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I MATERIALI CERAMICI
CERAMICA: materiale composto inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale, rigido dopo cottura. Generalmente composto da ossidi, nitruri e carburi.
L MERCATO:
- 55% Vetro
- 17% Ceramiche avanzate
- 10% Whiteware
- 9% Porcellane
- 7% Refrattari
- 2% Abrasivi
PRINCIPALI PROPRIETÀ MECCANICHE:
FRAGILITÀ:
il materiale sottoposto allo sforzo non subisce (almeno macroscop.) deformazione plastica e si frattura.
a) fratt. fragile
b) fratt. intermedia
c) fratt. duttile
È dovuto alla presenza sia di legami ionici che covalenti (ceram.) parte fragile a Tamp, ma non a T++.
influenza anche dai difetti nel materiale
es) VETRO: Resist. pratica: 100 MPa Resist. teorica: 10.000 MPa
Griffith ipotizza che ci sono microfratture (CRICCHE)
σf
C ~ σf√a
- σn: sforzo nominale
- ɛ: deform. nominale
E: modulo di Young* y: energia x creare una superficie unitaria di frattura a: ampiezza cricca
*
legge di Hooke:
E = σ/Ɛ
con E = modulo di Young il parametro che caratterizza la resistenza del solido alle deformazioni unitarie
Tipico comportamento mat. ceramico:
Se valore max di resistenza è quello neces- sario a rompere i legami tra gli atomi pre- senti sulla superficie di rottura
DUREZZA: resistenza alla deformazione permanente
Le prove di durezza: resistenza offerta da un materiale a incisioni – penetrazione da un altro (penetrazione)
es.: Brinell Vickers Rockwell
tramente queste si possono creare delle scale empiriche:
Scala di Mohs
- minerale - grado
- Talco - 1
- Gesso - 2
- Calcite - 3
- Fluorite - 4
- Apatite - 5
- Ortoclase - 6
- Quarzo - 7
- Topazio - 8
- Corindone - 9
- Diamante - 10
—> 10 minerali: numerati in modo che quello superiore è in grado di scalfire quello precedente = valutativo
Altra scala: Rosival, al Corindone viene attribuito 1000 e altre resistenza da Corso, materia = valore effettivo
Gruppo delle Cloriti
Il gruppo di fillosilicati comprende dove la diversità marcona dalla quantità di ioni Al che sostituiscono Mg e Si.
Struttura T-O-T con strato tipo brucito (Mg(OH)2) parzialmente sostituito
formato da 2 strati di ioni OH che racchiuso 2 ioni portanti dove Mg2+, Fe2+, Al3+ al centro degli ottaedri. Unità TOT (+) (-) e nutrizione da T-O-T.
Gruppo delle Smectiti
La famiglia di minerali fillisilicati: T-O-T. Sono compresi: - Montmorillonite - Beidellite - Saponite - Nontronite
- sostituzioni nei tetraedri e negli ottaedri
Mg2+, Fe2+, M2+ (+) Al3+ Al3+ (o Fe3+) → Si4+
determinano un eccesso di cariche ☉ che vengono neutralizzate da ioni alcalino e alcalino terrosi che si pongono nell’interstrato.
Lo spazio tra gli strati può essere occupato anche di H2O permettendo degli isteri: dell’aumento dell’H2O (anche variazione di V del 30%).
può produrre fratture nel corpo ceramico durante l’essiccamento
I cationi presenti nell’interstrato possono essere scambiati con l’ambiente esterno, perciò metodo di conservare l’elevato elettronegatività global dell’argilla (valori di scambio cationico da 80-150 meq/100g)
CSC: Somma dei cationi scambiabili nella superficie della capacità di
particelle argillose = meq/litros./100g)
Sempre da CSC↑: effetto sulla reologia delle sospensioni ceramice cationi adronici con forze #.
- Seri LITOTRICA: Li+ < Na+ < K+ < Cs+ < Mg2+ < Ca2+ < Sr2+
LA MACINAZIONE
È un processo industriale che ha come scopo la riduzione controllata della distribuzione granulometrica del materiale solido.
Perché si macina?
- Per preparare le materie prime per successive separazioni (es. minerali: es.: piombo);
- Per preparare le materie prime per successive reazioni chimiche;
- Un aumento della superficie specifica del solido permette di aumentare la % di reazione;
- Per ottenere una granulometria definita per la qualità del prodotto finale;
- Come rivela il trattamento un mescolamento tra le componenti;
- Preparazione di prodotti di scarto per il riciclaggio.
Fattori che influenzano la macinazione: Durezza (MOHS)
FRATTURA:
- S: basa sulla teoria della frattura fragile di Griffeth: spiega come avvenga una frattura duttile;
- È necessario per determinare la fattura che avviene superiore all'♀ superficiale che si crea in essa;
- È cercare un meccanismo di propagazione.
L'applicata una F è esterna e ha un'ampiezza minima della frattura oltre la quale essa si propaga.
NB: Le particelle piccole saranno più difficili da fratturare perché difficilmente ovvero fratture di dimensione minimo sufficientemente elevato.
DISTRIBUZIONE GRANULOMETRICA:
Lista di valori o una curva espressa in un diagramma. Rappresenta la quantità relativa di particelle in base alla loro dimensione.
- Metodo per misurare una particella con congiunzioni:
- Diametro max/min;
- Volume sfera equiv;
- Ara sfera equiv.
Meccanismi:
Schiacciamento delle particelle
b) in apposite macchine (mulini) realizzate in materiali particolarmente duri.
Il prodotto di questa azione consiste normalmente nella produzione di particelle di dimensioni simili, con scarsa presenza di polveri.
Es.: Frantumatore a mascella
Attrito delle particelle
L’avviene attraverso spregamento e frantumazione delle particelle fra loro e con corpi macinanti fissi o mobili.
Frattura per impatto
L’azione di forze d’urto applicate su spigoli e angoli della particolla ed aventi azione efficace sul piano di frattura delle particelle stesse.
Alcuni fattori dei materiali influenzano l'efficacia:
- Dimensioni lineari delle particelle da macinare
b) Rapporto di riduzione:
- m = D/d con D: dim. material rigore
- d: dim. material uscita
- 2 x polidimensioni: m = D80/do con 80% su curva
- Durezza
- Umidità ed igroscopicità
- b) riduce il rendimento delle apparecchiature
- Tendenza all’agglomerazione
- Fragilità/Tenacità
- le materiali tenaci (che si deformano facilmente) sono difficili da sfragliare
- la bontà riduce la T.
Modelli Matematica
(o equazioni costitutive)
Permettono di descrivere dati sperimentali in pochi parametri, e
possono essere usati all’interno di software di simulazione.
Bingham
τ = τ0 + ηpγ̇
γ̇ = 0 se σ < σ0
Carreau-Yasuda
η - η∞
-----------------
η0 - η∞ = [1 + (λγ̇)a](n-1)/a
Casson
√τ = √τ0 + √ηpγ̇
γ̇ = 0 se σ < σy
+ vedi CROSS, HERSCHEL-BULKLEY,
KRUYGER-DOUGHERTY
Tissotropia
Variazione reversibile della η causata
dalla distruzione della microstruttura
del campione nel tempo - pseudo plastici
Viscoelasticità
Proprietà tempo dipendente nel quale un materiale
sottoposto ad una F esterna mostra un comportamento
misto: elastico e viscoso.
Tutti i fluidi hanno il duplice comportamento, chi è
più viscoso, chi più elastico (dipende dalla F imposta)
perché i loro componenti elastici e di amortizzazione.