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Estratto del documento

NOMINALE ORDINALE INTERVALLI RAPPORTI

tipo tipo e ordine EQUIVALENTI EQUIVALENTI

ordine variabili e ordine ed

numerazione equivalenza e

presenza zero assoluto

tipo qualitativo

producono classificazione tipo quantitativo

producono punteggi

Le variabili vengono suddivise con diversi criteri.

Il primo criterio riguarda il livello di precisione nella misurazione quindi vengono distinte 2 tipi di variabili:

continue e discrete.

Le variabili continue possono assumere i valori di tutti i numeri reali, interi e punti frazionari, ovvero

assumere un numero infinito di valori all’interno di un ambito di variazione limitato o definito. Esempio da 1

a 10 potrà assumere tutti i valori come 1,1 – 1,21 – 1,55 – 4 – 4,5 – 4,7..

Le variabili discrete invece possono assumere solo un numero finito di valori, non frazionari. Esempio il

numero di bambini all’interno di una classe non potrà mai essere 22,5 , ma saranno 21 o 22.

Livello precisione misurazione

VARIABILI CONTINUE VARIABILI DISCRETE

possono assumere numero infinito di valori possono assumere un numero finito di valori

Il secondo criterio riguarda il ruolo che hanno all’interno dell’esperimento e vengono distinte 2 tipi di

variabili: indipendenti e dipendenti.

Le variabili indipendenti sono degli stimoli o degli eventi che causano un cambiamento e vengono suddivise

come non manipolate e manipolate. Quelle non manipolate riguarda ciò che esiste in natura e non può essere

controllato, quelle manipolate invece sono controllate e modificate attivamente dallo sperimentatore.

Le variabili dipendenti sono determinati tipi di variazioni che dipendono dalle modifiche delle variabili

indipendenti. Ruolo all’interno dell’esperimento

VARIABILI INDIPENDENTI VARIABILI DIPENDENTI

stimoli o eventi che causano un cambiamento variazioni che dipendono da modifiche di

variabili indipendenti

NON MANIPOLATE MANIPOLATE

ciò che esiste in natura non controllate e modificate

può essere controllato dallo sperimentatore

Il terzo criterio riguarda il ruolo che possono avere nel confondere una relazione tra le variabili dipendenti e

indipendenti. Perciò viene definita variabile confondente (o di disturbo) quella non controllata che covaria con

la indipendente ma è estranea ad essa, variabile confusa invece quella non controllata che covaria con la

variabile indipendente ed è intrinsecamente associata ad essa.

Ruolo che possono avere nel confondere relazione tra variabili

VARIABILE CONFONDENTE VARIABILE CONFUSA

(o di disturbo) covaria con indipendente e associata ad essa

covaria con indipendente ma estranea ad essa

Il quarto criterio riguarda l’errore che si compie durante la misurazione e vengono distinti errori casuali ed

errori sistematici.

Il quinto criterio riguarda la possibilità di osservare direttamente la variabile e viene distinta una variabile

latente, la quale non può essere osservata ma di cui si ipotizza l’esistenza e una variabile manifesta, ovvero

quelle che possono essere osservate. Osservazione variabili

VARIABILE LATENTE VARIABILE MANIFESTA

si ipotizza esistenza può essere osservata

Fase dell’analisi dei dati

In questa fase le osservazioni vengono analizzate, codificate in forma numerica e disposte secondo un ordine

per poter fare un’elaborazione statistica.

Fase dell’interpretazione

Dopo aver analizzato i dati vengono interpretati dal ricercatore e verificato se i risultati danno una risposta

all’ipotesi di ricerca e se tale risposta contribuisce ad approfondire la conoscenza del problema.

Fase della comunicazione

Infine i risultati raggiunti devono essere comunicati con i mezzi più idonei, quali comunicazioni orali, articoli

scientifici e libri. RICERCA SCIENTIFICA

La pubblicazione di una ricerca scientifica è il principale mezzo di comunicazione che permette di rendere

pubblici i metodi e i risultati dei propri lavori scientifici, descrivendo nel dettaglio il risultato, le procedure e le

informazioni che sono state necessarie per ottenerlo, portare a conoscenza il risultato di una ricerca.

Un articolo scientifico è principalmente diviso in 7 parti:

1. Titolo, autori e istituzioni di appartenenza = titolo ricerca, nomi dei ricercatori

2. Introduzione teorica, scopi e ipotesi di ricerca = introduzione al problema cui si vuole dare risposta

3. Metodo = descrizione strumenti, procedure, misure, partecipanti

4. Risultati = risposta concreta e ordinata alle ipotesi

5. Discussione e conclusioni = discussione dei risultati

6. Bibliografia = lista delle fonti

7. Abstract e parole chiave = riassunto breve della ricercato

TITOLO E AUTORI = titolo ricerca e nomi ricercatori

INTRODUZIONE TEORICA, SCOPI, IPOTESI = introduzione al problema cui si vuole dare risposta

METODO = descrizione strumenti, procedure, misure, partecipanti

RISULTATI = risposta concreta e ordinata alle ipotesi

DISCUSSIONI e CONCLUSIONI = discussione dei risultati

BIBLIOGRAFIA = lista delle fonti

ABSTRACT = riassunto breve ricerca

ETICA E RICERCA

Il lavoro scientifico in campo psicologico comporta esperimenti su esseri viventi, dunque deve rispettare dei

principi etici. Esistono 5 principi generali del codice etico per la ricerca in psicologia dell’ AIP (Associazione

Italiana di Psicologia):

1. Integrità

2. Rispetto della dignità della persona

3. Competenza

4. Responsabilità sociale

5. Tutela del benessere

Si aggiungono anche 11 regole di condotta:

1. Informazione e consenso

2. Uso dell’inganno nella ricerca = debriefing, alla fine dell’esperimento il ricercatore informa il soggetto

3. Restituzione dei risultati

4. Riservatezza e anonimato

5. Rischi e gestione rischi

6. Protezione dei partecipanti alla ricerca

7. Incentivi alla partecipazione

8. La ricerca con animali

9. Diffusione della ricerca scientifica

10. Ricerca, insegnamento e valutazione

11. Comitato Etico Locale METODI DI RICERCA

Le strategie di ricerca vengono racchiuse in 3 grandi categorie: metodi descrittivi, metodo sperimentale

(disegni sperimentali o veri esperimenti) e quasi-esperimenti (a differenza dei primi due mancano delle forme

di controllo). METODO DESCRITTIVO

Il metodo descrittivo di ricerca serve a identificare e descrivere le variabili di un comportamento o di un

fenomeno e le loro eventuali relazioni. Il metodo descrive le variabili in esame, non prevede alcuna

manipolazione della variabile indipendente. E’ una ricerca tipicamente “esplorativa” e non sperimentale, il

rapporto causa-effetto non viene stabilito. I metodi descrittivi sono:

- ricerca d’archivio

- osservazione naturalistica

- studio di casi singoli

- ricerche correlazionali

- studi longitudinali e trasversali

- inchiesta

- meta analisi

Ricerca d’archivio

La ricerca d’archivio si basa sull’analisi dei dati d’archivio, dati preesistenti, raccolti da altri e conservati in

appositi archivi. Questo metodo viene utilizzato per descrivere un particolare fenomeno e delineare la relazione

tra le variabili, senza stabilirne il rapporto causale. Lo svantaggio della ricerca d’archivio è legata al fatto che

gli archivi non contengono tutte le informazioni che si vorrebbero trovare e i dati d’archivio spesso permettono

di rispondere a poche ipotesi. Questo tipo di ricerca è utile nel caso la raccolta di nuovi dati sarebbe difficile o

non etico. Un secondo vantaggio è quello economico, la ricerca d’archivio non richiede molte risorse.

Osservazione naturalistica

L’osservazione naturalistica permette di raccogliere dati partendo dall’osservazione del comportamento dei

soggetti nel loro ambiente naturale. Questa tecnica rispetta la naturalità del comportamento infatti vieta di

portare modifiche all’ambiente e di condizionare il comportamento. Con questo metodo non si è in grado di

stabilire le cause di un comportamento.

Studio di casi singoli

I casi singoli vengono considerati alternativi ad un approccio sperimentale. Sono caratterizzati dall’analisi di un

solo caso. Consiste in uno studio profondo, intensivo e dettagliato di una singola unità, attraverso una

molteplicità di metodi. I vantaggi dello studio sul caso singolo è quello di consentire descrizioni ricche,

dettagliate dei fenomeni o dei casi, dando luogo a risultati ricchi di informazioni. Lo svantaggio è che lo studio

del caso singolo richiede tempo, risorse ed energie.

Può trattare un singolo paziente o una classe scolastica, un’organizzazione, un posto particolare, un evento.

Lo studio del caso singolo può essere retrospettivo se si basa su eventi passati o prospettico se si basa su eventi

che accadono mentre il caso è sotto osservazione.

Ricerche correlazionali

La correlazione è un termine statistico che indica il grado di associazione tra due variabili. La ricerca

correlazionele è volta a indagare la misura in cui due determinati eventi sono in relazione tra loro.

L’approccio correlazionale consente di fare delle previsioni. Questo metodo indaga la relazione tra i fenomeni

senza stabilire se uno è la causa dell’altro.

Studi longitudinali e trasversali

Gli studi longitudinali e trasversali hanno lo scopo di analizzare cambiamenti che avvengono con il passare

del tempo.

Lo studio longitudinale seleziona un gruppo di soggetti e viene analizzato ad intervallo di tempo regolari,

misurando i cambiamenti di qualche caratteristica (ad esempio il linguaggio).

Lo studio trasversale invece seleziona più gruppi di soggetti con livelli di età differenti e si rilevano i

cambiamenti della stessa caratteristica.

Inchiesta campionaria o “survey”

L’inchiesta è una forma di raccolta basata su domande organizzate in questionari. Consiste nell’intervista,

cioè nella somministrazione di un certo numero di domande, nello stesso momento, a un gruppo di soggetti,

scelti in modo da costruire un campione rappresentativo. Le risposte vengono sollecitate mediante stimoli scritti

cui le persone devono rispondere. L’inchiesta è una tecnica che ha lo scopo di conoscere opinioni,

atteggiamenti, comportamenti, stili di vita. Consiste nel porre un insieme ordinato di domande (attraverso

intervista diretta, telefonica, questionario scritto) relative l’argomento in esame ad un campione

rappresentativo. L’inchiesta può essere condotta con diversi metodi: inchiesta trasversale e longitudinale.

Questa forma di raccolta basata su domande può essere fatta anche tramite web o questionario online.

Metanalisi

La metanalisi è un tipo di ricerca che sintetizza gli studi precedentemente effettuati su un certo argomento,

analizzandone cumulativamente i risultati quantitativi. E’ una tecnica che ha lo scopo di analizzare una serie di

studi condotti sullo stesso argomento.

Dettagli
A.A. 2017-2018
12 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/01 Statistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher christine.sparapani1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di metodologia e analisi dei dati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Europea di Roma o del prof Continisio Tommaso.