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PROPRIETà COMUNI A TUTTI :
capacità di esistenza autonoma nella cellula e di replicarsi autonomamente
1) avere un marcatore selezionabile (che da resistenza ad antibiotici) sono utili per
2) riuscire a capire se il nostro ospite è vuoto , contenente il vettore , contenente il
vettore con l’inserto .
contenere siti unici di restrizione
3)
I vettori più comuni sono proprio questi plasmidici , che sono delle molecole di dna
extracromosomico circolare in grado di replicarsi autonomamente contenente i geni che
sono responsabili di una caratteristica utile al batterio. Ne esistono sia a basso numero
che ad alto numero di copie. L’inserto può essere di massimo 10 kb.
Pbr322 : è un plasmide artificiale con caratteristiche vantaggiose = basso peso
molecolare(cosi da essere facilmente isolato e maneggiato ) , ORI , due geni per la
resistenza ad antibiotici , siti per vari siti di restrizione. Essendo la resistenza acquisita
grazie ad esso sia all’ampicillina che alla tetraciclina per selezionare i ricombinanti con
pBR322 , essendo due i siti attivi dei geni legati alla resistenza può accadere che o
l’ospite ha subito trasformazione completa e resisterà ad entrambi oppure che avrà
acquisito un vettore con inserto in BAMH1 (sito attivo sul gene della resistenza ad
ampicillina ) e quindi resiste ad ampicillina ma non a tetraciclina , oppure che al contrario
ha un vettore con inserto in Pst I( sul gene della resistenza per la tetraciclina) e pur
resistendo ad essa non resiste all’altra.
Puc : è un plasmide ad alto numero di copie da 500 a 700 , ha varie caratteristiche : il
sito di clonaggio interrompe il gene per la Beta – galattossidasi , ha ORI, si possono
identificare le cellule con i ricombinanti piastrandole su terreno con ampicillina x-gal e
induttore dell’enzima IPTG. In presenza di quest’ultimo la trascrizione è attivata e viene
prodotto la beta galattossidasi.
Questo gene sul cromosoma batterico prende il nome di LAC Z codica una porzione della
beta-galattossidasi la porzione alfa. Oltre a questo ci sarà il gene LACI che invece
codifica per il repressore del lattosio(la beta galattossidasi è una porzione di esso) in più
ci sarà anche LAC R che fa da controllo negativo in presenza sempre di lattosio.
Il plasmide agirà cosi.. formerà l’altro frammento della beta galattossidasi l’omega
attraverso l’alfa complementazione . il substrato x gal va a legarsi prima con alfa e solo
se complementato con omega rilascia xgal clivato verso il blu nelle colonie che saranno
divenute competenti
Quindi per selezionare le colonie che hanno subito alfa complementazione e che quindi
hanno integrato al loro interno il plasmide, basterà selezionare quelle clivate verso il blu.
pGem : è utilizzato per clonaggio , trascrizione in vitro e sintesi del ssDNA . E molto
usato per la sintesi di RNA in vitro , si useranno batteriofagi SP3 , T3 E T7 hanno una rna
polimerasi dna dipendente e sono in grado di sintetizzare fino ad 1 microgrammo di RNA
al minuto in quantità superiore rispetto a coli.
E.COLI è in generale un ottimo ospite per varie caratteristiche ottimali : cromosoma di 5
milioni di bp, può accetare dna estraneo proveniente da qualsiasi organismo, è
comunemente presente nella nostra flora batterica del colon , cresce a 37° in terreno on
LB , si replica ogni 22 minuti, ed ogni batterio è capace di accogliere circa 100 copie di
plasmide.
Trasformazione : è una modificazione del patrimonio genetico della cellula batterica(o
più in generale ospite) con l’introduzione di dna estraneo. I metodi per rendere le cellule
competenti sono due : 1) trattamento con CA2CL e/o RbCl le cellule vengono raccolte
sul fondo con centrifugazione e risospensione in Ca2Cl e messe subito in ghiaccio, ne
vengono divise varie aliquote che sono riposto ad -80° e ad una verrà aggiunto il nostro
plasmide si rimette in ghiaccio si mette in un bagnetto a 42 ° cosi da creare uno shock
termico che permetta l’ingresso dei plasmidi nell’ospite , successivamente si piastra in
terreno con LB e ampicillina. Questa tecnica ha una confluenza di 10 alla 6 10 all’ottava.
2) Elettroporazione si centrifuga si risospende in acqua sterile e si mette in ghiaccio si
ricentrifuga e si risospende nuovamente in acqua sterile e si rimette subito in ghiaccio a
questo punto si prende un eppendorf e si aggiunge il plasmide e si sottopone ad
elettroschok cosi da creare varchi nella membrana , successivamente si mette un baffer
salino e si piastra . Questa tecnica ha una confluenza di 10 alla 6 10 alla 10 .
Estrazione di DNA plasmidico.
si prende una sospensione di cellule trasformate che vengono risospese in soda
- naoh e sds , procurando la lisi alcalina che denatura sia le proteine che gli acidi
nucleici
neutralizzazione con HSS (potassio acetato /acido acetico) che rinatura il DNA
- plasmidico ma non quello cromosomico che è troppo grande e resterà insolubile
precipitando . Anche l’Rna verrà rinaturato e potrà eventualmente contaminare il
Dna ,ma con aggiunta di RNA nucleasi è eliminato.
Allontaniamo proteine e membrane in fase acquosa con un estrazione di
fenolo/cloroformio
etanolo 100 % e lavaggio con etanolo al 70 %
- risospensione in TE , il DNA plasmidico in presenza di etanolo e Sali subità SALTING
- OUT oppure in alternativa si possono usare colonne di silice su cui viene caricato
l’estratto cellulare neutralizzato . Il DNa in presenza di concentrazioni elevate di Sali
si lega al silice e viene separato dai contaminanti
-LIGAZIONE – è la fase necessaria per legare due estremità di Dna a doppia elica
con 3primo OH esposto e 5 primo fosfato .
Ciò è reso possibile con l’ausilio della DNa LIgasi che è un enzima che normalmente
va ad unire i frammenti di okazaki formati sul filamento no senso durante una
replicazione .
In questo caso condensano le estremità con ausilio dell’ATP a formare un legame
fosfodiesterico. Si useranno T4 DNA ligasi che riescono ad unire le due estremità
anche se 3 primo OH o 5 primo fosfato non è in posizione giusta , e un sigolo
polipeptide di MW di 68000dalton, agisce in un range di ph tra 7-5 e 8 al di sotto o
al di sopra di questo valore è inibito, ha bisogno poi di ioni mg 2+ di agenti sulfidrici
(DTT) . In più è inibito da una quantita di NaCl eccessiva. Per essere efficiente deve
essere incubato a 16 ° .
In generale sono state selezionate due classi di DNA ligasi, una che usa il nad*
come cofattore estratto da battari , e una che invece ha l’atp come cofattore
estratto da virus e batteriofagi.
Ma la ligazione può avvenire anche su estremità piatte.
In più si possono usare gli enzimi di restrizione con diversa specificità per
controllare l’orientamento di inserzione e ridurre la probabilità di richiusura del
vettore. FOSFATASI ALCALINA(estratta dai gamberi) = è un enzima idrolitico in cui
zn ha azione catalitica che si occupa proprio di evitare la richiusura del vettore e lo
fara con la defosforilazione, cioè excidendo il gruppo fosfato al 5 primo per idrolisi ,
solo una volta aggiunto l’inserto non trattato si rigenereranno le estremita che sono
substrato per la ligasi . Prima però bisogna disattivare la fosfatasi e si fa incubando
a 65° c per 10 minuti. Ne esistono di vario genere batteriche BAP che è la più attiva
e stabile ma difficile da inattivare quella estratta da coli è un omodimero di 94 kDa
con due centri zn2+ e uno mg2+ ; intestinale CIP efficacemente inattivabile con
trattamento termico e quella estratta dal gambero SAP efficacemente inattivabile.
Per poter rendere le estremità coesive BLUNT possiamo usare
Frammento di klenow : è stato ottenuto con la proteolisi limitata o subclonaggio
di una DNA ligasi 1 che avrà 3 subunità (una con attività esonucleasica in direzione
3primo 5primo ; una con attività esonuscleasica in direzione opposta ed una
subunità con attività polimerasica) di cui saranno mantenute solo qualla
esonucleasica in direzione 3 primo 5 primo e quella polimerasica. Partendo da un
estremità 5primo protuding non ho alcun problema perché c’è gia 3primo oh libero
come filamento stampo con la tecnica di fill in va ad aggiungere i nucleotidi
mancanti e forma l’estremità piatta. Ma se ci troviamo in posizione opposta
partendo quindi da estremità 5primo protuding questa viene resa blunt tagliando il
tratto a singolo filamento con attività esonucleasica in 3primo 5 primo con tecnica
chop off.
T4 DNA POLIMERASI: questa invece ha attività polimerasica in 5primo 3primo
esonucleasica in direzione opposta e non in 5 3- .
Simili a KLENOW ci sono le T4 e T7 DNA polimerasi , la t4 ha maggiore attività
esonucleasica 3 primo.. la t7 è usata molto per il processamento.
Vettori derivanti da batteriofago M13
Infezione tramite formazione di pilo per questo infettano solo cellule F+ con il
fattore di fertilità o Hfr (cioè quelle che oltre ad aver integrato il fattore f anche i
geni vicini nel proprio genoma) DIFFERANZA NELL’INFEZIONE ECC ECC.
Si usa perché ha un genoma piccolo , non uccide la cellula ospite la forma
replicativa a doppio filamento si comporta come un plasmide ed è usato come tale
e si prepara facilmente da coli infettato per trasfezione. E soprattutto perché i geni
clonati possono essere tenuti come DNA a singolo filamento.
Nel capside virale c’è la PIII essenziale per il riconoscimento del pilo batterico. Tra i
geni fondamentali per la formazione di nuovi fagi c’è una sequenza di 507
nucleotidi dove possono essere inseriti i geni di interesse. Ad esempio potremmo
inserire lac z cosi da ottenere placche blu su terreno con xgal.
E magasi su lacz inserire siti di restrizione con estremità ecoriI con una ligasi e
aggiungere il polilinker che potrà essere o inserito o sostituito da nuovo dna o non
inserito.
I polilinker poi non sempre sono diversi ad esempio per M13MP8 E M13MP9 il
polylinker sarà uguale ma con orientamento differente.
I vettori m13 ci daranno cloni ricombianti ognuno con una copia dei due filamenti
che compongono l’inserto .
Fagemidi = sono ibridi tra vettori plasmidici e M13 , hanno l’origine di
replicazione , ma in essi non sono mantenute le informazioni per la costruzione
delle parti fagiche per questo avremo un dna ricombinante detto M13 helper che
tramette queste sequenze.
Il fagemide è inserito per trasformazione e le sequenze helper sono ingegnerizzate
per fare in modo di essere meno efficietri di quelle presenti nel fagemide cosi da far
entrare nei nuovi fa