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STAFILOCOCCO AUREUS
➢
Da un punto di vista della classificazione: Aureus è coagulasi positivo, produce tossine, può trovarsi a livello
di narici anteriori e perineo. Ha una capsula e può dare infezioni profonde come ascessi, polmoniti.
Da un punto di vista colturale e biochimico-metabolico si distinguono in base alla colorazione, sulla
produzione della coagulasi e sulla capacità di fermentare il mannitolo infatti viene utilizzato un terreno
ipersalato.
L’infezione da Aureus è endogena ma può essere esogena nel momento in cui un individuo colonizzato dalle
narici con un contatto diritto. Si possono avere sepsi, setticemie, infezione della cute e dei tessuti molli. Ma
può dare malattie attraverso la produzione di tossine che possono dare quadri diversificati: infezioni,
intossicazione in cui la malattia è sostenuta da tossine legata principalmente ad alimenti infettati,
combinazione di infezione e intossicazione. Quindi si possono avere infezioni della cute e dei tessiti molli,
dell’apparato muscoloscheletrico, apparato cardiovascolare e tratto urogenitale.
L’intossicazione alimentare si ha quando il ceppo produce le enterotossine e generalmente ha una diffusione
di tipo epidemico perché colpisce tutti quelli che mangiano il cibo contaminato. S.Aureus contamina il cibo
proveniente dalle cavità nasali o dalla cute o le mucose dell’operatore, questo si replica nel cibo e produce
enterotossine e le tossine essendo termostabili e con un semplici riscaldamento del cibo non vengono
eliminati. Le enterotossine agiscono stimolano il centro del vomito e iniziano le manifestazione cliniche che
nel giro di ½ giorni si risolvono. Per prevenire è importante rispettare le norme igieniche nella preparazione
e conservazione del cibo.
Lo stafilococco aureus è un GRAM + presenta una capsula ma la componente più importante è la proteina A
che lega le immunoglobuline in modo aspecifico bloccando gli anticorpi causando una inibizione delle difese
immunitarie. Abbiamo inoltre anche proteine di adesione e la coagulasi. Questi meccanismi gli permettono
di sopravvivere su cute e mucose deve quindi penetrare nei tessuti e sfuggire alla fagocitosi e quindi presenta
enzimi che gli permettono di diffondere. Gli enzimi che lo aiutano a raggiungere i tessuti più profondi sono:
• Coagulasi
• Catalasi
• Ialuronidasi
• Lipasi
• DNasi
• Beta-lattamasi
• Stafilochinasi
Le tossine che produce sono:
• 4 emolisine alfa, beta, gamma e delta che sono citotossine che non agiscono solo sulle emazie ma
anche a livello di muscolatura vasale liscia, etc;
• Leucocidina una citotossina attiva sui leucociti provocando la loro morte;
• Enterotossine;
• Epidermolisina cioè la tossina che determina la formazione delle bolle;
• Tossina dello shock tossico .
Nella patogenesi abbiamo l’adesione alla fibronectina, il batterio produce la emolisina alfa , le cellule vanno
in contro alla distruzione ma nel momento in cui si attiva la risposta immunitaria il batterio riesce a difendersi
grazie alla catalasi, alla proteina A.
Di enterotossine se ne conoscono 9 varianti antigenica. Una decima variante era considerata una
enterotossina oggi è associata alla sindrome di shock tossico. Quando si ingerisce una enterotossina
determina vomito e diarrea in quanto vomito perché agiscono attraverso il vago nel centro emetico e diarrea
perché si ha un inibizione dell’assorbimento di acqua.
La decima variante è legata ad anche una particolare condizione: la sindrome del shock tossico dovuto alla
tossina del S. Aureus si manifesta nella donna nel periodo mestruale cioè Aures portatore di questa tossina
può colonizzare la donna a livello perineale e il batterio nelle condizioni patologiche più che invadere produce
questa tossina che viene diffusa a livello sistemico quindi la tossina grazie al suo meccanismo di azione porta
alla sindrome dello shock tossico. La sindrome del shock tossico è una reazione lentissima a questa tossina
che colpisce tutto il corpo per cui si hanno una serie di segni e sintomi che testimoniano questo batterio.
Se si ha delle microlesione a livello di mucosa e livello cutaneo l’aureus può dare infezione ed è caratterizzato
da una forte reazione infiammazione. Queste lesioni possono presentarsi a seguito di raffreddore ma sono
caratterizzati dalla formazione di pus ovvero una raccolta circoscritta di fagociti morti, essudato
infiammatorio, dendriti cellulari e diversi batteri morti.
Le infezioni sostenute da S. Aureus sono ad esempio: foruncolo o pustola, formazione di un favo, presenza
di follicolite, sindrome della cute ustionata e impetigine. Abbiamo la sindrome della cute ustionata in cui c’è
uno distacco dei strati cutanei e la zona appare con ustione che si presenta quando produce le tossine
epidermolitiche. Le malattie da aureus sono: infezioni cutanee, polmonite, osteomielite, artrite settica, etc.
Si fa una colorazione GRAM soprattutto negli essudati cutanee, tamponi , sangue , si isola su agar sangue o
agar sale mannite e poi si fa l’identificazione sulla base delle caratteristiche chimico-metabolico come ad
esempio la presenza della coagulasi.
Per la terapia le penicilline e i suoi derivati non sono utilizzabili perché questo batterio produce una
penicillinasi resistente. MRSA si riferisce a metillino resistente. Con l’introduzione della penicillina si è arrivati
ad avere i 100% di resistenti, introducendo la meticillina si ha il 50% delle resistenze.
Nella meticillino resistenza MRSA si ha che il batterio non solo produce un enzima che distrugge la penicillina
ma acquisisce le PBP2a cioè un enzima che fa sì che formano un peptidoglicano che sarà resistente a tutti i
beta-lattamici. Quando acquisisce questo gene il batterio risulta resistente a tutti i beta lattamaci
fortunatamente si hanno a disposizione dei sistemi diagnostici che in un tempo brevissimo dice se quel pz ha
una PBP2a.
Se ho in un reparto dei casi di infezione da MRSA e più pz vanno incontro a infezioni da questo germe la prima
domanda da farsi c’è la diffusione di questo batterio in reparto pertanto oggi si fa la sorveglianza da
colonizzazione da MRSA che si va cercare a livello nasale, cutaneo in modo particolare in modo perineale,
inguinale. I tamponi di sorveglianza verranno seminati in terreni che dicono se c’è o no dei MRSA che nel giro
di una notte si sa se il pz è colonizzato. I metodi molecolare invece mi danno una risposta in 2-3 h ma ha un
costo maggiore quindi sceglierò sulla base della tipologia dei pz la scelta da utilizzare.
MRSA è anche presente nelle comunità e risulta temibile perché produce una tossina che ha come bersaglio
i leucociti generalmente da infezioni cutanee però essendo meticillino resistente può evolvere in maniera
grave : i primi fenomeni di infezioni si ha avuto in una squadra di Rugby.
ENTEROBATTERI
Quali delle seguenti caratteristiche sono imputabili agli enterobatteri?
*Gli enterobatteri sono bacilli GRAM negativi che fermentano il glucosio e pertanto sono ossidasi negativi.
Quella degli enterobatteri è una famiglia molto ampia che rappresenta circa 80% dei batteri GRAM negativi
importanti in batteriologia umana. Sono responsabili del 95% delle infezioni di GRAM - se ne conoscono 130
specie. Gli enterobatteri sono batteri localizzati a livello intestinali sia dell’uomo ma anche di molti animali.
Il più diffuso è E.coli che è sinonimo di contaminazione di acqua e ambienti.
Inoltre gli enterobatteri si suddividono in patogeni opportunisti e patogeni stretti. Gli enterobatteri si
dividono in:
• fermentanti lattosio: E.coli, citrobacter, klebsiella, entrobacter
• non fermentanti lattosio: salmonella, shigella proteus, yersinia
Oggi gli enterobatteri si classificano per genere e specie ma da un punto di vista biochimico e metabolico già
in passato il primo approccio è stato legato alla capacità fermentativa del lattosio perché i patogeni stretti
come salmonella, shigella sono patogeni non fermentanti.
Per gli enterobatteri come terreno di coltura viene utilizzato il terreno di MacConkey agar cioè un terreno
selettivo per gli enterobatteri e differenziale che permette di stabilire se il batterio è lattosio fermentante.
E.coli sul terreno MacConkey cresce con delle colonie colorate in rosa perché ha assunto l’indicatore di ph.
Un altro terreno molto utilizzato è Salmonella Shigella agar (SS) utile per isolare dal materiale fecale in modo
selettivo la salmonella shigella cioè contiene sostanze selettive per cui non crescono gli altri enterobatteri
ma solo salmonella shigella.
Gli enterobatteri sono responsabili di infezioni sia esogene sia endogene. I patogeni opportunistici che fanno
parte della flora microbica normale quando raggiungono altri distretti del corpo sono responsabili di infezioni
endogene. Mentre le infezioni esogene coinvolgono shigella e salmonella. Oggi però questa distinzione è
relativa perché se ho un pz cateterizzato a livello delle vie urinarie con un infezione da E.Coli suo, l’operatore
nel gestire il catetere vado a contaminare il pz del letto accanto diventando infezione esogena.
Posso dare infezioni a carico di qualunque distretti corporei (snc, basse vie respiratorie, sistema circolatorio,
tratto gastroenterico, vie urinarie): infezioni delle alte e basse vie urinarie, meningiti, formazione di ascessi,
gastroenterite legate ad assunzioni di cibi contaminati. Quindi a livello del SNC possiamo trovare E.coli, riesce
a superare la barriera emato-encefalica perché ha una capsula di una certa natura e questo contenuto in
acido sialico non viene conosciuto come estraneo. Le infezioni delle vie urinarie hanno meccanismi di
adesione tali per cui riescono a colonizzare la vescica.
Gli enterobatteri come fattori di patogenicità presentano:
• Capsula
• Pili
• Enterotossine Possono acquisire la capacità di produrre enterotossine che sono responsabili
del quadro clinico
• Endotossine
Inoltre possono avere la capacità di produrre enterotossine ovvero tossine responsabili del quadro clinico.
Antigeni che caratterizzano gli enterobatteri : sempre antigene O, antigene K per la presenza della capsula e
antigene H se è un batterio mobile per la presenza del flagello e la presenza di fimbrie e pili che presente
soprattutto in E.coli.
Se ho una salmonella la identifico a livello di specie ma anche a livello di sierotipo perché se ho una epidemia
devo vedere se tutti i ceppi appartengono allo stesso siero tipo.
E.COLI
➢
E. Coli è un enterobatterio che:
• fermenta il lattosio,
• può essere mobile,
• è capsulato,
• è un patogeno opportunista ma può comportarsi da pa