L'Associazione tra due eventi
L'associazione tra fattore di rischio e malattia può essere di:
- Associazione causale o eziologica: quando il fattore di rischio ha realmente causato l'insorgenza della malattia. Ad esempio, la trasmissione dell'HIV tra soggetti che hanno rapporti sessuali non protetti.
- Associazione indiretta o secondaria: quando, pur essendo statisticamente significativa, non è causale. Ad esempio, alcuni studi hanno messo in evidenza che non c'è associazione tra consumo di caffè e IMA (infarto miocardico acuto), ma c'è evidenza che il fumo di sigaretta, fattore di rischio di coronaropatie, è un reale fattore di rischio. Si parla quindi di relazione indiretta o mediata dal reale fattore di rischio.
- Associazione spuria o non causale: dovuta ad una serie di errori sistematici (bias) verificatisi durante la conduzione dello studio.
Molte malattie sono a eziologia multifattoriale, sarà normale osservare sempre un certo numero di soggetti non esposti che contrarrà la malattia. Non tutti i fumatori hanno il carcinoma polmonare, infatti tale malattia si osserva anche nei non fumatori. Il fattore di rischio non è un elemento necessario e sufficiente per lo sviluppo di una malattia. Lo studio analitico ha l'obiettivo di dimostrare che esponendosi ad un fattore di rischio aumenta la probabilità di sviluppare una determinata malattia.
In genere, i dati di uno studio analitico vengono presentati nella Tabella 2x2 o tabella di contingenza a doppia entrata:
M+ | M- | |
---|---|---|
E+ | a | b |
E- | c | d |
Totale esposti (T) = a + b
Totale non esposti (T) = c + d
Totale malati (T) = a + c
Totale sani (T) = b + d
Totale (N) = a + b + c + d
M+ = malati; M- = sani; E+ = esposti; E- = non esposti;
M+ M–N = totale generale. ipotizzareLa è uno strumento importante perchè attraverso pochi calcoli consente ditabella 2x2l’esistenza di un nesso causale fra esposizione ad un fattore di rischio e malattia .valori all’interno della tabellaverificare l’esistenza di tale associazionePer è necessario che iabbiano una determinata distribuzione se esiste una relazione fra esposizione ad un: infatti,fattore di rischio e malattia caselle maggiormente rappresentate nella tabella quelle, le , cioècon i valori maggiori dovrebbero essere le caselle “a” e “d”, , infatti, dovremmo avere che isoggetti esposti (E+) sviluppano la malattia (M+) soggetti non esposti (E-) non, mentre isviluppano la malattia (M-) . studi di coorte studi caso-controlloTra gli studi analitici abbiamo gli e gli che ci consentono dimisurare la forza di associazione tra esposizione ad un fattore di rischio e malattia , valutandorischio relativo odds
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ratiorispettivamente 2 parametri: e .Studi di Coorte popolazione costituita da individui omogenei oNegli si definisce coorte unache presentano una o più caratteristiche in comune .popolazione costituente la coorte selezionata nella popolazione generale dalleLa può essereliste anagrafiche del Comune valutare l’incidenza di una malattia nei fumatori e non, ad es. per gruppi specifici esposti ad un fattore di rischiofumatori, oppure può essere selezionata in , ad es.esposizione a fattori di rischio professionali radiazioni ionizzanti amianto asbestocome le , , ...gruppo di soggetti esposti (E+) gruppo diAll’interno della coorte è possibile distinguere il dalsoggetti non esposti (E–) al fattore di rischio in esame e, dopo un certo periodo di esposizione, simisura l’incidenza della malattia nel gruppo di soggetti esposti (IE+) e nel gruppo di soggettinon esposti (IE–) gruppo dei non esposti. In pratica, il rappresenta il gruppo di
controllo che dovrebbe essere simile al gruppo esposto età sesso razza altre caratteristiche generali per , , e , tranne che per l'assenza del fattore di rischio studiato. L'insorgenza della malattia è correlata all'esposizione al fattore di rischio. L'obiettivo dello studio di coorte è dimostrare che l'incidenza della malattia nel gruppo di soggetti esposti al fattore di rischio è maggiore dell'incidenza della malattia nel gruppo di soggetti non esposti al fattore di rischio (IE+ > IE-). Infatti, se possiamo affermare che l'incidenza della malattia è stata determinata proprio dall'esposizione al fattore di rischio, l'associazione esistente tra fattore di rischio e malattia è uno studio di coorte. Per valutare il Rischio Relativo (RR) quanto > la probabilità di contrarre la malattia in caso di esposizione al
Il fattore di rischio, partendo dalla condizione iniziale che i due gruppi siano omogenei, è dato da:M+ | M- | E+ | |
---|---|---|---|
a | 350 | 200 | 150 |
b | 420 | 170 | 250 |
c | 370 | 400 | 770 |
Il limite inferiore dell'IC è statisticamente significativo, mentre nel secondo campione il 11 risulta pari a 0,89%, per cui sulla base di questa osservazione risulta che il fattore potrebbe addirittura essere un fattore protettivo.
Vantaggi degli studi di coorte:
- Misurare direttamente l'incidenza della malattia negli esposti e non esposti (RR)
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Metodologia epidemiologica ed igiene
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Metodologia clinica
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Metodologia
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Metodologia della ricerca psicologica