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Lezione 02: Costo marginale e prodotto marginale
ΔO/ΔI0: Mp=0
Nel breve periodo l'impresa non riesce a modificare la capacità dei propri impianti.
Il prodotto marginale è il prodotto che ottengo incrementando di una unità l'impiego di un fattore variabile.
01. Se il prodotto marginale di un fattore cresce, il costo marginale diminuisce.
02. Il costo marginale è l'incremento subito dal costo totale per effetto di un aumento di produzione di una unità.
03. La distanza misurata in perpendicolare tra la curva AVC e la curva ATC misura AFC.
04. L'incidenza di un costo che rimane costante diminuisce all'aumentare delle unità prodotte.
05. La curva del costo totale di breve periodo incrementa la sua pendenza all'aumentare dell'output.
06. Il costo medio di produzione è il rapporto tra costo totale e quantità prodotta.
07. ATC= TC/q
ΔTC/Δq
09. MC=
10. AVC inizialmente si riduce, ma poi tende nuovamente a crescere.
11. AVC= TVC/q
12.
AFC= TFC/q15. La MES è tutte false (il livello massimo di produzione per massimizzare i costi medi di lungo periodo, il livello massimo di produzione per minimizzare i sunk costs, il livello massimo di produzione per minimizzare i costi medi di lungo periodo)16. LRTC è minore o uguale a TC sempre perché nel lungo periodo è possibile scegliere le combinazioni più efficienti18. AFC si riduce al crescere della produzione
Lezione 02602. LRATC= LRTC/q03. LRTC<TC sempre04. per tracciare la curva LRATC si uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC dell'impresa06. se un incremento della produzione fa diminuire LRATC si hanno economie di scala07. le economie di scala possono derivare tutte vere (dalla specializzazione, dalla migliore imputabilità dei costi di sviluppo, dal miglior utilizzo delle capacità organizzative)08. le diseconomie di scala derivano dal sovradimensionamento10. LRTC è minore o uguale a TC sempre
TC medio02. il punto di massimo profitto corrisponde al punto di massimo ricavo totale03. il punto di massimo profitto corrisponde al punto di minimo costo medio04. il punto di massimo profitto corrisponde al punto di minimo costo marginaleLezione 03001. il costo marginale è la variazione del costo totale per l'unità prodotta aggiuntiva02. il costo marginale è uguale al costo medio quando il costo medio è minimo03. il costo marginale è uguale al costo medio quando il costo medio è massimo04. il costo marginale è sempre inferiore al costo medioLezione 03101. la funzione di produzione descrive la relazione tra input e output02. la funzione di produzione a rendimenti crescenti indica che l'aumento proporzionale degli input porta ad un aumentoproporzionale dell'output03. la funzione di produzione a rendimenti decrescenti indica che l'aumento proporzionale degli input porta ad unadiminuzione proporzionale dell'output04. la funzione di produzione a rendimenti costanti indica che l'aumento proporzionale degli input porta ad un aumentoproporzionale dell'outputLezione 03201. il prodotto marginale è la variazione dell'output per l'unità di input aggiuntiva02. il prodotto marginale è uguale al prodotto medio quando il prodotto medio è massimo03. il prodotto marginale è uguale al prodotto medio quando il prodotto medio è minimo04. il prodotto marginale è sempre inferiore al prodotto medioTRLezione 03001. quando MR>0 un aumento della produzione fa crescere il ricavo totale02. un incremento della quantità prodotta fa crescere il profitto solo se MR>MCLezione 03102. in generale vale la regola che se TR>TVC si deve continuare l'attività03. in generale vale la regola che se TR<TVC si deve cessare l'attività04. la decisione di lungo periodo di cessare l'attività deve essere assunta trascurando i costi fissi05. nel lungo periodo , se l'impresa realizza un profitto negativo deve uscire dall'industriaLezione 03201. price taker è un soggetto che al prezzo dato può acquistare o vendere qualsiasi quantitàLezione 03301. la domanda di mercato in concorrenza perfetta si presenta come elasticità uguale a infinito02. nel punto di equilibrio di lungo periodo l'impresa in concorrenza perfetta realizza un profitto economico nulloe un profitto contabile che copre i costi impliciti03. nelmercato perfettamente concorrenziale nel punto di incontro tra domanda e offerta si determina il prezzo di equilibrio.
Nel mercato concorrenziale la curva di domanda di mercato è decrescente.
In un mercato di concorrenza perfetta l'impresa può decidere la quantità.
La pendenza della retta TR è uguale al prezzo del prodotto.
La curva di domanda con cui si confronta un'impresa in concorrenza perfetta coincide con la curva di ricavo marginale.
La curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta è perfettamente elastica perché il prodotto offerto è standard.
In un mercato di concorrenza perfetta la curva di domanda dell'impresa si presenta perfettamente elastica rispetto al prezzo di mercato.
L'ingresso di una nuova impresa in concorrenza perfetta porta il prezzo a livello del costo medio minimo nel lungo periodo.
In concorrenza perfetta, solo in equilibrio l'eccesso di domanda è nullo.
domanda dell'impresa è orizzontale17. In concorrenza perfetta, l'impresa massimizza il suo profitto producendo la quantità di output in cui il prezzo è uguale al costo marginale18. In concorrenza perfetta, l'impresa non ha il potere di influenzare il prezzo di mercato19.offerta coincide con MC22. in concorrenza tutte vere (tutte false, l'impresa si posiziona nel punto in cui MR=MC, per ogni p>AVCminl'impresa continua a produrre)25. se l'impresa realizza un profitto normale il profitto economico è uguale a zero26. se l'impresa realizza un profitto normale il ricavo totale copre il costo totale27. PU= P-ATC28. l'impresa realizza un profitto se P>ATC29. l'impresa subisce una perdita se P<ATC30. la curva di offerta dell'impresa che opera in concorrenza perfetta è composta da due parti31. in concorrenza perfetta , se P>AVCmin l'impresa continua a produrre32. in concorrenza perfetta se P<AVCmin l'impresa cessa l'attività
Lezione 035
01. In concorrenza perfetta, nel breve periodo, le imprese possono realizzare tutte vere (una perdita, tutte false, unprofitto)
Lezione 036
01. nel lungo periodo in concorrenza perfetta P=ATCmin
02. il numero di imprese presenti in un mercato
concorrenziale è fisso nel lungo periodo03. nel lungo periodo la prospettiva di realizzare guadagni tutte vere (trasla la curva di offerta del mercato verso destra, stimola l'ingresso di nuove imprese nel mercato, permette di definire una maggiore quantità in corrispondenza di ogni prezzo)04. in un'industria con costi crescenti, se aumenta la domanda di un bene l'ingresso di nuove imprese aumenta l'offerta e riduce il prezzo05. nel lungo periodo la prospettiva di realizzare guadagni fa traslare la curva di offerta del mercato verso destra06. se il prezzo di mercato è maggiore al costo medio totale minimo i profitti attraggono nuove imprese07. se il prezzo è inferiore al costo medio totale minimo le perdite spingono le imprese ad uscire dall'industria08. in caso di profitto economico nullo l'impresa realizza un profitto normale09. in caso di profitto economico nullo, il profitto contabile maggiore di zeroLezione 03701. P=ATC indicatutte false (l'efficienza paretiana, l'efficienza allocativa, l'efficienza produttiva) 02. P=ATCmin indica efficienza produttiva 03. l'efficienza produttiva richiede che i beni si producano nel modo meno costoso 04. in corrispondenza dell'equilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta P=MR=MC=ATCmin 05. secondo Pareto per ottenere un'ottima allocazione delle risorse è necessario tutte vere (output a livello ottimale, allocazione tecnica ottimale, distribuzione ottimale dei beni) 06. in un'industria a costi crescenti, se aumentano i profitti economici tutte vere (entreranno nuove imprese nel mercato, si ridurrà il prezzo, aumenterà l'offerta) 07. nel breve periodo un incremento di domanda, in un'industria a costi crescenti, provoca tutte vere (un profitto economico, un aumento della quantità di mercato, un aumento del prezzo di mercato) 08. nel breve periodo, in un'industria a costi crescenti, un incremento delladomanda provoca un aumento del prezzo di mercato, un aumento della quantità di mercato, un profitto
9. l'uguaglianza P=MC=MR=ATCmin ci dice che in concorrenza perfetta, nel lungo periodo si realizza un profitto economico nullo
10. P=MR indica efficienza allocativa
11. P=MC indica efficienza allocativa
12. il prezzo di un bene rappresenta il beneficio marginale che la società ricava dal bene
13. per realizzare un'allocazione ottima in senso paretiano è necessario produrre un output in quantità ottimale, cioè produrre fino a quando beneficio marginale=costo marginale
15. le imprese in concorrenza perfetta massimizzano il profitto quando producono la quantità in corrispondenza della quale MC=MR
16. l'ottimo paretiano è una condizione in cui è impossibile migliorare la condizione di un soggetto senza peggiorare quella degli altri
17. nel lungo periodo le imprese in concorrenza perfetta praticano un prezzo appena sufficiente a
coprire i costi. Questo è favorevole al consumatore perché implica che le imprese sopravvivano solo se impiegano le migliori tecniche produttive e le migliori risorse disponibili
l'efficienza allocativa si riassume nella formula P=MC
l'efficienza produttiva si riassume nella formula P=ATCmin
si parla di efficienza produttiva quando i beni sono prodotti nel modo meno costoso possibile
l'ingresso di nuove imprese in un mercato concorrenziale fa crescere il costo medio totale di lungo periodo
Lezione 0380
la presenza di un brevetto è un esempio di barriera all'entrata
si ha equilibrio dell'impresa monopolistica quando MR=MC
si ha un'esternalità di rete quando all'aumentare dei fruitori il prodotto aumenta di valore
in monopolio si realizza un profitto solo se P>ATC
quando la curva di domanda di mercato interseca LRATC nel tratto in cui i costi totali sono ancora decrescenti