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DELL'UOMO
Malattie: broncopolmonare, con diffusione ematica alla pelle e al sistema nervoso centrale. La malattia si può verificare in pazienti con malattie polmonari croniche come bronchite, enfisema, asma, bronchiectasie. Lo sviluppo avviene da una iniziale colonizzazione dell'orofaringe.
Malattia con: ascessi, necrosi, fistole.
BRONCOPOLMONARI: con interessamento pleurico.
CUTANEE: infezioni primarie o derivate dalle polmonari.
MICETOMA DA ACTINOMICETI: infezione cronica, indolore, rigonfiamento sottocutaneo, suppurazione, fistole.
INFEZIONE LINFOCUTANEA: ai linfonodi regionali con interessamento dei vasi linfatici sottocutanei.
LESIONI ULCERATIVE CRONICHE, ASCESSI SOTTOCUTANEI, CELLULITE.
INFEZIONI OCULARI: in pazienti immunocompromessi, sono infezioni opportunistiche.
Identificazione: scarsa colorazione con Gram. Crescono in terreni selettivi per i micobatteri. Sono a lenta crescita. Vanno incubati per almeno una settimana. Risultano bacilli acido-resistenti.
NOME: NOCARDIA
Terapia: Sulfamidici
Trobamicina& Amikacina& Beta lattamici più recenti&La terapia va continuata per 6 settimane. 3Nome: NEISSERIA spp. Con GONOCOCCO E MENINGOCOCCONEISSERIANome:Il nome del genere deriva da A.L.S. Neisser che per primo identificò l’agente; eziologico della gonorrea.Solo specie sono patogene per l’uomo N. meningitidis e N. gonorrhoeae.; Altre specie sono normali commensali dell’orofaringe e delle mucose anogenitali.; Cocchi organizzati in coppie; Aerobi; Immobile; Asporigeno; Capsula: presente nei ceppi patogeni; Ossidasi positivi; gen. Catalasi positivi; metabolismo per via ossidativa e NON fermentativa.;NEISSERIA GONORRHOEAE o GONOCOCCOè complesso ed esigente1 sensibile alla disidratazione e alla presenza di acidi grassi.1 Facile da trasmettere1 Parete cellulare tipica e superficie esterna con capsula adesa e ricoperta da1 PILINEla cui espressione è controllata dal complesso genico pil.Le piline:Sono codificate dai geni“pil” Sono in parte responsabili del cambiamento di fase del batterio. Provoca inconsistenza della immunità in caso di reinfezione. Hanno una regione –NH2 terminale conservata e una –COOH variabile.
Nella membrana esterna sono presenti 3 famiglie di proteine:
- A. PROTEINE POR: che sono canali di membrana
- B. PROTEINE POR: mediano il legame con le cellule epiteliali.
- C. PROTEINE MPE
Esistono poi proteine che legano il ferro e ne mediano l’assorbimento:
- Tbp1 Tbp 2 che legano la tranferrina
- Lbp che lega la lattoferrina.
Nome: NEISSERIA spp. Con GONOCOCCO E MENINGOCOCCO
Presente il LOS: antigene cellulare specifico della parete composto da un lipide A, un core simile a quello di LPS. Non possiede la variabilità antigenica degli antigeni ceppo specifici del polisaccaride O.
Presenti:
- proteasi: che scinde le sIgA
- lattamasi: che scindono penicillineβ
PATOGENESI (tab. 28-2): aderiscono alle mucose, vi...
penetrano ( Opa) e vi si moltiplicano1 passano nello spazio epiteliale e iniziano l'infezione.1 Senza pili sono .1 AVIRULENTIPor protegge il batterio fagocitato dalla morte inibendo la1 fusione con il fagolisosoma.Il LOS stimola il rilascio di:1 TNF-α0 Infiammazione e attivazione del0 complemento.
EPIDEMIOLOGIA:Picco di incidenza tra gli adolescenti.1 Trasmissione sessuale.1 Il principale serbatoio sono pazienti portatori asintomatici.1 Infezioni rettali e faringee sono maggiormente asintomatiche1
SINDROMI CLINICHE:Nell'uomo il punto di infezione primaria è l'uretra nella donna è la cervice.1 Negli uomini i sintomi sono secrezione purulenta e disuria, nella donna ho molto1 spesso infezioni asintomatiche con perdite vaginali disuria e dolore addominaleLa malattia disseminata comprende manifestazioni cliniche quali febbre artralgie1 migranti, artrite purulenta del polso, delle ginocchia e delle caviglie, pustole sufondo eritematoso limitate alle
estremità e non al tronco.’1 PRINCIPALE CAUSA DI ARTRITE PURULENTA NELL ADULTODIAGNOSI DI LABORATORIO:molto buono il metodo di Gram.& Rapidamente isolata in coltura.& Identificazione definitiva con test per il metabolismo degli zuccheri.& Utilizzo di sonde genetiche.& 2Nome: NEISSERIA spp. Con GONOCOCCO E MENINGOCOCCOI test sierologici sono poco sensibili e aspecifici.&TERAPIALa penicillina non si usa più per 3 motivi:& 1. Presenti ceppi che producono lattamasiβ2. Resistenza diffusa in tutto il mondo3. Alcuni ceppi non hanno lattamasi ma sono loβstesso resistenti.NEISSERIA MENINGITIDIS o MENINGOCOCCOdiplococco0 asporigeno0 immobile0FISIOLOGIA E STRUTTURAOssidasi positivi; Sono capsulati; Colonie mucoidi; Sono divisi in 13 sierotipi con diverso antigene capsulare.;PATOGENESIL’esito dell’esposizione ai meningococchi dipende da 4 condizioni:1 1. Capacità di colonizzare l’orofaringe mediatada pili.2. Presenza
di anticorpi specifici
Diffusione sistemica senza interferenza difagocitosi mediata da anticorpi.
Manifestazione di effetti tossici (LOS)aderiscono a dei recettori specifici per i pili presenti sugli epiteli
Meccanismo:
1 colonnari delle cellule non cigliate del nasofaringe.
Difese: i fagociti sono ostacolati dalla capsula di polisaccaridi. I linfociti hanno
bassa reattività in pazienti con malattia acuta. Il meningococco colonizza
facilmente i bambini molto piccoli con difese non ancora formate. Una infezione
primaria provoca immunità. È richiesta l'azione del complemento per una corretta
risposta.
Nome: NEISSERIA spp. Con GONOCOCCO E MENINGOCOCCO
risposta immunitaria, mentre deficit di quest'ultimo abbassano l'efficienza dellarisposta.
TERAPIA:
Resistono ai sulfamidici
Penicillina (inefficace per eliminare lo stato di portatore)
Cloramfenicolo e cefalosporine in alternativa alla penicillina
Rifampicina e Minociclina per la profilassi.
Minociclina usata
per i rifampicina resistenti.Esiste un vaccino che però non risulta utilizzabile al di sotto dei due anni.
Utilizzati sieri immuni contro polisaccaridi capsulari.
Nome: Mycobacterium spp.
Nome: MYCOBACTERIUM
Generalità:
Bacilli
Aerobi
Asporigeni
Immobili
0,2-0,3 x 1-10 µm
sono del tipo acido resistenti
tempo di duplicazione lungo ordine 12-24 ore
M. leprae non si coltiva in vitro
95%+ delle infezioni nell'uomo sono dovute a 7 delle 74 specie di M.
FISIOLOGIA E STRUTTURA proprietà
La parete è tipica di questa specie ed è responsabile di molte:
acido resistenza
lenta crescita
resistenza a più antibiotici
resistenza ai detergenti
antigenicità
struttura
La della parete è simile ai gram positivi:
membrana interna
parete di peptidoglicano
Non ha membrana esterna
MA…
Lo scheletro di peptidoglicano è legato ad acido micolico e
arabinogalattani8 è ricoperto da lipidi liberi e polipeptidi.8I lipidi comprendono micosidi specie – specifici (peptidoglicolipidi e8 oligopolisaccaridi)fosfoglicolipidi che sono fortemente antigenici.8 Sono il 25% del peso secco8Contribuiscono Alle proprietà idrofobiche dei micobatteri.8Presente un fattore di parete:Detto fattore cordale (dimicoil trealosio)8 È responsabile della disposizione a file parallele di8 micobatteri 1Nome: Mycobacterium spp.Le catene peptidiche: Costituiscono il 15% del peso della parete cellulare8 Sono antigeni biologici8 Stimolano la risposta immunitaria cellulo – mediata8I derivati proteici della parete estratti e purificatiSono utilizzati come test per valutare l’esposizione a8 Mycobacterium tubercolosis.
***queste sono caratteristiche generali per tutti i micobatteri valide salvo le eccezioni riportate
MYCOBACTERIUM TUBERCOLOSISPATOGENESI:Si contrae per inalazione di aerosol& L’infezione*** è formata
da fasi in ciclo:- Penetrazione in macrofagi alveolari non attivati dopo aerosol
- Moltiplicazione intracellulare
- Lisi del fagocita e inizio della fagocitosi da parte di altri macrofagi anche non alveolari
- Formazione di un focolaio infettivo con produzione ampia di citochine (tra cui interferone da parte di linfociti Thγ)
- Produzione di anticorpi inefficaci da parte di LB
- Migrazione dei macrofagi coinvolti nell'infezione verso linfonodi periferici con espansione dell'infezione
- Con lisi da parte dei Tc dei fagociti contenenti i bacilli in replicazione
- Con la fagocitosi dei bacilli che non hanno completato la replicazione
- Dimensioni del focolaio infettivo
- Presenza di macrofagi attivati in sede locale che possono limitare la