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INTERFERENZA TRA DIVERSE UNITÀ.
In molti esperimenti le unità sono fisicamente separate e quindi l’assunto è automaticamente
soddisfatto. Se, però, lo stesso soggetto viene utilizzato come unità molte volte, oppure se
diverse unità sono fisicamente unite (o possono esercitare un’influenza reciproca, ecc.)
possono sorgere delle difficoltà, che devono essere esplicitamente riconosciute e inserite nel
disegno sperimentale.
Per esempio, la sovrapposizione degli effetti dei trattamenti può essere gestita introducendo
una semplice modificazione nella (1):
(4)(una quantità che dipende solo dalla particolare unità) + (una quantità che
dipende dal trattamento utilizzato) + (una quantità che dipende dal
trattamento applicato all’unità precedente)
Disegni per la riduzione dell’errore
L’idea di base dei disegni di ricerca è quella di raggruppare le unità più simili possibile in
insiemi e di assegnare i trattamenti in modo che ciascuno di essi compaia una sola volta in
ciascun insieme. qualitative:
• raggruppamento delle variabili
1. Metodo dei confronti appaiati: si tratta di un disegno sperimentale che serve a fare
un confronto tra gli effetti di DUE trattamenti. Il metodo consiste semplicemente
nell’ottenere varie coppie di unità sperimentali (laddove ci si attende che le due unità
di ciascuna coppia forniscano delle osservazioni quanto più identiche possibile in
assenza di differenze dovute ai trattamenti), dopodiché i trattamenti T e T vengono
1 2
quindi assegnati in ordine casuale a ciascuna coppia.
La risorsa più importante è la buona capacità di saper fare il giusto appaiamento in
modo tale da diminuire l’errore sistematico. Motivo per cui ci sono varie tecniche:
- Spesso l’appaiamento adeguato viene suggerito dalla naturale prossimità
temporale o spaziale delle unità;
- è possibile utilizzare gemelli;
- in altri casi ancora è possibile utilizzare una singola unità che può essere trattata
più di una volta.
2. Disegno a blocchi randomizzati (randomized block design): disegno sperimentale
t
atto a confrontare PIU’ DI DUE trattamenti. Se ci sono trattamenti alternativi, si
t
raggruppano le unità in insiemi di elementi (laddove ci si aspetta che le unità in
ciascun insieme forniscano osservazioni quanto più identiche possibili se i trattamenti si
t
equivalgono negli effetti). Solitamente, si definisce ciascun insieme di unità un
blocco. L’ordine dei trattamenti viene quindi randomizzato indipendentemente entro
ciascun blocco, facendo in modo che ogni trattamento venga applicato una sola volta in
ciascun blocco. Anche in questo caso, per quanto riguarda il confronto tra trattamenti,
l’effetto delle variazioni tra blocchi viene eliminato.
L’analisi dei disegni in blocchi randomizzati avviene attraverso l’uso L'analisi della varianza (ANOVA,
dall'inglese Analysis of Variance) è
dell’ANOVA. Per capire meglio come funziona il disegno, proviamo a un insieme di tecniche statistiche
facenti parte della statistica
derivare la quantità di variazione non controllata da unità a unità inferenziale che permettono di
(deviazione standard). confrontare due o più gruppi di dati
confrontando la variabilità interna a
(1) Dobbiamo misurare quella quota di variazione che non è dovuta questi gruppi con la variabilità tra i
gruppi.
ad un vero effetto dei trattamenti e che non può essere
considerata come variazione sistematica tra blocchi. Viene,
quindi, naturale esprimere prima ogni osservazione come
differenza rispetto alla media generale, rimovendo poi la variazione spiegata dalle
differenze tra blocchi:
(osservazione media per un dato blocco) – (media generale);
(2) Quindi si rimuove la variazione spiegata dai trattamenti:
(osservazione media per un dato trattamento) – (media generale);
(3) Al termine del processo si ottiene per ciascuna osservazione originale un residuo
che può essere definito come
osservazione – (osservazione media per un dato blocco) - (osservazione media
per un dato trattamento) + (media generale).
La relativa semplicità delle analisi dipende dalla natura bilanciata del disegno in blocchi
randomizzati: è solo perché ciascun trattamento compare lo stesso numero di volte
entro ciascun blocco che le osservazioni medie sui trattamenti possono essere utilizzate
per confrontare i trattamenti in un modo non alterato da differenze costanti tra blocchi.
NB può accadere che negli esperimenti con molte unità, una o più unità possono
andare perdute, possano non essere disponibili o essere eliminate. In questi casi, la
presenza di osservazioni mancanti non viene tollerata poiché distrugge le proprietà del
bilanciamento.
Altrimenti, se le osservazioni mancano solo per un’unità, si può utilizzare la seguente
formula per la stima del dato mancante
(kB +tT −G)
(k −1)(t−1)
dove k è il numero di blocchi, t il numero di trattamenti, B il totale di tutte le restanti
osservazioni nel blocco contenente l’osservazione mancante, T è il totale delle
osservazioni sul trattamento mancante e G è il totale generale.
3. Disegno a quadrati latini: disegno che prevede DUE O PIU’ SISTEMI DI
RAGGRUPPAMENTO da utilizzare simultaneamente. Tra le utilità troviamo:
• controllo entro il gruppo dell’effetto dell’ordine ma non quello della sequenza;
• ogni condizione è presentata in ciascuna delle posizioni ordinali;
• richiede tanti gruppi quante sono le condizioni.
Come funzionano?
Supponiamo di avere quattro trattamenti (P1, P2, P3 e P4) di sospettare che vi siano
differenze sistematiche da un giorno all’altro. Supponiamo poi che il numero di unità
gestibili sia limitato e che 4 sia un numero adeguato di unità. Se desideriamo eliminare
simultaneamente entrambe le fonti di variazione dobbiamo disporre i quattro
ogni lettera sia
trattamenti P1, P2, P3 e P4 in una tabella 4 x 4 in modo tale che
presente una sola volta in ogni riga e una sola volta in ogni colonna .
Una disposizione di questo tipo è un esempio di un quadrato latino 4 x 4. In generale,
un quadrato latino n x n è una disposizione di n lettere in un quadrato n x n, tale per cui
ciascuna lettera si presenta una sola volta in ciascuna riga e una sola volta in ciascuna
colonna.
Sono disponibili tabelle dei quadrati latini di dimensioni comprese tra 3 x 3 e 8 x 8. La
più comoda e conosciuta è la tabella 4 x 4.
Per selezionare una disposizione di trattamenti, si deve randomizzare il quadrato
appropriato fornito dalle tabelle.
Per questo scopo, si deve seguire la seguente procedura:
- per la tabella 3 x 3 si devono randomizzare le righe e le colonne del quadrato
tabulato;
- per il quadrato 4 x 4, si deve prima selezionare casualmente uno dei quattro
quadrati tabulati, e quindi randomizzare le righe e le colonne come sopra;
- per i quadrati di ordine maggiore le righe e le colonne devono essere
randomizzate indipendentemente e i trattamenti devono essere assegnati a caso
alle lettere, A, B, C...
Per i quadrati 3 x 3 e 4 x 4 questa procedura seleziona un quadrato a caso
dall’insieme di tutti i quadrati della dimensione richiesta; per i quadrati di
dimensione maggiore si seleziona a caso un quadrato da un insieme di quadrati che,
anche se non include tutti i quadrati latini di una data dimensione, rappresenta un
insieme adeguato sia per ragioni pratiche, sia per ragioni teoriche.
In analogia a quanto già visto per i blocchi randomizzati, l’analisi delle osservazioni
ottenute da un quadrato latino viene effettuata con l’ANOVA. Gli effetti dei trattamenti
vengono stimati confrontando le osservazioni medie per i trattamenti, mentre la stima
dell’errore standard è ottenuta dall’ANOVA o dal calcolo dei residui.
La definizione del residuo corrispondente a una data osservazione è:
osservazione – (osservazione media per il trattamento corrispondente) –
(osservazione media della riga corrispondente) – (osservazione media della
colonna corrispondente) + (due volte la media generale)
Per quanto riguarda, invece, il calcolo del grado di libertà per il calcolo della varianza
2
(deviazione standard = valori che escono dalla media) dei residui è pari a (n – 1) * (n
– 2)
Una restrizione che limita l’utilizzo della disposizione in quadrati latini è che il numero
devono tutti essere
delle righe, il numero delle colonne e il numero dei trattamenti
uguali tra di loro.
Un’estensione diretta dell’uso dei quadrati latini si ha nelle situazioni in cui non si ha un
effetto carry-over dell’effetto dei trattamenti da un periodo a un altro. In caso di effetto
carry-over è necessario introdurre delle modifiche speciali nel disegno in modo tale da
ottenere un tipo speciale di quadrato latino.
Il disegno a blocchi randomizzati è utile quando le unità sperimentali sono raggruppate secondo
una sola modalità.
Il disegno a quadrati latini è utile quando le unità sono raggruppate simultaneamente in due modi.
Il disegno a quadrati greco-latini è utile quando le unità sono raggruppate secondo tre (o anche
più) modalità. quantitative:
• raggruppamento delle variabili
quando si tratta di raggruppare ed analizzare variabili quantitative come per esempio il QI,
gran parte delle osservazioni e classificazioni sono già state ottenute da un primo processo di
misurazione. Quanto di utile è possibile fare è delle osservazioni supplementari che possono
essere utilizzate per aumentare la precisione. Tali osservazioni prendono il nome di
osservazioni concomitanti. le osservazioni concomitanti non devono
È importante che soddisfino la seguente condizione:
essere influenzate dai trattamenti. Questo sfocia in tre situazioni possibili:
a. le osservazioni concomitanti vengono rilevate prima che venga effettuata
l’assegnazione dei trattamenti alle unità;
b. le osservazioni concomitanti vengono effettuate dopo l’assegnazione dei trattamenti,
ma prima che l’effetto dei trattamenti abbia avuto modo di svilupparsi;
c. possiamo, invece, assumere in base alla nostra conoscenza delle osservazioni
concomitanti in questione, che non siano influenzate dalle differenze tra i trattamenti.
Come fare?
Supponiamo una situazione in cui abbiamo un sistema di assegnazione ai blocchi in cui i
trattamenti sono attribuiti alle unità sperimentali completamente a caso. A questo punto
supponiamo di che si effettui su