Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SPORULAZIONE
In condizioni di laboratorio il processo di sporulazione
impiega 8/10h per avvenire, mentre il processo di
germinazione è molto più rapido. Nel giro di 10/15 minuti
la spora perde gran parte delle sue caratteristiche
morfologiche e dopo circa un’ora diventa una vera a
propria cellula vegetativa, che da origine a due cellule di
dimensioni diverse: la cellula madre di dimensioni
maggiori e la prespora di dimensioni minori.
La cellula madre è una cellula terminale che alla fine del
processo si liserà consentendo il rilascio nell’ambiente
esterno della spora matura e, attraverso la germinazione,
ad una serie di cellule vegetative
Il cromosoma presente nella cellula madre e nella
prespora deriva da un ciclo di replicazione del DNA che
avviene nella cellula vegetativa prima della divisione
asimmetrica ed è uguale nelle due cellule.
Induzione alla sporulazione
In condizioni di laboratorio il processo di formulazione della spora inizia alla fine della fase esponenziale di crescita
(carenza di nutrienti e accumulo di tossine). Tali condizioni, insieme al blocco della replicazione del DNA, sono percepiti
dalla cellula in maniera coordinata e mediante un sistema a più componenti, si ha l’attivazione di un regolatore
trascrizionale (Spo0A) e induce l’intero processo di sporulazione.
Formazione del detto di divisione asimmetrica
Dopo l’induzione alla sporulazione si osserva la comparsa di un setto di divisione cellulare situato in posizione
asimmetrica che divide la cellula in due compartimenti disuguali: la cellula madre e la prespora.
Con l’inizio della sporulazione si ha la separazione solo dopo la formazione del setto asimmetrico, con il trasferimento di
uno dei due cromosomi attraverso il setto.
Inglobamento della prespora
Si ha l’inglobamento della prespora nella cellula madre. Viene degradato il peptidoglicano nella parte centrale del setto
asimmetrico. Il compartimento della prespora si rigonfia all’interno della cellula madre. Infine la membrana plasmatica
12
della cellula, in corrispondenza del setto, comincia a muoversi migrando attorno alla prespora fino ad inglobarla
interamente.
Formazione della corteccia
Viene sintetizzato un involucro di corteccia nella cellula madre tra le due membrane che avvolgono la prespora. Tale
forma di peptidoglicano è presente solo nelle spore batteriche e si differenziano da quello presente nella parete della
cellula batterica a livello del residuo N-acetil-muramico, infatti è privo della parete peptidica e presenta una ciclizzazione
intramolecolare.
In questa fase viene anche sintetizzato l’acido dipicolinico (DPA) che durante le successive fasi del processo verra
trasportato nella prespora, dove si accumulerà come sali di calcio, il dipicolinato di calcio che stabilizza gli acidi nucleici e
conferisce termoresistenza.
Vengono prodotte anche proteine acide che interagiscono con il cromosoma e lo proteggono dalle radiazioni UV.
Formazione del rivestimento interno
Contemporaneamente alla sintesi della corteccia, si va a depositare sulla superficie esterna della spora, uno strato
proteico detto tunica sporale. È responsabile delle caratteristiche di resistenza a enzimi litici e a molto agenti chimici
tossici, quali etanolo e cloroformio. È formata da proteine
Maturazione e rilascio della spora
Le fasi finali sono caratterizzate da piccoli cambiamenti morfologici che culminano con la lisi della cellula madre e il
conseguente rilascio della spora matura nell’ambiente esterno. La spora matura è metabolicamente morta in quanto il
suo citoplasma è disidratato e il suo cromosoma rivestito da proteine SASP.
Germinazione
Le endospore mature mantengono attivi uno o più meccanismi di ricezione dei segnali esterni che consentono loro di
rispondere rapidamente al ripristinarsi delle condizioni ambientali favorevoli, in particolare in presenza di acqua e
nutrienti. A queste condizioni, la spora germina dando origine a una cellula vegetativa, metabolicamente attiva.
Il processo è causato da una serie di cambiamenti morfologici e biochimici che consistono nella riidratazione della spora,
nella degradazione della corteccia, delle proteine SASP e della tunica sporale, nella scomparsa alla resistenza al calore
e agli altri effetti dannosi. 13
NUTRIZIONE E CRESCITA MICROBICA
In presenza di acqua, nutrienti e condizioni ambientali favorevoli, la
maggior parte delle cellule procariote aumenta la sua massa e si divide
per formare due cellule figlie tramite un processo chiamato scissione
binaria. Per formare due cellule figlie a partire da una cellula singola è
necessario duplicare tutte le varie molecole che compongono le
strutture nucleari.
I batteri possono essere divisi in:
• Autotrofi: utilizzano carbonio inorganico come principale fonte di
carbonio. Affinché il carbonio contenuto nella CO possa essere
2
utilizzato per la sintesi di molecole organiche è necessario che
venga ridotto a livelli di ossidazione del carbonio organico. Tale
processo è definito come organicazione del carbonio.
• Eterotrofi: utilizzano come fonte di carbonio compisti organici.
Alcune specie sono in grado di utilizzare diversi substrati organici,
altre sono specializzate nell’utilizzo di poche molecole specifiche.
MACRONUTRIENTI
Ossigeno e idrogeno
Sono molto abbondanti nella cellula, in quanto costituiscono H O e dei composti chimici sia organici che inorganici,
2
mentre l’ossigeno molecolare viene anche utilizzato come acettore finale di elettroni durante durante la replicazione.
Azoto
Presente in proteine, acidi nucleici, fosfolipidi e polisaccaridi complessi (mureina). Il composto che viene acquisito
direttamente e incorporato dagli aminoacidi è l’NH . I microrganismi che usano altre fonti di N devono preventivamente
3
effettuare una riduzione di ammonio (riduzione assimilativa) per poterlo incorporale in molecole organiche.
Fosforo
Si trova in nucleotidi, acidi nucleici, e fosfolipidi. In natura è sottoforma di fosfato che può essere direttamente assimilato.
Zolfo
Forma gruppi sulfidrici SH- in cisteina e metionina. In natura è sottoforma di solfuro direttamente incorporato in molecole
organiche come solfato che deve subire una riduzione a solfuro per essere assimilato.
Altri elementi
Alcuni elementi sono necessari alla cellula anche se non sono parte costituente di molecole organiche, ne sono un
esempio Na, K, Ca, Mg e Fe, il cui ruolo è quello di conferire stabilità a diverse strutture ed enzimi.
CATEGORIE NUTRIZIONALI
Gli organismi viventi riescono ad utilizzare solo due fonti di energia presenti nell’ambiente e a trasformarle in energia
utile al funzionamento delle reazioni cellulari, l’energia luminosa e l’energia derivante dall’ossidazione di compisti chimici
organici e inorganici.
In base alla fonte di energia in grado di utilizzare si dividono in:
• Fototrofi: se utilizzano energia luminosa.
• Chemiotrofi: utilizzano l’energia rilasciata da
reazioni chimiche di ossidoriduzioni.
Dividendo gli organismi per la fonte di energia e
per il tipo di carbonio utilizzato si dividono in:
• Fotoautotrofi: ricevono energia dalla luce
rilevata mediante la fotosintesi e usano come
fonte di carbonio la CO mediante il ciclo di
2
calvin-benson.
• Fotoeterotrofi: ricavano la luce mediante la
fotosintesi e ricavano il carbonio da composti
organici.
• Chemioautotrofi o chemiolitrotofi: ricavano
energia tramite l’ossidazione di molecole
chimiche inorganiche. 14
• Chemioeterotrofi: utilizzano molecole chimiche organiche come fonte sia di C che di energia. Spesso la stessa
molecola organica subisce entrambe le esigenze.
• Mixotrofi: organismi che contengono processi metabolici di due classi nutrizionali diverse.
Per quanto riguarda le modalità di assunzione dell’azoto, gli organismi possono essere divisi in:
• Azoto fissatori: in grado di ridurre l’azoto molecolare N ad ammonio.
2
• Non azoto fissatori: necessitano di fonti di azoto combinato come nitrato, ammonio o azoto organico.
Protrotofi
Sono capaci di sintetizzare tutte le molecole organiche di cui hanno bisogno a partire da un’unica fonte di C e da soli
minerali, pertanto non necessitano di fattori di crescita.
Auxotrofi
Sono incapaci di sintetizzare alcune molecole organiche essenziali e richiedono una o più di queste sostanze come
fattori di crescita
ASSIMILAZIONE DEI NUTRIENTI
I nutrienti esterni alla cellula, per poter essere utilizzati nel citoplasma, devono superare le varie strutture che presentano
i batteri. Il peptidoglicano non rappresenta un grande ostacolo grazie alla sua struttura reticolare idrofila e con maglie
piuttosto larghe. Il passaggio è limitato dal doppio strato lipidico che rappresenta un barriera selettivamente permeabile
in modo da consentire il passaggio di specifiche molecole.
Due sono gli aspetti da considerare per il trasporto di molecole attraverso una membrana biologica:
• Velocità di diffusione della molecola attraverso il foglietto lipidico, la bassa o nulla permeabilità di molecole polari o
cariche non sarebbe sufficiente a consentire un flusso di sostanze sufficientemente elevato per consentire i repidi
processi metabolici di una cellula.
• Direzione del trasporto, si parla di trasporto attivo o diffusione quando il passaggio attraverso la membrana avviene
secondo un gradiente di concentrazione e quindi senza l’impiego di energia. Poche molecole piccole e apolari come
l’H O e alcuni gas riescono a diffondere liberamente attraverso il doppio strato lipidico e si parla di diffusione
2
semplice. Alcuni soluti invece, per attraversare il foglietto, richiedono l’intervento di particolari proteine definite
proteine integrali e si parla quindi di diffusione facilitata. Tali proteine a volte formano un canale idrofilico che facilita
il passaggio di ioni o piccole molecole. La diffusione facilitata
può avvenire anche per mezzo di proteine dette permeasi che
legano la molecola da trasportare, trasportandola dall’altro lato
della membrana. È un tipo di trasporto che può essere
classificato come uniporto, perchè determina l’ingresso del solo
substrato senza il contemporaneo passaggio di altre molecole.
Trasporto attivo
Permette l’accumulo di nutrienti nel citoplasma e viene sfruttata
l’energia metabolica, consentendo il trasporto di molecole contro il
gradiente di concentrazione. Tra i sistemi di trasporto attivo
troviamo:
• Trasporto primario: il passaggio del soluto è direttamente
accoppiato al consumo di energia metabolica primaria, come
idrolisi ATP.
• Trasporto secondario: la cellula utilizza l’energia potenziale di
un gradiente elettrochimico, agevolato dai sistemi di trasporto