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L Q
1 0 4 Rendimento Marginale del Lavoro COSTANTE
2 4 4
3 8 4
4 12 4
5 16
Il Prodotto Marginale del Lavoro è la derivata della funzione di produzione rispetto ad L.
2.
MP = ∂Q / ∂L ; MP = k Q
L L Q BP L
Esempio: 2 1/2
Abbiamo la funzione di produzione Q = K L e K è costante ed è pari a 2.
1/2
La funzione di produzione nel Breve Periodo sarà: Q = 4 L
L Q
0 0 4 Rendimenti Marginali del Lavoro DECRESCENTI nell’aumentare di 1 1
4 1.66 lavoratori, aumenta sempre di meno la quantità prodotta.
2 5.66 1.24
3 6.9 1.10
4 8
Q 2 1/2
Prodotto Marginale del Lavoro : Q = K L Q =
-1/2
2L L
Esempio: 2 2
Abbiamo una funzione di produzione Q = K L doveK è fisso ed è pari a 2.
2
La nostra funzione di produzione nel breve periodo sarà: Q = 4 L
BP
Il nostro Prodotto Marginale del Lavoro sarà: MP = 8L, ciò singifica che la nostra funzione di produzione ha
L
Rendimenti Marginali CRESCENTI. Q
L Q
1 4 4
2 16 12
3 36 20 L
CASO GENERALE DELLA FUNZIONE DI PRODUZIONE BP
La funzione di produzione nel Breve Periodo, nel caso generale, sarà una funzione con rendimenti marginali
crescenti e decrescenti, rispettando la Legge dei Rendimenti Marginali decrescenti.
“La Legge dei Rendimenti Marginali Decrescenti afferma che la funzione tipica di produzione nel Breve
Periodo cresce più che in misura proporzionale poi continua a crescere ma in misura minore. Questo perché
mantanendo fisso un fattore produttivo, l’aggiunta di un’unità in più di un fattore variabile, il prodotto cresce
più che proporzionale rispetto Q
all’input, poi a un certo punto, cresce in
maniera meno proprozionale,
tendendno poi a diminuire f
Q = (K;L
)
all’aumentare del fattore variabile.” Rendimenti
Marginali Re
DECRESCENTI
ndimenti Ma
L
rginali CR
ESCENTI L AP
L
MP
L
Q
Da un input variabile possiamo ottenere il prodotto medio, che è dato dal rapporto tra il prodotto totale e la
quantità del fattore del fattore impiegato. Quindi l’equazione sarà:
AP = Q/L
L
Graficamente, il prodotto medio coincide con la pendenza della retta che unisce l’origine degli assi al punto
corrispondente della curva del prodotto totale. Quindi nel grafico della funzione di produzione a breve
periodo l’AP sarà la retta tangente per la curva, ossia la pendenza, dato un valore di L. Mentre nel grafico
L
del Prodotto totale, i punti nel grafico della funzione di produzione dovranno essere risportate nel grafico del
prodotto totale corrispondenti ai punti dove L è un dato numero generico.
Affianco alla funzione di produzione nel breve periodo data dall’equazione Q = f (L;K) dove ci possiamo
ricavare matematicamente il prodotto totale, marginale, e medio e rappresentarli nel grafico, abbiamo anche
la funzione di costo nel breve periodo. Nel breve periodo, possiamo avere 3 tipi di costi:
- Costo Fisso (FC) = “costo che nel breve periodo, non varia al variare dell’output”
FC = r × k
- Costo Variabile (VC) = “costo che nel breve periodo, varia al livello di produzione”
VC = w × l
- Costo Totale (TC) = “somma del costo variabile e costo fisso”
TC = FC + VC = (r × k ) + (w × l )
Esempio 1 2
Abbiamo una funzione di produzione che è data: Q = 4 L .
Sappiamo che K è costante ed è 2, e chè w e r sono uguali tra loro, con valore 1. Ricavati
le funzioni di costi fisso, costo variabile e totale.
FC (costo fisso) = r × k = 1 × 2 = 2 L Q
VC (costo variab.) = w × l 0 0
2 2
Q = 4 L ; L = Q/4 ; L = √Q/2 1 4
VC = w × l ; VC = 1 × (√Q/2) 2
16 TC = FC + VC = 2 + √Q/2 3
36 Q VC, FC,
TC TC
VC
2 FC
L Q
2
Q = 4 L FC = 2; VC = 1 × (√Q/2) ; TC = 2 + √Q/2
In questo esempio abbiamo Rendimenti Marginali Crescenti, poiché all’aumentare di L aumenterà in misura
proporzionale Q, a tasso crescente .
Esempio 2 ½
Abbiamo una funzione di produzione che è data: Q = 4L
Abbiamo K che è costante, ed è pari a 2, mentre w e r sono uguali, pari a 1. Ricavati
la funzione del costo totale, marginale, e variabile.
FC = 2 L Q
VC = w * l 0 0
1/2 1/2 2
Q = 4L ; L = Q/4; L = Q /16 1 4
2
VC = 1 * Q /16 2 5.66
2
TC = 2 + Q /16 3 6.92
Q TC,
TC VC
VC, CF 2 CF
L L
1/2 2 2
Q = 4 L CF=2; VC= 1 * Q /16 ; TC= 2 + Q /16
CASO GENERALE DELLA FUNZIONE DEI COSTI BREVE PERIODO
Q C Costi
Totali Costi
Variabili Costi
Fissi
L L
Funzione di Produzione Funzione ci sto totale, variabile e fisso Q
= f (L;K)
Dalle funzioni di costo nel breve periodo possiamo ricavare altre funzioni di costo nel breve periodo, che
sono:
- Costo Medio Fisso: (AFC) dato dal rapporto tra il costo fisso e la quantità; Costo fisso/Quantità
- Costo Medio Variabile: (AVC) dato dal rapporto tra il costo variabile e la quantità;Costo Variab/Q
- Costo Medio Totale: (ATC) dato dal rapporto tra il costo totale e la quantità; Costo Totale/Q
- Costo Marginale: (MC) data dalla variazione del costo totale che deriva dalla produzione di un unità
addizionale di output. ∆Costo totale/∆Quantità,
C L
C MC
ATC AVC Q AFC
FUNZIONE DI PRODUZIONE DEL LUNGO PERIODO
Nella funzione di produzione lungo periodo, come abbiamo già detto, gli input, K (capitale) e L (lavoro)
sono variabili. Nel caso del breve periodo, nella funzione di produzione per sapere quanto lavoro (L) devo
impiegare, sapendo che il capitale (K) è fisso, per ottenere un certo livello di output. Mentre, adesso,
dobbiamo sapere quanto capitale e lavoro dobbiamo impiegare per ottenere x quantità. Sapendo Q, una
quantità certa, la rappresenteremo con una curva, che prenderà il nome di Isoquanto (tutte le possibili
combinazioni tra capitale e lavoro per ottenre un livello di output). L’insieme di isoquanti firnisce la Mappa
degli isoquanti. Più ci si sposta verso destra, più cresce il livello di soddisfazione. Caso contrario, se ci si
sposta verso l’origine degli assi, la soddisfazione diminuisce.
Dalla definizione di Saggio Marginale di Sostituzione del Consumatore (quanto il consumatore può
sostituire il bene x con il bene y a certi livelli di prezzi) possiamo ricavarci la definizione di Saggio
Marginale di Sostituzione Tecnica (saggio attraverso il quale un fattore produttivo può essere sostituito
con un altro fattore produttivo, non alterando il livello di putput).
MRTS = ∆K/∆L
Non è altro che la derivata della funzione di produzione rispetto ad L. L’MRTS può essere calcolato anche
come rapporto tra MP e MP :
L K
MRTS = MP /MP
L K
Stessa cosa vale per il Vincolo di Bilancio (nelle preferenze del consumatore). Da questo possiamo ricavarci
l’Isocosto (quali sono le combinazioni di L e K, dati i prezzi di w ed r).
Il fattore produttivo L (lavoro) ha un costo, che è w (salario), mentre K (capitale) il suo costo è r (costo del
capitale).
L’Isocosto nella funzione di produzione a lungo periodo sarà:
C = (w*L)+(r*K)
Per calcolare l’inclinazione dell’Isocosto bisogna fare il rapporto di - (w/r). Se w aumenta, allora l’isocosto si
sposta verso l’interno.
Esempio: 1/2
Abbiamo la funzione di produzione lungo periodo Q = 2KL
Ricavati il prodotto marginale del lavoro e il prodotto marginale del capitale, poi l’MRTS, l’isoquanto e
l’isocosto.Infine trovati il punto ottimo.
-1/2 -1/2
MP = ∂Q(L;K)/ ∂L = 2K * ½ L = KL
L 1/2
MP = ∂Q(L;K)/ ∂K = 2L
K K
MRTS = MP /MP = K/2L
L K
RETTA DI ISOCOSTO : w*L + r*K = C; rK=C – w*L;
w*L= C/r – w/r * L 0 L
INCLINAZIONE DELL’ISOCOSTO = - (w/r)
Se aumento tutti i fattori produttivi nella stessa proporzione, che cosa accade alla quantità prodotta?
Avrò i Rendimenti di Scala, che possono essere Costanti, Crescenti e Decrescenti:
1/2 1/2
Abbiamo una funzione di produzione data: Q = L K .
L K Q In questo caso abbiamo i Rendimenti di Scala Costanti dove aumentando tutti i fattori
0 0 0 nella stessa proporzione, la quantità prodotta aumenta in misura proporzionale.
2 2 2
4 4 4 Se α > 0, allora f (α L; α K) = α Q;
1/2 1/2
Q = L K =
1/2 1/2
(α L) (α K) =
1/2 1/2 1/2 1/2
(α) L (α) K
1/2 1/2
(α) L K
Abbiamo una funzione di produzione data: Q = 4LK
L K Q In questo caso abbiamo i Rendimenti di Scala Crescenti dove aumentando tutti i
0 0 0 fattori produttivi nella stessa proporzione, la quantità prodotta aumenta in via più
2 2 16 che proporzionale. Ma non è destinata la produttività a crescere sempre. Ci sarà un
4 4 64 punto dove arriva alla massima capacità per poi decrescere sempre all’aumentare
dei fattori produttivi. Se f (α L; α K) = > α Q
4* (α L) * (α K)
2
(α) * 4 LK
Dal Rendimenti di Scala Crescenti, come abbiamo detto, un impresa non potrà sempre aumentare la sua
produttività aumentando i fattori costantemente. Dai rendimenti di scala crescenti, si avrà poi dei rendimenti
di scala decrescenti.
Nel lungo periodo abbiamo tre funzioni di costo:
- LTC(Q), costo totale: mi indica qual è il costo minimo in funzione della quantità;
- LAC(Q), costo medio, dato dal rapporto tra
LTC(Q)/Q
- LMC, costo marginale, dato dal rappporto
LTC (costo totale)
∂LTC(Q)/∂Q
TC (Costo
tot.) q C 3
LMC
Q
C 2
c 1 c LAC
In una funzione di produzione caratterizzata da rendimenti di scala costanti, e dove i prezzi dei fattori non
variano al variare dell’output, raddoppiare l’output farà che raddoppiare i costi. Quindi nei rendimenti di
scala costanti, i costi totali di lungo periodo sono proporzionali all’output.
LTC
LAC=LMC
Pendenza = LMC =LAC
Nel caso dei Rendimenti di scala crescenti, invece, abbiamo l’output che cresce più che proporzionale
all’aumentare dell’input. Di conseguenza il Costo totale del lungo periodo cresce ma meno che proporzionale
rispetto all’aumento dell’output. (Le imprese di maggiori dimensioni hanno minor costo rispetto alle altre
imprese piccole).
TC C
LTC LAC
LMC
Q Q
Nel caso dei Rendimenti di scala decrescenti un dato incremento dell’output richiede un incremento più
che proporzionale di tutti i fattori e di