Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 85
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 1 Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodologia della scienza giuridica - Appunti Pag. 81
1 su 85
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il metodo allora qual è?

Il metodo è logico formale oppure quello degli interessi. A questo punto Bobbio dice di andare a guardare l'impostazione logico formale. Questa si basa su una distinzione importante, fondamentale. Dice Bobbio che un conto è Cartesio e un conto è Bacone. Detto in altri termini, cosa faccio quando faccio il baconiano? Faccio l'esperimento, ho letavole, mi elevo. Ma ho fatto un'esperienza, depurata dagli Allora potremmo dire che "cosa faidola.il biologo"? Descrive, non deduce ma cerca di descrivere. Cosa fa Cartesio? Fissa premesse ed educe conclusioni. Fissa premesse: cioè fa il legislatore. Cioè vuole prescrivere. Allora, dice Bobbio, la distinzione tra prescrivere e descrivere è fondamentale all'interno del sistema logico-deduttivo. A Bobbio non interessa parlare di tutti e due, ma solo di quello logico formale. Ci dice che all'interno di questo metodo abbiamo due modalità:

la modalità prescrittiva o quella descrittiva (Cartesio e Bacone). Bobbio fa un esempio e ci dice come i giuristi vedono i giudici: un conto è descrivere come si comportano, e un conto è dire come dovrebbero comportarsi; per cui un conto è un'analisi descrittiva e un conto è un'analisi descrittiva. A questo punto dice che l'analisi prescrittiva (quella che va a valutare come deve comportarsi il giudice) cerca di determinare quale sia il metodo migliore da usare. Tra quale? Teleologico, storico, logico e sistematico. Allora, dice, da un punto di vista prescrittivo, il giudice può essere valutato nel modo in cui si deve comportare: allora noi cerchiamo un metodo attraverso il quale lui può prendere le decisioni. Quindi noi di volta in volta privilegeremo gli argomenti per cui è preferibile il metodologico piuttosto quello degli interessi e via di seguito. Quando, invece, vado a vedere come si comporta l'interprete (e uso

una struttura descrittiva del linguaggio), avrò un'interesse logico-linguistico: prenderò una posizione sul modo nel quale egli si esprime linguisticamente. Bobbio dice che per valutare eticamente l'attività del giudice, posso valutarla eticamente o gnoseologico: cioè dal punto di vista degli interessi sociali e politici oppure dal punto di vista logico. Ancora abbiamo questa distinzione: è l'elemento che caratterizza Bobbio: bisogna distinguere la morale dal diritto. Il grosso problema degli utilitaristi era quello di distinguere i campi (ma lo stesso problema era per Grozio). Ma per sottrazione si arriva a dire che il diritto diventa un elemento solo formale: è un contenitore che si riempie degli interessi che decidiamo di fargli prendere e possiamo quindi valutarlo sia sul piano etico-politico (interessi) o sul piano logico (Bobbio usa l'espressione gnoseologico: cioè sul piano della conoscenza – noi oggi diremmo epistemologico). Allora,

Si dice, vediamo se la funzione del giudice (la giurisprudenza degli interessi valuta la funzione di un certo istituto e noi stiamo valutando la presenza del giudice e in base a cosa deve giudicare) deve essere valutato all'interno di un sistema dato o all'interno di un sistema che potrebbe darsi. La distinzione è tra oppure Cioè: allo stato del diritto de iure condito de iure condendo. Attuale qual è la funzione del giudice? E in un ipotetica riforma come potrebbe essere la funzione del giudice? In un sistema dato la funzione del giudice è una funzione dichiarativa, perché il diritto lo fissa il legislatore e il giudice dichiara quale sia il diritto in quel caso. In una funzione di riforma del sistema dato, quindi si può valutare come deve comportarsi il giudice per de iure condendo, migliorare il sistema di amministrazione della giustizia. Questo è l'affrontare l'aspetto dell'istituto che prevede la presenza del giudice.

nel processo, attraverso l'analisi degli interessi che apparentemente Bobbio finge di assecondare. Dice: possiamo avere la scelta di questi due metodi (il metodo degli interessi e quello logico formale). Il metodo degli interessi presuppone di andare a valutare quali sono gli interessi etico-politici che ci sono alla presenza del giudice. Perché c'è il giudice? Per risolvere le controversie. In un sistema dato ha una funzione dichiarativa. In un sistema ipotetico potremmo stabilire come il giudice dovrebbe comportarsi per migliorare il sistema della giustizia. Questa è un'analisi che lui svolge fingendo di aderire al metodo degli interessi. È più importante che lui aderisca al metodo logico (o gnoseologico o epistemologico). Si chiede: l'attività del giudice è logica o di altra natura? In questo modo la metodologia valuta ciò che fa il giudice (l'attività di giudizio) indipendentemente dal contesto.sociale in cui opera (che ha a che fare con gli interessi), cerca di capire se l'attività del giudice sia logica oppure no. Per logica, secondo voi, chi ci porta come riferimento? Ci porta Beccaria, la struttura sillogistica, cartesiana. Quali sono i presupposti? Intanto la scissione tra questione di fatto e questione di diritto. Le premesse sono quelle cartesiane, perché viene ripristinata la bontà di quel tipo di sillogismo: cioè il sillogismo pratico. Prima di tutto parto dal generale. Poi determino o interpreto quel fatto alla luce delle premesse che ho fissato, e per ciò stesso ottengo un calcolo e la soluzione del mio caso. Il sillogismo pratico per Bobbio è ancora valido. Lezione 10 – Mercoledì 15 Ottobre 2008 Cerchiamo di arrivare al problema della crisi. Bobbio è uno degli ultimi tra quelli che sostengono l'approccio cartesiano (formalista, astrattivo). Stiamo seguendo le orme della metodologia di Bobbio. La voltascorsa abbiamo visto che dal punto di vista etico e gnoseologico, l'impostazione è diversa. Il giudice ha una funzione normativa. Dal punto di vista "de laDe iure condito iure condendo" la funzione del giudice potrebbe essere studiata, possono essere valutati gli elementi migliorativi. In quel caso si va a studiare come dovrebbe comportarsi il giudice per migliorare l'amministrazione della giustizia. Dal punto di vista formale Bobbio ci riporta il dubbio se l'attività dellagiurisprudenza possa essere logica o di altra natura. Se io chiedo: l'attività gnoseologica del giudice avviene considerando i valori sociali o no? La risposta quale dovrebbe essere? Se l'aspetto gnoseologico prende dentro l'attività formale la risposta dovrebbe essere formale. Le categorizzazioni sono due: Bobbio quando fotografa l'analisi della giurisprudenza dice che abbiamo un elemento interno e un elemento gnoseologico. L'elemento etico-politico.

viene valutato per come stanno le cose e per come potrebbero migliorare (de iure condendo e de iure condito). L'approccio formale è indipendente dal contesto socio-politico: la giurisprudenza va a valutare il suo materiale semplicemente come una forma, un simbolo. All'interno della giurisprudenza degli interessi abbiamo un filone che va a valutare l'impatto etico-politico della giurisprudenza, dall'altro abbiamo la natura gnoseologica della giurisprudenza (come conoscenza). Ma è una scienza conoscitiva o secondo logica? Per Bobbio è una scienza logica perché si serve del sillogismo. Bobbio, però, è costretto a dire che la giurisprudenza (dal punto di vista gnoseologico) non si serve del sillogismo. Ci sono degli autori che ritengono che la giurisprudenza non segue una logica cartesiana, ma una logica di altra natura. Tra questi autori Bobbio cita Perelman. Nel 1958 (l'anno terribile per il metodo) Perelman pubblica "il

trattato dell'argomentazione" nel quale egli sostiene la necessità di riscoprire del metodo retorico e non del metodo scientifico. In estremissima sintesi cosa dice Perelman? Che gli argomenti del giudice non sono mai stringenti, cioè innegabili come quelli della logica cartesiana o baconiana; ma gli argomenti del giudice sono depotenziati, non hanno la stessa garanzia di necessità. Tuttavia, lo stesso Perelman, ci dice che gli argomenti per ottenere la persuasione sono argomenti quasi logici oppure argomenti fondati sulla struttura del reale. Quando faremo Perelman vedremo che Perelman prevede una serie di vuolto poi, far tornare in auge la topica. Usare la topica fa avere ragione, perché si simula il metodo scientifico. Perché usando questi luoghi si ottiene più ragione? Perché questo è il luogo più comune di tutti. Se io allora provo a far somigliare il mio discorso a un discorso scientifico, riesco ad ottenere quasi

la massima certezza perché simulare un discorso scientifico nel 1958 era garanzia di ottenere ragione. Sentite che non parlo di dimostrazioni, ma parlo di argomentazioni.
Bobbio, ci spiega che secondo lui l'attività della giurisprudenza dal punto di vista gnoseologico è un'attività logica e che altri pensano che sia un'attività di altra natura (possiamo dire di natura "suasoria": Perelman. Io so che alla gente piace il metodo scientifico, allora in tanto in quanto riesco a produrre un discorso simile al metodo scientifico, il mio discorso verrà accettato. Allora la natura del discorso giuridico non è logica ma suasoria. È più probabile che mi diano ragione se uso un argomento logico). Cosa c'è di diverso da una struttura logica fondata sul sillogismo? Perelman ci dice che i giudici non ci danno ragione perché seguiamo la legge, ma ci danno ragione perché seguiamo un discorso cheassomiglia a quello scientifico. Per la prima volta (dal periodo moderno) il mito secondo cui il giudice dice la legge (cioè si comporta come un legislatore. Il modello antropologico di riferimento è il giudice come legislatore). Perelman ci dice che il giudice è un uomo che può essere persuaso. E quale modo per persuaderlo? L'argomentazione che simula il metodo scientifico. Ma non lo seguo perché sia più vero o migliore, ma perché la gente la pensa così. E della struttura logica del sillogismo che ne è? La struttura logica del sillogismo inizia ad entrare in crisi. Perelman ci rende smaliziati su un fatto: dice che la struttura del sillogismo non è stringente. Il sillogismo pratico non è come quelli della matematica, e può essere usato perché si avvicina ad una struttura razionale. Bobbio è costretto a dare questa determinazione e ci dice che c'è anche un approccio radicalmente

empirista secondo cui la logica non c'entra assolutamente nulla con l'approccio del giudice. L'empirismo americano ci dice che al più noi possiamo fare delle

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
85 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della scienza giuridica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Carcaterra Gaetano.