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Il paesaggio sonoro rurale
Il paesaggio sonoro HI-FI
Per paesaggio sonoro HI-FI si intende un paesaggio sonoro dove il rumore ambientale è basso e permette di udire con chiarezza i singoli suoni. Il nostro p.s. è LO-FI, è ricco di disturbi che impediscono una corretta percezione dello spazio sonoro che risulta perennemente disturbato con una conseguente perdita di informazione data da tutti quei suoni deboli ma pur sempre vitali.
I suoni del pascolo
Dagli Idilli di Teocrito e dalle Bucoliche di Virgilio apprendiamo che i Pastori cantavano e fischiavano nel silenzio e nella solitudine di un pascolo mettendosi in strettissima relazione col p.s.. Lo strumento a fiato connota per eccellenza la forma musicale della pastorale, in cui troviamo anche strumenti come la zampogna, o il millenario flauto, strumenti che fanno in modo che si istauri un dialogo sublime tra il pastore e il paesaggio sonoro che lo circonda.
I suoni della caccia
I toni eroici e bellicosi attraversano
L'oscura solitudine della foresta. La tonica dei suoni della caccia è l'ottone che rappresenta il suono squillante e penetrante del corno da caccia. Il corno è dotato di grande ricchezza semantica e veniva usato per segnalare non solo le fasi della caccia ma anche il tipo di animale cacciato.
Il corno della posta, usato fino agli inizi del secolo, inviava segnali sonori nelle città per segnalare il tipo di posta che veniva portata. Diversamente dal corno da caccia, non immergeva l'uomo nel paesaggio sonoro ma veicolava informazioni che suscitavano una varietà di sentimenti.
I suoni della fattoria. Anche qui si ricordano i riferimenti letterari Virgiliani delle Georgiche. Il paesaggio sonoro è quello di un fervore di attività di uomini e animali. Sono suoni molto particolari che lasciano un'impronta sonora a chi li ascolta nella sua giovinezza e vanno dalla produzione di alimenti, al falciare dell'erba.
All'aratura e altri, suoni che provocano sinestesie molto forti col gusto e con l'olfatto. Il rumore nel paesaggio sonoro rurale. Sono i rumori delle battaglie, che lungamente nei secoli sono mutati, ma alla guerra viene sempre associato un crogiolo di rumori terrificanti in cui l'uomo cerca di evocare l'apocalisse, non solo col suono delle armi ma anche con quello dei tamburi e delle urla. Interessante la correlazione semantica tra il latino bellum e il tedesco e inglese antico belle (=rumore) poi diventato bell (=campana), suono della cristianità. Il rumore della guerra può essere collegato sinestesicamente coi sentimenti religiosi. I rumori della religione sono correlati col bisogno di clamore per farsi ascoltare dal divino (campane, organo a canne, ma anche tamburi, danze e canti nelle altre religioni).
DALLE CITTA' ALLE METROPOLI. Nelle città dell'epoca preindustriale il suono della campana era il più caratteristico e ricco.
Poiché oltre che essere evocativo aveva anche una funzione centripeta, poiché faceva sì che la gente si radunasse in chiesa con i suoi vari segni (campane a festa, ecc.).
Il suono del tempo
Insieme campana e orologio meccanico divennero il segnale più inesorabile del paesaggio sonoro. Il tempo veniva scandito in modo quasi militare, scoin tutte le direzioni, a differenza di tutti gli altri orologi che sono pressoché silenziosi, creando talvolta un'impronta sonora della città (il Big Ben di Londra o le campane pentafoniche del Cremino). Nel cuore della notte l'orologio ricorda all'uomo il suo essere mortale.
Altri punti focali comunitari
Oltre alle campane era molto caratteristico anche il cigolio multiforme del mulino, ma il rumore più forte delle città preindustriali era sicuramente il martellare del fabbro o del ramaio dei paesi arabi che costruiva i gong per l'esercito.
imperiale.
Toniche
Si dicono toniche quei suoni prodotti dai materiali che costituiscono la maggior parte della città: nelle città storiche europee la tonica dominante è la pietra e il suono degli strumenti per levigarla, nelle città del Nord America e del Canada è invece il legno (Vancouver aveva all'inizio anche i marciapiedi e le strade in legno e ogni tavola aveva una sua tonica particolare.
Molto più delicate sono le toniche della luce. Nei paesi nordici la luce è quella debole delle candele, e ciò si collega perfettamente al fatto che le creature mitologiche nordiche erano creature della notte. La notte con le sue luci fioche è anche una tonica del romanticismo (la forma musicale del notturno). Le lampade ad olio scoppiettavano leggermente e ci riportano allo sfarzo ottocentesco di Mosca e Pietroburgo. Chi è abituato a vivere in luoghi con poca luce la visione della luce della città è
accompagnato dal canto. Con l'avvento delle macchine il canto al lavoro cessò (la fabbrica uccide il canto) perché il ritmo di lavoro viene scandito dalle macchine. Al canto a volte si sostituisce timidamente e marginalmente la radio.
Le grida per le strade. Oltre alle tipiche figure dei mendicanti e dei banditori che erano gli autori del chiasso quotidiano tipico della strada, bisogna notare una grande differenza tra popolazioni del Nord e del Sud Europa, poiché le strade del Sud Europa sono più chiassose in quanto il clima permette alla gente di vivere maggiormente nelle strade.
Il rumore nella città. Grandi controversie si aprirono in Europa riguardo ai musicisti di strada, sempre più disprezzati anche quando crebbe il ceto borghese. Furono in alcuni casi fatte anche delle leggi per vietare questa pratica.
La lotta selettiva contro il rumore: chi grida nelle strade è costretto ad andarsene. Nel corso dei secoli le leggi contro il rumore sono
Cambiate radicalmente inquanto una volta erano rivolte contro le urla umane, oggi invece sono rivolte contro le macchine, elemento che ha fatto scomparire tutti quei piccoli rumori locali come i banditori e i suonatori di strada soverchiandoli; l'unico suono che rimane in soverchiabile e intoccabile dalla legge è il suono della campana.
II. IL PAESAGGIO SONORO POST-INDUSTRIALE (circa 1760 - 1840)
5. LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Il paesaggio sonoro LO-FI della rivoluzione industriale nasce dalla congestione sonora dell'industrializzazione che ha portato suoni nuovi, molti dei quali soverchianti e disastrosi. C'è una sovrabbondanza di suoni, una sovrainformazione che rende chiari solo pochi suoni. Il primo settore che risentì di questi cambiamenti fu quello tessile. Il contadino divenne sempre più un operaio, peggiorando notevolmente il suo tenore di vita. Il bisogno di cantare bloccato dalla fabbrica.
ritornò con la fondazione di società corali, soprattutto nelle città industriali del nord. Le ferrovie e le trebbiatrici cambiarono radicalmente anche il paesaggio sonoro delle campagne. I suoni della tecnologia dilagano per città e campagne. L'uomo del XX secolo accetta ormai i suoni della tecnologia considerati ormai inevitabili, talvolta li esalta come nel caso di Artur Honegger in Pacific 231 dove viene descritta musicalmente una locomotiva, o come il manifesto di Russolo sull'Arte dei rumori, dove viene esaltata la fame dei rumori che trova la sua massima espressione nella guerra meccanizzata. Rumore = potere. I danni all'udito erano stati ricollegati al rumore solo nell'800, e furono circoscritti come più dannosi quei rumori prodotti dalla lavorazione dei metalli. Solo a cavallo tra '800 e '900 si arriverà a misurare il suono in maniera quantitativa (il DeciBel devenne).standard nel 1928). Il rumore viene associato al potere solo quando è consacrato come quello delle chiese o quando rappresenta una conquista, come lo sferragliare di un treno in mezzo ai campi. Imperialismo sonoro Un uomo con un altoparlante è più imperialistico di uno che ne è privo poiché occupa uno spazio acustico maggiore, e così anche un uomo che usa un martello pneumatico domina lo spazio acustico circostante (rende impossibile parlare e ascoltare tutto il resto che è in quello spazio e si trova circa sotto i 118dB. Il rumore è stato un catalizzatore dell'attenzione sulla crescita dell'industrializzazione dell'occidente che ha soffocato con esso molte culture locali (si pensi agli aeroporti e alle autostrade). La linea retta in acustica Le macchine producono spesso un suono che non esiste in natura se non in alcuni insetti: la linea retta, ovvero un profilo sonoro a bassa informazione ed alta ridondanza che ha spesso uneffetto narcotico (in oriente l'om serve ad aumentare la concentrazione). Questa linea retta può diversificarsi da una sega circolare a una tessitrice come timbro ma resta sempre una linea retta e l'unica variazione che può avvenire è il glissando con l'aumentare o il diminuire dei giri della macchina.
L'effetto Doppler fu scoperto dall'omonimo scienziato grazie alla linea retta sonora della ferrovia, se il mondo non fosse stato "vittima" dell'industrializzazione sul piano sonoro forse lo avrebbe scoperto dal semplice volo di un'ape.
Il fascino magico del treno
La prima linea ferroviaria d'Europa fu la Stockton Darlington, in Inghilterra, costruita nel 1825.
A partire dagli sbuffanti treni a vapore fino ai primi treni elettrici degli anni Vent