggetto senza

 carabinieri,

esprimere il nuovo soggetto “indagine condotta dai hanno parlato

genitori”

con lei i

le

Qualcuno ha anche viste quelle foto, pronome cataforico e Dislocazione a destra

“Qualcuno ha anche visto quelle foto”

TESTO N.14

Primo paragrafo:

Scansione in 4 parti

Attacco in medias res

Uso del “c’è” presentativo

Personaggi presentati senza essere nominati ma attreverso una serie di dimostrativi e

di possessivi ( quel partito, la sua etc) che alludono a qualcuno non esplicitamente

citato (ma individuabile)

Leader= forestierismo (anche se non scritto in corsivo)

Di cui sopra= deittico testuale (rimanda a zona del testo), frequente nel testo

argomentativo

Al termine di una serie omogenea di connettivi,

Tempeste in un bicchier d’acqua= metafora

Leggero innalzamento del lessico nella scelta ad esempio di affettare (fingere,

mostrare qualcosa che in realtà non è)

Secondo paragrafo:

Due punti: connettivo argomentativo, allo stesso tempo conclusivo della

presentazione e apertura argomentazione (esplicazione di un’idea)

Richiamo dell’immagine metaforica della tempesta nel bicchiere e presentazione del

soggetto

Introdotto da ed ecco: tesi assenza di dissenso all’interno del partito

Uso di elementi in serie, tricolon

Ultimative= lessico più elevato

Peone= gente di poco conto (forestierismo+ tecnicismo parlamentare )-> in linguaggio

politico indica i deputati meno in vista ma che hanno forza numerica se non di

autorevolezza

Silenzio dei cimiteri= immagine metaforica

Terzo paragrafo:

Vera e propria argomentazione

Ricapitolazione di quanto già detto

“E’ la riprova”-> incapsulatore anaforico ( riprende tutto ciò che abbiamo detto)

4 paragrafo:

Costruito in maniera geometrica

“Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”-> segno di un parere soggettivo dato per

oggettivo

Vengono indicate due conseguenze gravi

Precipitare nell’abisso= immagine metaforica ribattuta con anafora

Uso dei due punti in fila, uso minoritario ma corretto della punteggiatura

La parola conseguenza è richiamata nel citare la seconda conseguenza e ha forza di

coesivo

Progressione per cumulo nominale di parole del lessico parlamentare col

precipitare verso una parola forte “sottomissione”

Tesi dichiarata in apertura e coincide con premessa “qualcosa di

 straordinario nel nostro paese”

Tasso di subordinazione non elevata

 Buon numero di incisi che in astratto rallentano il discorso argomentativo

 “niente:”

Stile nominale lapidario es.

 Tratti dello stile brillante come uso di forme del parlato

 Necessario dedicare grande attenzione a connettivi e coesivi

Editoriale= presa

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
35 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rickyvarotto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli e tecniche di scrittura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Volpi Mirko.