vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
OSSERVAZIONE
Nei presidi- Casa- Scuola- Altri contesti sociali- È prevista in 4/5 incontri
VALUTAZIONE FUNZIONALE
- è individualizzata e specifica
- individua potenzialità e non solo i deficit
- dà risposte ai bisogni
- suggerisce metodi di intervento
- è dinamica, modificabile
- permette di valutare gli esiti
- è interdisciplinare
QUINDI > permette di conoscere il bambino, le sue competenze e come funziona, valutare le abilità nelle diverse aree, individuare le competenze da insegnare, e aiuta a stilare un progetto. Permette di porre obiettivi adeguati e individualizzati. Obiettivi a medio e lungo termine, a breve termine, verificare CLASSIFICAZIONE ICF CY.
Si delinea come una classificazione che vuole descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali per coglierne le difficoltà nel contesto socio-culturale di riferimento. Non si descrivono le persone ma le loro situazioni di vita quotidiana.
programma educativo• ADOS-2: Autism Diagnostic Observation Schedule-2• ADI-R: Autism Diagnostic Interview-Revised• PEP-3: Psychoeducational Profile-Third Edition• Vineland Adaptive Behavior Scales• CARS: Childhood Autism Rating Scale• SCQ: Social Communication Questionnaire• SRS: Social Responsiveness Scale• ABC: Autism Behavior Checklist• GARS: Gilliam Autism Rating Scale• M-CHAT: Modified Checklist for Autism in Toddlers• PDD-BI: Pervasive Developmental Disorders Behavior Inventory•ADOS: Autism Diagnostic Observation Schedule• ADI: Autism Diagnostic Interview• ADOS-2: Autism Diagnostic Observation Schedule-2• ADI-R: Autism Diagnostic Interview-Revised• PEP-3: Psychoeducational Profile-Third Edition• Vineland Adaptive Behavior Scales• CARS: Childhood Autism Rating Scale• SCQ: Social Communication Questionnaire• SRS: Social Responsiveness Scale• ABC: Autism Behavior Checklist• GARS: Gilliam Autism Rating Scale• M-CHAT: Modified Checklist for Autism in Toddlers• PDD-BI: Pervasive Developmental Disorders Behavior Inventoryprogettazione educativa
Scheda ABC per l'analisi funzionale del comportamento
Strumento per l'analisi funzionale del comportamento PEP-R
Permette di valutare le abilità di un bimbo fra i 2-6 anni definendo il livello raggiunto in 7 aree evolutive: imitazione, percezione, motricità fine, motricità globale, coordinazione oculo-manuale, area cognitiva e cognitivo-verbale.
Serve anche a identificare il grado di anormalità in: relazioni e affetti, gioco e interesse, risposte sensoriali, linguaggio.
È un test standardizzato quindi abbiamo i risultati di bambini normali come paragone. Ci sono 3 risposte possibili: riuscito (completato), emergente (riuscito con aiuto o parzialmente), non riuscito.
Evidenziamo così i punti di forza del bimbo e la sua Zona di Sviluppo Prossimale, monitorando anche i progressi fatti nel tempo.
COME/COSA OSSERVARE
- Creare momenti di gioco motivanti per relazione positiva
- Empatia > relazione > attenzione
Il contatto o l'interazione con gli stimoli
Creare associazione positiva gioco - divertimento
Cercare di capire i gusti e cosa piace al bimbo, anche chiedendo ai genitori
Se il bambino interagisce molto con l'educatore è segno che si sta divertendo ed è motivato a stare con noi.
7 PRATICHE EDUCATIVE incentrate sugli aspetti affettivi relazionali e gli educatori.
Scelta attività, tono di voce, livello di attività
Uso di emozioni positive, alternanza dei turni e interazione diadica, dare la percezione di sentire il bimbo
Strutturare diversi atti comunicativi differenti corrispondenti a molteplici funzioni
Utilizzare modellamento, espansione, riformulazione, espansione, ripetizione frasi. Incoraggiare uso diazioni
INTERVENTO PSICOEDUCATIVO
Obiettivi in base ai domini più compromessi
- Attenzione
- Reciprocità sociale
- Abilità linguistiche e cognitive
- Regolazione comportamento ed emozioni
- Programma specifico ed individualizzato
PTRI-
Basato su val.funzionale- Obiettivi definibili, realistici- Individuazioni approcci- Concordati con team e famiglia- VALUTARE LE ABILITA' DEL BAMBINO NELLE DIVERSE AREE DI SVILUPPO
- INDIVIDUARE LE COMPETENZE DA INSEGNARE (abilità e sotto-abilità)
- Aiuto PER STILARE IL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
- Soggetto viene confrontato con se stesso prima (durante e dopo l'intervento)
- CONTROLLO EDUCATIVO-ISTRUZIONALE
- ADEGUATI OBIETTIVI EDUCATIVI individualizzati
- STRATEGIE EDUCATIVE
- CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI CON I GENITORI (Parent coaching, Parent training)
sidivertirà e lo spingerà a eseguire atti comunicativi per ripeterla
All’inizio l’interazione può essere molto breve. Importante è che adulto e bimbo restino focalizzati sul solitooggetto abbiano reciproca consapevolezza della partecipazione. L’adulto deve essere più responsivo.
Osservare cosa fa il bambino e cosa lo ha attratto. Il bambino è motivato se l’adulto lo segue
Unisciti a lui
Abbassati al livello del bambino, faccia a faccia, inizialmente non interferire troppo, partecipain piccole cose
Imita qualunque cosa stia facendo con l’oggetto, e cerca di imitarlo a turno. Usa un linguaggio semplice perparlare del gioco o di cosa state facendo
Continua a seguire il suo esempio
Divertiti in modo che capisca che includere altri rende giocare più divertente anche per lui
È importante avere aspettative realistiche. Inizialmente permetterà poco che tu partecipi, è necessario seguirei suoi interessi
COMUNICAZIONE E INTERAZIONE
Creare contesti che favoriscano la comunicazione è importante. Esempi: interrompere un gioco sociale che lo diverte, dargli un bicchiere vuoto, dargli un gioco dove manca un pezzo.
Lui può:
- Chiedere qualcosa
- Attirare attenzione
- Rifiutare o opporsi
- Fare commenti o osservazioni
- Dare informazioni
- Ricercare chiedere informazioni
- Esprimere emozioni
- Comportamenti sociali
Forme di comunicazione:
- Motoria
- Gestuale
- Tramite oggetti simbolo
- Tramite rappresentazioni iconiche o immagini
- Scrittura
- Linguaggio dei segni
- Parole
Gli obiettivi di lavoro vanno individualizzati in base all'età e al profilo funzionale.
INTERSOGGETTIVITÀ
È la base dell'apprendimento sociale. Se è carente si può lavorare sui correlati comportamentali. Sezionare ciò che è naturale in abilità da insegnare.
ATTENZIONE CONGIUNTA
Alternare lo sguardo.
tra oggetto e persona, seguire con lo sguardo l'indicazione dell'altro, controllare dove l'altro sta guardando, indicare o chiedere cos'è, portare una cosa per mostrarla all'altro
EMOZIONE CONGIUNTA
Ridere e sorridere insieme alla stessa situazione, cogliere emozione dell'altro, intenzione congiunta, scambio di turni, imitazione
Dare una struttura al lavoro sulla comunicazione e interazione significa permettere al bambino di decodificare gli elementi che lo aiutano a rispondere agli stimoli e a prendere a sua volta l'iniziativa
La comunicazione del bimbo è frequente ed esprime: richiesta, commento, mantenere interazione, protestare, condividere emozioni
PARTICOLARITA' SENSORIALI
- Ipersensibilità a suoni o rumori
- Ipersensibilità a stimoli visivi
- Ridotta o eccessiva sensibilità tattile
- Particolare percezione del dolore
- Sensibilità a stimoli olfattivi gustativi e tattili di ostacolo alle
comunicativi
Sviluppare la comprensione del colto e il condividere espressioni emotive
Far aumentare la comunicazione per le interazioni sociali
Ottimizzare il suo livello di attivazione
Modificare lo stato d'animo
Imitazione > gioco parallelo > dal gioco funzionale a quello simbolico
AREA COGNITIVA
L'area cognitiva si articola sull'organizzazione integrata di una serie di processi (attenzione, memorizzazione, pianificazione ecc.) che permettono un'interpretazione organizzata della realtà circostante e la possibilità di agire in modo finalizzato. In quest'area gli obiettivi da far raggiungere al bambino sono: