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CM S POSSONO PRODURRE CONOSCENZE STORIKE SCOLASTIKE CAPACI D
FORMARE LETTORI + COMPETENTI: il corpo docente deve stimolare negli allievi le loro
preconoscenze e i prerequisiti necessari affinkè la visita al museo risulti adeguata all’apprendimento
didattico. In base alla quantità dei materiali esposti, il docente dovrà fare 1 scelta radicale e 1
selezione preventiva d temi riferiti ad 1 specifico percorso, mettendo in relazione le differenze e il
nesso tra didattica al museo e didattica in classe. Il rapporto ke s instaurerà tra gli studenti e il
materiale visualizzato diventerà funzionale sia x l’acquisizione d nuove conoscenze sia x gli
obiettivi prefissati. Oltre al valore storico e culturale degli oggetti esposti al museo, ciò ke davvero
rende 1 museo funzionale alla didattica e la mediazione del docente, sn anke le nuove tecnologie (x
esempio l’illuminotecnica), importanti al fine d un’ottima fruizione dell’esposizione. Cosa
essenziale è ke l’insegnante deve conoscere a fondo l’argomento. Conoscere la storia antica e la sua
costruzione presso gli antiki significa saper trasmettere il suo significato + profondo d un’epoca ke
è assai lontana da noi sia nel tempo ke nello spazio. Una caratteristica importante e originale è la
narrazione storica ke comprende le vicende umane ke vengono raccontate tramite il modello della
mitologia. Qst cerca d rappresentare la realtà dei fatti presso gli antiki (e dobbiamo fare riferimento
ai greci e ai romani). Ogni autore narra la realtà dei fatti in maniera personale: proprio x qst gli
storici ebbero l’esigenza d inventare 1 genere. Qst esigenza combaciò cn l’esigenza d fissare gli
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eventi + importanti e significativi d 1 regno o d 1 città-stato x poter dargli 1 ruolo principale sin
dalle origini. La celebrazione delle origini d 1 particolare contesto, sta alla base d 1 processo d
formazione, d 1 memoria storica collettiva, ke produce i suoi frutti migliori nella costruzione d 1
identità comune. La storia rappresenta il concreto oggetto d studio e d osservazione sia da parte
dello storico ke dello studente ed rappresenta l’insieme dei fatti ke sn accaduti in 1 determinato
lasso d tempo. La storia ha 1 carattere oggettivo in qnt nn è l’interpretazione dei fatti ma la sostanza
stessa ke definiscono la materia storica, mentre la storiografia antica ha 1 carattere soggettivo. Essa
infatti, è nata dal frutto dell’impegno dei singoli autori, ke analizzano avvenimenti importanti degni
d essere presi in considerazione, in qnt espressioni d differenti ambiti sociali delle esigenze
specifike del pubblico e anke moduli storiografici nei ql vanno collocati le opere storike. La
storiografia antica nn può essere inserita in 1 quadro unitario e nn può avere 1 svolgimento lineare e
omogeneo, in qnt la disomogeneità è data dai diversi tipi d lettori x cui è stata realizzato il prodotto
storiografico. Una narrazione storica è stata strutturata sia x i contenuti ke x i suoi modi narrativi in
base alle esigenze dei lettori e mostra delle peculiarità differenti. Un elemento importante interessa
l’individuazione dell’oggetto d interesse storico, ossia ciò ke x gli antiki rappresentava oggetto d
interesse storico nn è detto ke lo sia x noi
CS DOVREBBE fare 1 INSEGNANTE d STORIA ANTICA x far APPENDERE in MODO
PIACEVOLE la STORIOGRAFIA: il profilo professionale dell’insegnante d storia antica nn è
ancora ben definito, ma ultimamente è stato diffuso 1 modello stereotipato ke s basa sulle errate
certezze. Il docente d storia antica è colui ke s occupa della trasmissione d nozioni storike ke sn
state elaborate dagli specialisti dei manuali e ke s preoccupa d farli assimilare agli allievi quasi
fosse 1 medium. Il docente d storia antica nn è colui ke è in grado d parafrasare 1 testo, valutare
l’espozione degli allievi e la qualità dal manuale ke è stato adottato o ke s deve adottare. Sl qst nn
basta xkè i risultati saranno scadenti in qnt s crea 1 falsa convinzione ke la storia antica coincida cn
il sapere manualistico. Gli studenti, così, saranno scoraggiati dallo scegliere 1 preparazione storica e
inoltre i manuali saranno affidati ad inesperti della comunicazione storiografica. Il corpo docente,
inoltre, sarà costretto a trascurare l’insegnamento della storia antica xkè essa viene ritenuta 1
materia meno utile alle altre. Il profilo professionale dell’insegnante d scuola antica è ben altro:
innanzitutto è giusto sostituire il modello della trasmissione cn il modello della mediazione. Il
docente deve ricoprire il ruolo d mediatore didattico e grazie a delle operazioni didattike deve
facilitare l’incontro positivo tra il sapere storico e lo studente ke s prepara a riceverlo. Attualmente
al modello della trasmissione esistono delle mediazioni didattike, ma nella maggior parte dei casi
l’insegnante lascia la mediazione ai manuali producendo negli studenti sl 1 conoscenza storica
trasformata nell’esigenza d comprendere il testo. X raggiungere 1 ottimale mediazione didattica il
docente deve far derivare i criteri della stessa mediazione dalla struttura della conoscenza storica,
ovviamente è necessaria 1 conoscenza basilare della storia antica. Una mediazione + idonea s può
ottenere mutando l’idea d struttura della storia insegnata e trasformandola in elaborazioni cognitive
articolate ke sn esercitate sul passato storico. Spesso l’insegnamento della storia antica appare
slegato dal manuale d riferimento ed è caratterizzato da un’idea d base dv il testo ke effettua la
conoscenza storica è 1 veicolo della conoscenza stessa. Tale concezione c fa apparire il testo cm il
risultato finale d 1 narrazione storica ke esalta gli aspetti linguistici rispetto al discorso storico in sè.
Un buon testo d storia deve contenere in sè le elaborazioni cognitive, abilità e metodi ke hanno
incrementato in principio le attività della scrittura e poi il processo della scrittura stessa. Esse
devono contenere delle sezioni narrative, descrittive e argomentative cn funzioni e misure diverse in
rapporto alle conoscenze ke derivano dalla soggettività dell’autore. Tt qst organizza la conoscenza
storica in 1 singolo testo, dv le informazioni del passato vengono elaborate da operazioni cognitive
d tipo storiografico ke lasciano il segno d 1 personalità intellettuale. Dal punto d vista metodologico
e didattico è necessario ke l’insegnante d storia antica s appropri delle nozioni basilari d geografia
antica, in qst modo egli riuscirà ad esporre gli eventi in maniera + kiara attraverso 1 loro
dislocazione precisa sul territorio 8
DOPO aver INDIVIDUATO i TEMI PRINCIPALI x la CONOSCENZA dell’ANTIKITà e
AVER SOTTOLINEATO il RUOLO FONDAMENTALE ai FINI d 1 APPRENDIMENTO
COMPLETO delle DISCIPLINE RELATIVE al MONDO ANTICO, il CANDIDATO
ILLUSTRI con KIAREZZA cs s'INTENDE x DIDATTICA dell’ANTICO e CM VIENE
PERCEPITOATTUALMENTE, a LIVELLO ISTITUZIONALE, TALE CAMPO
DISCIPLINARE: x comprendere la storia antica bisogna basarsi su “1 ricostruzione narrata dei
fattori storici” aiutandoci cn molteplici documenti sia scritti ke materiali, mediante gli operatori
cognitivi ke sn in grado d produrre processi inferenziali. Tramite i processi inferenziali s possono
afferrare le sfaccettature della storia d epoke lontane ke nn sempre risultano kiare. Se lo studio della
storia antica viene concepita in qst modo, può far in modo ke la curiosità degli studenti e d tt coloro
ke ne sn interessati, venga stimolata innescando 1 processo d microricerca o anke ricerca
parcellizzata. X poter percepire davvero l’antico, è necessario acquisire le nozioni ke colgano sul
serio il vero valore pedagogico. Inoltre x capire bene l’antico s deve capire bene la funzione ke esso
ha sul presente. X stimolare l’interesse fra i discenti, è giusto nn riproporre sempre i soliti temi ke
ormai sn superati, piuttosto è importante accostarsi ai romanzi d argomento storico o proiettari
filmati sull’antico ke contengono “effetti speciali”, tt qst avvolto in 1 clima di mistero. X conoscere
la storia dettagliatamente e in modo corretto, s deve partire dall’eterogeneità degli elementi ke
costituiscono il fatto storico e la loro multifunzionalità all’interno del contesto. È importante anke
avere 1 grande quantità d materiali, cm la raccolta numismatica, x far capire i fattori economici e
sociali e l’uso ke ricopriva la moneta. L’epigrafia, l’arkeologia e la numismatica sn studi essenziali
x ricostruire la storia del mondo antico. Queste, la ricerca e la documentazione rappresentano il
cosidetto paloscenico dell’antikità. La produzione letteraria, rappresentano assieme ai testi
epigrafici e papiracei, il principale gruppo d fonti primarie e sn delle testimonianze mlt importanti
ke provengono da 1 ricerca d un’epoca specifica. Alla fonte arkeologica s è voluta dare la qualifica
d fonte diretta: essa deve essere applicata sia alla documentazione scritta ke a qll materiale tenendo
conto ke il reperto suscita allo studioso 1 presa diretta cn il contesto storico a cui appartiene e
inoltre a parte il coinvolgimento dal punto scientifico v è 1 coinvolgimento emotivo. Nella
ricostruzione storica, sia le fonti scritte ke materiali sn considerate fonti dirette. Al fine d agevolare
e rendere + facile la ricerca l’insieme della documentazione scritta, primaria o diretta, qst sn state
suddivise in sottogruppi a carattere tematico: *documenti d arkivio pubblici e privati (tra cui atti
giudiziari e processuali, prodotti nel corso d epoke risalenti), *indagini, rapporti ufficiali, fonti
statistike (utili x la ricostruzione della storia moderna e contemporanea), *fonti narrative e fonti
familiari (cm i testi letterali e teatrali, opere filosofike, cronake monastike), *testi polemici,
pampleth, predike e sermoni. Il museo storico arkeologico costituisce 1 grande risorsa dv poter
esercitare 1 didattica dell’antico, essa è ricca d suggestioni e i suoi risultati sn eccellenti. La
funzionalità del museo è data dalla buona organizzazione ke c’è al suo interno. Nonostante la
disposizione ordinata delle fonti, l’esperienza didattica risulterebbe insufficiente senza la
mediazione mirata d 1 docente. I musei storico-arkeologici x poter essere funzionalizzati
esaurientemente alla didattica dell’antico seguono 1 prassi già avvalorata nell’ambito
dell’insegnamento dell’Antikità. Tale prassi consiste nella narrazione dei fatti storici e nella visione
della documentazione esposta. La fase ke precede la visita al museo storico-arkeologico è sempre
accompagnata dalla presentazione d 1 guida specializzata ke illustra il percorso da seguire. Qst