In questo caso osserviamo che non ha senso considerare angoli al di fuori dei 360°, poiché
questi riassumono tutte le posizioni in cui è possibile montare la biella: nel nostro caso si
può osservare come i due angoli che ci forniscono determinante nullo corrispondono alle
due posizioni di montaggio orizzontale della biella, che di fatto risulterebbe identica alla
biella in T. Sulla matrice, invece, risulterebbero identiche la seconda e la terza riga.
Escludendo le due posizioni appena trovate, il sistema avrà un’unica soluzione del
problema cinematico: serve a capire se un certo sistema meccanico si muove di atto di moto
rigido e, nel caso, di quale tipo di moto si tratti.
Se la colonna dei termini noti è nulla, ossia nessun vincolo è mobile, allora il sistema si
muove di atto di moto nullo, purché i vincoli siano tutti ben posti. Se la colonna dei termini
noti presenta qualche valore diverso da zero, può accadere invece che un vincolo sia uguale
ad un altro (come nel caso analizzato), ma che questi possiedano cedimenti vincolari
contrastanti, risultando mal disposti.
Condizione di indipendenza di un sistema meccanico: dato un sistema meccanico, esso
risulta cinematicamente ed univocamente determinato, se possiede un numero di vincoli
semplici pari al numero di gradi di libertà (condizione necessaria), purché tali vincoli risultino
tra loro linearmente indipendenti (condizione sufficiente). 13
CLASSIFICAZIONE CINEMATICA DEI SISTEMI VINCOLATI
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