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VIRUS DEL MORBILLO E PAROTITE

AUTORE: Elena Papamichail e Maria Kandilaki

TITOLO APPUNTO: VIRUS DEL MORBILLO E PAROTITE

DISCIPLINA: Microbiologia

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2001

UNIVERSITÀ: PERUGIA

SEDE: TERNI

Studentimedicina.it non si assume nessuna responsabilità riguardante la veridicità delle informazioni contenute nell'Appunto. L'Appunto è stato pubblicato con il consenso dell'Autore e come tale è soggetto a Copyright dell'Autore stesso.

VIRUS DEL MORBILLO

L'infezione è uno dei 5 esantemi tipici dell'infanzia, insieme alla rosolia, alla roseola, alla quinta malattia ed alla varicella. Il "rash", la febbre elevata, la tosse, la congiuntivite e la coriza sono i sintomi principali. Nonostante l'esistenza del vaccino, il virus del morbillo rimane una delle principali cause di malattia e morte nel mondo.

PATOGENESI:

Il virus infetta le cellule epiteliali delle vie respiratorie. Si diffonde sistemicamente nei linfociti e mediante viremia. Il virus si replica...

nelle cellule delle congiuntive, delle vie respiratorie, del sistema linfatico, dei vasi sanguigni e del SNC. Il "rash" è dovuto alla risposta delle cellule T alle cellule epiteliali che delimitano i capillari, infettate dal virus. L'immunità cellulo-mediata è fondamentale per il controllo dell'infezione; gli anticorpi non sono sufficienti perché il virus è in grado di diffondere da cellula a cellula. Le conseguenze a livello del SNC possono derivare dall'immunopatogenesi (encefalite post-infettiva da morbillo) o dallo sviluppo di mutanti difettivi (panencefalite subacuta sclerosante). MALATTIA/FATTORI VIRALI: Il virus è caratterizzato da virioni relativamente stabili, di dimensioni notevoli, facilmente inattivabili. Il periodo contagioso precede i sintomi. Lo spettro d'ospite è limitato all'uomo. Esiste un unico sierotipo. L'immunità dura per tutta la vita. TRASMISSIONE: Il virus del morbillo è altamente contagioso e si diffonde da una persona all'altra tramite aerosol. CHI È A RISCHIO?? persone

non vaccinate

  • persone immunocompromesse, che sono soggette a forme più gravi.

SINDROMI CLINICHE

Il morbillo è una malattia febbrile grave. Il periodo di incubazione dura dai 7 ai 13 giorni ed i prodromi iniziano con febbre elevata, tosse, coriza e congiuntivite, oltre a fotofobia. Dopo 2 giorni di malattia compaiono le tipiche lesioni della membrana mucosa, note come macchie di Koplik. Si riscontrano sulla mucosa buccale, attorno ai molari, ma possono comparire anche a livello di altre membrane mucose, compresa la congiuntiva e la vagina. Le lesioni sono in genere piccole, somiglianti a grani di sale circondati da un alone rosso. La loro comparsa nella bocca permette di diagnosticare con certezza il morbillo! Entro 12-24 ore dalla comparsa delle macchie di Koplik l'esantema morbilloso inizia dietro le orecchie e si diffonde a tutto il corpo. Il "rash" è maculopapulare ed in genere molto esteso, e le lesioni spesso diventano confluenti. Il "rash", che impiega 1 o 2 giorni

A ricoprire tutto il corpo, scompare con la stessa sequenza con cui si manifesta. La febbre raggiunge i livelli più elevati il giorno della comparsa del "rash".

Complicazioni del morbillo:

  • a) encefalite
  • b) polmonite
  • c) polmonite a cellule giganti
  • d) panencefalite subacuta sclerosante (SSPE)

Diagnosi di laboratorio:

Le manifestazioni cliniche del morbillo sono in genere così caratteristiche che raramente risultano necessari test di laboratorio per stabilire la diagnosi. I campioni consigliati per l'isolamento sono le secrezioni respiratorie, l'urine, il sangue e il tessuto cerebrale.

Terapia, profilassi e controllo:

Il vaccino a virus vivo attenuato è somministrato a tutti i bambini prima dei 15 mesi di età, in combinazione con i vaccini per la parotite e la rosolia, se l'immunizzazione è efficace nel 95% dei casi (MMR). Anche nella maggior parte degli stati è richiesto un richiamo prima dell'inizio della scuola.

Virus della parotite:

Il virus della parotite causa una parotite acuta.

benigna di origine virale (ingrossamento doloroso delle ghiandole salivari). Si riscontra raramente nei paesi in cui è in uso il vaccino a virus vivo, il quale viene somministrato insieme ai vaccini vivi per il morbillo e per la rosolia.

PATOGENESI E IMMUNITÀ: Il virus della parotite, del quale è noto un unico sierotipo, causa un'infezione litica delle cellule. Il virus infetta inizialmente le cellule epiteliali delle vie respiratorie superiori ed infetta poi la parotide o attraverso il dotto di Stensen o tramite viremia. Il virus diffonde per viremia attraverso l'organismo a testicoli, ovaie, pancreas, tiroide ed altri organi. In circa il 50% dei casi si verifica infezione sintomatica del SNC. I sintomi sono principalmente dovuti alla risposta infiammatoria. L'immunità dura per tutta la vita.

EPIDEMIOLOGIA: La parotite è una malattia molto contagiosa, caratterizzata da un unico sierotipo, ed interessa solo l'uomo. Il virus diffonde per contatto interumano diretto o per aerosol respiratorio. Il virus è

sintomi. Questo significa che una persona può essere contagiosa anche prima di sapere di essere infetta. Pertanto, è fondamentale adottare misure preventive come il distanziamento sociale, l'uso di mascherine e l'igiene delle mani per ridurre la diffusione del virus. Inoltre, è importante sottolineare che il virus può essere trasmesso non solo attraverso le secrezioni respiratorie, ma anche attraverso il contatto diretto con superfici contaminate. Pertanto, è consigliabile pulire regolarmente le superfici e lavare le mani dopo aver toccato oggetti o superfici potenzialmente infette. Ricordiamo che la pandemia da COVID-19 è ancora in corso e che è necessario seguire le linee guida delle autorità sanitarie per proteggere se stessi e gli altri.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Mastroeni Pasquale.