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Formulare titoli utili al destinatario
Tanto in un manifesto quanto in una lettera sono fondamentali tutti quegli elementi accessori che orientano la lettura, come il titolo o l'oggetto. Attraverso il titolo il cittadino deve capire rapidamente se il testo di un avviso lo interessa oppure no; la regola principale è, dunque, che il titolo deve essere preciso, chiaro e sintetico. Un titolo come "Avviso importante" non serve a nulla, perché non dà nessuna informazione sul contenuto e obbliga chiunque a iniziare la lettura del testo. Buoni titoli sono, tanto per fare qualche esempio, "Contributo per il pagamento dell'affitto", "Concorso pubblico per 2 posti di fotografo", "Assegno di maternità". Tutti questi titoli individuano immediatamente il tema del testo e possono essere letti dando un'occhiata veloce al manifesto. In una lettera, le funzioni del titolo sono svolte dall'oggetto. Anche qui
oggetti“muti” come «Comunicazioni» non servono a nulla. Oggetti raccomandabili sono, ad esempio,«Risposta alla richiesta di cambio di residenza», «Rinnovo della carta d'identità», «Gara d'appalto27per la messa a norma dell'Ambulatorio di via Po 2». Formulare un buon oggetto è particolarmentedifficile. Mentre il titolo serve solo al destinatario, l'oggetto serve anche all'ufficio per catalogare lapropria documentazione. Tener conto contemporaneamente delle esigenze del lettore edell'emittente non è sempre facile. In caso di conflitto deve, comunque, essere privilegiato il puntodi vista del destinatario. Quindi anche in questo caso abbiamo visto che accanto ai titoli si possonotrovare i paragrafi in una mail12. CONTROLLATE LA LUNGHEZZA DELLE FRASIQuanto più una frase è lunga, tanto più è complicata da capire. Chi ha studiato la questione
hai individuato intorno alle 25 parole il limite da non valicare se si vuole scrivere una frase facile da leggere. Naturalmente, il limite delle 25 parole è indicativo; quelle che sono da evitare sono le frasi con 40, 70, anche 90 parole. E nei testi amministrativi di frasi di questa lunghezza ce ne sono, eccome! Non tutte le frasi lunghe sono, però, incomprensibili allo stesso modo.- Nel caso il rapporto di lavoro sia a tempo determinato, programmato per una durata non superiore a 4 mesi (salvo rinnovo), la S.V. ritirerà presso lo scrivente ufficio il modello 76/KF (ovvero tesserino giallo).
- Spettano al responsabile del procedimento amministrativo le incombenze relative alla gestione del documento e alla registrazione degli elementi accessori del protocollo, come classificazione, fascicolazione, archiviazione, termini di conclusione del procedimento amministrativo, termini di conservazione.
- Per rendere più breve, e quindi più comprensibile,
Una frase troppo lunga ci sono due mezzi.
- Il primo è quello di eliminare le parole superflue ("Se il rapporto di lavoro è a tempo determinato e dura meno di 4 mesi, salvo rinnovo, Lei potrà ritirare nel nostro ufficio il tesserino giallo").
- Il secondo quello di suddividere in due o più frasi il testo di partenza ("Spettano al responsabile del procedimento amministrativo le incombenze relative alla gestione del documento e alla registrazione degli elementi accessori del protocollo. Queste incombenze sono: classificazione, fascicolazione, archiviazione, termini di conclusione del procedimento amministrativo, termini di conservazione").
13. FATE CORRISPONDERE FRASI E INFORMAZIONI
Le frasi lunghe sono spesso di difficile lettura perché contengono troppe informazioni. Una buona regola è quella di far corrispondere una frase a una, e una sola, informazione. Ne guadagna la leggibilità del testo, ma anche la chiarezza.
concettuale dell'esposizione. Leggiamo questo esempio:
"A seguito della dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio presentata dalla S.V. il 25/06/1998, si comunica che l'atto è stato trasmesso per i controlli di competenza all'Ufficio Tecnico Comunale, che ha precisato di non aver rilasciato dichiarazione di inabitabilità o inagibilità per l'immobile in oggetto specificato".
In questa frase sono contenute due informazioni, correlate tra di loro ma diverse: la prima che il cittadino ha fatto una determinata dichiarazione, la seconda che gli uffici ne hanno verificato la falsità. Perché non inserire i due argomenti in due frasi distinte? La soluzione è facile da trovare: "Con la dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio, il 25/6/1998 Lei ha dichiarato l'inabitabilità o l'inagibilità dell'immobile di via Roma 1. L'Ufficio Tecnico Comunale ci ha però precisato di
Non aver rilasciato nessuna dichiarazione di inabitabilità o inagibilità per quell'immobile". Da una frase di 44 parole si è passati a due frasi di 19 parole l'una, ma 28 soprattutto sono stati separati i due punti di vista diversi, e in questo caso addirittura conflittuali: quello del cittadino e quello dell'ufficio.
14. LIMITATE LE SUBORDINATE
Scrivere frasi brevi e che contengano una sola informazione fondamentale ha la conseguenza, anche, di limitare la subordinazione, cioè di ridurre al minimo il numero di proposizioni presenti in un periodo. Una frase ricca di subordinazione è per esempio la seguente "I Dirigenti Scolastici, qualora riscontrino in sede di prima verifica che siano state loro indirizzate domande di iscrizione da parte di alunni che hanno la residenza al di fuori del bacino di utenza, sono tenuti a verificare se sussistono adeguate motivazioni". Questa frase è costituita da una principale ("I dirigenti scolastici...)
Sono tenuti...»), dalla quale dipende la proposizione “qualora riscontrino...”, dalla quale, a sua volta, dipende un'altra proposizione (“che siano state loro indirizzate...”), dalla quale dipende un'ulteriore proposizione (“che hanno la residenza...”). Anche senza semplificare il contenuto, si può ridurre la complessità del periodo in questo modo: «I Dirigenti Scolastici controlleranno in primo luogo se sono state loro indirizzate domande di iscrizione da parte di alunni che hanno la residenza al di fuori del bacino di utenza. In questo caso verificheranno se sussistono adeguate motivazioni». Apparentemente, si potrebbe semplificare ulteriormente la sintassi, trasformando «che hanno la residenza» in «residenti» e «se sussistono» in «la sussistenza»: ma in questo modo la lettura verrebbe resa più difficile da altri punti di vista, per la presenza di proposizioni.
implicite e di nominalizzazioni. È parso più utile, per la stesura di un testo di facile lettura, evitare questi due costrutti, piuttosto che limitare la subordinazione, soprattutto se tiene conto che le subordinate usate non erano di grande complessità.
24. USATE TECNICISMI SOLO QUANDO SONO NECESSARI
Il lessico della pubblica amministrazione usa numerosi termini tecnici che provengono da altri linguaggi specialistici, quello giuridico in testa. In molti casi si tratta di vocaboli che vengono conservati solo per inerzia o per dare al testo una patina di formalità, ma che si possono sostituire con parole di uso comune. Un esempio di inutile tecnicismo è "certificato di allibramento" nella frase "Abbiamo ricevuto il certificato di allibramento di lire 74.400 relativo al verbale n. 3028 del 16/05/00". Lo si può sostituire, senza danno, con "ricevuta di pagamento". Così il documento diventa di viaggio da obliterare.
è un semplice biglietto che si timbra, l'istanza è una richiesta e l'ingiunzione èun ordine. Chi scrive testi amministrativi deve saper resistere al fascino della ricercatezza edevitare anche quelle espressioni di tono inutilmente elevato, o pseudo-tecniche, care al lessicoburocratico, per cui le imposte devono essere corrisposte, si pongono in essere determinatiprovvedimenti, e i fiumi esondano, invece di straripare. È consigliabile, quindi, usare solo i terminitecnici irrinunciabili, avendo l'accortezza di spiegarli con parole di uso comune la prima volta chevengono usati nel testo. Ad esempio, al posto di «se il reddito pro capite è inferiore a 7.000 euro»è meglio scrivere «se il reddito pro capite, cioè il reddito totale diviso per il numero deicomponenti, è inferiore a 7.000 euro»25. EVITATE GLI STEREOTIPIIl linguaggio burocratico è, da diversi punti di vista, conservatore.
Conservatore di molte cose superflue, stereotipi e formule solenni che, nella maggior parte dei casi, non dicono nulla. Perché, ad esempio, per gli uffici pubblici la carta da bollo è sempre competente ("Gli interessati potranno presentare domanda, in competente carta da bollo")? E poi, perché le lettere esordiscono quasi sempre con "Ci pregiamo di informare la S.V. che ..." oppure "Con la presente si comunica che ..." (o, peggio ancora, "Con la presente siamo a comunicarvi che ...")? In questi casi, usare il pronome allocutivo Lei e aprire la comunicazione con Egregio signore rende il testo più snello ("Egregio signore, Le comunichiamo che ..."), ne mitiga il carattere impersonale e fa sentire il cittadino più a suo agio. Molti sono gli stereotipi che possono essere eliminati o semplificati a vantaggio della chiarezza: al posto di "in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 8" (oAnche «ai sensi dell'art.8») è meglio scrivere «come previsto dall'art. 8»; al posto di «è fatto obbligo a chiunque di ...» è meglio scrivere «tutti devono ...». L'eliminazione degli stereotipi, da un lato rende il testo più chiaro, dall'altro smorza l'impatto del cittadino con la burocrazia.
Italiano aziendale
- Maggiore informalità
- Anglicismi: draft, meeting, kick off, feedback, crisis team
- Tecnicismi collaterali: team leader o group head-> a capogruppo, feedback -> a risposta oriscontro, mission -> a obiettivo, vision -> a punto di vista.
o Advertising = pubblicità
o Benchmarking = Confronto
o Brand = Marchio
o Briefing = Riunione
o Coffee break = pausa caffè
o Team = gruppo
o Team leader = capo gruppo
o Top management = Vertice
o Vision = punto di vista
✓ Azienda leader
✓ Miglior rapporto qualità-prezzo
✓ Tecnologie più avanzate
Ottimizzazione dei costi✓
Orientamento sul cliente✓
Vasta gamma di prodotti✓
Attenzione costante al mercato✓
Esp