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ANALISI CONTROLLO COORDINAZIONE
Il materiale di vita pratica
(http://www.mammafelice.it)
TELAI DELLE ALLACCIATURE
Cornici di legno che supportano due lembi di stoffa, da unire secondo varie tecniche:
bottoni grandi, bottoni piccoli, bottoncini automatici, cerniera, chiusura a strappo con
velcro, spille di sicurezza (o da balia), ganci e occhielli, fibbie e cinturini, clips, fiocchi,
lacci di scarpe e di scarponi.
Si favoriscono: coordinazione, capacità di concentrazione, abilità nell’autonomia.
TRAVASI
In questi esercizi si travasano sia liquidi (acqua), che grani solidi, di diverse dimensioni e
consistenza. I contenitori sono assortiti in modo molto vario, da un esercizio all’altro, ma
tutti in materiali frangibili: vetro, porcellana… Nei classici travasi di acqua si può versare
da una brocca all’altra, da una brocca in un bicchiere, da una brocca in tre bicchieri, con
o senza imbuto… E’ un esercizio che comporta l’autocorrezione (con una spugnetta il
bambino asciuga quando serve) e quindi non richiede alcun intervento da parte
dell’insegnante o del genitore; provando e riprovando il bambino acquista sempre
maggiore confidenza e si vede migliorare progressivamente.
In questi esercizi, si usano cucchiai di diverso materiale e capienza per trasferire da una
scodella all’altra, o da una ciotola in diverse ciotoline più piccole, dei grani di sabbia,
delle perle, del riso, dei fagioli, delle lenticchie…
LAVAGGIO DELLE MANI
Questo esercizio rientra fra quelli della cura della persona e risulta molto gradito in
quanto legato all’acqua che appassiona moltissimo anche i bimbi più piccoli (dai 20
mesi). Lavorare con l’acqua ha un immediato effetto calmante e imparano a concentrarsi
a lungo su un’attività. Essendo un esercizio che si compone di diverse fasi, il bambino
impara anche a lavorare su una successione di eventi in previsione di un determinato
risultato finale. ESERCIZI VARI PER LA PULIZIA
Dalla pulizia delle scarpe, a quella di diversi materiali, quali il legno, il rame, uno
specchio… I bambini indossano un grembiulino e maneggiano spazzole di diversa
misura e foggia, panni, boccettini di soluzione pulente, trovando grande soddisfazione
nell’ammirare il risultato finale! Imparano così a prendersi direttamente cura degli oggetti
che li circondano.
2) L’EDUCAZIONE DEI SENSI
l’educazione e il raffinamento dei sensi
Il fine
lo sviluppo dell’intelligenza
“Per mezzo del contatto e dell’esplorazione
dell’ambiente l’intelligenza innalza quel
patrimonio di idee operanti, senza le quali
il suo funzionamento astratto mancherebbe
di fondamento e di precisione, di esattezza
e di ispirazione”. (pp. 109, 110)
“Generalità” dell’educazione sensoriale
1) Ha un interesse per l’indagine psicologica e per
la pratica educativa
2) Si inserisce nell’educazione generale
3) Permette di scoprire e correggere eventuali
difetti dello sviluppo
4) E’ alla base del progresso dell’umanità
5) Prepara alla formazione professionale, alle arti e
ai mestieri
6) Permette di utilizzare l’ambiente
7) Prepara all’educazione estetica e morale
Il materiale sensoriale
Permette di dare ordine Permette di correggere
e chiarezza all’enorme alcuni difetti nelle funzioni
quantità di impressioni che dei sensi, in un periodo
il bambino ha “assorbito” dai in cui è possibile ancora
0 anni ai 2 anni e mezzo “porvi rimedio”.
Principi generali del materiale I sensi che sollecitano sono
Oggetti raggruppati in dunque isolati: “una
Ogni gruppo di oggetti
base ad una qualità impressione tattile è più
rappresenta la stessa
fisica dei corpi (colore, chiara se si tratta di un
qualità, ma secondo
forma, dimensione, oggetto che non conduce
variazioni diverse, stabilite
suono, peso, stato di il calore, cioè che non dia…
matematicamente e
ruvidezza, temperatura). impressioni di temperatura”.
evidenti per contrasto. (p. 112)
Il materiale sensoriale
TAVOLETTE DEL LISCIO E DEL RUVIDO
Serie n. 1 = tavolette liscio/ruvido: una delle tavolette è per metà liscia e per metà
ruvida, una presenta una sequenza alternata di strisce ruvide e lisce, l’ultima invece
una sequenza di strisce ruvide disposte secondo la diversa gradazione di grana.
Serie n. 2 = tavolette del ruvido in gradazione: cinque o sei paia di tavolette di legno
a superficie smerigliata con diverso grado di ruvidità a seconda della grana.
Serie n. 3 = tavolette del liscio in gradazione: come sopra, ma con superficie liscia.
SPOLETTE DEI COLORI
Il set basilare è composto da tre diversi tipi di scatole; alcuni produttori ne offrono
anche una quarta versione incentrata sulle sfumature. In dettaglio si hanno:
scatola n. 1: 6 tavolette => 3 paia di colori primari: rosso, giallo e blu
scatola n. 2: 22 tavolette => 3 coppie di colori primari (rosso, giallo e blu) + 3 coppie
di colori secondari (verde, arancio, viola) + rosa, marrone, bianco, nero, grigio
scatola n. 3 => 63 tavolette => 9 colori (rosso, giallo, blu, verde, arancio, viola,
marrone, rosa, grigio) in 7 sfumature ciascuno
scatola n. 4 => 64 tavolette => 32 coppie in 4 tonalità di rosso, giallo, blu, verde,
viola, marrone, rosa e grigio INCASTRI SOLIDI
E’ costituito da quattro blocchi di legno, in ciascuno dei quali si incastrano 10 cilindri
in diversa progressione, secondo questo schema:
serie n. 1: altezza decrescente e diametro decrescente;
serie n. 2: altezza uguale e diametro decrescente;
serie n. 3: altezza crescente e diametro decrescente;
serie n. 4: altezza decrescente e diametro uguale.
Il controllo dell’errore risiede nel materiale stesso, in quanto i cilindri calzano bene
per ogni foro solo se sono della giusta altezza e diametro. L’esercizio può essere
svolto in diversi modi, con tante varianti (ad occhi bendati ecc.)
FIGURE GEOMETRICHE PIANE
Consiste in un cofanetto di legno a sei cassetti, con 35 incastri geometrici muniti di
pomolo di presa. Il fondo, una volta rimosso l’incastro, è dello stesso colore blu
della figura geometrica asportata.
1 cassetto: 6 cerchi in progressivo aumento di diametro, da 5 a 10 cm;
2 cassetto: 1 quadrato e 5 rettangoli (stessa altezza, base variante da 10 a 5 cm);
3 cassetto: 6 triangoli (equilatero, isoscele acutangolo, isoscele rettangolo, isoscele
ottusangolo, scaleno rettangolo, scaleno ottusangolo);
4 cassetto: 6 poligoni regolari (pentagono, esagono, ettagono, ottagono, ennagono,
decagono);
5 cassetto: 4 quadrilateri (rombo, parallelogramma, trapezio rettangolo, trapezio
isoscele) e 1 triangolo acutangolo scaleno;
6 cassetto: 4 figure curve (triangolo curvilineo, ellisse, ovale, quadrifoglio).
SERIE DI CAMPANELLI
Il materiale delle campanelle viene utilizzato nella classi Montessori per educare la
sensibilità e l’attitudine musicale naturalmente presenti nei bambini. Consiste in 26
campanelli di bronzo, mobili, che vanno a formare due scale di do maggiore; 13
sono montati su sostegni di legno naturale, gli altri 13 (di diametro decrescente) su
sostegni bianchi o neri, come la tastiera del pianoforte. I campanelli vengono fatti
vibrare per mezzo di due appositi martelletti di legno; le vibrazioni vengono poi
smorzate con l’impiego di un silenziatore. Ascoltando i suoni prodotti dagli altri
bambini al lavoro o da se stesso, il bambino assorbe ed interiorizza il concetto di
tonalità musicale
Caratteri comuni al materiale (1):
Astrazioni materializzate: ogni concetto (grande-
piccolo; pesante-leggero…) è comprensibile grazie
all’isolamento della qualità.
Gradualità: ogni gruppo di oggetti rappresenta la
medesima qualità con gradazioni matematicamente
stabilite tra un oggetto e l’altro.
Contrasti: ogni gruppo di oggetti ha agli estremi il
massimo e il minimo della serie.
L’estetica degli oggetti (attraenti) e dell’ambiente (“è
un invito alle cose”).
Caratteri comuni al materiale (2):
Consentono sempre un’attività: l’oggetto stimola
interesse ma anche l’attività motrice: riconoscere,
appaiare, graduare, fare combinazioni
Il controllo dell’errore: conduce il bambino ad
accompagnare i suoi esercizi con la critica, con il
ragionamento
I limiti: materiale limitato in quantità e chiaro nella
sua comprensione
La precisione del vocabolario: “lezione dei tre tempi”
IN SINTESI, LE CARATTERISTICHE DELLE SCUOLE
FONDATE DA M. MONTESSORI SI POSSONO COSÌ
RIASSUMERE
) ambiente: si tratta di un ambiente “chiuso”, “appartato”, che permette ai
1
bambini di raggiungere la concentrazione.
2) oggetti: in questo ambiente hanno un ruolo fondamentale gli oggetti.
L’importanza dell’ambiente non è data tanto dalla grandezza o dalla
struttura dell’edificio, ma dagli oggetti, “poiché senza oggetti il bambino
non si può concentrare. Questi (…) furono determinati sulla esperienza
con i bambini stessi” (p. 221).
Gli oggetti, rispondendo a un interesse del bambino, facilitano innanzitutto
la concentrazione e l’esercizio individuale. Ma il loro utilizzo permette
anche la costruzione della vita sociale, di cui è parte lo sviluppo di
determinate qualità del carattere, come la pazienza nell’ aspettare il
proprio turno (in ogni classe c’è un solo esemplare di oggetto).
24
3) Vita sociale. A questo proposito la Montessori,
rispondendo a una critica che spesso le viene rivolta,
sottolinea l’importanza della necessità che una realtà
educativa diventi una “comunità lavoratrice”, in cui sia
possibile “risolvere problemi, comportarsi bene e
progettare piani che da tutti siano accettabili” (p. 223).
4) Formazione delle classi: le classi devono essere
numerose perché solo così “si rivelano meglio le differenze
di carattere” e diventano “più facili (…) le varie esperienze”
(p. 223); in esse i bambini non devono inoltre essere
classificati in funzione dell’età. Si tratterebbe di una
forzatura e di un “isolamento artificiale”, che non ha alcuna
corrispondenza nella società.
25
Il vantaggio principale della compresenza di età diverse è
rappresentato dall’aiuto reciproco tra i bambini, anche
questo nato spontaneamente.
Nelle scuole in cui questo principio non viene rispettato, e
cioè la maggioranza, “l’unico m