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GBS”.
L’associazione conta partecipanti in rappresentanza di: Università, Ordini professionali di Dottori
commercialisti, Società di revisione e altri Enti.
Nel 2013 è stato pubblicato un aggiornamento del Bilancio Sociale con la finalità di fornire uno strumento
di rendicontazione sociale con il quale realizzare una strategia di comunicazione diffusa e trasparente.
Da una parte, questo bilancio fornisce info qualitative e quantitative per analizzare le performance sociali
dell’impresa e dall’altro consente al management il controllo dei risultati prodotti in campo sociale e la
definizione di strategie.
E’ autonomo rispetto al resto della documentazione informativa dell’impresa e deve essere redatto
periodicamente. È definibile Standard in quanto prescrive la struttura e i principi di redazione e definisce
alcuni indicatori.
La versione del 2001 prevede la suddivisione in due parti: la prima espone gli obiettivi e i principi di
redazione, la seconda invece contiene 3 sezioni:
Identità aziendale
- Produzione e distribuzione del valore aggiunto
- Relazione sociale
-
Mentre nella versione del 2013 le sezioni diventano:
Identità aziendale e contesto
- Riclassificazione dei dati contabili e calcolo Valore Aggiunto
- Relazione socio-ambientale
- Sezioni integrative
- Appendice
-
Gli obiettivi del Bilancio GBS sono:
Fornire agli stakeholder un quadro delle performance dell’azienda
- Fornire informazioni utili sulla qualità dell’attività aziendale
-
Mentre i principi di redazione sono 17:
1) Responsabilità: ovvero identificazione chiara degli stakeholder ai quali l’azienda deve rendere
conto
2) Identificazione: chiarezza in merito alla proprietà e governo dell’azienda
3) Trasparenza: deve essere chiaro il processo logico di rilevazione, riclassificazione e formazione
4) Inclusione: si deve dar voce a tutti gli stakeholder identificati esplicitando la metodologia di
indagine e reporting adottata
5) Coerenza: descrizione esplicita della conformità delle politiche e delle scelte del management
6) Neutralità
7) Autonomia delle terze parti: qualora terze parti dovessero realizzare specifiche parti del Bilancio
Sociale
8) Competenza del periodo: gli effetti sociali devono essere rilevati nel momento in cui si
manifestano e non in quello della manifestazione finanziaria delle operazioni da cui hanno origine
9) Prudenza: non deve essere sopravvalutato il quadro della realtà aziendale e della sua
rappresentazione
10) Comparabilità: sia nel tempo (Stessa azienda), sia nello spazio (Aziende diverse)
11) Comprensibilità, chiarezza e intelligibilità: le info nel Bilancio devono essere chiare e comprensibili
12) Periodicità e ricorrenza: deve corrispondere al periodo amministrativo del bilancio d’esercizio.
13) Omogeneità: le espressioni quantitative monetarie devono essere espresse nella unica moneta di
conto
14) Utilità: Informazioni nel Bilancio devono contenere dati che soddisfino le aspettative del pubblico
15) Significatività e rilevanza: deve tenersi conto dell’impatto effettivo che gli accadimenti, economici
e non, hanno prodotto nella realtà.
16) Verificabilità dell’informazione
17) Attendibilità e fedele rappresentazione
Riprendendo le 5 sezioni (Analizzeremo le due in grassetto), queste trattano:
1) Identità sociale e contesto: assetto socio ambientale nel quale l’impresa è inserita, assetto
istituzionale, missione e valori etici
2) Riclassificazione dei dati contabili e calcolo del Valore Aggiunto: evidenzia l’effetto economico che
l’attività aziendale ha prodotto sugli stakeholder che concorrono in modo più diretto all’attività di
produzione di ricchezza economica aziendale
3) Relazione socio ambientale: espone i risultati ottenuti in base a impegni e programmi prefissati
4) Giudizi e Opinioni degli Stakeholder (sezione integrativa): spazio di dialogo con Stakeholder,
mentre un’altra sez. integrativa (Miglioramento del Bilancio Sociale) tiene conto dei suggerimenti
degli stakeholder
5) Appendice: info su calcolo Valore Aggiunto, Schemi di transizione da Bilancio d’esercizio a quello
Sociale
Identità sociale e contesto
Viene richiesto di definire l’identità aziendale con riferimento: allo scenario e al contesto di riferimento; ai
principi e ai valori di fondo che ispirano la missione, gli obiettivi e i comportamenti; al sistema di
governance (con dettaglio degli organi, ruoli, responsabilità, procedure e meccanismi) e all’assetto
organizzativo; alle strategie e alle politiche.
Va inoltre fornita informazione su: assetto proprietario, evoluzione della governance, storia, cultura,
dimensione e collocazione sul mercato.
Devono inoltre essere esplicitati gli orientamenti valoriali, i principi etici e i codici deontologici che ispirano
la gestione.
La versione 2013 chiede infine alle imprese di specificare le proprie “Aree di intervento”, ovvero le
aggregazioni significative delle attività aziendali.
La versione 2013 richiede inoltre di presentare i Prospetti di determinazione e di riparto del Valore
Aggiunto e il Prospetto di Valore aggiunto per aree di intervento. In particolare nel prospetto di riparto
deve essere indicato: Remunerazione del personale, Remunerazione della PA, Remunerazione del Capitale
di Credito, la remunerazione del Capitale di Rischio, la Remunerazione dell’Azienda, le Liberalità,
l’Ambiente (costi e ricavi del periodo legati alla gestione ambientale).
Relazione sociale
Nella versione del 2001, la Relazione sociale era articolata in 3 Sezioni Fondamentali: Contenuti della
relazione, Identificazione degli Stakeholder e Principali assunti per categoria di Stakeholder.
Nel 2013 è diventata Relazione socio-ambientale adottando l’approccio dello “Sviluppo sostenibile” e
prevedendo anche un Piano di Conti Ambientali che implica la presentazione di una analisi descrittiva del
profilo ambientale dell’impresa, di informazioni analitiche sugli impatti ambientali diretti e indiretti, costi e
ricavi legati alla gestione ambientale.
Gli elementi essenziali della relazione, la cui finalità è quella di descrive qualitativamente e
quantitativamente i risultati che l’azienda ha ottenuto in relazione agli impegni assunti e ai programmi
realizzati, riguardano:
Indicazione degli impegni assunti (obiettivi e norme di comportamento)
- Identificazione degli stakeholder del Bilancio Sociale
- Esplicitazione delle politiche relative ad ogni categoria di Stakeholder, dei risultati attesi
- Ordinata e completa esposizione dei fatti, delle informazioni quantitative e qualitative ad
- esplicazione della relazione tra assunti e esiti
Eventuali comparazioni adatte a mettere il lettore nelle condizioni di meglio valutare le
- performance dell’azienda
Dimensione Sociale: Chi sono gli stakeholder presi in considerazione dello Standard? Nei loro confronti
vanno approfonditi: obiettivi, politiche, azioni adottate e risultati conseguiti
Personale
- Soci e azionisti
- Finanziatori
- PA
- Collettività
- Clienti
- Fornitori
-
Dimensione Ambientale: In merito all’impatto dell’organizzazione e delle sue strategie sullo sviluppo
sostenibile, vanno considerate:
Info di carattere economico-finanziario
- Info di carattere qualitativo: politiche ambientali dell’impresa, ovvero il suo profilo ambientale,
- inteso come descrizione delle attività svolte, uso delle risorse e impatti sensibili dal punto di vista
ambientale
Tutte queste informazioni, secondo il GBS, possono essere presentate attraverso un Bilancio
appositamente dedicato alla comunicazione ambientale e costruito in base ad uno specifico Piano dei conti
Ambientale o possono essere oggetto di una Relazione Ambientale nell’ambito del Bilancio Sociale.
Qualora si adottasse la Relazione Ambientale, essa comprenderà:
Identità ambientale dell’impresa: profilo, criticità, politiche e programmi
- Aspetti ambientali diretti: costi, ricavi, investimenti e finanziamenti, consumi di risorse,
- produzione e smaltimento di rifiuti
Aspetti ambientali indiretti: impatti ambientali a livello di filiera produttiva
-
In relazione agli aspetti ambientali diretti e indiretti vengono definiti indicatori per la misurazione.
Bilancio di sostenibilità GRI
Il Global Reporting Initiative è un organismo internazionale fondato nel 1997 a Boston. Questo ente opera
come network multistakeholder globale volto alla diffusione di una visione in cui la sostenibilità viene
integrata nei processi decisionali di ogni organizzazione.
Il GRI ha contribuito alla diffusione del reporting a partire da fine 1900.
Il bilancio di sostenibilità è adottabile da chiunque, soggetti privati o pubblici, profit o not for profit.
A partire dal primo framework diffuso nel 1998, sono seguite quattro versioni delle Linee Guida
(G1,G2,G3,G4). Le successive versioni del Bilancio di sostenibilità sono state elaborate mediante un
approccio multi-stakeholder che ha visto l’intervento di rappresentanti di imprese, mondo del lavoro,
società civile, mercati finanziari e revisori per andare a integrare contributi in tema di sostenibilità quali: I
principi Guida sui diritti Umani, il Global Compact, ISO 26000, le linee Guida dell’OECD, i 17 Sustainable
development goals dell’ONU.
Con riferimento alla versione GRI G4 (2013), le linee guida del Bilancio di sostenibilità si articolano in 2
documenti:
Il primo contiene: i principi di definizione del contenuto, i principi di garanzia della qualità e l’informativa
Standard (suddivisa tra Informativa Generale e Specifica, quest’ultima a sua volta suddivisa tra Modalità di
gestione e Indicatori di Impatto economico, sociale e ambientale).
Il secondo documento contiene il Manuale di Implementazione, per interpretare i concetti delle Linee
Guida, applicare i Principi di Reporting e preparare le informazioni da comunicare.
Questa versione delle del Bilancio di sostenibilità, prevede un’applicazione puntuale dei Principi (detta in
accordance), un’eventuale applicazione not in accordance, deve essere motivata.
L’applicazione in Accordance prevede due alternative:
Comprehensive: viene richiesta la presentazione di tutte le informazioni Standard e di tutti gli
- Indicatori di performance economica, sociale, ambientale
Core: meno dettagliata, in quanto richiede un solo indicatore per ogni aspetto esaminato
-
All’interno del Manuale di Implementazione sono dettagliati gli indicatori per misurare gli impatti
economici, sociali e ambientali in funzione dell’applicazione core o comprehensive.
I principi di definizione dei contenuti sono 4:
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