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Meccanica Razionale
Grandezze Dinamiche: sono funzioni di t e v di P e quindi non dipende dalla geometria di forza.
Quantità di moto o momento lineare: p=mv
- dp/dt = d(mv)/dt = ma = F
- momento angolare: K(O) = (P-O) × p
- dK(O)/dt = d(P-O)/dt × p + (P-O) × dp/dt = (P-O) × F = N(O)
- momento della forza: N(O) = (P-O) × F
- potenza: W = v · F
Vincoli:
- Si dice vincolo un qualunque dispositivo atto a limitare l'intervallo di variazione di una o più coordinate di un sistema di punti materiali. L'espressione matematica di un vincolo può essere data da un'equazione o da una disequazione. Un vincolo espresso mediante un'equazione, è detto vincolo bilatero; un vincolo espresso mediante disequazione è detto vincolo unilatero.
- Si chiama "spazio delle configurazioni" di un insieme di N punti materiali vincolati a quel sottinsieme di R3N che è determinato dalle equazioni di vincolo, o che è compatibile con i vincoli imposti.
- Si dice numero di gradi di libertà di un sistema di punti materiali vincolati, e lo si indica con il simbolo l, la diminuzionale dello spazio delle configurazioni propriamente, equivalenzialmente, il numero di parametri liberi e indipendenti che determinano lo spazio delle configurazioni.
*Nel caso in cui le coordinate di un sistema di punti siano vincolate ad appartenere ad una regione di spazio, la dimensione dello spazio delle configurazioni rimane la stessa, come in assenza di vincoli.
SPOSTAMENTI VIRTUALI
sono gli spostamenti consentiti dai vincoli istante per istante.
δrv = δx i^ + δy j^ + δz k^
uno spostamento virtuale δr si dà reversibile e anche -δr è uno
spostamento virtuale
CLASSIFICAZIONE DEI VINCOLI
Vincoli fissi e vincoli mobili. Un vincolo si dice fisso quando le equazioni o
disequazioni di vincolo non contengono esplicitamente
il tempo; se le contengono, il vincolo si dice mobile.
Alla spostamento reale elementare δreff, in un
intervallo di tempo, corrispondono lo spostamento
virtuale δrv e lo spostamento di trascinamento, δrT,
che è nullo se la guida è fissa. Se gli
spostamenti reali e gli spostamenti virtuali sono
diversi, allora si presenta il vincolo mobile.
Vincoli bilateri e unilateri: già definiti in precedenza. Gli spostamenti virtuali che corrispondono a un vincolo bilatero sono sempre reversibili.
Vincoli geometrici e cinematici:
quando nelle equazioni o disequazioni di
vincolo compaiono funzioni delle sole
coordinate, il vincolo detto geometrico o di
posizione. Quando tra gli argomenti
sono anche le relative, il vincolo si dice
cinematico o di motricità.
Vincoli cinematici integrabili
derivano dall'integrazione di un vincolo
in cui compare la velocità
Vincoli olonomi: se è geometrico e bilatero. Un vincolo si dice olonomo
per un punto materiale quando si esprime mediante
un'equazione del tipo g(x,y,z,t) = 0.
Un vincolo non olonomo si dice anolonomo
Equilibrio e stabilità
La definizione di equilibrio può essere dato in due modi equivalenti:
- Quando riferiamo allo spazio della fase: una configurazione re(xe, ye, ze), si dice di equilibrio per un punto materiale libero o vincolato, se il moto cinematico T = (xe, ye, ze, 0, 0, 0) costituisce da solo una curva di fase.
- Quando riferiamo alle equazioni del moto: una configurazione re(xe, ye, ze) si dice di equilibrio per un punto materiale se r(t) ≡ re è soluzione delle equazioni del moto con le condizioni iniziali r(0) = re, ṙ(0) = 0.
Teorema:
Condizioni necessarie e sufficienti affinché una configurazione re(xe, ye, ze) sia di equilibrio per un punto materiale è che la somma della forza attiva e della reazione vincolare totale (F + Φ) si annulli in corrispondenza a re e con velocità nulla, vale a dire F(xe, ye, ze, 0, 0, 0) + Φ(xe, ye, ze, 0, 0, 0) = 0.
Dim:
- La condizione necessaria: se F(xe, ye, ze, 0, 0, 0) + Φ(xe, ye, ze, 0, 0, 0) ≠ 0 allora ṙ = ẍ ≠ 0 e il punto acquistabile una velocità iniziale, che comporterà un moto.
- La condizione sufficiente: se F(xe, ye, ze, 0, 0, 0) + Φ(xe, ye, ze, 0, 0, 0) = 0 allora r(t) ≡ re è soluzione delle equazioni del moto. In tal segue allora dall'unità delle equazioni del moto.
DIM:
dalla cinematica relativa abbiamo:
ri = Ro + ri'
vi = Vo + vi'
usando le relazioni dovute alla teorema di König:
Σi=1N mi (Pi - Po) = 0
Σi=1N mi vi' = 0
dunque il momento angolare diventa:
K(Ω) = Σi=1N (Pi - Ω) x (mi vi) =
= Σi=1N [(Pi - Po) + (Po - Ω)] x [mi (Vo + vi' )] =
= Σi=1N [Pi - Po] x Vo + (Pi - Po) x vi' + (Po - Ω) x Vo + [Po - Ω] x vi'] =
= Σi=1N mi [(Pi - Po) x Vo + (Po - Ω) x Vo] =
= (Po - Ω) x (M Yo) + Σi=1N (Pi - Po) x (mi vi') =
= (Po - Ω) x Q̅ + Σi=1N (Pi - Po) x ρ̅i =
= (Po - Ω) x Q̅ + K̅ (Po)'
Conservazione dell'Energia
Se le forze che agiscono nel sistema sono conservative, le forze
Fi, cioè le forze che agiscono nei punti Pi possono
essere derivate da un'energia potenziale e funzioni delle coordinate
di tutti i punti del sistema.
V = V(x1, y1, z1, x2, y2, z2, ..., xn, yn, zn)
e tale che:
Fi = -∇iV = -dV/dxi-dV/dyi-dV/dzi
dunque, per un sistema vincolato, con vincoli fissi, lisci e bilaterali, l'energia
totale meccanica E = T + V conserva durante il moto.
DIM: E + T + V = Vt∇iV - ∑i=1N Fi·Vi = W-V=0
Equazioni di Lagrange
Riassumiamo le forme trascritte delle eq. di Lagrange per sistemi
omini settendo il principio di D'Alembert.
Ricordiamo l'espressione per la potenza virtuale:
∑i=1N mi ai·∂Pi/∂qk - i=1N Fi·∂Pi/∂qk = 0
esaminando le sommatore si ricavare K
che proviene a mostrare:
∑k=1l mi·dpi/∂qk - ∑i=1N Fi·dpi/∂qk |qk = 0
Poichè le coordine lagrangiane qk sono lin. indipendenti, tali sono le
velocità, generalmente qk, pertanto si devono annullare tutti i comelli del qi.
∑i=1N mi ai·∂Pi/∂qk - ∑i=1N Fi·∂Pi/∂qk = 0
per K = 1, 2, ... l
Introduciamo le grandezze Qk, le forze generalizzate di Lagrange
Qk = -∑i=1N Fi·∂Pi/∂qk per K = 1, 2, ... l