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MATRICI
Una matrice di tipo m x n è una tabella di numeri disposti su m righe ed n colonne. Quando m = n la matrice si dice quadrata od di ordine n. I singoli numeri si dicono coefficienti o elementi della matrice. Dentro una matrice ogni coefficiente occupa una ben precisa posizione, identificata dalla riga e dalla colonna a cui appartiene. L'insieme delle matrici a coefficienti reali si indica con Rm,n, analogamente l’insieme delle matrici a coefficienti complessi si indica con Cm,n. Diciamo che due matrici sono uguali se sono uguali i coefficienti che hanno la stessa posizione. In generale, dato una matrice, si denota con aij l’elemento che appartiene alla i-esima riga e alla j-esima colonna. Da qui avremo una matrice di tipo 3 x 4 e si può quindi indicare con:
(a11 a12 a13 a14a21 a22 a23 a24 a31 a32 a33 a34)
Ancora più in generale si può indicare una matrice con A = (aij) senza specificarne il tipo.
Definizione.
La TRASPOSTA di una matrice A è la matrice che si ottiene scambiando tra loro le righe e le colonne, si indicherà con AT. Se A ∈ Rm,n, si ha A ∈ Rn,m. In particolare (AT)T = A.
Esempio (1 1 2 3) (1 6 + 0) = (0 1)
+ (6 3 6) = (2 5) 1) = (0 0 1)
VETTORI
Sono di particolare importanza le matrici che hanno soltanto una riga o soltanto una colonna; si dicono rispettivamente VETTORE RIGA e VETTORE COLONNA. Spesso la distinzione tra vettore riga e vettore colonna non è importante; in particolare si suole identificare gli insiemi Rm,1 e Rn,1 con Rm ed Rn esattamente come quando si servono le coordinate cartesiane di un punto nel piano (vettore
di Rn) o nello spazio (vettori di R3). Vettori riga e vettori colonna non sono solo casi particolari di matrici: infatti, data una qualsiasi matrice A ∈ Rm×n, possiamo considerare i suoi vettori riga v1, ..., vm ∈ R1×n e i suoi vettori colonna c1, ..., cn ∈ Rm×1.
Sulle matrici si possono eseguire operazioni algebriche che generalizzano quelle che si fanno abitualmente con i numeri:
SOMMA DI MATRICI
Se A + B sono matrici m × n, si dice MATRICE SOMMA A + B la matrice m × n tale che il coefficiente che appartiene alla i-esima riga j-esima colonna è la somma dei coefficienti che appartengono alla i-esima e j-esima colonna di A e B.
PRODOTTO DI UN NUMERO PER UNA MATRICE
Data la matrice A di tipo m × n e il numero k, la matrice kA è la matrice di tipo m × n tale che il coefficiente che appartiene alla i-esima riga a j-esima colonna è k volte il coefficiente che appartiene alla i-esima e alla j-esima colonna. In particolare se k = 0, otteniamo la matrice nulla. Se k = -1, indichiamo kA con -A e A + (-A) = A - A = 0 e la matrice nulla. Osserviamo che matrici nulle di tipo diverso sono diverse anche se usiamo lo stesso simbolo O per indicarle.
Teorema
Le precedenti operazioni soddisfano le seguenti proprietà:
- la somma è commutativa (ossia A + B = B + A);
- la somma è associativa (ossia (A + B) + C = A + (B + C));
- il prodotto per un numero è distributivo rispetto alla somma (ossia k(A + B) = kA + kB);
- dati i numeri k, μ (k + μ) A = kA + μA;
- dati i numeri k, μ (kμ) A = k(μA)
Oltre alle precedenti operazioni, è possibile definire per le matrici anche un'operazione di prodotto: il prodotto riga per colonna (...
ossia:
- non ci sono due indicatori sulla stessa colonna;
- procedendo dall'alto verso il basso, gli indicatori si spostano da sinistra a destra;
- eventuali righe nulle sono tutte in basso.
esempi:
la matrice (1 2 3 0 1 0 1 2 0 0 0 0 0 0 0) è ridotta per righe e è anche ridotta a scaldi
la matrice B = (1 2 3 1 0 9) è ridotta per righe, non è ridotta a scaldi
Definizioni
a)
Dati i vettori riga R1, ..., Rk appartenenti a Rn, una loro COMBINAZIONE LINEARE è un vettore riga della forma a1R1 + ... + akRk con a1, ..., ak ∈ R
Analoga definizione se R1, ..., Rk sono vettori colonna appartenenti a Rm.
b)
I vettori riga R1, ..., Rk si dicono LINEARMENTE INDIPENDENTI se l'equazione: x1R1 + ... + xkRk = 0 (dove 0 è il vettore riga di Rn che ha coefficienti tutti nulli) ha solo la soluzione x1 = ... = xk = 0.
c)
I vettori riga R1, ..., Rk si dicono LINEARMENTE DIPENDENTI se non sono linearmente indipendenti, ossia se uno di essi si può esprimere come combinazione lineare degli altri (basta osservare che scrivere Rk = a1R1 + ... + ak-1Rk-1 è equivalente a scrivere a1R1 + ... + ak-1Rk-1 + (-1)Rk = 0).
Proposizione
a)
Le righe non nulle di una matrice A ridotta a scaldi sono linearmente indipendenti; le colonne in generale no, ma sono linearmente indipendenti le colonne dotate di indicatori.
b)
Una colonna di A che è priva di indicatori se e solo se è combinazione lineare di quelle che la precedono.
Definizione
Sia A una matrice ridotta a scaldi; si dice
Osservazione
È chiaro che il numero m delle equazioni del sistema dato è definitivamente relativo a quello che conta il numero delle equazioni risolventi indipendenti. Ognuna di queste permette di esprimere una delle incognite in funzione delle altre.
Definizione
Dato un sistema lineare non omogeneo AX=B, il sistema AX=0 si dice sistema omogeneo associato.
Supponiamo di conoscere una soluzione Y del sistema AX=B e una soluzione Z del sistema omogeneo associato AX=0, allora A(Y+Z)=AY+AZ=3+B=0=B cioè Y+Z è un'altra soluzione del sistema AX=B, viceversa, trovata in qualche modo una soluzione particolare Y di AX=B, per ottenerle tutte basta sommarla con tutte le soluzioni del sistema AX=0.
Matrice Inversa
Operando fondamentalmente nello stesso modo, si possono applicare il metodo di Gauss e il teorema di Rouche-Capelli a sistemi lineari del tipo AX=B, con A∈R^(m,n), X∈R^(n), B∈R^(m). In questo caso, si può interpretare AX=B come un sistema di equazioni lineari sulle n righe di X. Consideriamo il caso particolare in cui il sistema è: AX=I_n con A, X∈R^(n,n), per definizione la soluzione (se esiste) è la matrice A^(-1) (inversa di A).
Corollario: Regola di Cramer
Il sistema lineare AX=B con A∈R^(n,n) invertibile ha una sola soluzione data da X=A^(-1)B.