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IL CASO GIAPPONESE: Zaibatsu

Un modello di organizzazione della produzione che è stato centrale nel processo di industrializzazione giapponese della fine Ottocento e del primo Novecento (parallelo agli anni del fordismo in America per intenderci) e che ha portato il Giappone a diventare potenza industriale e militare.

Prima in epoca Meiji (1868-1912), poi Taisho (1912-26) e Showa (1926-1945).

E ha caratterizzato anche il modello nei paesi controllati dalla Corea (annessa al Giappone nel 1910) e della Manciuria cinese (controllata direttamente dai Giapponesi tra il 1930 al 1945).

Nel 1945, gli USA tentarono di imporre lo scioglimento dei Zaibatsu (al centro della potenza militare e produttiva del paese): Il piano iniziale avrebbe inteso smantellarne 83 (Generale McArthur).

Tuttavia nel 1949, dopo lunghissime trattative con il governo giapponese e numerose revisioni delle leggi antitrust, soltanto 19 furono sciolti e sottratti al totale controllo delle maggiori famiglie proprietarie.

provvedimento non toccò le grandi banche (le maggiori delle quali erano di proprietà di Zaibatsu), consentendo così il mantenimento di connessioni fra le società appartenenti ai gruppi disciolti.

IL CASO GIAPPONESE: Zaibatsu (es: Mitsui, Mitsubishi, Sumitomo e Yasuda). Nacquero nella Seconda metà dell'Ottocento (Meiji 1868-1912): alcune famiglie con l'aiuto finanziario e politico dello Stato giapponese che ne progettò la nascita, ne supportò poi nei decenni la crescita, sorreggendone la penetrazione commerciale all'estero: STRUMENTO IMPERIALE PER IL CATCHING-UP, STRUMENTO PER AFFERMARE L'INTERESSE NAZIONALE.

Nel ventennio tra le due guerre mondiali il paese era dominato da quattro grandi zaibatsu (Mitsubishi, Mitsui, Sumitomo, Yasuda) che erano diventati il core tecnico, industriale e produttivo di supporto della politica di espansione coloniale e dell'imperialismo nipponico nel Pacifico e in Cina/Corea e poi della

guerra agli USA.

Caratteristiche organizzative: stretti legami tra alta dirigenza degli zaibatsu e i vertici politici e amministrativi dello Stato. Si trattava di grandi conglomerati controllati da una holding, o sotto la sua influenza dominante, integrati alcuni verticalmente, altri orizzontalmente con un cuore costituito da attività industriali nell'industria pesante, meccanica e di altri settori strategici (per la politica militare del Giappone) e diramazioni bancarie, finanziarie, commerciali internazionali (banche d'affari: "sogo shosha").

Nella prima frase emerge in maniera molto netta quanto queste imprese, questa modalità di organizzazione della produzione, fosse centrale strumento per affermare l'interesse nazionale.

Siamo in periodo parallelo a quello della letteratura a cui ci siamo riferiti nella scorsa lezione sulla nascita delle grandi imprese manageriali americane, dibattiti sugli obiettivi dell'impresa, massimizzazione del profitto.

Ecco il testo formattato con i tag HTML:

ecc.; nel caso giapponese, storiaparallela, non può richiamare l'influenza di questo rapporto tra gruppi e impero, e a quanto in realtà l'industrializzazione viene vista come strumento per affermare l'interesse nazionale. Queste considerazioni (vedi caratteristiche organizzative, slide) ci portano a suggerire che il grande sforzo di industrializzazione di catching-up, quindi di rincorsa del Giappone rispetto alle altre potenze industriali dell'epoca, dalla metà dell'Ottocento fino alla seconda guerra mondiale, si intreccia con degli obiettivi di interesse nazionale, in cui la crescita industriale è co-gestita da manager d'impresa, da imprenditori che si riferivano a grandi gruppi, che operavano in diversi settori, e i vertici politici e amministrativi dello Stato. Vediamo che Toshiba e Toyota sono parte di questa galassia. Torniamo sul dettaglio delle caratteristiche distintive:

IL CASO GIAPPONESE:

Zaibatsu (es: Mitsui, Mitsubishi, ecc.)

al gruppo sono spesso vantaggiosi rispetto al mercato esterno.Rapporti con i fornitori: i gruppi zaibatsu avevano spesso rapporti privilegiati con i fornitori, che erano spesso di proprietà delle stesse famiglie. Questo garantiva un controllo più stretto sulla catena di approvvigionamento e la possibilità di ottenere condizioni più favorevoli.Ricerca e sviluppo: i gruppi zaibatsu investivano notevoli risorse nella ricerca e sviluppo, spesso in collaborazione con università e istituti di ricerca. Questo ha contribuito alla crescita e all'innovazione delle aziende del gruppo.Ruolo sociale: i gruppi zaibatsu avevano un ruolo importante nella società giapponese, fornendo lavoro e contribuendo allo sviluppo economico del paese. Spesso erano anche coinvolti in attività filantropiche e culturali.

al gruppo sono diversi rispetto a quelli concessi a chi è fuoridal gruppo.

Credito: le susidiarie erano obbligate a riferirsi alle finanziarie interne al gruppo. Prestiti al di fuori di ciascun gruppo eranopraticamente inesistenti e comunque motivabili solo in casi eccezionali.

Es: la banca del gruppo Mitsubishi era un dipartimento della top holding company fino agli anni Venti del Novecento. Si ricorse per la prima12volta al finanziamento azionario nel1929.

“loyalty” verso la famiglia proprietaria = senso di appartenenza, sentimento di appartenenza verso la famiglia proprietaria

Questa è la forma tipica; avevamo parlato in precedenza di forma a M e a U parlando del caso americano.

Storicamente siamo negli stessi anni, l’accelerata industrializzazione americana ha un parallelo in questa accelerataindustrializzazione, questo sforzo di rincorsa alla capacità industriale e produttive all’innovazione tecnologica guidato, spintodal governo giapponese.

In questo caso l'organizzazione è quella qui rappresentata:

IL CASO GIAPPONESE: Zaibatsu

Zaibatsu size and concentration degree (1939) - Source: Barret 1945

Zaibatsu Name No. of companies controlled Capital directly controlled (million yen)
Mitsui 112 1428
Mitsubishi 74 1291
Mangyo 100 1249
Yasuda 50 484
Nichitsu 32 471
Sumitomo 27 442
Mori 30 275
Asano 47 270
Okura 40 176
Nisso 44 165
Nomura 26 159
Furukawa 21 107
Riken 60 102
Kawasaki 24 99
Total 687 6718

Vediamo che lo Zaibatsu ha questo tipo di forma, quindi una famiglia che controlla una holding company; questa holding a sua volta controlla tante imprese che sono a loro volta nella posizione di controllare altre affiliate.

La holding company gestisce sussidiarie, e le sussidiarie gestiscono affiliate, in una pluralità di settori (di fatto in tutti i settori, per questo "conglomerate").

È un'organizzazione rilevante per l'intera economia giapponese, perché con questa struttura, architettura, i...

Zaibatsu controllavano l'intera industria giapponese. Vediamo che queste, arrivati agli anni '30, sono le principali imprese, principali Zaibatsu giapponesi; vediamo ciascuno di questi quante imprese a sua volta controlla. Quindi, c'è un'organizzazione verticale e come dicevamo all'inizio l'unità di analisi rilevante è quella del gruppo, dove la famiglia controlla una holding company che a sua volta controlla delle sussidiarie e delle affiliate. Ad esempio, la Mitsu (che era la più grossa) era di fatto un gruppo che controllava 112 imprese. Ci troviamo dunque di fronte ad un'economia giapponese che riesce nell'operazione di catching-up, di rincorsa, di rapida industrializzazione, recuperando il terreno perduto in particolare nei confronti dell'Inghilterra, accelerando il proprio processo di industrializzazione dei primi del '900 in maniera parallela a quello che stavano facendo gli americani, tutta quantaincentrata,

strutturata per grandi gruppi, che di fatto controllavano pochi grandi gruppi, e quindi pochissime famiglie controllavano l'intera industria giapponese.

Vediamo poi quanto questa storia e quanto questa struttura di organizzazione industriale si intreccia con quella che poi sarà la storia bellica, come abbiamo detto nel caso americano la volta precedente, anche nel caso giapponese più ci si avvicinava agli anni '30, '40, agli anni del conflitto, più l'intera organizzazione industriale prima si prepara e poi affronta il conflitto riconvertendosi di fatto tutta alle necessità militari per almeno due decenni.

Zaibatsu: peso (%) sull'economia giapponese prima della Guerra (1945):

I Big-Four, gli "Other Six", gli altre

Source: Noda Kazuo, Zaibatsu; Chūō Kōronsha 1967

INDUSTRIES

Banking & insurance 49.7 3.3 47.0

Mining 28.3 22.2 49.5

Metal working 26.4 15.4 58.2

Machinery & equipment 46.2 21.7 32.2

Shipbuilding 5.0 7.5

  1. Chemicals: 87.5%
  2. Textiles: 17.4%
  3. Agriculture: 2.7%
  4. Electricity & gas: 0.5%
  5. Land transport: 4.9%
  6. Shipping: 60.8%
  7. Foreign & domestic trade: 13.8%

La grande concentrazione di potere economico (e non solo)

Vediamo che i big four, i primi 4 gruppi, Zaibatsu giapponesi, nel '45 controllano la maggior parte dei settori, con numeri, con una concentrazione controllano la quasi totalità degli attori in ogni specifico mercato.

Vediamo Banche e assicurazioni, l'industria estrattiva, miniere, lavorazione dei metalli, macchinari, navale, chimico, tessile, agricoltura, e via via; in ognuno di questi casi i primi 4 gruppi che erano costruiti con la struttura vista poco fa (quindi una struttura che controllava un'enorme quantità di imprese attraverso una struttura piramidale) in tutti questi casi le prime 4 avevano queste percentuali di peso su ciascun settore.

Se guardiamo le altre 6, quindi le prime dieci imprese,

Controllavano la maggior parte dei settori industriali. È quindi importante sottolineare come non solo questa era un'organizzazione che caratterizzò la capacità di rincorsa, l'industrializzazione di rincorsa di catching-up giapponese per diversi decenni fino alla seconda guerra mondiale, ma come questa tra le caratteristiche c'è quella concentrazione, pochi grandi gruppi che controllano una grande quantità di altre grandi imprese di fatto controllano l'intera industria, quindi l'intera economia giapponese.

Sulle ceneri di Hiroshima, dei Zaibatsu, nascono i Keiretsu, che hanno molte caratteristiche in comune ma ne hanno anche alcune di distintive. I Keiretsu sono di fatto agglomerazioni di imprese interconnesse.

IL CASO GIAPPONESE: i Keiretsu (es: Mitsubishi, Toyota, Nissan, Honda-Matsushita, Hitachi, Toshiba, Sony...)

KEIRETSU DEFINIZIONE: (sistema, rete, serie, catena, raggruppamento, connessione... "headless")

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Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
26 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elena_m1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Di Tommaso Marco Rodolfo.