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Estratto del documento

Classi di RNA e DNA

SSCLASSE III: RNA..................................................................................................................................................................... 45

DSCLASSE IV: RNA + .................................................................................................................................................................. 45

SSCLASSE V: RNA - .................................................................................................................................................................... 46

SSCLASSE VI: RNA/DNA RT .......................................................................................................................................................... 46

CLASSE VII: DNA/RNA RT ......................................................................................................................................................... 46

BATTERIOFAGI E AGENTI INFETTIVI NON CONVENZIONALI ................................................................................................

47A ..........................................................................................................................................................................

47DSORBIMENTOR , .........................................................................................................................................

47EPLICAZIONE MATURAZIONE E RILASCIOC .............................................................................................................................................

47ICLO REPLICATIVO LITICO E LISOGENOE ........................................................................................................................................................................

47NTITÀ SUBVIRALIViroidi ................................................................................................................................................................................

48Virus satelliti e acidi nucleici satelliti ................................................................................................................................

  1. Prioni: agenti infettivi
  2. GENETICA ED EVOLUZIONE DEI VIRUS
  3. M
  4. MUTAZIONI PUNTIFORMI
  5. COMBINAZIONI E RIASSORTIMENTO
  6. VIRUS E CANCRO
  7. DIAGNOSTICA VIROLOGICA

50I .....................................................................................................................................................................

50SOLAMENTO VIRALEColture cellulari .................................................................................................................................................................

50Uova embrionate di pollo..................................................................................................................................................

51Effetti citopatici .................................................................................................................................................................

I .............................................................................................................................................

51SOLAMENTO DI VIRUS NON MANIFESTITecnica ELISA .....................................................................................................................................................................

  • Immunocromatografia - 52
  • Immunofluorescenza - 52
  • Immunoistochimica - 52
  • Western blot - 53
  • T - 53
  • ITOLAZIONE DEI VIRUS ISOLATII - 53

53DENTIFICAZIONE VIRALECONTROLLO DEI MICRORGANISMI

54C

56HEMIOTERAPIA 4Batteriologia5Aspetti generali della microbiologiaLa microbiologia è la scienza che studia i microrganismi, gli organismi cioè che non sono visibili ad occhio nudo (dimensione <1 mm). È sempre stato presente il sospetto che esistessero degli organismi non visibili direttamente dall'occhio umano ma che non sono mai stati riconosciuti e caratterizzati, per via dellamancanza delle tecnologie. Questo è stato reso possibile quando nel XVII secolo è stato inventato il primo microscopio, ad opera di Anton van Leeuwenhoeck, un microscopio rudimentale formato da una sola lente.

Scoperta dell'esistenza dei microrganismi, si iniziò a pensare quale fosse la loro origine e si iniziarono a formulare delle teorie sulla loro genesi. Il quesito era il seguente: "I MICRORGANISMI SI FORMANO DAL NULLA O ORIGINANO DA SEMI O GERMI DA LORO STESSI GENERATI?" In risposta a tale interrogativo, si andarono formando due scuole di pensiero differenti, che sostenevano:

  1. Abiogenesi (secondo cui si formerebbero dal nulla)
  2. Si formano da altri microrganismi già presenti nell'ambiente

I primi esperimenti, che confermavano la seconda teoria, furono quelli di Redi sulle larve di mosca, che dimostrò che mantenendo un pezzo di carne sigillato in un contenitore non a contatto con l'aria le mosche non potevano depositare le uova sopra la carne stessa, ma ne erano solo attratte. Dimostrò quindi che il fenomeno di generazione di larve sul pezzo di carne era dovuto al deposito di larve sulla superficie della carne e non ad un fenomeno di abiogenesi.

Gli esperimenti di Spallanzani dimostrarono che i microrganismi non si formano dal nulla ma da altri microrganismi che contaminano un alimento: il brodo di carne non chiuso ermeticamente è contaminato dai microrganismi diventando torbido, poi scaldandolo torna trasparente, ma lasciandolo aperto ulteriormente si intorpidisce di nuovo e i microrganismi tornano a popolarlo. Sigillando invece il brodo di carne questo rimane trasparente per moltissimo tempo. La conclusione fu quella secondo cui l'aria veicola i microrganismi, che non si formano dal nulla.

Un altro ricercatore, Pasteur, studiò gli effetti dei microrganismi sugli alimenti (vino e birra distillati): osservò che quelli che colonizzavano la materia organica la modificavano, degradandola. Osservò che i distillati perdevano le proprie qualità organolettiche e che, al loro interno, erano contenuti microrganismi. Definì quindi che alcuni microrganismi sono in grado di causare la fermentazione.

degli alimenti, altri la degradazione degli stessi. Pasteur, oltre ad identificare i diversi tipi di fermentazione svolti da microrganismi differenti (un microrganismo per ogni tipo di fermentazione), scoprì che alcuni microrganismi potevano crescere anche in assenza di ossigeno e che per alcuni di questi l'ossigeno è addirittura tossico. Tale scoperta rivoluzionò totalmente le conoscenze sulla vita degli organismi al tempo, in cui si pensava che l'ossigeno fosse la base di qualsiasi essere vivente. Successivamente si iniziarono ad abbinare studi sui microrganismi e l'insorgenza delle patologie. Nel 1800 Semmelweiss notò che molte delle infezioni che si diffondevano negli ospedali erano dovute al fatto che molti medici eseguivano delle autopsie di soggetti affetti da patologie infettive e dopo curavano i pazienti, provocando anche in questi la malattia; impose quindi una severa igiene personale ai medici e osservò un calo drammatico dei.

Casi di infezione nelle donne ricoverate. Osservazioni simili furono condotte da Lister, un medico che si accorse che durante la chirurgia si sviluppavano delle infezioni durante le operazioni più lunghe. Iniziò quindi a praticare la sterilizzazione dei ferri chirurgici e delle sale operatorie (nascondo quindi le prime pratiche di asepsi).

La conferma che i microrganismi possono essere causa di patologie arrivò in seguito agli studi di Koch, che condusse degli esperimenti sul carbonchio ematico, una malattia tipica del bovino. Scoprì che il materiale infetto dal bovino era in grado di trasferire la malattia nel topo. Riuscì ad isolare il batterio e a coltivarlo in vitro e ad osservare che questo produceva spore. Il batterio coltivato in vitro poteva trasmettere la malattia a un animale sano, dal quale si poteva nuovamente isolare il microrganismo.

In seguito, vennero formulati i postulati di Koch sulla base di queste osservazioni:

  1. Il microrganismo

responsabile deve essere presente in tutti i soggetti malati

Il microrganismo responsabile deve poter essere isolato e cresciuto in vitro

Il microrganismo isolato in vitro deve essere in grado di causare malattia in un soggetto sano

Il microrganismo responsabile deve poter essere nuovamente isolato dal soggetto infettato sperimentalmente

Con le scoperte della microbiologia vennero messi a punto dei filtri che consentivano di trattenere i batteri da una determinata soluzione (per isolarli e/o perripulire una soluzione da quel patogeno).

Iwanowsky studiò il "mosaico del tabacco". Dimostrò la presenza di agenti patogeni delle piante più piccoli dei batteri ("virus del mosaico del tabacco") che non potevano essere eliminati con i filtri da batteriologia (definiti "contagium vivum fluidum"). Ipotizzò quindi la presenza di ulteriori microrganismi

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Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simone712 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Riva Federica.