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RENDITE PERIODICHE FRAZIONATE
Una rendita generica non può essere frazionata, è una rendita periodica in cui ciascun termine viene diviso in
k parti uguali, disponibili alla fine di ogni 1/k del periodo della rendita.
∑
Il valore in s delle k parti in cui è stato diviso C risulta :
s
∑ ( )
La rendita frazionata è finanziariamente equivalente ad una rendita periodica (non frazionata) di termini
, stesso discorso vale per il valore attuale di rendite posticipate e differite :
( ) ∑ ∑
( ) ( )
Il valore attuale e montante di una rendita anticipata modifica il fattore di frazionamento che diventa :
⁄
Questo perché una rendita frazionata anticipata ha tutti i termini “anticipati” di 1/k rispetto alla
corrispondente rendita frazionata posticipata
Oss.1 ( )
( )
“Calcolo ”
Oss.2 approssimativo di i/j k
( )
“Rendite unitarie posticipate frazionate”
Oss.3 ( ) ( )
Rendita costante di “nk” termini pari a 1/k e periodo 1/k di quello di capitalizzazione può essere calcolato il
tasso equivalente i di i.
k “Rendita in progressione aritmetica frazionata”
Oss.4
C= ρ = 1 rendita costante “a tratti” o che varia in progressione aritmetica a tratti
RENDITE PERPETUE “PERPETUITÀ”
È una rendita periodica con un numero infinito di termini. Se i>0 il suo montante è sempre infinito mentre
può essere un valore finito il suo valore attuale. Si trova facendo il limite per n che tende a infinito di una
di n termini dello stesso tipo. Servono per “prezzare” beni capaci di produrre un reddito in perpetuo
rendita
(terreno agricolo, aziende, immobili).
Perpetuità costanti unitari m
Se i rimane costante, il capitale 1/i disponibile in 0 è finanziariamente equivalente a una perpetuità unitaria,
consumo quindi solo l’interesse e custodisco il capitale iniziale perché impiegato produce alla fine di ogni
periodo l’interesse 1 :
Perpetuità in progressione aritmetica ̿
( ̈ ) m ( ) m m
( )
Se i rimane costante, il capitale disponibile in 0 è finanziariamente equivalente alla perpetuità in
progressione aritmetica perché impiegando in 0 ed accantonando ogni anno a parte gli interessi prodotti (1/i)
si può disporre della perpetuità. ( )
( )
Perpetuità in progressione geometrica ( )
m
( ) ( )
m
SCADENZA MEDIA DI UNA RENDITA
∑ (∑ ) (∑ )
∑ ∑ ∑
Sia il numeratore che il denominatore crescono con i, studiamo quindi l’andamento di t = t(i) al variare del
tasso i.
Osservazione ∑
( )
Dovremmo ricorrere alla duration ovvero la media aritmetica ponderata delle scadenze t s
∑
con il valore attuale dei termini della rendita. La duration (durata media finanziaria) è un indice della
variabilità del valore attuale della rendita al variare del tasso.
Dimostrazione ∑ ( ) ( )
∑ ∑
∑ ∑ ( )( )
∑
∑
∑
( )
Il segno dipende quindi da d-t, sappiamo però che la media aritmetica ponderata di una certa variabile è
sempre maggiore della media geometrica (1/2), mostriamo quindi che t > d per ogni i, ricordando dalla
statistica che la media aritmetica di certe quantità con certi pesi è sempre maggiore della corrispondente
media geometrica: ∑
∑ ∑ ∑ ∑
[∏ ] ( )
∑ ∑
Cioè t è decrescente al crescere di i e il lim t = t non può scendere sotto la prima scadenza.
(i) s
∑ ∑ ∑ ( )( ∑
( ) )
̿
m m
∑ ∑
( )
∑
∑
Proprietà:
la scadenza media (t) non cambia
(sostituendo scadenze allo stesso tempo) allora la nuova scadenza media è y = t+x
La scadenza media è decrescente al crescere del tasso
RENDITE A TASSO VARIABILE
Se si conosce la “struttura per scadenze dei tassi a pronti” cioè l’insieme dei tassi in vigore nei vari anni
∑ ( )
Dato l’insieme S (tassi) si può determinare l’insieme con i (0,n) = tasso annuo in vigore negli ultimi n-s
anni, facendo l’ipotesi di assenza di possibilità di arbitraggio.
( )
( ) ( ) ( )
( )
( ) { }
( )
∑ ( )
d’interesse dipende dalla scadenza dei capitali la legge di capitalizzazione e di sconto non
Poiché il tasso
sono scindibili, il montante e valore attuale non si possono calcolare gradualmente.
“struttura uniperiodali” cioè l’insieme dei tassi S* = [i (s-
Se si conosce la per scadenze dei tassi a termine
s=1,2…n] con tasso in vigore nell’s-mo
1,s) i (s-1,s) anno
∑ ∏ ( )
∑ ∏ ( )
Qui il tasso non dipende dalla scadenza del capitale da valutare quindi la legge di sconto e di
capitalizzazione sono scindibili e il valore attuale e montante si possono calcolare gradualmente.
( )
Osservazione
Dato S, utilizzando l’assenza di possibilità di arbitraggio è possibile ottenere S* e viceversa
REGIME MISTO DELLA CONVENZIONE LINEARE
)
Montante di una rendita di (n termini disponibili alla fine di ogni 1/k di anno solare, al tasso annuo i
[( ) ( )]
dopo la fine dell’n-mo
Se anno solare vengono effettuati ulteriori m versamenti (m<k) il montante diventa:
[( ) ( )] ( ) [( ) ( )]
Se prima dell’inizio del primo anno solare vengono effettuati h versamenti ( h<k) il montante risulta:
̅ [( ) ( )] ( )
COSTITUZIONE DI UN CAPITALE
Operazione finanziaria con la quale un soggetto, per poter disporre in un dato tempo futuro T di un
prefissato capitale M, decide di fare una successione di versamenti (C) alle scadenze successive (t)
( )
∑
In 0 sono noti M e T, si creano i capitali da versare oppure le scadenze ma le incognite sono n e abbiamo una
sola equazione, il problema è quindi indeterminato. Per risolverlo in modo univoco si considerano particolari
in progressione aritmetica o geometrica con T=n. Se il tasso d’impiego
casi : versamenti periodici costanti
del capitale e/o il montante da costituire mutano è importante seguire la dinamica dell’operazione finanziaria
calcolando periodicamente il fondo accumulato o fondo di costituzione
∑ ( )
REGIME INTERESSE SEMPLICE
Versamenti periodici costanti ( )
[( ) ( )] ( )
Se n è intero il problema è risolto
[( ) ( )]
Se n non è intero si pone n =[-n] e si calcola prendo il max intero e
1
calcolo il fondo di costituzione
Se l’operatore può versare più di C aumento l’ultimo versamento di M-F
o 1
Se l’operatore non può versare più di C, si lasciano impiegati i soli capitali per un ulteriore
o periodo
versamenti di importo C e l’(n+1)-mo
F < M si fanno n di importo M-F
2 1 2
F = M il capitale viene costituito in n+1 anni
2
C per un periodo τ<1 :
F > M si devono impiegare i capitali n
2 1
REGIME INTERESSE COMPOSTO
Versamenti periodici costanti ̈
┐ ┐
( ̈ )
quindi è l’importo da versare alla fine (inizio) di ognuno degli n periodi per
Se M=1 C = ┐ ┐
costituire al tasso i, il capitale unitario. ( )
┐ ( )
n è intero
Se il problema è risolto
n non è intero
Se si pone n =[-n] e si calcola ̈ prendo il max intero e calcolo
1 ┐
il fondo di costituzione
S ’ p r r p ò v rs r p ù m ’ m v rs m ( )
o S ’ p r r p ò v rs r p ù s s mp s p p r
o ulteriore periodo
F < M si fanno n v rs m mp r ’( )-mo di importo ( )
2 1
F = M il capitale viene costituito in n+1 anni
2
F > M si devono impiegare i capitali n p r p r τ
2 1
( )
COSTITUZIONE PER INSEGUIMENTO
Si ha quando mutano le condizioni di redditività dei capitali (tassi d’impiego) e/o le esigenze dell’ operatore
(capitale da costituire a scadenza). Necessità di adeguare a questi alcuni elementi dell’operazione
finanziaria. Dopo una costituzione standard supponiamo si abbia un adeguamento dopo k periodi: mutano il
tasso e il capitale da costituire. ( ) ̈ ┐
[ ( ) ] ̈
Questo procedimento si ripete ad ogni variazione del tasso e/o del capitale da costituire :
( ) ( ) ( ) ( )
┐ ┐ ┐
( )
┐ FONDI COMUNI
Un fondo comune d’investimento è il patrimonio autonomo, istituito da una società di gestione (SIM) che
raccoglie capitali dai risparmiatori e li investe in titoli mobiliari (azioni, obbligazioni, derivati) al fine di
ottenere una buona redditività e un frazionamento del rischio. Il patrimonio è diviso in quote il cui valore è
pubblicato ogni giorno dalle SIM. L’acquisto delle quote può avvenire in un’unica soluzione o con un piano
d’accumulo di capitale (PAC). La vendita avviene riscattando le quote possedute al prezzo pubblicato. I
che partecipano all’attivazione di un fondo comune sono:
soggetti
Risparmiatori
Società di gestione
Banca depositaria
Principali classificazioni dei fondi comuni:
In base alla composizione del patrimonio
o Fondi azionari
o Fondi obbligazionari
o Fondi bilanciati
In base alla variabilità del capitale gestito
o Fondi aperti
o Fondi chiusi
In base alla modalità di remunerazione
Fondi d’accumulazione
o
o Fondi di distribuzione
Le operazioni di costituzione con versamenti in un fondo comune sono valutati nel regime finanziario
dell’interesse composto e originano gli stessi problemi già studiati in precedenza. La difficoltà in più è
dovuta all’estrema variabilità del loro rendimento e difficile previsione della loro realizzabilità.
; α= provvigione impiego
Con N= n° quote; Q= valore di ciascuna quota ; n= numero quote acquistate in t s
( )
∑
dei capitali versati, può essere fatto in t (scadenza dell’operazione) oppure
Calcolo tasso di vendita medio i*
in qualsiasi altro tempo inferiore alla scadenza.
∑ ( )
COSTITUZIONE NEL REGIME MISTO DELLA CONVENZIONE LINEARE
[( ) ( )] ┐
┐
┐
Osservazione
Il versamento da fare ogni di anno si ottiene moltiplicando quello annuo per un fattore dipendente da k,
risolvendo l’equazione
cerco n algebricamente.
Se n intero problema risolto, costituisco M con “nk” versamenti pari a C
(intero di n) si deve risolvere l’equazione
Se n non intero posto n 1
[( ) ( )] ( ) [( ) ( )]
┐
m < k equazione di secondo grado