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FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO
Si valuta o con CALORIMETRIA DIRETTA in cui misuro IL CALORE CHE EMETTIAMO o in
CALORIMETRIA INDIRETTA in cui misuriamo L OSSIGENO CHE CONSUMIAMO.
Utilizzando carboidrati, grassi e proteine per produrre ATP emettiamo calore perché abbiamo un
efficienza molto inferiore al 100% la quantità di energia dissipata da un individuo è determinata
dalla misurazione del calore prodotto CALORIMETRO AD ACQUA DI WALTER E
BENEDICT: un soggetto sta in una stanza a temperatura, pCO2 e pO2 costanti e vi passa una
serpentina attraversata da acqua la cui temperatura varia in base alle emissione di calore dal
soggetto (Q=m*c*ΔT).
La quantità di O2 consumata da un soggetto si misura con il METABOLIMETRO DI BENEDICT
E ROTH: un soggetto respira O2 in una camera spirometrica quindi abbassamento della camera
spirometrica in base all utilizzo di O2 ricavo i volumi di O2 usati da quel soggetto.
EQUIVALENTE ENERGETICO DELL OSSIGENO è la quantità di energia
liberata per ogni litro di O2 utilizzato dall organismo nell ossidazione di una
miscela energetica media: 4,8 Kcal
Il METABOLISMO BASALE è l entità della spesa energetica di un soggetto in completo riposo,
ma in stato di veglia. Per determinarlo il soggetto deve:
- Essere a digiuno d almeno 12 ore
- Aver riposato altrimenti ho attivazione del simpatico ( adrenalina)
- Che non abbia fatto attività fisica da almeno 1 ora
- Essere privato di fattori psicologici e fisici eccitanti
- Essere in un ambiente tra 20° e 37°
Determinato il metabolismo basale, questo deve essere NORMALIZZATO per tener conto della
superficie corporea u.d.m del metabolismo basale sarà kcal/ m²/h.
Il metabolismo basale si modifica in funzione dell ETA’ e IL SESSO, perché la curva dei maschi è
più elevata avendo una massa muscolare maggiore.
In condizioni basali consumiamo 1kcal/min 1600 kcal/gg, per il metabolismo del cervello ci
servono 124 g/gg di glucosio, MA L AUMENTO DEL METABOLISMO DURANTE LO STUDIO
NON è DOVUTO AD UN AUMENTO DEL CONSUMO DA PARTE DEL CERVELLO, MA AD
UN AUMENTO DEL TONO DEI MUSCOLI.
Contributo dei singoli organi al metabolismo basale:
- Fegato: 26%
- Muscolo 26%
- Cervello: 18%
- Cuore:9%
- Reni : 7%
- Resto: 14%
EFFETTO DINAMICO SPECIFICO DELLE PROTEINE
L assunzione di un pasto aumenta il metabolismo basale per i MECCANISMI DIGESTIVI ed
aumenta il calore che sprigioniamo: ma se assumiamo un pasto ricco di carboidrati o grassi,
aumenta del 4%, mentre se assumiamo PROTEINE AUMENTA DEL 30% per 3-12 ore, perché le
proteine stimolano i processi chimici cellulari.
L INDICE DI MASSA CORPOREA
È il rapporto tra peso in Kg e altezza in metri elevata al quadrato.
ANIMALI OMEOTERMI: hanno una temperatura corporea costante (37° circa) negli
intervalli di temperatura ambientale tra -10° e 40°
ANIMALI PECILOTERMI: hanno una temperatura corporea strettamente dipendente dalla
temperatura ambientale
Una temperatura corporea costante è necessaria affinché le reazioni chimiche del nostro organismo
avvengano a velocità ottimale.
TEMPERATURA DEL CAVO ASCELLARE Più BASSA DI QUELLA DEL CAVO
ORALE, Più BASSA DI QUELLA RETTALE (che è quella che più si avvicina alla reale
temperatura del nucleo centrale)
La temperatura può aumentare fino a 40° (termoregolazione ancora efficiente) in malattie febbrili o
intensa attività fisica ma se va oltre la termoregolazione è compromessa colpi di sole, lesioni
cerebrali e convulsioni, se scende al di sotto di 35° si riducono sensibilità, capacità motoria e
facoltà mentali.
Nel nostro organismo non esiste un'unica temperatura: TEMPERATURA DEL NUCLEO
CENTRALE è quella più alta e costante, QUELLA DELLA CUTE invece varia molto in base alla
temperatura ambientale ed è più bassa di quella centrale.
VARIAZIONI CIRCADIANE e INDIVIDUALI:
- SONNO: riduzione notturna della temperatura corporea in particolare la
TEMPERATURA CORPOREA E CEREBRALE diminuiscono durante il sonno NREM
(stadi 3 e 4) per il RIASSETTO DEL TERMOSTATO CENTRALE IPOTALAMICO A
LIVELLI INFERIORI E PER PERDITA DI CALORE. Durante il sonno REM invece la
capacità di termoregolare tramite sudorazione risulta essere ridotta.
Se la temperatura corporea è maggiore di quella dell ambiente circostante DISSIPIAMO CALORE,
la maggior parte del quale tramite RAGGI INFRAROSSI (60%), tramite la cute e l aria umidificata
dal sistema respiratorio (22%, cioè 600-700 ml di acqua al giorno) detta PERSPIRATIO
INSENSIBILIS. Anche tramite la CONDUZIONE perdiamo calore, cioè rilasciando calore a
oggetti a temperatura inferiore (3%). Un 15% viene perso per CONVEZIONE alle molecole di aria
che circondano l organismo finché la temperatura della cute e delle molecole di aria non si
equivalgono (PROCESSO AUTOLIMITATO (vestendoci limitiamo questo processo).
CAPACITà RAFFREDDANTE DEL VENTO è QUINDI DIRETTAMENTE
PROPORZIONALE ALLA RADICE QUADRATA DELLA VELOCITà DEL VENTO
STESSO. Correnti d aria infatti stimolano la dispersione di calore per convezione WIND
CHILL FACTOR dei venti.
CALORE SPECIFICO DELL H2O è MAGGIORE DI QUELLO DELL ARIA: l H2O
infatti assorbe una quantità maggiore di calore rispetto all aria ( il corpo infatti perde
molto più rapidamente calore in H2O)
CONDUCIBILITà TERMICA DELL ACQUA è MAGGIORE DI QUELLA DELL ARIA
il calore si trasferisce molto velocemente all H2O
Un importante meccanismo per limitare la dissipazione di calore è il MECCANISMO DEL
FLUSSO DI SANGE IN CONTROCORRENTE: il sangue arterioso che scorre verso la periferia
riscalda quello venoso che torna dalla periferia grazie alla vicinanza dei vasi.
La dissipazione del calore infatti si ha sia dagli organi interni verso la cute, sia dalla cute verso la
superficie (anche se hanno due velocità di dissipazione di calore diverse).
Importante per evitare la dissipazione il PLESSO VENOSO (in cui passa circa il 30% della GC)
VARIANDO LA QUANTITà DI SANGUE AL PLESSO VENOSO ALLE ANSE CAPILLARI
DECIDO QUANTO CALORE DEVE ESSERE DISSIPATO.
Il sangue è cortocircuitato direttamente da plesso venoso a sangue arterioso grazie alle
ANASTOMOSI ARTEROVENOSE che troviamo a livello di MANI, PIEDI, PADIGLIONI
AURICOLARI.
IL SIMPATICO causando contrazione o dilatazione dei vasi del plesso venoso regola la T della
cure e quindi di tutto il corpo.
Un meccanismo aggiuntivo per la dispersione di calore è la SUDORAZIONE (soluzione di H2O e
sale), tramite la quale il corpo si raffredda più velocemente. Le ghiandole sudoripare sono regolate
dal SISTEMA SIMPATICO COLINERGICO (tramite quindi rilascio di ACH, ma anche
NORADRENALINA e ADRENALINA).
Ho stimolazione delle ghiandole da parte del simpatico colinergico in caso di RISCALDAMENTO
DELL AREA PREOTTICA IPOTALAMICA.
Le ghiandole secernono un secreto primario simile al plasma ma senza proteine PERDIAMO
ELETTROLITI E H2O e quindi ciò potrebbe causare squilibri dell equilibrio idrico-salino, ma NEL
DOTTO ESCRETORE SONO RIASSORBITI Na+ e Cl- (ad opera dell aldosterone). Ciò avviene
se la ghiandola è acclimatata, cioè dopo 2/3 settimane se si passa in un clima caldo e umido. Questo
perché UN ALTA PERCENTUALE DI UMIDITà DELL ARIA CI RENDE DIFFICILE LA
TERMOREGOLAZIONE TRAMITE SUDORAZIONE poiché IL PASSAGGIO DI STATO DA
LIQUIDO A GASSOSO è RESO DIFFICILE DAL FATTO CHE NELL ARIA C è MOLTA
ACQUA.
L aspetto negativo della sudorazione è che ci fa perdere liquidi ed elettroliti NECESSARIA
IDRATAZIONE.
REGOLAZIONE NERVOSA
Stazione di rilevamento e integrazione: NUCLEO ANTERIORE IPOTALAMICO, AREA
PREOTTICA in cui abbiamo NEURONI SENSIBILI AL CALDO (in maggior numero perché volti
a combattere le IPERTERMIE CEREBRALI molto pericolose) e NEURONI SENSIBILI AL
FREDDO le cui info sono mandate al NUCLEO POSTERIORE DELL IPOTALAMO.
Questo riceve informazioni anche da:
- TERMOCETTORI PROFONDI (organi interni, grandi vasi, midollo)
- TERMOCETTORI CUTANEI (quelli sensibili al freddo sono piu numerosi di quelli al
caldo per combattere meglio le ipotermie)
A livello del NUCLEO POSTERIORE DELL IPOTALAMO le informazioni si integrano e
vengono paragonate alla T CRITICA IPOTALAMICA (37,1°).
SE LA TEMPERATURA DEL CORPO SALE: attiva il meccanismo per dissipare calore:
- Inibisce i centri simpatici di attivazione della vasocostrizione
- Attiva neuroni simpatici colinergici che stimolano le ghiandole sudoripare che riversano
sudore sulla cute
- Con la BRADICHININA prodotto dalle ghiandole attivate causa vasodilatazione attiva
sangue dirottato in superficie
SE LA TEMPERATURA DEL CORPO STA SCENDENDO:
- Attivazione dei neuroni simpatici adrenergici che vasocostringono sangue dirottato al
nucleo centrale
- STIMOLANO IL DISACCOPPIAMENTO DELLA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA
NEL GRASSO BRUNO, particolarmente presente nel neonato a livello interscapolare
TERMOGENESI SENZA BRIVIDO
- Stimolano i neuroni motori somatici che INDUCONO IL BRIVIDO IN MUSCOLI
SCHELETRICI TERMOGENESI CON BRIVIDO
ATTIVAZIONE IPOTALAMICA DEL BRIVIDO
La stimolazione del CENTRO MOTORIO PRIMARIO DEL BRIVIDO (regione dorsomediale dell
ipotalamo posteriore in prossimità del III ventricolo) quando la T esterna scende causa:
stimola i motoneuroni anteriori aumento del tono della muscolatura scheletrica brividi
aumento della produzione di calore (anche di 4 o 5 volte).
Il termostato ipotalamico è impostato a 37,1° (SET POINT IPOTALAMICO) e interpreta l
intervallo tra il set point e la temperatura effettiva come L ERRORE DA CORREGGERE.
Se la temperatura è più alta aumenta la dispersione di calore per evaporazione (guadagno a 27,
quindi molto elevato) MA LA LINEA DI PRODUZIONE DEL CALORE NON SCENDE
SOTTO LE 20 cal/s (perché C è IL METABOLISMO BASALE)
Se la temperatura scende produzione di calore MA LA LINEA DELLA DISPERSIONE DEL
CALORE PER EVAPORAZIONE NON VA A 0 perché è sempre presente UNA PARTE di
dissipazione del calore PER LA PERSPIRATIO INSENSIBILIS.
REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA IN FUNZIONE
DELLA TEMPERATURA CUTANEA:
• PRODUZIONE DI CALORE:
- se la temperatura della cute si abbassa (20°) il set point si alza (<37,1°) BRIVIDI: riflesso
anticipatorio perché in anticipo combattiamo l ipotermia
- Se la temperatura cutanea si alza (31°) il set point si abbassa (36,6°) si allontana la
soglia di