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Vettori in Algebra Lineare: Intro

Introducendo un sistema di riferimento cartesiano, il piano si può identificare come l'insieme R² delle coppie ordinate di numeri reali.

Ad ogni punto si può associare anche un vettore, pensabile come segmento orientato che ha per estremi l'origine e il punto stesso.

Ne segue che possiamo identificare il vettore (→)OP con la coppia ordinata (x,y) delle coordinate del punto P, scrivere (→)v = (x,y) invece di (→)OP =(→)v.

(→)v = (x, y)

Componenti scalari

|(→)v| = √(x² + y²)

Norma o modulo

Operazioni

Somma: Dati due vettori (→)v = (x1, y1) e (→)w = (x2, y2) la loro somma è un vettore avente per componenti la somma delle componenti di (→)v e (→)w.

(→)v + (→)w = (x1 + x2, y1 + y2)

Es.: (→)v = (a; i) e (→)w = (j; i) determinare (→)v + (→)w

(→)v + (→)w = (a+3; 2+1) = (a + 3)

NB: Norma del vettore somma è minore uguale dei moduli dei 2 vettori sommati.

Disuguaglianza triangolare: |(→)v + (→)w| ≤ |(→)v| + |(→)w|

Vale se (→)v e (→)w sono paralleli e hanno lo stesso verso.

Moltiplicazione per scalare

Dati (→)v = (x,y) ed il numero reale λ, il vettore λ(→)v ha per componenti quelle del vettore (→)v moltiplicate per λ.

(→)v = (x, y)

Es.: 2(→)v = (2.1; 2.2) = (2,4)

(→)v = (+1;+1;+t) = (+1;-2)

Opposto (→)v

Nella moltiplicazione per λ:

  • Norma moltiplicata per |λ|
  • Direzione resta stessa
  • Verso uguale se λ ≥ 0 opposto se λ < 0

PRODOTTO SCALARE E ANGOLO TRA VETTORI

DATI DUE VETTORI v = (x1, y1) E w = (x1, y1) IL LORO PRODOTTO SCALARE, CHESI INDICA CON LA NOTAZIONE vw O <v,w>, È ASSEGNATO DALLA FORMULA:

vw = x1 x1 + y1 y2 (NUMERO REALE)

= |v||w| cos θ

= |v| sin θv||w| sin θw

cos(θv − θw) = |v||w| cos θ

DALLE FORMULE SEGUE CHE:

vw > 0 ⟷ α < 90°

vw < 0 ⟷ α > 90°

vw = 0 ⟷ α = 90° O CHE UNO DEI VETTORI È VETT. NULL

ANGOLO TRA VETTORI

cos α = vw/|v||w| ⟹ α = arccos (vw/|v||w|)

ESEMPIO: DET. ANGOLO TRA v = (1, 2) E w = (3, 1)

cos α = vw = 1.3+2.1/1+2232+1 = 5/√5.√10

25/50 = 1/√2

α = arccos (1/√2) = 45° = π/4

* SE v = (a, b), ALLORA |v| = √a2 + b2

RELAZIONE TRA NORMA E SCALARE(MODULO)

SIA v = (x, y) UN VETTORE ALLORA vv = xx + yy = x2 + y2 |v|2 = √vv

Spazi Vettoriali

Un campo è un insieme K in cui sono definite due operazioni interne (somma e prodotto) che godono delle seguenti proprietà:

  • P1: ∀ x, y, z ∈ K (x + y) + z = x + (y + z) - Proprietà associativa della somma
  • P2: ∀ x, y ∈ K x + y = y + x - Proprietà commutativa della somma
  • P3: ∃ 0 ∈ K x + 0 = x ∀ x ∈ K - Esistenza dell'elem. neutro della somma
  • P4: ∀ x ∈ K ∃ y ∈ K x + y = 0 - Esistenza dell'opposto
  • P5: ∀ x, y, z ∈ K (x ⋅ y) ⋅ z = x ⋅ (y ⋅ z) - Proprietà associativa del prodotto
  • P6: ∀ x, y ∈ K x ⋅ y = y ⋅ x - Proprietà commutativa del prodotto
  • P7: ∃ 1 ∈ K x ⋅ 1 = x ⋅ x = x ∀ x ∈ K - Esistenza dell'elem. neutro del prodotto
  • P8: ∀ x ∈ K {0} ∃ y ∈ K x ⋅ y = 1 - Esistenza dell'inverso
  • P9: ∀ x, y, z ∈ K x(y + z) = xy + xz - Proprietà distributiva del prodotto rispetto alla somma

Osservazioni:

  • Osn: I numeri I e II in C sono limitazioni che qui permettono di essere definiti campi.
  • Os2: Si può parlare invece di un campo riferendosi ai num. reali (R) e num. complessi (C).

Uno spazio vettoriale su un campo K è un insieme V in cui sono definite:

  • 1. Un'operazione interna tra elementi di V, detta somma.
  • 2. Un'operazione di prodotto che associa ad ogni coppia formata da un elemento di K (vettore) e un (unico) elemento di V, uno scalare.

Queste operazioni devono rispettare queste proprietà:

  • SV1: ∀ u, v, w ∈ V (u + v) + w = u + (v + w)
  • SV2: ∃ o ∈ v o + v = v ∀ v ∈ V
  • SV3: ∀ v ∈ V ∃ v ∈ V v + w = o
  • SV4: ∀ u, v ∈ V u + v = v + u
  • SV5: ∀ λ, µ ∈ K ∀ v ∈ V λ(µv) = (λµ)v
  • SV6: ∀ v ∈ V v = 1 ⋅ v
  • SV7: ∀ λ, µ ∈ K ∀ v ∈ V (λ + µ)v = λv + µv
  • SV8: ∀ λ ∈ K ∀ u, v ∈ V λ(u + v) = λu + λv
  • SV9: ∀ v ∈ V v = v

SPAN, SISTEMI DI GENERATORI E BASI

Dati n vettori v1, v2, ... vn di uno spazio vettoriale V in un campo K si definisce span lineare l'insieme

Span(v1, v2, ... vn) = {λ1v1 + λ2v2 + ... + λnvn | λi ∈ K}

di tutti i vettori scrivibili come combinazione lineare di v1, v2, ... vn.

Si può dimostrare che Span(v1, v2, ... vn) è un sottospazio vettoriale di V ed è anche chiamato sottospazio vettoriale generato da v1, v2, ... vn.

Talvolta indicato con L(v1, v2, ..., vn) o L(vi ... vn).

Esempio 1:

Se v1 ≠ 0 è un vett. in ℝ allora L(v1) contiene tutti i vettori λv1.

Si tratta quindi della retta passante per l'origine e di direzione v1.

Esempio 2:

Se v1 ≠ 0 e v2 ≠ 0 sono 2 vettori in ℝ allora L(v1, v2) contiene tutti i vettori del tipo λ1v1 + λ2v2. Si tratta quindi di:

  • intero ℝ se v1 e v2 non paralleli
  • retta per l'origine contenente v1, v2 se paralleli
  • in questo caso λ(v1, v2) = L(vi)

Esempio 3:

Se v1 ≠ 0 è un vett. in ℝ allora L(−v1) contiene tutti i vettori λ1v1 con λ ∈ ℝ.

Retta passante per l'origine con direzione v1.

Esempio 4:

Se v1 ≠ 0, v2 ≠ 0 sono 2 vett. in ℝ3 allora L(v1, v2) contiene tutti i vettori del tipo λ1v1 + λ2v2. Si tratta di:

  • piano passante per l'origine che contiene v1 e v2 se i 2 vett. non sono parl
  • retta obliante per l'origine che contiene v1 e v2 se i 2 vett. sono parl. L2 = L(vi)

Esempio 5:

Se v1 ≠ 0 e v2 ≠ 0, v3 ≠ 0 sono 3 vett. in ℝ3 allora L(v1, v2, v3) contiene tutti i vett. λ1v1 + λ2v2 + λ3v3. Si tratta di:

  • intero ℝ3 se i vett. non sono complanari
  • di un piano pass. per l'origine se almeno 2 non paralleli e tutti complanari
  • di una retta pass. per l'origine se tutti complanari
Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
26 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pippotorrini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Matematica di base e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Dolcetti Alberto.