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IL CICLO RIPTODUTTIVO DEI BASILIOMYCETI
La spora può essere considerata come il punto di partenza
del ciclo.
Le spore dei Basidiomyceti e in particolare il loro nucleo è
aploide ( cioè contiene un solo corredo genetico) si
sviluppa e produce un tubo germinativo. Attraverso la
mitosi viene prodotto il citoplasma, il nucleo raddoppia e
l’ifa si allunga e si forma la cosiddetta ifa monocariotica o
aploide. (in ogni compartimento ifale è presente un solo
nucleo aploide in questa fase).
La riproduzione avviene solo se due spore con
caratteristiche compatibili si incontrano e a questo punto le
ife si avvicinano, fondono le loro pareti e il loro citoplasma,
questa fusione tra le due ife è detta plasmogamia ifale o
somatica. Attraverso questo processo di plasmogamia l’ifa
prodotta in ogni compartimento ifale conterrà due nuclei
aploidi appaiati (situazione tipica di questo phylum) e
questa struttura prende il nome di ifa dicariotica. I due
nuclei appaiati formano una struttura detta dicarion
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presente in ogni compartimento ifale e questa si riproduce
per mitosi quando l’fa si sta allungando.
La plasmogamia può essere o somatica , quando si
incontrano due ife compatibili oppure può avvenire tra
un’ifa e una spora.
L’fa dicariotica si diffonde nel suolo anche per km e forma
una rete di filamenti nel bosco. Queste ife ad un certo
punto si ramificano a formano nel bosco dei cordoni i quali
formano sulla superficie del bosco una struttura ben
organizzata che mano a mano che le condizioni di
temperatura ed umidità migliorano si ingrandisce e produce
il fungo. Una sezione sottile del gambo fa vedere le ife
dicariali che vanno poi a costituire il cappello se il fungo lo
presenta. La formazione di ife dicariotiche si avvicina alla
condizione diploide perché all’interno di uno stesso
compartimento ifale sono presenti due nuclei diversi e
questo permette di avere un aumento della variabilità
genetica che porta ad un aumento delle chance riproduttiva,
questa caratteristica permette a questo gruppo di essere il
più evoluto.
Successivamente, si ha la fusione dei due nuclei in un
processo detto cariogamia che porta alla formazione di un
nucleo diploide (2n) o zigote. L’fa dicariotica nel cappello
da origine ad una struttura in cui avviene la cariogamia
detta basidio. I Basidiomyceti hanno il basidio. La fase
diploide è molto breve perché quando si forma lo zigote,
quasi immediatamente si ha la meiosi cioè riproduzione
sessuale che porta all’aploidizzazione con 4 meiospore che
vengono poi portate all’esterno del basiodio. Si hanno
infatti delle estroflessioni della parte del basiodio dette
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sterigmi, attraverso le quali le basidiospore escono. Le
basidiospore sono aploidi e sono genotipicamente diverse
da quello originali perché è avvenuto il crossing aver che ha
portato ad un rimescolamento genetico. Queste una volta
uscite dal basidio possono cadere nel terreno e portare ad
un nuovo ciclo riproduttivo.
Inoltre, l’accoppiamento di nuclei diversi dal punto di vista
genetico porta ad un amento delle capacità di adattamento e
anche per questo motivo sono uno dei gruppi più evoluti.
Differenza tra plasmogamia ed anastomosi: in entrambi i
casi due organismi si uniscono. Ma, nella plasmogmia si
uniscono per riprodursi mentre, nella anastomosi i due
nuclei eterocariotici si uniscono attraverso una riproduzione
parassessuale, in cui per mitosi si ha lo scambio di
materiale genetico e può avvenire sa tra individui della
stessa specie sia all’interno di uno stesso individuo. I due
nuclei che si uniscono formano un eterocarion ( che è come
il dicarion che si forma con la plasmogamia) solo che
questa fusione avviene solo in condizioni estreme come ad
esempio scarsità d’acqua e all’interno di un compartimento
ifale si possono avere più di due nuclei diversi e questo
processo non è accompagnato da meiosi, come invece
avviene nella plasmogamia.
Ciclo vitale di un saprotofo: non intraprenderà mai un
- ciclo in simbiosi.
Ciclo vitale di un simbionte: produrrà le sue strutture
- riproduttive solo in simbiosi con altre piante; il micelio
11 dovrà essere in simbiosi altrimenti non produrrà le
spore.
I funghi possono riprodursi in modo sessuale oppure in
modo asessuale in cui le spore vengono prodotte per
diffondere la specie. Per diffondere la specie si usano
delle ife monocariotiche.
in condizioni ambientali ottimali i funghi si
- riproducono in modo asessuale perché la riproduzione
sessuale richiede un altro individuo compatibile e
questo porta ad un dispendio di energia maggiore. Il
micelio monocariotico produce un elevato numero di
spore che colonizzano un nuovo ambiente, ma se le
condizioni ambientali cambiano, non avendo variabilità
genetica perché non avviene il crossing over, non
riescono a sopravvivere. Le spore asessuali hanno una
parete molto spessa, formata da melanina che svolge
una funzione protettiva, ad esempio protegge
dall’essicamento e nelle spore aerobiche protegge dagli
uv.
In condizioni ambientali sfavorevoli avviene la
- riproduzione sessuale. Ad esempio nelle nostre
latitudini avviene prima della stagione fredda.
La riproduzione sessuale avviene attraverso la
produzione di basidiospore e questo tipo di riproduzione
rappresenta nel ciclo dei funghi la fase perfetta o
telomorfa.
Mentre, la riproduzione asessuale rappresenta la fase
imperfetta o anamorfa.
12 Differenza tra strutture riproduttive di una pianta e di un
fungo: in alcuni libri il gambo viene anche chiamato
corpo fruttifero o carpoforo.
Il ciclo riproduttivo che porta alla formazione di frutti è
completamente diverso da quello dei funghi (il fungo non
è un frutto) perché le spore nel terreno non producono da
sole un nuovo fungo, come avviene invece nelle piante e
per questo motivo la struttura riproduttiva dei
Basudiomyceti e detta sporoforo o basidioma.
Differenze morfologiche dei basidiomyceti.
SPORE
Forma: sferica, ellittica, qualche volta presentano delle
- ornamentazioni sulle pareti tipo spinule o
granulazioni o striature tutte caratteristiche utili per
l’identificazione.
Talvolta le pareti hanno melanina e delle colorazioni
- bruno, bruno-scuro o ruggine.
Per studiare i basidiomyceti si usano delle chiavi
analitiche, domande in cui bisogna scegliere delle
alternative che permettono l’identificazione del genere.
Esistono anche chiavi analitiche che si basano sul colore
delle spore. Qualche volta il colore è visibile altre volte
richiede un’osservazione al microscopio. Siccome le
spore sono o chiare o scure prendendo il cappello del
13 fungo è appoggiando il fungo su un foglio metà chiaro e
metà scuro dopo un po’ di ore dai basidi si staccano
basidiospore che si appoggiano sul foglio e hanno
dimensioni non visibili a occhio nudo.
Ci sono anche tavole pittoriche che descrivono i diversi
colori delle strutture morfologiche del fungo.
Dal punto di vista microscopico occorre osservare il
BASIDIO
Formato da una parte allargata che presenta nella parte
superiore gli sterigmi. La forma dei basidi e degli
sterigmi aiutano nell’identificazione dei Basidiomyceti.
I basidi si dividono in:
interi, non presentano settazioni
- settati, presentano settazioni che possono essere:
- - verticali o longitudinali.
- trasversali o orizzontali
- a forma di “forchetta”
Gli sterigmi possono essere:
- brevi
- estremamente allungati
IMENIO
La parte dove si sviluppano i basidi è detta imenio e a
seconda del tipo di basidioma può essere diverso. Nei
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funghi formati da gambo e cappello si trova sotto il
cappello. Ad esempio l’imenio del porcino è costituito da
tubuli e quello del prataiolo è lamellare. Infatti può essere:
tubulare: sulla superficie del tubino, le ife all’interno
- producono i basidi con sterigmi e le basidiospore sono
a diretto contatto con l’ambiente esterno. I tubini sono
perpendicolari al terreno e per gravità le basidiospore
escono e vanno nel terreno.
Lamellare: i basidi sono posti su tutta la superficie
- della lamella. L’imenio riveste le lamelle e le spore
possono cadere all’esterno.
L’imenio forma delle plicature: foderano con
- l’imenio che è continuo e si trovano sotto il cappello.
Imenio con spine, denti o aculei: e possono essere:
- - brevi
- lunghi
ad esempio il genere Idnum
Tutte queste strutture riguardano l’imenio esposto, cioè
che comunica con l’esterno.
Ad esempio Boletacea è un fungo a tubuli.
Il cappello con imenio formato da tubuli che contengono i
basidi che contengono le spore possono cadere.
GAMBO
A volte sul gambo è presente una reticolatura che può
avere dei colori diversi, questo è molto utile
nell’identificazione sistematica basata su aspetti
morfologici. Molto importante nei funghi a tubuli.
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BASE
La base può presentare nella parte inferiore del gambo una
colorazione diversa e inoltre, si ha la presenza di cordoni
di ife utili per il riconoscimento.
La base del fungo è importante è importante soprattutto in
quelli che hanno lamelle.
Nel fungo quando è piccolo molto spesso non sono
riconoscibili il gambo e il cappello perché sono avvolti da
una struttura formata da ife detta velo universale;
soprattutto in alcuni stadi dello sviluppo embrionale questo
velo lo avvolge nella fase iniziale, quando il fungo cresce il
velo universale si rompe e parte rimane alla base del fungo
e sul cappello rimangono come dei frammenti detti sceglie
o verruche e queste siccome non sono attaccate al cappelli,
in determinate condizioni atmosferiche come piogge
abbondanti scompaiono. La parte del velo sul gambo
rimane per tutto lo sviluppo e può assumere delle
conformazioni e delle consistenze diverse e prende il nome
di volva.
Alcuni funghi allo stadio giovanile possono presentare un
altro velo detto velo parziale che parte dal gambo e si
attacca al lembo del cappello; questo velo protegge
l’imenio del fungo (forma delle pellicole sotto le lamelle).
Quando il fingo si accresce e quindi anche il cappello
diventa più grande, il velo parziale viene rotto e rimangono
dei residui del velo sul gambo detti anello che può essere
fisso o mobile. Talvolta, possono rimane dei residui del
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velo parziale anche sul cappello. I basidi non rilasciano
ancore le spore perché nel fungo giovan