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Impedimento alle ordinarie occupazioni per un periodo superiore ai 40 giorni

Si parla di impedimento, totale o parziale, della persona lesa a svolgere le attività consuete della vita di relazione. Le ordinarie occupazioni sono quelle abituali e lecite che fanno parte della vita di un individuo, sia lavorative che extra-lavorative, purché non saltuarie. Rientrano quindi anche quelle sportive, gli hobbies, le attività economiche, quelle di studio, etc..., sempre che si tratti di occupazioni lecite e che facciano parte della vita ordinaria e abituale della persona lesa.

Nel definire tale periodo si deve tener conto della sostanziale equiparazione stabilita dal codice fra malattia e incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni. Questo perché nella durata dell'incapacità rientra anche il periodo di convalescenza, poiché è certo che come nella malattia, anche durante questa.

fase il soggetto è costretto a limitare la propria vita di relazione e la propria capacità di espletare le abituali attività della vita quotidiana. Se a causa di una lesione personale il soggetto patisce una malattia che duri 25 giorni, ma una volta che questa si è esaurita, l'incapacità ad attendere alle ordinarie occupazioni si protrae per ulteriori 20 giorni, questa ulteriore durata sarà sommata al periodo della malattia, così che in tutto si avranno 45 giorni di incapacità, fra malattia e convalescenza. Quando andiamo a parlare di MALATTIA CHE METTE IN PERICOLO LA VITA DELLA PERSONA OFFESA, questa, da un punto di vista medico-legale, è una circostanza aggravante che si realizza solo quando sussiste l'attualità del pericolo di vita per la persona lesa con la conseguenza che la persona stessa viene a trovarsi sul punto di morire. Occorre che la lesione interessi funzioni di vitale importanza (cardiaca, nervosa e

respiratoria) causando un pericolo concreto e immediato, anche se di brevedurata e poi fortunatamente scampato. Ciò che rileva è che in un momento sia pur breve sia stato diagnosticato, come conseguenza della lesione subita, l'imminente verificarsi dell'evento mortale. Il giudizio sulla malattia che mette in pericolo la vita della persona offesa deve essere inteso come giudizio diagnostico espresso sulla base della effettiva realtà e gravità della compromissione delle funzioni cardiaca, respiratoria e nervosa (tripode di Bichat). I fenomeni clinici sui quali giudizi circa il pericolo di vita va basato devono essere già realizzati nel presente. L'attualità è in funzione di ciò che noi vediamo e dell'obiettività che andiamo a riconoscere. In ogni caso il pericolo per la vita della persona offesa deve derivare dalla condizione di malattia. Esempi di malattia che mettono in pericolo la vita possono essere gravi

modo si verificherà il recupero completo della funzione compromessa. Le condizioni di shock con coinvolgimento del sistema nervoso e dell'apparato cardio-respiratorio possono portare alla morte imminente. La presenza di questo pericolo rende grave la lesione, indipendentemente dalla durata della malattia e dalle sue conseguenze debilitanti. Si parla di indebolimento permanente di un senso o di un organo quando ci sono sintomi già stabilizzati della lesione che riducono l'efficienza di un senso o di un organo, con effetti negativi stabili e duraturi. In altre parole, dobbiamo essere in grado di stabilire se siamo di fronte a esiti stabili al termine della malattia, ovvero nella loro cronicità, e ci troviamo senza una reale possibilità di recupero completo della struttura anatomica interessata. Il termine "permanente" indica che l'indebolimento osservato deve essere duraturo nel tempo, nel senso che durerà a lungo e che non è possibile prevedere quando e come si verificherà il recupero completo della funzione compromessa.misura, è importante considerare se questa avrà un effetto permanente. Anche il concetto di permanente non è assoluto e statico, ma piuttosto dinamico e legato alle conoscenze cliniche che abbiamo per poter affermare che tali esiti, molto probabilmente o in maniera altamente certa, manterranno nel tempo una loro limitata funzionalità tale da poter parlare di un indebolimento permanente di un senso o di un organo. In medicina legale, l'organo è l'insieme delle strutture anatomiche che svolgono una determinata funzione e la cui lesione comporta un danno alla vita vegetativa e di relazione del soggetto. In questo senso rientrano la vista, l'udito, il tatto, l'olfatto e il gusto, che permettono la percezione del mondo esterno. Da un punto di vista clinico, parlare di una distinzione tra organo e senso ha poco valore nel nostro mondo scientifico, ma nel mondo giuridico è importante per comprendere l'indebolimento permanente nei confronti di un cittadino qualsiasi. Se si deve valutare una menomazione a carico di una persona, è necessario considerare se questa avrà un effetto permanente.organi pari dovrà tenere conto delle capacità di compenso del viscere superstite, della funzione residua e della funzione di riserva. Quindi si parlerà: Nel caso di perdita del rene, a rene controlaterale integro, di indebolimento permanente della funzione uropoietica. Nel caso di perdita del polmone, a polmone controlaterale integro, di indebolimento permanente della funzione respiratoria. Nel caso di sordità monolaterale, ad orecchio controlaterale integro, di indebolimento permanente della funzione uditiva. La perdita di un rene subita da soggetto dia mono-rene è valutata come lesione gravissima, in quanto costituisce perdita dell'uso di un organo e non solo indebolimento, del pari la perdita di un occhio per un monocolo. Si deve sottolineare che l'eventuale correzione dell'indebolimento (utilizzo di protesi o di interventi chirurgici) non esclude il delitto, in quanto non si ha recupero funzionale naturale e nessuno.può essere costretto a sottoporsi ad alcun trattamento senza un consenso esplicito. Nell'ambito della lesione personale gravissima, essa si ha quando la malattia è certamente o probabilmente insanabile o se si configura alcun'altra delle circostanze aggravanti stabilite dall'articolo 583 del codice penale che verranno singolarmente considerate. Tale reato è procedibile d'ufficio, dunque vi è obbligo di referto. Le circostanze aggravanti previste dall'articolo 583 del codice penale sono varie: La prima è la MALATTIA CERTAMENTE O PROBABILMENTE INSANABILE. In questo caso dobbiamo considerare che neppure con i sussidi dell'arte sanitaria sarà sanabile, ma sappiamo che essa durerà certamente o probabilmente per tutta la vita. La seconda può essere la PERDITA DI UN SENSO. Si ha la perdita anche quando la funzione non è completamente spenta, ma ridotta in misura tale da rendere

praticamenteinutilizzabile quel poco di attività residua. Per gli organi pari la perdita sussiste quando entrambi sono funzionalmente spenti, mentre la perdita di uno solo costituisce indebolimento.

La terza è la PERDITA DELL'USO DI ORGANO. La soppressione funzionale di un organo per perdita anatomica o per distruzione del parenchima.

Si parla di indebolimento permanente quando la lesione, di un senso o di un organo, è ascrivibile percentualmente parlando a una valutazione superiore al 5 o al 10%. Quindi se la funzionalità dell'organo è minore del 90% si parla di indebolimento permanente.

La quarta è la PERDITA DI UN ARTO O MUTILAZIONE CHE RENDE L'ARTO INSERVIBILE. Per cui la mutilazione viene intesa come la perdita anatomica di una mano o del piede, che rende l'arto inutilizzabile. La mutilazione parziale determina un indebolimento permanente, quindi siamo nella lesione grave. La paralisi di una mano o del piede che

non può considerarsi mutilazione, viene considerata una lesione gravissima in quanto si perde l’uso della presa e della locomozione. Un'altra situazione di lesione personale gravissima è la DIFFICOLTA GRAVE E• PERMANENTE DELLA FAVELLA. Per favella si intende il linguaggio articolato o parlato amezzo del quale l’uomo comunica agli altri il proprio pensiero. Un'altra situazione di lesione personale gravissima è la PERDITA DELLA CAPACITÀ DI• PROCREARE. Si parla di un’impotenza coeundi (incapacità di effettuare il coito) e di un’impotenza generandi (impossibilità di fecondare). Nella donna vi è anche l’impotenza parturiendi dovuta a cause che impediscono l’espletamento del parto per vie naturali, ne sono un esempio le viziature pelviche da fratture multiple del bacino male consolidate. La possibilità del parto cesareo non esclude l’aggravante, essendo un mezzo.

artificiale. L'ultimo aspetto che si considera in una lesione personale gravissima sono le deformazioni o sfregi permanenti del viso. Lo sfregio consiste in un'alterazione permanente dei tratti fisionomici che turba sensibilmente l'armonia del viso, rendendola meno bella e meno espressiva. Per deformazione si intende una grave alterazione dei lineamenti del viso, con cancellazione della normale fisionomia.

Nell'ambito delle lesioni personali sono comprese anche le lesioni personali colpose (articolo 590). Questo articolo dice che chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale, è punito con la reclusione... o con la multa... Nelle lesioni colpose manca la volontà di produrre l'evento. Dunque, questo, anche se preveduto, non è voluto dall'agente, ma si verifica a causa di negligenza o di imprudenza o di imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e disciplina. Abbiamo tre tipi di lesione colposa: Semplice,

malattia di durata non superiore a 40 giorni1. Grave, malattia di durata superiore a 40 giorni. Sono previste le stesse cirscostanze2 aggravanti dell'articolo 583 del codice penale relativo alle lesioni personali dolose.

Gravissima, corrisponde per circostanza all'omologa dolosa3.

Ci sono due aspetti che dobbiamo considerare. Le pene sono aumentate in caso di lesioni colpose gravi e gravissime secondarie a violazioni del codice della strada o a quelle relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Le lesioni personali colpose sono tutte procedibili a querela della persona offesa. Viene fatta eccezione per quelle gravi e gravissime che derivino da violazioni delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale. In questi casi si procede d'ufficio con obbligatorietà di referto e rapporto.

MEDICINA PREVIDENZIALE, ASSICURAZIONI SOCIALI, INPS, INAIL

Nell'articolo

lavoratori hanno diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del loro lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a loro e alle loro famiglie un'esistenza libera e dignitosa. È compito della Repubblica tutelare il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, promuovendo le condizioni che rendano effettivo il suo esercizio e rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la piena realizzazione. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
28 pagine
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cassioli25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina legale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Del Rio Alessandro.