Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Metodi di analisi del circuito Pag. 1 Metodi di analisi del circuito Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi di analisi del circuito Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Metodi di analisi del circuito

In questa sezione di programma studieremo come analizzare e affrontare un circuito complesso da qui in poi definito come rete. In poche parole andare a calcolare tutte le correnti e le tensioni ai capi di tutte le componenti.

Metodo Tabellare

Vediamo un primo metodo abbastanza intuitivo. Come abbiamo fatto fino ad adesso utilizziamo una serie di equazioni (quelle costitutive delle componenti e quelle derivanti dalle leggi di Kirchhoff) e tramite una matrice basata su queste matrici possiamo andare a risolvere un'intera rete. Questo però per reti complesse diventa abbastanza pesante per il livello "umano". Infatti questo è il sistema utilizzato dai programmi di simulazione e dai calcolatori. Vediamo comunque un esempio di applicazione.

Esempio

Da questo circuito andiamo quindi a costruire la matrice delle equazioni da dare in pasto al computer. In linea di massima non useremo mai questo metodo, è stato fatto a titolo di esempio.

conseguenza della somma delle tensioni e correnti generate da ciascun generatore indipendente preso singolarmente. Questo principio è noto come principio di sovrapposizione degli effetti. In altre parole, per calcolare la tensione o la corrente in un componente all'interno di un circuito composto da più generatori, possiamo considerare un generatore alla volta, eliminando tutti gli altri. Calcoliamo quindi la corrente e la tensione generate da quel generatore specifico. Ripetiamo questo processo per ogni generatore, sommando infine tutti i valori ottenuti per ottenere la tensione o la corrente totale nel componente. Questo principio si basa sul fatto che i componenti lineari rispondono in modo proporzionale agli ingressi. Pertanto, possiamo considerare ciascun generatore indipendentemente dagli altri e calcolare la sua influenza sul componente desiderato. È importante sottolineare che questo principio si applica solo a circuiti lineari, in cui le relazioni costitutive dei componenti sono lineari. In circuiti non lineari, questo principio non è valido e possono verificarsi fenomeni di interazione tra i generatori.

somma degli effetti dei singoli generatori indipendenti quando agiscono uno alla volta. Quindi per "eliminare gli altri" bisogna ricordare che:

  • il generatore di tensione spento equivale a un cortocircuito
  • il generatore di corrente spento equivale a un circuito aperto

Esempio di applicazione fatto in classe:

Ridisegno il circuito eliminando uno dei generatori.

Calcolo ora le incognite ricordando che sono solo parziali quindi le chiamo I' e V'.

Ora calcolo l'effetto dell'altro generatore, quindi ridisegno il circuito per vedere il solo effetto del generatore di corrente.

Rifaccio i calcoli calcolando I'' e V''.

Quindi ora sommo:

V = V' + V''

I = I' + I''

Ricordiamo però che questo metodo funziona bene per tensione e correnti ma non per le potenze. Infatti, per studiare le potenze è necessario utilizzare la tensione e la corrente totale e non quella parziale. Inoltre, non è possibile calcolare le potenze.

singole potenze parziali e poi sommarle successivamente.

Teorema di Thévenin

Un circuito resistivo lineare accessibile da 2 terminali è equivalente a un resistore e un generatore di tensione.

  • Il generatore ha come valore la tensione quando i due terminali sono aperti con tutti i generatori accesi
  • la resistenza ha valore della resistenza equivalente del circuito con tutti i generatori spenti

Esempio 5.6 Perfetti

Teorema di Norton

Non lo faremo, a quanto pare è inutile.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
6 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/31 Elettrotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giovi213 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettrotecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Massi Pavan Alessandro.