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MENINGITI

Definizione.

Le meningiti sono processi infiammatori dell’aracnoide e della pia madre (leptomeningi) provocate dalla localizzazione diretta di

un agente infettivo. Quando anche il tessuto nervoso è interessato dal processo morboso si parla di meningo-encefaliti o meningo-

nevrassiti. Quando parliamo di infezioni del SNC, se c'è una componente virale parliamo di encefalite virale. Qui c'è una

compromissione delle meningi e in parte delle strutture nervose. L'ispessimento delle meningi non si vede quasi mai.

Epidemiologia.

• incidenza 5-10 /100.000

Batteriche: ; sono più colpite le fasce di età estreme.

• incidenza: 5-35/100000

Virali: ; sono più colpiti bambini e giovani adulti

Eziologia.

Meningiti a liquor torbido.

• Batteri

1. Pneumococco (Streptococcus pneumoniae)

2. Meningococco (Neisseria meningitidis)

3. Haemophilus influenzae sierotipo b (Hib)

4. Streptococco di gruppo B

5. Listeria Monocitogenes

6. Enterococchi

7. Staffilococchi

8. Klebsiella pneumoniae

• Funghi: Candida

• Protozoi

Meningiti a liquor limpido

• Virus

1. Coxsackie

2. Echo

3. Virus della parotite

4. Morbillo

5. Herpesvirus

6. Altri ( Virus coriomeningite linfocitiaria, HIV, Influenza, Arbovirus)

• Rickettsiae

• Batteri

1. Micobatteri

2. Leptospire.

3. Brucelle

4. Listeria monocytogenes (a volte)

• Funghi: Criptococco, histoplasma

• Larve di elminti

Il reticolo di Mia indicava che il liquor non è così limpido e si vede dopo circa 24 ore.

Fisiopatologia.

Fattori che influenzano l'infezione:

• virulenza del ceppo

• difesa dell'ospite

• interazione patogeno-ospite.

Organismo Sito d'entrata

Neisseria nasofaringe

Pneumococco nasofaringe o contatto diretto

Listeria tratto GI, placenta

Hemofilus nasofaringe

S. Aureus interventi, batteriemie, pelle

S. Epidermidis Interventi, pelle

Clinica.

La diagnosi di meningite è facile. La mortalità della meningite è legata al tempo che intercorre fino alla diagnosi.

• Febbre elevata.

• Sindrome meningea : vomito, febbre, mal di testa, collo duro, avversione alla luce, sonnolenza, dolori alle articolazioni,

fitting. Se si hanno alcune di queste si fa diagnosi. Questo per dire che la sindrome meningea is compone di pochi sintomi:

• Vomito e getto.

• Febbre elevata.

• Cefalea.

• Rigidità nucale → irritazione delle fibre nervose e il tentativo di avere una posizione antalgica.

• Fotofobia.

• Sonnolenza.

• Dolore alle articolazioni

• convulsioni.

• In alcuni casi ci può essere dolore addominale.

Segni.

• Kenring: quando il paziente è nella posizione sdraiata, se si cerca di flettere tutto l'arto sul bacino, sempre per intenso dolore,

la gamba tende a flettersi sulla coscia.

• Brudzinski: a paziente supino, si cerca di flettergli la testa portando il mento a contatto con il torace. Il segno di B. è presente

quando i tentativi di flessione della testa provocano la flessione delle gambe sulle cosce e di queste sul bacino.

• Lasegue: Al paziente rilassato in decubito supino, con gambe allungate, l’esaminatore flette passivamente la coscia sul

bacino mantenendo la gamba in estensione, al fine di determinare stiramento dei tronchi nervosi. In caso di segno di L.

positivo, tale manovra provoca dolore.

• Fontanella bregmatiche diventano turgide.

• Segno della bicicletta nei neonati.

Diagnosi di laboratorio.

Puntura lombare.

È una procedura non così difficile, ma deve essere fatta. Passa tra gli spazi vertebrali, si fa in sede lombare perchè è meno pericolosa

e a quel punto abbiamo la fuoriuscita del liquor. Ci potrebbe essere ipertensione endocranica, se non si fa la TC si guarda il fondo

dell'occhio. Altrimenti abbiamo l'incuneamento delle amigdale. Poi si manda in laboratorio per vedere:

• glucosio

• proteine

• conta cellulare

• cloruri

• Gram per i germi

• PCR.

Meningite decapitata.

Il controllo dei sintomi e segni non avviene, ma c'è un liquor che viene pulito a seguito di una T antibiotica sufficiente per decapitare

gli aspetti più rilevanti.

Forme a glicorrachia normale o lievemente aumentata.

• cellule elevate con linfociti alti.

• Protidorrachia elevata.

MENINGITI BATTERICHE.

Il Italia il rischio è basso. C'è stato un minimo nel '94 e un massimo nel '99. La Meningitis belt è tutta una parte del mondo che è

l'Africa subsahariana dove c'è una prevalenza di meningiti e ci sono focolai frequenti. Questo è importante perchè chi va per turismo

o lavoro in una di queste aree deve farsi una vaccinazione anti meningite meningococcica.

Cause di meningi in italia:

• Pneumococco.

• Neisseria.

• Haemophilus.

• tutti gli altri

La maggior parte sono non giustificate.

L'andamento nel corso degli anni l'elemento più interessante. Vediamo la curva dell'Haemophilus. Mentre tutte le altre hanno delle

variazioni, questo è quello che ha più risentito delle vaccinazioni.

Ci sono delle forme che colpiscono alcune età. L'Haemophilus nei molto piccoli è scomparso. I meningococchi sono abbastanza

frequenti nelle fasi infantili. Nell'età adulta le forme maggiori sono le pneumococciche.

Meningite da Meningococchi.

In Italia ci sono stati dei picchi nel '900 dovuti alle Guerre. Negli anni '70 c'è stato un nuovo focolaio epidemico. La mortalità nel '70

era irrisoria grazie agli antibiotici. Negli anni '90 ci si aspettava una nuova epidemia, che fortunatamente non è avvenuta. Negli anni

1890 ci fu un'altra epidemie. C'è come una ciclicità di circa 30 anni.

Il numero di portatori quando sale oltre un certo livello c'è il rischio che la malattia si diffonda.

Nel 2007 c'è stata una piccola epidemia a Treviso dovuta ad una discoteca. Di solito i piccoli centri facilitano la diffusione (caserme).

La Neisseria ha vari sierogruppi: B, C e altri.

Patogenesi.

• Mucosa

• sangue

• liquor.

Il batterio si attacca all'epitelio nasofaringeo e per un processo di pinocitosi passa alla mucosa. Poi passa nel sangue, perchè c'è una

batteriemia. Le endotossine ed altri componenti stimolano le citochine e il passaggio attraverso la barriera emato-encefalica. Qui

abbiamo infiammazione e a volte disseminazione attraverso gli spazi subaracnoidei ad altre aree del cervello.

Sepsi da meningococco.

È caratterizzata da:

• Porpora diffusa,

• ipotensione,

• shock,

• collasso,

• cianosi.

• La T presenta dei picchi e delle discese,

• è possibile isolare i Meningococchi dal sangue, liquor, gola.

Contagio.

• Tasso di attacco nella popolazione generale: → 0.5 / 105

• Tasso di attacco nei contatti scolastici → 2-4 / 105

• Tasso di attacco nei familiari → fino a 400 / 105 (1 su 300)

Chemioprofilassi.

• Rifampicina

1. adulto: 600 mg x 2/die per 2 giorni;

2. bambino >1 m: 10 mg/Kg al dì per 2gg

3. bambino <1 m: 5 mg/Kg al dì per 2gg

• Ceftriaxone

1. adulto: 250 mg im in dose unica

2. bambino <15 aa: 125 mg im in dose unica

• Ciprofloxacina

1. solo negli adulti: 500 mg in dose unica

Possibili effetti avversi:

1. Fenomeni di resistenza

2. Alterazione normale flora batterica vie aeree superiori

3. Effetti collaterali dei farmaci impiegati

Meningite da Pneumococco.

Danno uno spettro ampio di patologia:

• Otite.

• Congiuntivite.

• Sinusite.

• Cellulite orbitaria.

• Erisipela.

• Glossite.

• Ascessi.

• Artrite.

• Osteomielite.

• Peritonite primitiva.

• Polmonite.

• Meningite.

• Sepsi.

Epidemiologia.

Colpisce in media giovani o anziani.

Meningite da Haemophilus.

Dal 200 al 2004 si sono ridotti i casi nei bambini grazie alla vaccinazione.

Obiettivi del trattamento.

Dettagli
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/17 Malattie infettive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gabriel_strife di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di malattie infettive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Cauda Roberto.