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Termini correlati alla letteratura sui probiotici

La letteratura propone diversi termini in questo ambito, ma i più rilevanti sono: probiotico, parabiotico, prebiotico e postbiotico. In particolare, nel caso del postbiotico, si fa riferimento al brodo culturale utilizzato. Due definizioni di postbiotico sono: - Fattori solubili prodotti da probiotici che sono in grado di apportare benefici alla salute del consumatore. - Ogni sostanza rilasciata o prodotta attraverso l'attività metabolica del microrganismo che esercita un effetto benefico sull'ospite, direttamente o indirettamente. La letteratura in questo caso è ridotta, ma sono stati dimostrati numerosi effetti positivi su modelli animali. A livello funzionale, abbiamo diverse componenti attive: - Molecole associate alla parete (proteine, peptidoglicano, acidi (lipo)-teicoici) - Molecole esterne alla parete (proteine S-layers, esopolisaccaridi) - Piccole molecole secrete (peptidi antinfiammatori prodotti da L. Paracasei) Ad oggi, è proposto l'uso di...i prebiotici, ma ci sono alcune caratteristiche che una molecola deve avere per essere considerata un prebiotico. Deve resistere all'idrolisi da parte degli enzimi digestivi dell'ospite, deve essere fermentabile dai batteri intestinali e deve favorire la crescita selettiva di batteri benefici nel colon. I prebiotici possono essere utilizzati per promuovere la salute intestinale, migliorare la digestione, aumentare l'assorbimento di nutrienti, ridurre l'infiammazione e rafforzare il sistema immunitario. Alcuni esempi di prebiotici includono fruttooligosaccaridi (FOS), galattooligosaccaridi (GOS), inulina, polidestrosio e xilosio. Queste molecole possono essere trovate in alimenti come aglio, cipolle, banane, asparagi, cicoria e cereali integrali. L'uso di prebiotici può essere particolarmente utile per le persone che soffrono di disturbi intestinali come la sindrome dell'intestino irritabile o la malattia infiammatoria intestinale. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico o un dietologo prima di iniziare qualsiasi tipo di integrazione prebiotica. In conclusione, sia i parabiotici che i prebiotici possono svolgere un ruolo importante nel promuovere la salute intestinale e il benessere generale. L'uso di questi composti può contribuire a mantenere un microbiota equilibrato e a migliorare la funzione digestiva.

Effetto prebiotico. Inizialmente i prebiotici sono stati considerati come molecole "non digeribili", mentre ad oggi possiamo considerare anche quelle digeribili e assorbibili. Si parlava anche di "modulazione selettiva", ma questo è stato rivisto per rendere più semplice il concetto di prebiotico poiché era difficile valutare al meglio la selettività.

Ad oggi abbiamo che tra i prebiotici ci sono soprattutto:

  • Inulina (presente anche nelle radici)
  • Fruttoligosaccaridi (molecole bifidogeniche)
  • Galattoligosaccaridi
  • Xilo-oligosaccaridi
  • Soia-Oligosaccaridi
  • Isomalto-oligosaccaridi
  • Pirodestrine
  • Palatinosio

Nella definizione non si fa riferimento ai soli carboidrati, però ad oggi la maggior parte di quelli considerati prebiotici sono carboidrati; ad oggi ci sono studi sui polifenoli della dieta che possono avere un effetto prebiotico es. ad oggi c'è molto studio per gli antociani che danno un beneficio all'ospite.

modulando anche il microbiota; queste molecole sono spesso legate innatura a degli zuccheri, quindi si parla di molecole glicosilate e un modo per cui essi sono prebiotici è perché portano lo zucchero fino alle parti distali come cieco e colon, dove i batteri che possono rompere il legame lo fanno e "liberano" lo zucchero che può essere usato per il loro nutrimento. Inoltre possono modificare il potenziale redox dell'ambiente, il che modula maggiormente il microbiota. Fase D: Valutazione efficacia probiotico Dopo aver selezionato un batterio che sembra interessante, stabilita anche la sicurezza, devo andare a verificare la sua efficacia e fare quindi studi sull'uomo. Uno studio in doppio cieco viene fatto con comparazione del probiotico con un placebo, randomizzato vuol dire che faccio due gruppi che siano confrontabili tra loro; sono studi di fase 2 perché valuto la potenziale efficacia. Posso comunque usare altri disegni sperimentali purché. come efficaci. Questi studi sull’uomo sono di tipo dietetico/clinico. Quali sono i mi prefiggo di valutare quando faccio questo studio? Abbiamo 3 tipi di.:Il marcatore A può essere “voglio studiare e valutare che L. Reuterisomministrato come probiotico è in grado di produrre la reuterina in un certopunto” e vado a valutare se effettivamente c’è una produzione in questopunto richiesto; posso anche valutare se il microrganismo rimane vivo neltratto intestinale, andando a valutare quanto ne ritrovo nelle feci.I marcatori B vado a vedere se una certa citochina infiammatoria si abbassa(es. IL-6); può essere anche l’aumento dell’espressione della serotonina in uncerto punto dell’intestino.I marcatori C do un probiotico a diverse persone e vedo se c’è minoreincidenza di una patologia, o minori sintomi; in questo caso valutol’incidenza/rischio che ci sia una patologia,

quindi valuto quanto c'è unaprevenzione. Come si fa uno studio di recovery? È uno studio in cui voglio valutare un marcatore di tipo A e il tipo più comune di studio è quello in cui noi vogliamo valutare la resistenza del microrganismo nel tratto intestinale. Questo è molto importante perché il probiotico per definizione nelle linee guida delle sue caratteristiche deve presentare questa caratteristica.

Nel caso studio il prodotto usato è uno dedicato anche molto ai bambini e si Lacticaseibacillustratta di una linea tra le più vendute in Italia e contiene il paracasei DG.

Per fare lo studio devono essere fatte diverse fasi:

Lezione 10

Studi di recovery

Lo studio di recovery viene attualmente molto richiesta da chi possiede dei probiotici. Le fasi sono 4.

Ogni volta che lavoro con microrganismi viventi per fare i trial con animali o persone devono necessariamente passare da un comitato etico in tutti i casi, infatti è molto

Importante anche la gestione dei dati e della privacy, per cui tutte le persone coinvolte devono essere correttamente informate.

Nello studio in questione si è visto se L. Paracasei GG può attraversare il tratto intestinale e rimanere vivo e l'esame è fatto somministrando il microrganismo alle persone e poi deve essere ritrovato vivo all'interno delle feci; questo non è molto semplice perché nel nostro organismo non abbiamo le condizioni più idonee per la loro sopravvivenza.

In questo caso il problema potrebbe essere però di sensibilità perché questo prodotto ha dosaggio basso.

La prima cosa fatta in questo caso è stato andare a fare un'analisi di genomica comparativa per analizzare il genoma di questo batterio; studiando il genoma con la comparative genomics posso vedere le caratteristiche uniche del mio ceppo per poterlo distinguere da tutti gli altri ceppi.

La regione più interessante è quella

EPS-b, infatti questa regione la ha solo il DG; questa regione genica ha una particolare organizzazione, che è propria delle regioni che codificano per esopolisaccaridi. Dalla ricerca in genbank di questa regione è risultato che questa regione che codifica per l'esopolisaccaride ha una parte unici, centrale fatta da 5 geni che sono e sono tutti coinvolti in questa funzione. Questa regione è contenuta tra due geni trasposasi, che sono elementi genetici mobili quindi questi geni potrebbero essere stati acquisiti per trasferimento genico orizzontale. Il batterio può quindi produrre un esopolisaccaride unico (prodotto solo da questo ceppo) era costituito da un monomero fatto da 6 zuccheri che contengono ramnosio, n-agetil-galattosammina, ramnosio e galattosio in sequenza ripetuta; esso è importante perché dà al batterio due caratteristiche uniche:

  • Resiste agli antibiotici, perché ha molto esopolisaccaride e quindi rende più difficile

La penetrazione- In presenza di antibiotici la colonia acquisisce un aspetto particolare 85I valori aggiunti sono molto inferiori al breakpoint, ma questa quantità è sufficiente per far modificare la consistenza completamente alla colonia: con questo terreno di coltura posso ottenere sulle piastre una certa selettività perché mi crescono solo i batteri lattici che sopravvivono a vancomicina e kanamicina e dopo che ho le colonie posso semplicemente usare delle ansee toccare le colonie e possiamo vedere una sorta di "elasticità" nelle colonie di DG.

Le colonie cresciute su piastra vengono raccolte e viene fatta una PCR di colonia: viene tenuta la colonia a temperature molte alte per un po' di tempo, la cellula si rompe, esce DNA e posso fare una PCR amplificando quella regione unica per vedere se realmente si tratti di DG (ma anche su un plasmide con una sequenza unica).

Se sommiamo il fenotipo (sviluppo nel terreno selettivo) al genotipo (con

La PCR) otteniamo una capacità di riconoscimento del batterio molto elevato, quindi nelle feci delle persone posso andare a riconoscere il ceppo in modo molto specifico. Nella seconda fase si preparano degli schemi. In questo caso è stato dato per 7 giorni il probiotico e vengono prelevate periodicamente le feci; a noi interessa soprattutto il wash-out, infatti io voglio vedere il mantenimento del batterio nell'intestino. Inizialmente voglio vedere la resistenza del batterio nel transito gastro-intestinale e poi la persistenza in esso. 86 Questo studio è pilota, in aperto (la persona sapeva che prende il probiotico e senza placebo), con singolo braccio.

Lo studio nel dettaglio è descritto con una e prima di tutto vanno endpoint fissati gli obiettivi che sono gli e ne abbiamo di primari (ipotesi confermata o meno) e secondari (anche detti esplorativi). In questo caso vogliamo vedere prima di tutto che il probiotico resiste nell'intestino, ma come

obiettivo secondario si volevano vedere se c'è una modificazione nelle abitudini fecali, ma anche se il prodotto è sicuro e tollerabile (bisogna registrare se ci sono problemi, come dolori addominali, ecc. ricondotti all'assunzione del probiotico e possiamo fare considerazioni se molte persone hanno lo stesso problema).

Dopo aver fatto la sinossi mando tutti i documenti che ho preparato al comitato etico. La sinossi deve essere fatta in doppia lingua. Il comitato etico fa tutte le valutazioni del caso con l'aiuto di esperti in varie discipline e ti dice se ciò che è stato proposto è utilizzabile o meno. L'autorizzazione viene data solamente quando è tutto in regola e solamente nel momento in cui c'è un consenso unanime.

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Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessia.mazza97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microrganismi probiotici: biotecnologie e applicazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Guglielmetti Simone.
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